Anonymous: differenze tra le versioni
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ANDATE A FARE IN CULO ANONICAZZI DI STO CAZZO |
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{{recentismo|infomatica|Agosto 2011}} |
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{{Organizzazione |
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|Nome = Anonymous |
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|bgcolor = #82d982 |
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|Immagine = Bianco.gif |
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|Dimensione immagine = 1px |
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|Didascalia = <big>{{Doppia immagine verticale|right|Anonymous Flag.svg|Anonymous at Scientology in Los Angeles.jpg|300|Bandiera che comunica la simbologia associata con gli Anonymous. La simbologia del "busto senza capo" rappresenta l'organizzazione senza leader e l'[[anonimato]].<ref name="Lehrer">{{en}} {{Cita web |url=http://vimeo.com/19806469 |titolo=Gabriella Coleman on Anonymous |nome= |cognome= |autore= |wkautore= |coautori= |data=9 febbraio 2011 |opera=Brian Lehrer Live |editore=Vimeo |accesso=24 marzo, 2011}}</ref>|Persone che appaiono in pubblico come Anonymous, indossando le maschere di [[Guy Fawkes]] reso popolare dalla graphic novel e film ''[[V per Vendetta]]'', Los Angeles, febbraio 2008}}</big> |
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|Tipo = [[Fenomeno di Internet]];{{-}}Multiplo-uso di un nome/[[Avatar (realtà virtuale)|avatar]];{{-}}[[Comunità virtuale]];{{-}}[[Associazione (diritto)|Associazione di volontariato]] |
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|Fondazione = 2003 |
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|Scopo = Attivismo in Internet;{{-}}Tutela di Internet;{{-}}Tutela dei diritti umani |
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|Naz sede = |
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|Sede = |
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|Area = Globale |
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|Budget = |
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|Anno budget = |
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|Staff = [[Attivismo politico|Gruppi]] [[Decentramento|Decentralizzati]] |
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|Anno staff = |
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|Volontari = |
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|Anno volontari = |
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|Motto = |
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|Sito = |
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{{Quote|Noi siamo gli Anonymous. Noi siamo una legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci!|[[Motto]] dell'organizzazione|We're Anonymous. We're legion. We don't forgive. We don't forget. Expect us!|lingua=en}} |
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'''Anonymous''' è un termine dal duplice significato. Come [[fenomeno di Internet]] afferisce al concetto di singoli utenti o intere comunità online che agiscono anonimamente in modo coordinato, solitamente con un obiettivo concordato approssimativamente. Può anche essere inteso come firma adottata da unioni di [[hacktivism|hacktivists]], i quali intraprendono proteste e altre azioni sotto l'appellativo fittizio di “Anonymous”. Più genericamente, indica i membri di alcune sottoculture di Internet. |
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Le azioni attribuite ad Anonymous sono intraprese da individui non identificati che si auto-definiscono Anonymous. Dopo una serie di controversie, proteste largamente pubblicizzate e attacchi [[Denial of service#DDoS|DDoS]] attuati da Anonymous nel 2008, gli episodi legati ai membri del gruppo sono diventati sempre più popolari. |
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Anche se non necessariamente legati ad una singola entità online, molti siti web sono fortemente associati ad Anonymous come [[Imageboard]], [[4chan]] e [[Futuba]], i loro associati [[wiki]], [[Encyclopedia Dramatica]] ed un certo numero di [[Forum (Internet)|forum]]. |
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== Origini del concetto e del fenomeno == |
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Il nome Anonymous si ispira all'anonimato sotto il quale gli utenti pubblicavano immagini e commenti su Internet. Il concetto di Anonymous inteso come "identità condivisa" si è sviluppato su [[Imageboard]] laddove il nick "Anonymous" viene assegnato ai visitatori che lasciano commenti senza identificarsi. Gli utenti di imageboard a volte cominciarono ad identificare Anonymous come una persona reale. Con il crescere della popolarità di [[Imageboard]], l'idea di Anonymous come collettivo di individui senza nome è diventato un [[fenomeno di Internet]], [http://www.ictlex.net/?p=1294 erroneamente associato] alla figura del [[cracker]]. |
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Si tende ad enfatizzare il fatto che il termine non possa essere facilmente racchiuso in una semplice definizione, difatti viene spesso definito tramite aforismi che ne descrivono le qualità. |
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{{quote|[Anonymous è] la prima coscienza cosmica basata su Internet, Anonymous è un gruppo, nello stesso senso in cui uno stormo di uccelli è un gruppo. Come si fa a sapere che è un gruppo? Perché viaggiano nella stessa direzione. In qualsiasi momento, più uccelli possono unirsi, lasciare lo stormo o staccarsi completamente verso un'altra direzione.|Chris Landers, Baltimore City Paper, 2 aprile 2008|[Anonymous is] the first Internet-based superconsciousness. Anonymous is a group, in the sense that a flock of birds is a group. How do you know they're a group? Because they're traveling in the same direction. At any given moment, more birds could join, leave, peel off in another direction entirely.<ref name="citazioni">{{en}} [http://www2.citypaper.com/columns/story.asp?id=15543 Serious Business - Anonymous Takes On Scientology (and Doesn't Afraid of Anything)]</ref>|lingua=en}} |
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== Composizione == |
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Anonymous è composto in gran parte da utenti provenienti da diversi [[imageboard]] e [[Forum (Internet)|forum]]. In più, vi sono molti [[Rete|network]] [[Wiki]] e [[Internet Relay Chat|IRC]] il cui scopo è quello di superare i limiti delle tradizionali [[imageboard]]. Mediante questi mezzi di comunicazione i dimostranti di Anonymous comunicano e organizzano le proteste. |
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Come "libera coalizione degli abitanti di Internet”, il gruppo si riunisce sulla rete, attraverso siti quali [[4chan]], 711chan, [[Encyclopedia Dramatica]], canali [[Internet Relay Chat|IRC]] e [[YouTube]]. I [[Rete sociale|social network]], come Facebook, sono utilizzati per la creazione di gruppi che aiutano le persone a mobilitarsi per le proteste nel mondo reale. Anonymous non ha leader o partiti che lo controllano, si basa sul potere collettivo dei suoi partecipanti che agiscono individualmente in modo che l'effetto della rete benefici il gruppo. |
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Una tattica comune di Anonymous è quella di attribuire gli attacchi a [[eBaum's World]], un sito altamente detestato da Anonymous per via del furto di contenuti da altri siti. |
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{{quote|Chiunque voglia può essere Anonymous e lavorare per una serie di obiettivi... Abbiamo un programma che concordiamo tutti, ci coordiniamo e agiamo, ma per la sua realizzazione tutti agiscono indipendentemente, senza volere alcun riconoscimento. Vogliamo solo raggiungere qualcosa che crediamo sia importante...|Un membro di Anonymous, citato da Chris Landers nel Baltimore City Paper, 2 aprile 2008|Anyone who wants to can be Anonymous and work toward a set of goals... We have this agenda that we all agree on and we all coordinate and act, but all act independently toward it, without any want for recognition. We just want to get something that we feel is important done...<ref name="citazioni"/>|lingua=en}} |
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== Attività == |
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Le attività citate in questa sezione sono state attribuite ad Anonymous dagli esecutori stessi o dai media. Le azioni svolte da Anonymous non sembrano il risultato di un programma. |
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=== Attacchi ad Habbo === |
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Un popolare obiettivo attaccato da Anonymous è stato [[Habbo Hotel|Habbo]], un famoso [[Rete sociale|social network]] progettato come un hotel virtuale. Il primo attacco importante è conosciuto come il “Great Habbo Raid of '06”, seguito l'anno successivo da un secondo attacco, “Great Habbo Raid of '07”. |
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L'attacco è legato alla seguente notizia: un parco dei divertimenti in [[Alabama]] vietò ad un bambino di due anni affetto da AIDS di immergersi in piscina. Gli utenti si sono registrati al sito di Habbo, utilizzando come [[Avatar (realtà virtuale)|avatar]] un uomo di colore in smoking grigio e acconciatura [[Afro (acconciatura)|afro]], hanno bloccato l'accesso alla piscina, dichiarando che era “chiusa per AIDS”, inondando il sito con frasi stupide prese dalla rete e disponendosi in modo da formare una [[svastica]]. Quando gli autori degli attacchi vennero espulsi, si lamentarono di razzismo. In reazione a quanto accaduto, gli amministratori di Habbo hanno espulso gli utenti con avatar combacianti con quel profilo, anche mesi dopo l'ultimo attacco. |
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==== L'attacco a Hal Turner ==== |
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Secondo l'autore radiofonico e sostenitore della supremazia bianca [[Hal Turner]], nel dicembre 2006 e nel gennaio 2007 individui auto-identificatisi come Anonymous hanno messo [[Online e offline|offline]] il suo sito, costandogli migliaia di dollari in bollette di [[Banda (informatica)|banda]]. Di conseguenza, Turner ha denunciato [[4chan]], eBaum's World, [[7chan]], e altri siti per [[Pirateria informatica|pirateria]]. Ha perso l'appello per un'ingiunzione e, non avendo ricevuto le lettere del tribunale, ha visto decaduta la sentenza. |
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==== L'arresto di Chris Forcand ==== |
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Il 7 dicembre 2007, il quotidiano [[Toronto Sun]], con sede in Canada, ha pubblicato una notizia relativa all'arresto di un presunto "predatore di Internet", [[Chris Forcand]]. L'uomo, 53 anni, ricevette due capi d'accusa per avere adescato e tentato molestie sessuali ai danni di un minore di 14 anni e per essere in possesso di armi pericolose e improprie. La notizia affermava che Forcand era già nel mirino dei “cyber-vigilanti il cui obiettivo è quello di cacciare chiunque abbia interessi sessuali verso i minori”, ancor prima che iniziassero le investigazioni della polizia. |
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Il Global Television Network identificò come responsabile dell'arresto di Forcand il gruppo di Anonymous, che avrebbe contattato la polizia dopo che alcuni membri avevano ricevuto delle avance da Forcand insieme ad immagini disgustose raffiguranti se stesso. Sempre secondo il network in questione, era la prima volta che un “predatore di Internet” veniva arrestato dalla polizia grazie al lavoro di alcuni "vigilantes" della rete. |
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==== Progetto Chanology ==== |
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{{vedi anche|Progetto Chanology}} |
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Il gruppo si è fatto conoscere dalla stampa internazionale in seguito al progetto Chanology, la protesta contro la chiesa [[Scientology]]. |
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Il 14 gennaio 2008, un video prodotto da Scientology con un'intervista a Tom Cruise è stato prelevato da Internet e caricato su [[YouTube]]. Scientology ha accusato YouTube di violazione di [[copyright]], chiedendo la rimozione del video. In risposta, Anonymous ha ideato il Progetto Chanology. Considerando l'azione di Scientology una forma di censura, i membri del Progetto Chanology hanno organizzato una serie di attacchi DoS (Denial of Service) contro i siti di Scientology, scherzi telefonici e fax neri ai suoi centri. |
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Il 21 gennaio 2008, degli individui, rivendicando di parlare a nome di Anonymous, hanno annunciato i loro obiettivi e le loro intenzioni tramite un video pubblicato su YouTube intitolato “Message to Scientology”, insieme ad un comunicato stampa con il quale dichiaravano “Guerra a Scientology”. Nel comunicato stampa, il gruppo ha affermato che gli attacchi contro Scientology continueranno allo scopo di proteggere il diritto alla libertà di parola, e metteranno fine a quello che loro sostengono essere uno sfruttamento dei membri della chiesa.<ref>[http://www.agendacomunicazione.it/?id=1438&tsd=1 ATTACCANO IN MASSA IL SITO DI SCIENTOLOGY MA COLPISCONO UNA SCUOLA - Agenda della Comunicazione]</ref> Un nuovo video “Call to Action” è apparso su YouTube il 28 gennaio 2008, annunciando delle proteste davanti alla chiesa Scientology il 10 febbraio 2008. Il 2 febbraio 2008, 150 persone si sono riunite fuori dalla chiesa di Scientology ad Orlando, [[Florida]] per protestare contro le pratiche dell'organizzazione. Sono state tenute altre piccole proteste a Santa Barbara, [[California]] ed a Manchester, Inghilterra. Il 10 febbraio 2008, circa 7000 persone hanno manifestato in più di 93 città in tutto il mondo. Molti dei manifestanti indossavano le maschere del personaggio V dal film [[V per Vendetta]] (che a sua volta ha preso ispirazione da [[Guy Fawkes]]), oppure camuffati in altro modo, in parte per proteggersi da eventuali vendette da parte della chiesa. |
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Anonymous ha condotto una seconda ondata di proteste il 15 marzo 2008, in città di tutto il mondo, tra cui Boston, Dallas, Chicago, Los Angeles, Londra, Parigi, Vancouver, Toronto, Berlino e Dublino. L'affluenza globale è stata stimata fra i 7000 e gli 8000 partecipanti, un numero simile a quello della prima ondata. La terza ondata di proteste ha preso luogo il 12 aprile 2008. Chiamata “Operation Reconnet”, aveva lo scopo di informare sulla pratica di disconnessione applicata dalla Scientology ai suoi adepti. |
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Il 17 ottobre 2008 un ragazzo del New Jersey di 18 anni si è dichiarato membro di Anonymous e ha affermato di essere coinvolto negli attacchi DoS del gennaio 2008 contro i siti di Scientology. |
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Il 2 dicembre 2009, Anonymous ha organizzato un concorso, “Scientology Sucks: A Contest”, e ha chiesto agli sfidanti di realizzare scherzi (legali) a Scientology, offrendo 1000$. 300$ e 75$ (inizialmente 400$, 100$, 50$) per i primi tre arrivati. Il concorso è stato vinto da un utente chiamato MalcontentNazi per il suo video Scientology's Secret Nazi Ties in cui si è travestito da nazista davanti alla chiesa di Scientology, pregando, ed in seguito ha fatto uno scherzo telefonico chiedendo perché non fossero capaci di trascinare via dalla strada il tizio travestito da nazista che si prendeva gioco di loro. |
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Le proteste sono continuate ed hanno approfittato di eventi mediatici, come la prima del film [[Operazione Valchiria (film)|Operazione Valchiria]] di [[Tom Cruise]], il cui luogo venne scelto in parte per evitare l'esposizione alle proteste. |
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==== Invasione del forum di Epilepsy Foundation ==== |
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Il 28 marzo 2008, Wired News ha riportato che dei ''griefer'' su Internet – un termine gergale per definire delle persone il cui unico interesse è quello di infastidire gli altri – hanno assaltato un forum di supporto all'epilessia gestito dalla Epilepsy Foundation of America. Sono stati pubblicati codici JavaScript e animazioni per computer lampeggianti con l'intenzione di innescare emicranie e convulsioni in epilettici fotosensibili. Secondo il Wired News, la prova indiziale ha ipotizzato che l'attacco fosse stato commesso dagli utenti di Anonymous, con le pubblicazioni di attacchi iniziali sul forum dell'epilessia che incolpavano eBaum's World. I membri del forum dell'epilessia affermarono di aver trovato un thread in cui gli attacchi venivano pianificati su 7chan.org, un imageboard che è stato descritto come una roccaforte per Anonymous. Il thread, come fanno alla fine tutti i vecchi thread su questi tipi di imageboard, si era poi cancellato. |
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RealTechNews ha riportato che anche il forum National Society for Epilepsy con sede in Gran Bretagna è stato oggetto di un attacco identico. Ha dichiarato che “membri apparenti di Anonymous” hanno negato di essere i responsabili di entrambi gli attacchi e ha pubblicato che erano stati eseguiti da Scientology. News.com.au ha riferito che gli amministratori di 7chan.org avevano pubblicato una lettera aperta affermando che gli attacchi erano stati eseguiti da Scientology “per rovinare l'opinione pubblica di Anonymous, per ridurre l'effetto delle legittime proteste contro la loro dannosa organizzazione” sotto la politica del ''fair game''<ref>[http://xenu.com-it.net/txt/fairgame.htm Il fair game] La politica che Scientology riserva ai critici</ref> della Chiesa. ''The Tech Herald'' ha riportato che quando l'attacco è iniziato, le pubblicazioni si riferivano a vari gruppi, tra cui Anonymous. La notizia attribuisce l'attacco a un gruppo chiamato “The Internet Hate Machine”, La macchina dell'odio di Internet, (un'allusione a KTTV Fox 11 news report), che ha affermato di far parte di Anonymous, ma non è la stessa fazione che è coinvolta nella campagna contro Scientology. |
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Alcuni partecipanti Anonymous al Progetto Chanology ipotizzano che gli esecutori siano utenti di Internet rimasti anonimi semplicemente nel significato letterale del termine e di conseguenza non avessero nessun collegamento con i grandi sforzi anti-Scientology di Anonymous. Durante un'intervista con la CNN, Tommy Davis, un seguace di Scientology, ha accusato Anonymous di hackeraggio ai danni del sito dell'Epilepsy Foundation affinché mostrasse delle immagini che causassero convulsioni epilettiche. L'intervistatore John Roberts ha contestato che l'FBI ha detto che “non è stato trovato nulla che colleghi al gruppo di Anonymous (con queste azioni)”, e che “non ci sono ragioni per credere che queste accuse verranno alzate contro questo gruppo”. La risposta è stata che "il caso era nelle mani dell'autorità locale e che c'erano investigazioni in corso". |
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==== Defacing dei siti SOHH e AllHipHop ==== |
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Il secondo di una serie di cinque defacing ai banner e agli headline feeders di SOHH, vandalizzati dai [[cracker]]. |
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Verso la fine di giugno del 2008, gli utenti identificatisi come Anoymous hanno rivendicato la responsabilità di una serie di attacchi contro il sito SOHH (Support Online Hip Hop). L'attacco ha avuto inizio come vendetta agli insulti fatti da membri di SOHH sul forum “Just Bugging Out” contro gli utenti di 4chan. L'attacco contro il sito web è avvenuto in più fasi, dal momento che gli utenti di Anonymous hanno inondato i forum di SOHH, che in seguito sono stati chiusi. Il 23 giugno 2008 il gruppo identificatosi come Anonymous ha organizzato degli attacchi DdoS contro il sito, eliminando con successo più del 60% della capacità di servizio del sito (espressione da controllare). Il 27 giugno 2008 i [[cracker]] hanno utilizzato cross-site scripting per alterare la pagina principale del sito web con immagini satiriche e titoli recanti numerosi stereotipi razziali e insulti e sono così riusciti a rubare informazioni dagli impiegati SOHH. |
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==== Associazione anti-imprecazioni ==== |
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Nel gennaio 2009 i membri di Anonymous hanno bersagliato l'adolescente californiano McKay Hatch che gestisce l'associazione anti-imprecazioni, un sito web contro il turpiloquio. Quando l'indirizzo di casa, il numero di telefono e altre informazioni personali sono trapelate online, la sua famiglia ha ricevuto numerose lettere d'odio, telefonate oscene e anche false consegne di pizza e pornografia. |
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==== Il giorno del porno di YouTube ==== |
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Il 20 maggio 2009 dei membri di Anonymous hanno caricato su YouTube numerosi video porno. Molti di questi video venivano spacciati per video per bambini o per le famiglie con tag come “jonas brothers”. YouTube ha poi rimosso tutti i video caricati. La BBC ha contattato uno di coloro che ha caricato un video che ha affermato che era un “attacco di 4chan” organizzato per via della rimozione di un video musicale da YouTube. Il notiziario della BBC ha riportato che una vittima ha pubblicato un commento dicendo: “Ho 12 anni, che cos'è questo?” che è divenuto un fenomeno Internet. |
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==== Proteste post-elettorali in Iran del 2009 ==== |
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Pagina principale di The Pirate Bay, 20 giugno 2009. Anonymous, insieme a The Pirate Bay, hanno lanciato il sito “Iranian Green Party Support” (il Green Party è un partito parlamentare iraniano, di cui alcuni membri sono in esilio, che supporta valori ecologici e questioni come il sistema legale e i diritti dei gay). |
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In seguito alle dichiarazioni di brogli elettorali, dopo che furono annunciati i risultati delle elezioni presidenziali in Iran nel 2009, dichiarando il presidente iraniano in carica Mahmoud Ahmadinejad come vincitore, migliaia di iraniani parteciparono alle dimostrazioni. Anonymous, insieme a The Pirate Bay e vari [[cracker]] iraniani, ha lanciato un sito per sostenere il Green Party. Il sito ha attirato più di 22.000 sostenitori in tutto il mondo e ha permesso lo scambio di informazioni fra il mondo e l'Iran, nonostante i tentativi da parte del governo iraniano di censurare le notizie sui tumulti su Internet. Il sito fornisce risorse e supporto agli iraniani che protestano. |
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==== Operation Didgeridie ==== |
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Nel settembre 2009 il gruppo si è risvegliato "al fine di tutelare i diritti civili", dopo che diversi governi hanno iniziato a bloccare l'accesso alle imageboard. Le liste di proscrizione (blacklist) di Krautchan.net in Germania hanno fatto infuriare molti, ma il punto di svolta sono stati i piani del governo australiano per la censura ISP a livello di internet. La politica è stata condotta da Stephen Conroy ed in modo aggressivo da parte del governo Rudd fin dalla sua elezione nel 2007. |
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All'inizio della serata del 9 settembre, Anonymous ha reso offline il sito del primo ministro con un DDoS. Il sito è stato offline per circa un'ora. La mattina del 10 febbraio 2010, Anonymous ha lanciato un attacco più preparato con nome in codice "Operazione Didgeridie". È stato defacciato il sito del primo ministro, è stato reso offline il sito del Parlamento Australiano per tre giorni e si è quasi riuscito a rendere offline il Dipartimento del sito Comunicazioni. Il quotidiano “The Australian” ha poi riferito che l’attacco non è neanche stato considerato un reato grave da parte di consulenti della sicurezza informatica, che hanno suggerito che l’attacco non ha inciso soltanto perché il governo "sapeva che il secondo attacco stava per succedere, ma non è riuscito a fermarlo." Una storia di copertina (cover story?) della rivista “Security Solutions” ha dichiarato che "attacchi come questo non devono essere considerati cyber-terroristici per assicurare che il significato vero e proprio non sia diluito". |
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==== Operation Titstorm ==== |
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Si è verificato dalle 8.00 del 10 febbraio 2010 come una protesta contro il governo australiano su internet a causa della prossima legge sul filtraggio e la censura inerenti alla pornografia di donne con seno piccolo (che sono percepite come minorenni) ed eiaculazione femminile. La protesta consisteva in un attacco di distributed denial-of-service (DDoS) sui siti web del governo australiano. I gruppi anti-censura australiani si lamentavano che l'attacco fa solo male alla loro causa, e i membri del governo australiano hanno detto che avrebbero ripristinato il servizio quando l'attacco fosse finito. Alcune analisi degli attacchi hanno riscontrato il più alto picco di banda al di sotto dei 17 Mbit, una cifra considerata piccola rispetto ad altri attacchi DDoS. |
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==== Operazione Payback ==== |
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{{vedi anche|Operazione Payback}} |
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Nel 2010, diverse società di Bollywood hanno comprato del software di Aiplex per lanciare attacchi DDoS su siti web che non si erano attenuti alle notifiche di takedown (invito a rendere offline le risorse di un sito). Gli attivisti [[cracker]] hanno creato Operazione Payback nel settembre 2010 per rappresaglia. Il piano originale era quello di attaccare la società “Aiplex Software” direttamente, ma qualche ora prima di attuare il piano DDoS previsto un altro individuo aveva già reso offline il sito dell'azienda per conto proprio. L'Operazione Payback cambiò obiettivo lanciando attacchi contro i siti delle organizzazioni che tutelano il diritto d'autore, studi legali e altri siti web. Questo si è sviluppato poi in numerosi attacchi DDoS contro i gruppi anti-pirateria e studi legali. Nel dicembre 2010 gli organizzatori di Operazione Payback hanno concentrato la loro attenzione e gli attacchi DDoS su siti web di aziende che si oppongono a WikiLeaks. |
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===== Gene Simmons ===== |
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Durante il congresso 2010 del MIPCOM, [[Gene Simmons]] dei [[KISS]] (la rock band) ha dichiarato: |
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"''Assicuratevi che il vostro marchio sia protetto ... Assicuratevi che non ci siano violazioni. Mettete in discussione. Indagate su tutti. Prendete le loro case, le loro automobili. Non lasciate che nessuno attraversi quella linea.''" |
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In risposta alle osservazioni, i membri di Anonymous hanno lanciato un attacco DDoS contro GeneSimmons.com e SimmonRecords.com, mettendo offline entrambi i siti. Anche se l'attacco non è stato ufficialmente parte dell'Operazione Payback in un primo momento, dal momento che i membri leader dell'operazione non hanno voluto attaccare un artista, è stato rivendicato dai suoi membri. Più tardi hanno annunciato che il sito di Simmons era stato preso come bersaglio. In risposta all'attacco, Simmons ha scritto: |
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"''Alcuni di voi avranno sentito un paio di scoregge di popcorn: i nostri siti minacciati dagli [[cracker]]. Il nostro team di legali e l'FBI sono stati sul caso e abbiamo trovato un paio di, diciamo così "avventurosi" giovani, che si sentono al di sopra della legge. E, come affermato nel mio discorso al MIPCOM, quereleremo i loro pantaloni. In primo luogo, saranno puniti. In secondo luogo, potrebbero trovare i loro piccoli culi in carcere, proprio accanto a qualcuno che è lì da anni e sta cercando una nuova ragazza. Ci sarà presto la stampa dei loro nomi e delle loro foto. Vi troveremo. Non vi potete nascondere. Restate sintonizzati.''" |
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In risposta, i siti sono stati di nuovo attaccati e sono stati resi offline. |
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===== WikiLeaks ===== |
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{{vedi anche|WikiLeaks}} |
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Alla fine del 2010, il sito Wikileaks (usato da informatori come archivio di documenti) passò sotto forti pressioni per interrompere la pubblicazione di documenti diplomatici segreti degli Stati Uniti. In risposta, Anonymous ha annunciato il suo sostegno a WikiLeaks. Operation Payback ha cambiato il suo obiettivo per sostenere Wikileaks<ref>[http://it.euronews.net/2010/12/14/nuova-tattica-degli-attivisti-di-anonymous-per-wikileaks/ Nuova tattica degli attivisti di Anonymous per Wikileaks | euronews, mondo]</ref> e ha lanciato gli attacchi DDoS contro Amazon, Paypal, MasterCard, Visa e la banca svizzera PostFinance, in rappresaglia per comportamenti anti-Wikileaks sotto il nome in codice di “Operazione Vendetta Assange”. A causa degli attacchi, i siti web di MasterCard e Visa sono stati messi offline l’8 dicembre. Un esperto di sicurezza e minacce informatiche dei laboratori di Panda Software ha dichiarato che Anonymous ha anche lanciato un attacco che ha reso non disponibile il sito web del procuratore svedese quando il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato arrestato a Londra e ha rifiutato la cauzione in relazione alla questione dell’estradizione in Svezia. |
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==== Operazione Leakspin ==== |
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L’operazione Leakspin è stata concepita dal gruppo “Anonymous”, con l’intento di organizzare le pubblicazioni recenti e aumentare la conoscenza del pubblico di documenti potenzialmente importanti e precedentemente trascurati. |
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==== Zimbabwe ==== |
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Il sito del governo dello Zimbabwe è stato preso di mira da “Anonymous” a causa della censura dei documenti di Wikileaks. |
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==== Operazione Tunisia ==== |
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I siti del governo della Tunisia sono stati presi di mira da “Anonymous” a causa della censura dei documenti di Wikileaks e delle proteste da parte dei tunisini in corso tra il 2010 e il 2011. Alcuni tunisini sono stati segnalati come testimoni oculari degli attacchi DoS lanciati da “Anonymous”. Il ruolo rivestito da Anonymous negli attacchi DoS contro il governo della Tunisia hanno portato a un aumento di attivismo tra i tunisini contro il governo. Anonymous ha pubblicato un messaggio online che denuncia il giro di vite (clampdown) del governo sulle recenti proteste e lo ha pubblicato sul sito del governo tunisino<ref>[http://www.pm.gov.tn Sito del governo tunisino]</ref>. Anonymous ha chiamato questi attacchi come facenti parte della “Operation Tunisia”. Anonymous ha con successo attaccato otto siti del governo tunisino. Hanno pianificato gli attacchi su reti IRC. Qualcuno ha attaccato il sito di Anonymous con un DoS il 5 gennaio. A causa delle proteste, il governo del [[presidente della Tunisia]] [[Zine El Abidine Ben Ali]] è stato rovesciato il 14 gennaio 2011. |
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==== Attacco a “Fine Gael” ==== |
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Il sito del partito politico Irlandese “Fine Gael”, un partito di centro-destra e al momento il partito con più adesioni nella Repubblica d’Irlanda, è stato hackerato da Anonymous secondo “TheJournal.ie”. Il sito (l’homepage del sito, ndr) è stato rimpiazzato da una pagina che mostra il logo di Anonymous tra le parole “Nothing is safe, you put your faith in this political party and they take no measures to protect you. They offer you free speech yet they censor your voice. WAKE UP! <owned by Raepsauce and Palladium>" (Nulla è sicuro, riponete la vostra fiducia in questo partito politico e loro non prenderebbero misure per proteggervi. Vi offrono la libertà di parola ma censurano ancora la vostra voce. SVEGLIATEVI! <proprietà di Raepsauce e Palladium>). |
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<!-- owned by indica occupato da oppure attaccato da non andrebbe tradotto letteralmente --> |
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==== Operation Egypt ==== |
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Anonymous aveva appena completato il grande successo nell'operazione Tunisia in cui il gruppo ha fornito i tunisini gli strumenti necessari per cacciare il loro leader, attaccando i siti web del governo. Durante le [[sommosse popolari in Egitto del 2011]], nel loro modo abituale, gli Anonymous hanno pubblicato un video su [[YouTube]] dichiarando le proprie intenzioni prima di cominciare le operazioni. A differenza dell'operazione in Tunisia, gli Anonymous non hanno fornito agli egiziani le risorse per aggirare la censura del governo, bensì hanno unicamente lanciato attacchi [[Denial of service#DDoS|DDoS]] contro i siti web del governo egiziano.<ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/111811/c%E2%80%99e-anonymous-dietro-al-rivolta-in-egitto/ C'è Anonymous dietro la rivolta in Egitto?]</ref> Tutti i siti di governo superiori sono stati resi [[Online e offline|non in linea]] dagli attacchi con relativa facilità e sono rimasti offline finché [[Hosni Mubarak]] si è dimesso.<ref>[http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_11/egitto-timori-colpo-stato-consiglio-supremo-forze-armate-ahmadinejad_cea8292a-35be-11e0-9a90-00144f486ba6.shtml Mubarak si è dimesso, la piazza in festa - Corriere della Sera]</ref> |
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==== Attacco alla HBGary Federal ==== |
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Nel weekend del 5-6 febbraio 2011, [[Aaron Barr]], l'amministratore delegato della società di sicurezza HBGary Federal, annunciò che la sua impresa aveva infiltrato con successo il gruppo Anonymous, e che anche se non avrebbe consegnato i dettagli alla polizia, avrebbe rivelato comunque i suoi risultati in una conferenza in procinto di svolgersi a San Francisco. Come ritorsione, i membri del gruppo Anonymous hanno hackerato il sito web della HBGary Federal ed hanno sostituito alla pagina di benvenuto un messaggio, affermando che Anonymous non deve essere rovinato da essi, e che l'hacking del sito web è stato necessario per difendersi. Utilizzando una varietà di tecniche, compresa l'ingegneria sociale e [[SQL injection]], gli Anonymous sono andati anche a prendere il controllo della e-mail dell'azienda, cancellando 68.000 e-mail dal sistema, cancellando file, e prendendo in possesso il loro sistema telefonico. Le e-mail trapelate rivelano molte relazioni con altre società di sicurezza informatica. Tra i documenti esposti c'era una presentazione in PowerPoint dal titolo “The Wikileaks Threat” (“La Minaccia di Wikileaks"), messo insieme da HBGary Federal con altre due imprese di intelligenza dati per la Banca d'America a dicembre. All'interno della relazione, queste aziende hanno creato un elenco di collaboratori importanti di WikiLeaks, gli Anonymous hanno quindi ulteriormente sviluppato un piano strategico di attacco contro il sito. Gli Anonymous hanno anche attaccato personalmente Aaron Barr prendendo il controllo del suo account di Twitter, pubblicando il presunto indirizzo di casa del signor Barr ed il suo numero di sicurezza sociale. |
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Dopo gli attacchi, gli Anonymous hanno continuato ad intasare i fax della HBGary Federal e a fare telefonate minacciose. |
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=== Attacco ad Enel === |
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A fine marzo 2011, gli Anonymous attaccano [[Enel]].<ref name="enel">[http://anonops-ita.blogspot.com/2011/05/operationgreenrights-target-enelcom_06.html #OperationGreenRights - Target : Enel.com]</ref> L'attacco è stato fatto al sito web dell'azienda fornitrice di energia elettrica dal gruppo successivamente ad alcuni comportamenti dell'Enel, che «ancora una volta mostra di perseguire i propri interessi in modo indegno. Al fine di costruire impianti idroelettrici in [[Guatemala]], nel municipio di Cotazal, l'Enel assolda (con i denari di tutti gli italiani) 500 mercenari in assetto di guerra con passamontagna e forze antisommossa per occupare la comunità indigena maya ixil di San Felipe Chenla, che dal 3 gennaio sta protestando contro la Enel».<ref name="enel"/> L'attacco è stato eseguito nella notte del [[25 marzo]] [[2011]] dalle 19 [[Greenwich Mean Time|GMT]] alle 23 GMT circa, come comunica la pagina [[Facebook]] degli Anonymous per le OperationGreenRights.<ref>{{en}} [http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=196135947093038&id=195979497108683 Operation Green Rights] su Facebook</ref> |
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=== Attacco All'Agcom === |
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Il 28 giugno 2011, la rete Anonymous ha posto sotto attacco il sito dell'[[Autorità Garante per le Comunicazioni]], nel nome della libertà per Internet. In particolare, si denuncia: "L'Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d' autore.<ref>[http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/06/28/news/anonymus_agcom-18348847/ Link alla notizia su La Repubblica]</ref> |
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=== #OpBancheAlSicuro === |
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Il 3 settembre 2011 Anonymous e [[LulzSec]] Italia annunciano l'inizio dell'operazione Banche Al Sicuro<ref>{{it}} [http://www.webnews.it/2011/09/03/anonymous-e-lulzsec-contro-le-banche-italiane #OpBancheAlSicuro - Webnews.it]</ref>, volta a mettere in luce la vulnerabilità del sistema bancario informatizzato italiano. |
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I due gruppi di attivisti [[cracker]] hanno dimostrato come sia possibile rubare le credenziali di accesso di un utente bancario in soli 15 minuti, attaccando un server preso a caso da una ricerca su Google. Le credenziali (parzialmente censurate) sono state pubblicate su Twitter e su Pastebin insieme al comunicato ufficiale dell'operazione. I dati sensibili sottratti non sono comunque stati utilizzati a scopi maligni. |
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=== Il giallo dell'attacco al New York Stock Exchange === |
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Nei primi giorni di ottobre 2011 spunta sulla rete un comunicato ufficiale sul canale YouTube del gruppo nel quale si annuncia un attacco, denominato "Operation Invade Wall Street", previsto per la giornata del 10 ottobre 2011 al [[New York Stock Exchange]]<ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/154689/anonymous-minaccia-wall-street/ Anonymous minaccia Wall Street]</ref><ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-10-05/pirati-anonymous-lanciano-appello-110654_PRN.shtml Gli Anonymous minacciano il NYSE]</ref>. Tuttavia il 10 ottobre il sito viene attaccato solo da un piccolo gruppo di persone che ne causano un lieve rallentamento, senza però infliggere seri danni al mercato newyorkese. Esistono varie ipotesi sul perché l'attacco non sia poi stato portato a termine dal gruppo, il quale solitamente adempie alle proprie promesse. |
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Qualche giorno dopo il "fallito" attacco, sempre sul canale ufficiale del gruppo, spunta un video nel quale si spiega che in realtà l'attacco era stato pensato appositamente fasullo per mantenere in un clima di costante agitazione i media. Tuttavia, in contrasto con quanto detto nel video (che è stato poi rimosso dagli stessi), sul canale Twitter ufficiale compare un messaggio, circa 5 giorni prima della data fissata per l'attacco, nel quale si spiega che l'attacco è in realtà una trappola architettata dalla polizia che sarebbe riuscita ad infiltrarsi nel canale [[IRC]] degli hacktivisti sotto il nome di "Hypotenuse". Il piano sarebbe stato progettato con lo scopo di minare la credibilità del movimento [[Occupy Wall Street]] e nel contempo individuare gli appartenenti al gruppo di hacktivisti.<ref>[http://www.vanityfair.it/news/mondo/2011/10/06/hacker-anonymous-agente-hypotenuse-attacco-wall-street-nyse-borsa-occupy-indignados Il giallo dell'attacco al NYSE]</ref> |
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Il giorno dopo l'attacco (cioè l'11 ottobre 2011), sempre attraverso il canale Twitter degli Anonymous, compare un messaggio di complimenti all'agente Hypotenuse per essere riuscito a scavalcare la sicurezza degli stessi [[cracker]].<ref>[http://pastebin.com/P5C3hdiG hypotenuse congrats - Pastebin.com]</ref> |
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=== Operazione Darknet === |
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Il 14 ottobre 2011 prende vita l'operazione Darknet, volta a sfidare la pedopornografia online. Anonymous lavora circa 10 giorni per trovare una serie di siti nascosti, facenti parte di una lista segreta di siti web non indicizzati dai motori di ricerca e totalmente underground denominata "hard candy". Questi siti vengono attaccati e cancellati dagli Anonymous e i dati di accesso (cosi come i nomi) di circa 1500 pedofili vengono pubblicati e consegnati alle autorità per consentire loro di svolgere le dovute indagini e procedere agli arresti.<ref>[http://www.webnews.it/2011/10/24/gli-anonymous-sfidano-la-pedopornografia/ Gli Anonymous sfidano la pedo-pornografia]</ref> Non è la prima volta però che gli Anonymous si occupano di pedo-pornografia e difesa dei bambini. |
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=== #OpMegaupload === |
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{{F|informatica|gennaio 2012}} |
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Il [[19 gennaio]] [[2012]], in seguito alla chiusura di [[Megaupload]] da parte della [[FBI]], i [[cracker]] di Anonymous, come segno di protesta, rendono impossibile l'accesso ai siti web delle seguenti organizzazioni<ref>http://anonops.blogspot.com/2012/01/internet-strikes-back-opmegaupload.html</ref>: |
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#[[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America|Dipartimento dei Giustizia]] (Justice.gov) |
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#[[Motion Picture Association of America]] (MPAA.org) |
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#[[Universal Music]] (UniversalMusic.com) |
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#Belgian Anti-Piracy Federation (Anti-piracy.be/nl/) |
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#[[Recording Industry Association of America]] (RIAA.org) |
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#[[Federal Bureau of Investigation]] (FBI.gov) |
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#[[HADOPI|HADOPI law site]] (HADOPI.fr) |
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#U.S. Copyright Office (Copyright.gov) |
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#[[Universal Music]] France (UniversalMusic.fr) |
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#Senatore [[Christopher Dodd]] (ChrisDodd.com) |
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#[[Vivendi]] France (Vivendi.fr) |
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#[[Casa Bianca]] (Whitehouse.gov) |
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#BMI (BMI.com) |
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#Warner Music Group (WMG.com) |
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oltre a molti altri siti tra cui 147 siti brasiliani (tra cui alcuni governativi), il sito della Nasa,il sito della Sony, il sito di Hollywood e i siti di molti altri artisti musicali. |
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L'evento, diventato sempre più massiccio, in poche ore si è trasformato nell'attacco del gruppo Anonymous e [[cracker]] in generale più grande e importante mai realizzato sul web. C'è chi l'ha soprannominata la W W W W ovvero la World Wide Web War. Secondo un sito di informazione Anon russo ci sarebbero stati oltre 30.000 computer collegati da cui partivano gli attacchi DDoS ai più importanti siti internazionali governativi e federali. |
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=== Attacco al WallStreetJournal === |
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L'Operazione è scattata dal sito tedesco del [[Wall Street Journal|giornale statunitense]] per averli paragonati ad [[Al Quaida]] in quanto a potere distruttivo. |
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=== #OpFPF Attacchi ai politici italiani === |
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L'operazione denominata FuckPoliticiansFebruary, in italiano: VaffanculoPoliticiFebbraio prende di mira i politici italiani. |
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Il messaggio che manda il gruppo è:<br> ''Mentre il paese va a rotoli a discapito delle classi più svantaggiate voi continuate a perdere ottime occasioni per tacere, per smetterla di rubare e per piantarla di farvi sempre e soltanto gli affari vostri'';<br> e continuano: <br>''Ci chiediamo veramente se non siete tutti uguali. Come potevano Rutelli/Bersani & Co non sapere nulla? Come fanno 13 milioni di soldi nostri a sparire senza che nessuno se ne accorga? Vogliamo delle risposte,e le vogliamo subito. Vogliamo che qualcuno paghi. Vogliamo che sia cambiata questa porcata di legge elettorale. Vogliamo che siano aboliti (come il popolo italiano aveva già deciso nel 1993) TUTTI i finanziamenti ai partiti". Ci sono degli accenni anche alla terminologia movimentista del web: "Vogliamo un Parlamento pulito. NO condannati. NO pregiudicati. NO puttane, nani,ballerini e mafiosi. Vogliamo che il popolo inizi a contare davvero. Perchè tutte le firme che raccogliamo vengono tirate nel cesso? I politici, nostri dipendenti non dovrebbero impegnarsi affinchè la nostra voce sia sentita? A quanto pare NO, anzi non perdete occasione per chiamarci "sfigati" , "mammoni" , "bamboccioni''<ref name = "anonrep">http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/22/news/anonymous_contro_i_politici_italiani_attaccati_i_siti_di_binetti_e_ria-30320344/?ref=HREC1-64 Attacco hacker al sito della Binetti i pirati lanciano l'operazione "Fpf"</ref>. |
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L'operazione nasce con l'attacco al sito del senatore del [[PDL]] [[Maurizio Paniz]] per l'oscuramento del sito Vajont.info. |
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Il [[22 febbraio]] [[2012]] è stato defacciato il sito del politico [[Paola Binetti]], e il sito di [[Miss Padania]] chiaramente in funzione anti-leghista<ref name = "anonrep"/> |
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=== Attacco a Miss Padania 2010 === |
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L'operazione attacca il sito di [[Miss Padania]] 2010 e contiene insulti verso la [[Lega Nord]] e la sua nascita. La notizia viaggia rapidamente nel web, diffondendosi come un viral-link, specialmente nei social-network come Facebook e Twitter. |
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=== Attacco al sito della corte costituzionale ungherese === |
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Il [[5 marzo]] [[2011]] viene attaccato il sito della corte costituzionale ungherese, aggiungendo il diritto alla ribellione nella carta costituzionale: ''Gli ideologi e i governanti della tirannia, o anche i dittatori, non rappresentano che brevi periodi della storia. Il popolo ha il diritto di eliminare la tirannia e ribellarsi''<ref name = "anonrep">http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/03/05/news/anonymous_attacca_la_costituzione_il_popolo_deve_difendersi_dai_tiranni-30978767/ Anonymous attacca la Costituzione "Il popolo deve difendersi dai tiranni"</ref>. |
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===Attacco al sito del Vaticano e Facebook down=== |
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Il [[7 marzo]] [[2012]] alle ore 9.00 di mattina circa, il secondo sito più visitato al mondo, [[Facebook]], non è accessibile dagli utenti di varie nazioni, tra cui [[Italia]] . Il sito è rimasto off-line per cira 2 ore per poi tornare nuovamente disponibile dopo un duro lavoro agli uffici di [[Facebook]]. Inizialmente attribuito ad un attacco da parte degli Anonymous, è stato successivamente smentito sui canali ufficiali di Anonymous su [[Twitter]]. |
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Nello stesso giorno viene attaccato e reso inagibile il sito del [[Vaticano]], il gruppo di [[cracker]] rilascia una comunicazione attraverso [[Pastebin]]<ref name = "anonrep">http://pastebin.com/rF4npVPr Comunicato del gruppo di attivisti.</ref> dove denuncia la chiesa per la sua attività di censura e di anti-progresso nei confronti della medicina: Anonymous ritiene che nel ventunesimo secolo non debbano esserci più discriminazioni religiose, sessuali o politiche, propinate tristemente dal Vaticano. Il sito della Santa Sede è rimasto off-line per circa 2 giorni a causa dell'attacco hacker compiuto dall'organizzazione. <ref name = "dpenvat">http://www.dirittopenale.eu/2012/03/anonymous-attacco-sito-vaticano/ Attacco hacker al sito del Vaticano - Ipotesi di reato.</ref> |
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''Tra i tanti peccati della chiesa, vogliamo ricordare anche gli obblighi etici imposti ''(sic)'' dal Papa presente e da quelli passati, in particolare la negazione della terapia genica ai fini curativi e la sperimentazione su cellule staminali totipotenti, rallentando così di secoli la medicina.'' |
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In un intervista del programma [[Le iene (programma televisivo)|Le Iene]] ad un esponente di Anonymous trasmessa l'[[8 marzo]] e registrata il [[1 marzo]], viene preannunciato un attacco nei confronti del [[Vaticano]]. |
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== La relazione di KTTV FOX 11 == |
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Il 26 luglio 2007, KTTV News della FOX 11 con sede a Los Angeles, in California, ha trasmesso un rapporto su Anonymous, definendoli un gruppo di "hacker on steroids",<ref>«They call themselves anonymous, they are hackers on steroids, treating the web like a real life video game...»</ref><ref>{{en}} [http://www.youtube.com/watch?v=DNO6G4ApJQY Anonymous on FOX11 – YouTube]</ref> "terroristi interni" e collettivamente una "macchina dell’odio di Internet". La relazione riguardava un attacco a un utente di MySpace che affermava di aver avuto il suo account MySpace compromesso per ben sette volte consecutive da Anonymous; l'account sarebbe stato popolato di immagini di pornografia gay. L'utente MySpace sosteneva anche che un virus scritto da [[cracker]] di “Anonymous” fosse stato inviato a lui e a novanta amici della sua lista contatti di MySpace, provocando il crash di 32 computer. La relazione ha anche intervistato un anonimo ex "[[cracker]]" che aveva litigato con Anonymous e ha spiegato la sua visione della cultura Anonymous. Inoltre, la relazione ha anche parlato dei "raid" su Habbo, una "campagna nazionale per rovinare il nuovo libro di Harry Potter" e le minacce alle "bombe da stadio". |
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Il giorno dopo la relazione di KTTV, Wired News blog e il giornalista Ryan Singel hanno deriso la relazione, affermando che il "gruppo di [[cracker]]" consistesse di fatto in "ragazzi estremamente annoiati di 15 anni," e che la notizia fosse "di gran lunga il più divertente scherzo che chiunque abbia mai tirato fuori da una board". Nel febbraio 2008, la trasmissione “Today-Tonight” ha incluso un pezzo della relazione KTTV, preceduto dalla seguente frase: |
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{{Q|La Chiesa di Scientology ha aumentato l'offensiva contro Anonymous, accusando il gruppo di fanatismo religioso e sostenendo che sono malati e hanno le anime contorte.|Today Tonight, Australia, febbraio 2008|The Church of Scientology has ramped up the offensive against Anonymous, accusing the group of religious bigotry and claiming they are sick, twisted souls.<ref>{{en}} [http://au.todaytonight.yahoo.com/article/490551/lifestyle/anonymous-takes-scientology-war-streets Anonymous takes Scientology war to streets - Today Tonight]</ref>|lingua=en}} |
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== Arresti in Spagna == |
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Il [[10 giugno]] [[2011]], la polizia spagnola ha catturato tre membri di Anonymous nelle città di [[Gijon]], [[Barcellona]] e [[Valencia]]. L'operazione disattivava il server principale da cui i tre uomini coordinavano attacchi [[DDoS]]. Questo gruppo, in particolare, aveva fatto attacchi sui server web del [[PlayStation]] Store, [[BBVA]], [[Bankia]], e sui siti web dei governi di Egitto, Algeria, Libia, Iran, Cile, Colombia e Nuova Zelanda. L'operazione ha rivelato che la loro struttura consisteva in "celle" che in un dato momento avrebbe coordinato attacchi attraverso il download di un software. Hanno coordinato questi attacchi via [[chat]] room. La polizia nazionale spagnola ha dichiarato che questa operazione corrisponde al fatto che il governo spagnolo e la [[NATO]] ritengono che questo gruppo di [[cracker]] sia una minaccia alla sicurezza nazionale. |
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== Arresti e perquisizioni in Italia == |
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Il [[5 luglio]] [[2011]] la Polizia informatica italiana, dopo lunghe indagini del [[CNAIPIC]], ha compiuto all'alba 36 perquisizioni in [[Italia]] e in [[Svizzera]], disposte dal pubblico ministero Perla Lori della procura di [[Roma]], con l'ausilio della Polizia Cantonale Ticinese, denunciando una quindicina di persone e sequestrando materiale informatico di vario genere ([[hard disk]], memorie USB, [[smartphone]], [[laptop]] ecc.), tra i denunciati anche cinque minorenni.<ref>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_05/anonymous-rete-svelata_7e9dffee-a6c6-11e0-bbaa-d83a3b6f7958.shtml?fr=box_primopiano|titolo = Anonymous, svelata la rete in Italia|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|giorno = 5|mese=Luglio|anno = 2011|accesso = 12 Agosto 2011}}</ref> |
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I reati contestati sono di accesso abusivo in [[sistema informatico]], danneggiamento a sistema informatico e interruzione di pubblico servizio. |
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La Polizia affermò di aver individuato il "capo" del gruppo italiano di Anonymous (anche se per definizione il movimento non ha "capi"), riconoscendolo in "Phre": un italiano di 26 anni che vive nel [[Canton Ticino]]. |
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A seguito di queste perquisizioni il movimento ha prontamente risposto con comunicati che invitavano i lettori ad unirsi al gruppo e che non sarebbe finita qui. |
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Infatti il [[25 luglio]] [[2011]] gli Anonymous hanno dichiarato di essere riusciti ad attaccare con successo i [[server]] del [[CNAIPIC]], il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, noto proprio per aver scovato e portato alla denuncia ai [[cracker]] italiani collegati ad Anonymous, trafugando una grande mole di dati e documenti sensibili, che verranno presumibilmente resi pubblici successivamente.<ref>{{Cita news|url = http://www.tomshw.it/cont/news/anonymous-attacca-l-anti-cybercrime-italiana/32712/1.html|titolo = Anonymous attacca l'anti-cybercrime italiana|pubblicazione = [[Tom's Hardware]]|giorno = 25|mese=Luglio|anno = 2011|accesso = 12 Agosto 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url = http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2011/07/25/AO4mvCo-anonymous_rivelazioni_genovesi.shtml|titolo = Anche file genovesi tra le rivelazioni di Anonymous|pubblicazione = [[Il Secolo XIX]]|giorno = 25|mese=luglio|anno = 2011|accesso = 25 Luglio 2011}}</ref> |
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== Arresti negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda == |
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Il [[20 luglio]] [[2011]], sono almeno 20 le persone arrestate negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Olanda, nell'ambito delle indagini sui pesanti attacchi di pirateria informatica ai danni di grandi aziende (tra cui [[PayPal]]) ed istituzioni pubbliche. L'[[FBI]], nei soli Stati Uniti, ha fermato 16 persone, in [[Florida]], nella zona di San Francisco a nord della [[California]] e nel [[New Jersey]]<ref>{{Cita news|url = http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=9301&ID_sezione=38|titolo = Arrestati 20 hacker di Anonymous|pubblicazione = [[La Stampa]]|giorno = 20|mese=Luglio|anno = 2011|accesso = 12 Agosto 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/esteri/11_luglio_19/anonymous-arresti-usa_73a665a8-b252-11e0-962d-4929506ed0a9.shtml|titolo = Anonymous, arrestati sedici hacker|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|giorno = 20|mese=Luglio|anno = 2011|accesso = 12 Agosto 2011}}</ref>. |
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== Nuovi arresti in Spagna e America Latina nel 2012 == |
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Il [[29 febbraio]] [[2012]], 25 presunti [[cracker]] di Anonymous sono state arrestati in Argentina, Cile, Colombia e Spagna per aver commesso attacchi informatici contro siti istituzionali<ref>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/esteri/12_febbraio_29/blitz-anti-anonymous_a6aa2cb6-62ae-11e1-8fe6-00ac974a54fa.shtml|titolo = Blitz anti-Anonymous, arrestati 25 hacker|pubblicazione = [[Corriere.it]]|giorno = 1|mese=Marzo|anno = 2012|accesso = 1 Marzo 2012}}</ref> |
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== Voci correlate == |
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*[[Low Orbit Ion Cannon]] |
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*[[Slowloris]] |
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== Note == |
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{{references|3}} |
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== Altri progetti == |
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{{interprogetto|commons=Category:Anonymous (group)|s=en:Author:Anonymous (group)}} |
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{{interprogetto/notizia|Anonymous attacca la CIA|data=12 febbraio 2012}} |
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== Collegamenti esterni == |
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===Siti web utilizzati da alcuni di Anonymous=== |
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* [http://nero.secondsource.info/index.php AnonSource Technology] Anonymous su [[AnonSource]] |
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* [http://anon-news.blogspot.com/ Blog ufficiale] Anonymous su [[Blogspot]] |
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* {{it}} [http://twitter.com/YourAnonIta/ Anonymous] su [[Twitter]] |
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* {{it}} [http://youranonnewsita.tumblr.com/ Anonymous] su [[Tumblr]] |
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* {{en}} [http://twitter.com/YourAnonNews/ Anonymous] su [[Twitter]] |
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* {{en}} [http://anonops.blogspot.com/ Blog internazionale] |
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* {{en}} [http://www.anonnewsnet.com/ Anon News Net] Notizie analisi e cronaca da un'organizzazione indipendente, sbocco alternativo delle notizie dei mass-media. |
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* {{en}} [http://anonnews.org/ AnonNews.org] Portatore di notizie su Anonymous. |
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* {{en}} [http://www.whyweprotest.net/ Why We Protest] Sito web appoggiato da Anonymous che incentra la sua protesta contro Scientology. |
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* {{en}} [http://hbgary.anonleaks.ch/ Anonleaks.ch] Sito web appoggiato da Anonymous dedito a ospitare informazioni provenienti da fonti trapelate. |
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===Copertura dei [[Mezzo di comunicazione di massa|Media]]=== |
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* {{en}} [http://english.aljazeera.net/category/organisation/anonymous (Organizzazione Anonymous)] notizie e cronaca raccolte su [[Al Jazeera English]] insieme con un'interessante [http://english.aljazeera.net/indepth/interactive/2011/05/2011519182744550587.html Cronologia Interattiva] |
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* {{en}} [http://www.guardian.co.uk/technology/anonymous (Tecnica Anonymous)] notizie e cronaca raccolte sul [[The Guardian|Guardian]] |
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* {{en}} [http://topics.nytimes.com/top/reference/timestopics/organizations/a/anonymous_internet_group/index.html (Gruppo in Internet)] notizie e cronaca raccolte sul [[The New York Times|New York Times]] |
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{{Portale|Sicurezza informatica|Web}} |
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[[Categoria:Cultura di Internet]] |
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[[Categoria:Hacking]] |
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[[Categoria:Internet meme]] |
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[[ar:أنونيموس (مجموعة)]] |
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[[bg:Anonymous]] |
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[[ca:Anonymous (comunitat)]] |
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[[ckb:ئهنۆنیمۆوس]] |
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[[cs:Anonymous (skupina)]] |
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[[cy:Anonymous (cymuned)]] |
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[[da:Anonymous]] |
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[[de:Anonymous (Kollektiv)]] |
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[[en:Anonymous (group)]] |
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[[es:Anonymous]] |
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[[fa:گروه آنانیموس]] |
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[[fi:Anonymous (ryhmä)]] |
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[[fr:Anonymous (collectif)]] |
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[[gl:Anonymous (colectivo)]] |
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[[he:אנונימוס (קבוצה)]] |
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[[hr:Anonymous (skupina)]] |
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[[ja:アノニマス (集団)]] |
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[[ko:어노니머스]] |
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[[mk:Анонимни]] |
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[[nl:Anonymous (groep)]] |
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[[no:Anonymous]] |
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[[oc:Anonymous]] |
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[[pl:Anonymous (grupa)]] |
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[[pt:Anonymous]] |
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[[ro:Anonymous]] |
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[[ru:Анонимус]] |
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[[simple:Anonymous]] |
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[[sv:Anonymous (grupp)]] |
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[[te:అనామక (సమూహం)]] |
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[[tr:Anonymous (bilişim grubu)]] |
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[[uk:Безосібний (угруповання)]] |
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[[zh:匿名客 (组织)]] |
Versione delle 17:53, 10 mar 2012
Anonymous | |
---|---|
Tipo | Fenomeno di Internet;Multiplo-uso di un nome/avatar;Comunità virtuale;Associazione di volontariato |
Fondazione | 2003 |
Scopo | Attivismo in Internet;Tutela di Internet;Tutela dei diritti umani |
Area di azione | Globale |
«We're Anonymous. We're legion. We don't forgive. We don't forget. Expect us!»
«Noi siamo gli Anonymous. Noi siamo una legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci!»
Anonymous è un termine dal duplice significato. Come fenomeno di Internet afferisce al concetto di singoli utenti o intere comunità online che agiscono anonimamente in modo coordinato, solitamente con un obiettivo concordato approssimativamente. Può anche essere inteso come firma adottata da unioni di hacktivists, i quali intraprendono proteste e altre azioni sotto l'appellativo fittizio di “Anonymous”. Più genericamente, indica i membri di alcune sottoculture di Internet.
Le azioni attribuite ad Anonymous sono intraprese da individui non identificati che si auto-definiscono Anonymous. Dopo una serie di controversie, proteste largamente pubblicizzate e attacchi DDoS attuati da Anonymous nel 2008, gli episodi legati ai membri del gruppo sono diventati sempre più popolari.
Anche se non necessariamente legati ad una singola entità online, molti siti web sono fortemente associati ad Anonymous come Imageboard, 4chan e Futuba, i loro associati wiki, Encyclopedia Dramatica ed un certo numero di forum.
Origini del concetto e del fenomeno
Il nome Anonymous si ispira all'anonimato sotto il quale gli utenti pubblicavano immagini e commenti su Internet. Il concetto di Anonymous inteso come "identità condivisa" si è sviluppato su Imageboard laddove il nick "Anonymous" viene assegnato ai visitatori che lasciano commenti senza identificarsi. Gli utenti di imageboard a volte cominciarono ad identificare Anonymous come una persona reale. Con il crescere della popolarità di Imageboard, l'idea di Anonymous come collettivo di individui senza nome è diventato un fenomeno di Internet, erroneamente associato alla figura del cracker. Si tende ad enfatizzare il fatto che il termine non possa essere facilmente racchiuso in una semplice definizione, difatti viene spesso definito tramite aforismi che ne descrivono le qualità.
«[Anonymous is] the first Internet-based superconsciousness. Anonymous is a group, in the sense that a flock of birds is a group. How do you know they're a group? Because they're traveling in the same direction. At any given moment, more birds could join, leave, peel off in another direction entirely.[2]»
«[Anonymous è] la prima coscienza cosmica basata su Internet, Anonymous è un gruppo, nello stesso senso in cui uno stormo di uccelli è un gruppo. Come si fa a sapere che è un gruppo? Perché viaggiano nella stessa direzione. In qualsiasi momento, più uccelli possono unirsi, lasciare lo stormo o staccarsi completamente verso un'altra direzione.»
Composizione
Anonymous è composto in gran parte da utenti provenienti da diversi imageboard e forum. In più, vi sono molti network Wiki e IRC il cui scopo è quello di superare i limiti delle tradizionali imageboard. Mediante questi mezzi di comunicazione i dimostranti di Anonymous comunicano e organizzano le proteste. Come "libera coalizione degli abitanti di Internet”, il gruppo si riunisce sulla rete, attraverso siti quali 4chan, 711chan, Encyclopedia Dramatica, canali IRC e YouTube. I social network, come Facebook, sono utilizzati per la creazione di gruppi che aiutano le persone a mobilitarsi per le proteste nel mondo reale. Anonymous non ha leader o partiti che lo controllano, si basa sul potere collettivo dei suoi partecipanti che agiscono individualmente in modo che l'effetto della rete benefici il gruppo.
Una tattica comune di Anonymous è quella di attribuire gli attacchi a eBaum's World, un sito altamente detestato da Anonymous per via del furto di contenuti da altri siti.
«Anyone who wants to can be Anonymous and work toward a set of goals... We have this agenda that we all agree on and we all coordinate and act, but all act independently toward it, without any want for recognition. We just want to get something that we feel is important done...[2]»
«Chiunque voglia può essere Anonymous e lavorare per una serie di obiettivi... Abbiamo un programma che concordiamo tutti, ci coordiniamo e agiamo, ma per la sua realizzazione tutti agiscono indipendentemente, senza volere alcun riconoscimento. Vogliamo solo raggiungere qualcosa che crediamo sia importante...»
Attività
Le attività citate in questa sezione sono state attribuite ad Anonymous dagli esecutori stessi o dai media. Le azioni svolte da Anonymous non sembrano il risultato di un programma.
Attacchi ad Habbo
Un popolare obiettivo attaccato da Anonymous è stato Habbo, un famoso social network progettato come un hotel virtuale. Il primo attacco importante è conosciuto come il “Great Habbo Raid of '06”, seguito l'anno successivo da un secondo attacco, “Great Habbo Raid of '07”.
L'attacco è legato alla seguente notizia: un parco dei divertimenti in Alabama vietò ad un bambino di due anni affetto da AIDS di immergersi in piscina. Gli utenti si sono registrati al sito di Habbo, utilizzando come avatar un uomo di colore in smoking grigio e acconciatura afro, hanno bloccato l'accesso alla piscina, dichiarando che era “chiusa per AIDS”, inondando il sito con frasi stupide prese dalla rete e disponendosi in modo da formare una svastica. Quando gli autori degli attacchi vennero espulsi, si lamentarono di razzismo. In reazione a quanto accaduto, gli amministratori di Habbo hanno espulso gli utenti con avatar combacianti con quel profilo, anche mesi dopo l'ultimo attacco.
L'attacco a Hal Turner
Secondo l'autore radiofonico e sostenitore della supremazia bianca Hal Turner, nel dicembre 2006 e nel gennaio 2007 individui auto-identificatisi come Anonymous hanno messo offline il suo sito, costandogli migliaia di dollari in bollette di banda. Di conseguenza, Turner ha denunciato 4chan, eBaum's World, 7chan, e altri siti per pirateria. Ha perso l'appello per un'ingiunzione e, non avendo ricevuto le lettere del tribunale, ha visto decaduta la sentenza.
L'arresto di Chris Forcand
Il 7 dicembre 2007, il quotidiano Toronto Sun, con sede in Canada, ha pubblicato una notizia relativa all'arresto di un presunto "predatore di Internet", Chris Forcand. L'uomo, 53 anni, ricevette due capi d'accusa per avere adescato e tentato molestie sessuali ai danni di un minore di 14 anni e per essere in possesso di armi pericolose e improprie. La notizia affermava che Forcand era già nel mirino dei “cyber-vigilanti il cui obiettivo è quello di cacciare chiunque abbia interessi sessuali verso i minori”, ancor prima che iniziassero le investigazioni della polizia.
Il Global Television Network identificò come responsabile dell'arresto di Forcand il gruppo di Anonymous, che avrebbe contattato la polizia dopo che alcuni membri avevano ricevuto delle avance da Forcand insieme ad immagini disgustose raffiguranti se stesso. Sempre secondo il network in questione, era la prima volta che un “predatore di Internet” veniva arrestato dalla polizia grazie al lavoro di alcuni "vigilantes" della rete.
Progetto Chanology
Il gruppo si è fatto conoscere dalla stampa internazionale in seguito al progetto Chanology, la protesta contro la chiesa Scientology.
Il 14 gennaio 2008, un video prodotto da Scientology con un'intervista a Tom Cruise è stato prelevato da Internet e caricato su YouTube. Scientology ha accusato YouTube di violazione di copyright, chiedendo la rimozione del video. In risposta, Anonymous ha ideato il Progetto Chanology. Considerando l'azione di Scientology una forma di censura, i membri del Progetto Chanology hanno organizzato una serie di attacchi DoS (Denial of Service) contro i siti di Scientology, scherzi telefonici e fax neri ai suoi centri.
Il 21 gennaio 2008, degli individui, rivendicando di parlare a nome di Anonymous, hanno annunciato i loro obiettivi e le loro intenzioni tramite un video pubblicato su YouTube intitolato “Message to Scientology”, insieme ad un comunicato stampa con il quale dichiaravano “Guerra a Scientology”. Nel comunicato stampa, il gruppo ha affermato che gli attacchi contro Scientology continueranno allo scopo di proteggere il diritto alla libertà di parola, e metteranno fine a quello che loro sostengono essere uno sfruttamento dei membri della chiesa.[3] Un nuovo video “Call to Action” è apparso su YouTube il 28 gennaio 2008, annunciando delle proteste davanti alla chiesa Scientology il 10 febbraio 2008. Il 2 febbraio 2008, 150 persone si sono riunite fuori dalla chiesa di Scientology ad Orlando, Florida per protestare contro le pratiche dell'organizzazione. Sono state tenute altre piccole proteste a Santa Barbara, California ed a Manchester, Inghilterra. Il 10 febbraio 2008, circa 7000 persone hanno manifestato in più di 93 città in tutto il mondo. Molti dei manifestanti indossavano le maschere del personaggio V dal film V per Vendetta (che a sua volta ha preso ispirazione da Guy Fawkes), oppure camuffati in altro modo, in parte per proteggersi da eventuali vendette da parte della chiesa.
Anonymous ha condotto una seconda ondata di proteste il 15 marzo 2008, in città di tutto il mondo, tra cui Boston, Dallas, Chicago, Los Angeles, Londra, Parigi, Vancouver, Toronto, Berlino e Dublino. L'affluenza globale è stata stimata fra i 7000 e gli 8000 partecipanti, un numero simile a quello della prima ondata. La terza ondata di proteste ha preso luogo il 12 aprile 2008. Chiamata “Operation Reconnet”, aveva lo scopo di informare sulla pratica di disconnessione applicata dalla Scientology ai suoi adepti.
Il 17 ottobre 2008 un ragazzo del New Jersey di 18 anni si è dichiarato membro di Anonymous e ha affermato di essere coinvolto negli attacchi DoS del gennaio 2008 contro i siti di Scientology.
Il 2 dicembre 2009, Anonymous ha organizzato un concorso, “Scientology Sucks: A Contest”, e ha chiesto agli sfidanti di realizzare scherzi (legali) a Scientology, offrendo 1000$. 300$ e 75$ (inizialmente 400$, 100$, 50$) per i primi tre arrivati. Il concorso è stato vinto da un utente chiamato MalcontentNazi per il suo video Scientology's Secret Nazi Ties in cui si è travestito da nazista davanti alla chiesa di Scientology, pregando, ed in seguito ha fatto uno scherzo telefonico chiedendo perché non fossero capaci di trascinare via dalla strada il tizio travestito da nazista che si prendeva gioco di loro.
Le proteste sono continuate ed hanno approfittato di eventi mediatici, come la prima del film Operazione Valchiria di Tom Cruise, il cui luogo venne scelto in parte per evitare l'esposizione alle proteste.
Invasione del forum di Epilepsy Foundation
Il 28 marzo 2008, Wired News ha riportato che dei griefer su Internet – un termine gergale per definire delle persone il cui unico interesse è quello di infastidire gli altri – hanno assaltato un forum di supporto all'epilessia gestito dalla Epilepsy Foundation of America. Sono stati pubblicati codici JavaScript e animazioni per computer lampeggianti con l'intenzione di innescare emicranie e convulsioni in epilettici fotosensibili. Secondo il Wired News, la prova indiziale ha ipotizzato che l'attacco fosse stato commesso dagli utenti di Anonymous, con le pubblicazioni di attacchi iniziali sul forum dell'epilessia che incolpavano eBaum's World. I membri del forum dell'epilessia affermarono di aver trovato un thread in cui gli attacchi venivano pianificati su 7chan.org, un imageboard che è stato descritto come una roccaforte per Anonymous. Il thread, come fanno alla fine tutti i vecchi thread su questi tipi di imageboard, si era poi cancellato. RealTechNews ha riportato che anche il forum National Society for Epilepsy con sede in Gran Bretagna è stato oggetto di un attacco identico. Ha dichiarato che “membri apparenti di Anonymous” hanno negato di essere i responsabili di entrambi gli attacchi e ha pubblicato che erano stati eseguiti da Scientology. News.com.au ha riferito che gli amministratori di 7chan.org avevano pubblicato una lettera aperta affermando che gli attacchi erano stati eseguiti da Scientology “per rovinare l'opinione pubblica di Anonymous, per ridurre l'effetto delle legittime proteste contro la loro dannosa organizzazione” sotto la politica del fair game[4] della Chiesa. The Tech Herald ha riportato che quando l'attacco è iniziato, le pubblicazioni si riferivano a vari gruppi, tra cui Anonymous. La notizia attribuisce l'attacco a un gruppo chiamato “The Internet Hate Machine”, La macchina dell'odio di Internet, (un'allusione a KTTV Fox 11 news report), che ha affermato di far parte di Anonymous, ma non è la stessa fazione che è coinvolta nella campagna contro Scientology. Alcuni partecipanti Anonymous al Progetto Chanology ipotizzano che gli esecutori siano utenti di Internet rimasti anonimi semplicemente nel significato letterale del termine e di conseguenza non avessero nessun collegamento con i grandi sforzi anti-Scientology di Anonymous. Durante un'intervista con la CNN, Tommy Davis, un seguace di Scientology, ha accusato Anonymous di hackeraggio ai danni del sito dell'Epilepsy Foundation affinché mostrasse delle immagini che causassero convulsioni epilettiche. L'intervistatore John Roberts ha contestato che l'FBI ha detto che “non è stato trovato nulla che colleghi al gruppo di Anonymous (con queste azioni)”, e che “non ci sono ragioni per credere che queste accuse verranno alzate contro questo gruppo”. La risposta è stata che "il caso era nelle mani dell'autorità locale e che c'erano investigazioni in corso".
Defacing dei siti SOHH e AllHipHop
Il secondo di una serie di cinque defacing ai banner e agli headline feeders di SOHH, vandalizzati dai cracker. Verso la fine di giugno del 2008, gli utenti identificatisi come Anoymous hanno rivendicato la responsabilità di una serie di attacchi contro il sito SOHH (Support Online Hip Hop). L'attacco ha avuto inizio come vendetta agli insulti fatti da membri di SOHH sul forum “Just Bugging Out” contro gli utenti di 4chan. L'attacco contro il sito web è avvenuto in più fasi, dal momento che gli utenti di Anonymous hanno inondato i forum di SOHH, che in seguito sono stati chiusi. Il 23 giugno 2008 il gruppo identificatosi come Anonymous ha organizzato degli attacchi DdoS contro il sito, eliminando con successo più del 60% della capacità di servizio del sito (espressione da controllare). Il 27 giugno 2008 i cracker hanno utilizzato cross-site scripting per alterare la pagina principale del sito web con immagini satiriche e titoli recanti numerosi stereotipi razziali e insulti e sono così riusciti a rubare informazioni dagli impiegati SOHH.
Associazione anti-imprecazioni
Nel gennaio 2009 i membri di Anonymous hanno bersagliato l'adolescente californiano McKay Hatch che gestisce l'associazione anti-imprecazioni, un sito web contro il turpiloquio. Quando l'indirizzo di casa, il numero di telefono e altre informazioni personali sono trapelate online, la sua famiglia ha ricevuto numerose lettere d'odio, telefonate oscene e anche false consegne di pizza e pornografia.
Il giorno del porno di YouTube
Il 20 maggio 2009 dei membri di Anonymous hanno caricato su YouTube numerosi video porno. Molti di questi video venivano spacciati per video per bambini o per le famiglie con tag come “jonas brothers”. YouTube ha poi rimosso tutti i video caricati. La BBC ha contattato uno di coloro che ha caricato un video che ha affermato che era un “attacco di 4chan” organizzato per via della rimozione di un video musicale da YouTube. Il notiziario della BBC ha riportato che una vittima ha pubblicato un commento dicendo: “Ho 12 anni, che cos'è questo?” che è divenuto un fenomeno Internet.
Proteste post-elettorali in Iran del 2009
Pagina principale di The Pirate Bay, 20 giugno 2009. Anonymous, insieme a The Pirate Bay, hanno lanciato il sito “Iranian Green Party Support” (il Green Party è un partito parlamentare iraniano, di cui alcuni membri sono in esilio, che supporta valori ecologici e questioni come il sistema legale e i diritti dei gay). In seguito alle dichiarazioni di brogli elettorali, dopo che furono annunciati i risultati delle elezioni presidenziali in Iran nel 2009, dichiarando il presidente iraniano in carica Mahmoud Ahmadinejad come vincitore, migliaia di iraniani parteciparono alle dimostrazioni. Anonymous, insieme a The Pirate Bay e vari cracker iraniani, ha lanciato un sito per sostenere il Green Party. Il sito ha attirato più di 22.000 sostenitori in tutto il mondo e ha permesso lo scambio di informazioni fra il mondo e l'Iran, nonostante i tentativi da parte del governo iraniano di censurare le notizie sui tumulti su Internet. Il sito fornisce risorse e supporto agli iraniani che protestano.
Operation Didgeridie
Nel settembre 2009 il gruppo si è risvegliato "al fine di tutelare i diritti civili", dopo che diversi governi hanno iniziato a bloccare l'accesso alle imageboard. Le liste di proscrizione (blacklist) di Krautchan.net in Germania hanno fatto infuriare molti, ma il punto di svolta sono stati i piani del governo australiano per la censura ISP a livello di internet. La politica è stata condotta da Stephen Conroy ed in modo aggressivo da parte del governo Rudd fin dalla sua elezione nel 2007. All'inizio della serata del 9 settembre, Anonymous ha reso offline il sito del primo ministro con un DDoS. Il sito è stato offline per circa un'ora. La mattina del 10 febbraio 2010, Anonymous ha lanciato un attacco più preparato con nome in codice "Operazione Didgeridie". È stato defacciato il sito del primo ministro, è stato reso offline il sito del Parlamento Australiano per tre giorni e si è quasi riuscito a rendere offline il Dipartimento del sito Comunicazioni. Il quotidiano “The Australian” ha poi riferito che l’attacco non è neanche stato considerato un reato grave da parte di consulenti della sicurezza informatica, che hanno suggerito che l’attacco non ha inciso soltanto perché il governo "sapeva che il secondo attacco stava per succedere, ma non è riuscito a fermarlo." Una storia di copertina (cover story?) della rivista “Security Solutions” ha dichiarato che "attacchi come questo non devono essere considerati cyber-terroristici per assicurare che il significato vero e proprio non sia diluito".
Operation Titstorm
Si è verificato dalle 8.00 del 10 febbraio 2010 come una protesta contro il governo australiano su internet a causa della prossima legge sul filtraggio e la censura inerenti alla pornografia di donne con seno piccolo (che sono percepite come minorenni) ed eiaculazione femminile. La protesta consisteva in un attacco di distributed denial-of-service (DDoS) sui siti web del governo australiano. I gruppi anti-censura australiani si lamentavano che l'attacco fa solo male alla loro causa, e i membri del governo australiano hanno detto che avrebbero ripristinato il servizio quando l'attacco fosse finito. Alcune analisi degli attacchi hanno riscontrato il più alto picco di banda al di sotto dei 17 Mbit, una cifra considerata piccola rispetto ad altri attacchi DDoS.
Operazione Payback
Nel 2010, diverse società di Bollywood hanno comprato del software di Aiplex per lanciare attacchi DDoS su siti web che non si erano attenuti alle notifiche di takedown (invito a rendere offline le risorse di un sito). Gli attivisti cracker hanno creato Operazione Payback nel settembre 2010 per rappresaglia. Il piano originale era quello di attaccare la società “Aiplex Software” direttamente, ma qualche ora prima di attuare il piano DDoS previsto un altro individuo aveva già reso offline il sito dell'azienda per conto proprio. L'Operazione Payback cambiò obiettivo lanciando attacchi contro i siti delle organizzazioni che tutelano il diritto d'autore, studi legali e altri siti web. Questo si è sviluppato poi in numerosi attacchi DDoS contro i gruppi anti-pirateria e studi legali. Nel dicembre 2010 gli organizzatori di Operazione Payback hanno concentrato la loro attenzione e gli attacchi DDoS su siti web di aziende che si oppongono a WikiLeaks.
Gene Simmons
Durante il congresso 2010 del MIPCOM, Gene Simmons dei KISS (la rock band) ha dichiarato:
"Assicuratevi che il vostro marchio sia protetto ... Assicuratevi che non ci siano violazioni. Mettete in discussione. Indagate su tutti. Prendete le loro case, le loro automobili. Non lasciate che nessuno attraversi quella linea."
In risposta alle osservazioni, i membri di Anonymous hanno lanciato un attacco DDoS contro GeneSimmons.com e SimmonRecords.com, mettendo offline entrambi i siti. Anche se l'attacco non è stato ufficialmente parte dell'Operazione Payback in un primo momento, dal momento che i membri leader dell'operazione non hanno voluto attaccare un artista, è stato rivendicato dai suoi membri. Più tardi hanno annunciato che il sito di Simmons era stato preso come bersaglio. In risposta all'attacco, Simmons ha scritto:
"Alcuni di voi avranno sentito un paio di scoregge di popcorn: i nostri siti minacciati dagli cracker. Il nostro team di legali e l'FBI sono stati sul caso e abbiamo trovato un paio di, diciamo così "avventurosi" giovani, che si sentono al di sopra della legge. E, come affermato nel mio discorso al MIPCOM, quereleremo i loro pantaloni. In primo luogo, saranno puniti. In secondo luogo, potrebbero trovare i loro piccoli culi in carcere, proprio accanto a qualcuno che è lì da anni e sta cercando una nuova ragazza. Ci sarà presto la stampa dei loro nomi e delle loro foto. Vi troveremo. Non vi potete nascondere. Restate sintonizzati."
In risposta, i siti sono stati di nuovo attaccati e sono stati resi offline.
WikiLeaks
Alla fine del 2010, il sito Wikileaks (usato da informatori come archivio di documenti) passò sotto forti pressioni per interrompere la pubblicazione di documenti diplomatici segreti degli Stati Uniti. In risposta, Anonymous ha annunciato il suo sostegno a WikiLeaks. Operation Payback ha cambiato il suo obiettivo per sostenere Wikileaks[5] e ha lanciato gli attacchi DDoS contro Amazon, Paypal, MasterCard, Visa e la banca svizzera PostFinance, in rappresaglia per comportamenti anti-Wikileaks sotto il nome in codice di “Operazione Vendetta Assange”. A causa degli attacchi, i siti web di MasterCard e Visa sono stati messi offline l’8 dicembre. Un esperto di sicurezza e minacce informatiche dei laboratori di Panda Software ha dichiarato che Anonymous ha anche lanciato un attacco che ha reso non disponibile il sito web del procuratore svedese quando il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato arrestato a Londra e ha rifiutato la cauzione in relazione alla questione dell’estradizione in Svezia.
Operazione Leakspin
L’operazione Leakspin è stata concepita dal gruppo “Anonymous”, con l’intento di organizzare le pubblicazioni recenti e aumentare la conoscenza del pubblico di documenti potenzialmente importanti e precedentemente trascurati.
Zimbabwe
Il sito del governo dello Zimbabwe è stato preso di mira da “Anonymous” a causa della censura dei documenti di Wikileaks.
Operazione Tunisia
I siti del governo della Tunisia sono stati presi di mira da “Anonymous” a causa della censura dei documenti di Wikileaks e delle proteste da parte dei tunisini in corso tra il 2010 e il 2011. Alcuni tunisini sono stati segnalati come testimoni oculari degli attacchi DoS lanciati da “Anonymous”. Il ruolo rivestito da Anonymous negli attacchi DoS contro il governo della Tunisia hanno portato a un aumento di attivismo tra i tunisini contro il governo. Anonymous ha pubblicato un messaggio online che denuncia il giro di vite (clampdown) del governo sulle recenti proteste e lo ha pubblicato sul sito del governo tunisino[6]. Anonymous ha chiamato questi attacchi come facenti parte della “Operation Tunisia”. Anonymous ha con successo attaccato otto siti del governo tunisino. Hanno pianificato gli attacchi su reti IRC. Qualcuno ha attaccato il sito di Anonymous con un DoS il 5 gennaio. A causa delle proteste, il governo del presidente della Tunisia Zine El Abidine Ben Ali è stato rovesciato il 14 gennaio 2011.
Attacco a “Fine Gael”
Il sito del partito politico Irlandese “Fine Gael”, un partito di centro-destra e al momento il partito con più adesioni nella Repubblica d’Irlanda, è stato hackerato da Anonymous secondo “TheJournal.ie”. Il sito (l’homepage del sito, ndr) è stato rimpiazzato da una pagina che mostra il logo di Anonymous tra le parole “Nothing is safe, you put your faith in this political party and they take no measures to protect you. They offer you free speech yet they censor your voice. WAKE UP! <owned by Raepsauce and Palladium>" (Nulla è sicuro, riponete la vostra fiducia in questo partito politico e loro non prenderebbero misure per proteggervi. Vi offrono la libertà di parola ma censurano ancora la vostra voce. SVEGLIATEVI! <proprietà di Raepsauce e Palladium>).
Operation Egypt
Anonymous aveva appena completato il grande successo nell'operazione Tunisia in cui il gruppo ha fornito i tunisini gli strumenti necessari per cacciare il loro leader, attaccando i siti web del governo. Durante le sommosse popolari in Egitto del 2011, nel loro modo abituale, gli Anonymous hanno pubblicato un video su YouTube dichiarando le proprie intenzioni prima di cominciare le operazioni. A differenza dell'operazione in Tunisia, gli Anonymous non hanno fornito agli egiziani le risorse per aggirare la censura del governo, bensì hanno unicamente lanciato attacchi DDoS contro i siti web del governo egiziano.[7] Tutti i siti di governo superiori sono stati resi non in linea dagli attacchi con relativa facilità e sono rimasti offline finché Hosni Mubarak si è dimesso.[8]
Attacco alla HBGary Federal
Nel weekend del 5-6 febbraio 2011, Aaron Barr, l'amministratore delegato della società di sicurezza HBGary Federal, annunciò che la sua impresa aveva infiltrato con successo il gruppo Anonymous, e che anche se non avrebbe consegnato i dettagli alla polizia, avrebbe rivelato comunque i suoi risultati in una conferenza in procinto di svolgersi a San Francisco. Come ritorsione, i membri del gruppo Anonymous hanno hackerato il sito web della HBGary Federal ed hanno sostituito alla pagina di benvenuto un messaggio, affermando che Anonymous non deve essere rovinato da essi, e che l'hacking del sito web è stato necessario per difendersi. Utilizzando una varietà di tecniche, compresa l'ingegneria sociale e SQL injection, gli Anonymous sono andati anche a prendere il controllo della e-mail dell'azienda, cancellando 68.000 e-mail dal sistema, cancellando file, e prendendo in possesso il loro sistema telefonico. Le e-mail trapelate rivelano molte relazioni con altre società di sicurezza informatica. Tra i documenti esposti c'era una presentazione in PowerPoint dal titolo “The Wikileaks Threat” (“La Minaccia di Wikileaks"), messo insieme da HBGary Federal con altre due imprese di intelligenza dati per la Banca d'America a dicembre. All'interno della relazione, queste aziende hanno creato un elenco di collaboratori importanti di WikiLeaks, gli Anonymous hanno quindi ulteriormente sviluppato un piano strategico di attacco contro il sito. Gli Anonymous hanno anche attaccato personalmente Aaron Barr prendendo il controllo del suo account di Twitter, pubblicando il presunto indirizzo di casa del signor Barr ed il suo numero di sicurezza sociale. Dopo gli attacchi, gli Anonymous hanno continuato ad intasare i fax della HBGary Federal e a fare telefonate minacciose.
Attacco ad Enel
A fine marzo 2011, gli Anonymous attaccano Enel.[9] L'attacco è stato fatto al sito web dell'azienda fornitrice di energia elettrica dal gruppo successivamente ad alcuni comportamenti dell'Enel, che «ancora una volta mostra di perseguire i propri interessi in modo indegno. Al fine di costruire impianti idroelettrici in Guatemala, nel municipio di Cotazal, l'Enel assolda (con i denari di tutti gli italiani) 500 mercenari in assetto di guerra con passamontagna e forze antisommossa per occupare la comunità indigena maya ixil di San Felipe Chenla, che dal 3 gennaio sta protestando contro la Enel».[9] L'attacco è stato eseguito nella notte del 25 marzo 2011 dalle 19 GMT alle 23 GMT circa, come comunica la pagina Facebook degli Anonymous per le OperationGreenRights.[10]
Attacco All'Agcom
Il 28 giugno 2011, la rete Anonymous ha posto sotto attacco il sito dell'Autorità Garante per le Comunicazioni, nel nome della libertà per Internet. In particolare, si denuncia: "L'Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d' autore.[11]
#OpBancheAlSicuro
Il 3 settembre 2011 Anonymous e LulzSec Italia annunciano l'inizio dell'operazione Banche Al Sicuro[12], volta a mettere in luce la vulnerabilità del sistema bancario informatizzato italiano. I due gruppi di attivisti cracker hanno dimostrato come sia possibile rubare le credenziali di accesso di un utente bancario in soli 15 minuti, attaccando un server preso a caso da una ricerca su Google. Le credenziali (parzialmente censurate) sono state pubblicate su Twitter e su Pastebin insieme al comunicato ufficiale dell'operazione. I dati sensibili sottratti non sono comunque stati utilizzati a scopi maligni.
Il giallo dell'attacco al New York Stock Exchange
Nei primi giorni di ottobre 2011 spunta sulla rete un comunicato ufficiale sul canale YouTube del gruppo nel quale si annuncia un attacco, denominato "Operation Invade Wall Street", previsto per la giornata del 10 ottobre 2011 al New York Stock Exchange[13][14]. Tuttavia il 10 ottobre il sito viene attaccato solo da un piccolo gruppo di persone che ne causano un lieve rallentamento, senza però infliggere seri danni al mercato newyorkese. Esistono varie ipotesi sul perché l'attacco non sia poi stato portato a termine dal gruppo, il quale solitamente adempie alle proprie promesse. Qualche giorno dopo il "fallito" attacco, sempre sul canale ufficiale del gruppo, spunta un video nel quale si spiega che in realtà l'attacco era stato pensato appositamente fasullo per mantenere in un clima di costante agitazione i media. Tuttavia, in contrasto con quanto detto nel video (che è stato poi rimosso dagli stessi), sul canale Twitter ufficiale compare un messaggio, circa 5 giorni prima della data fissata per l'attacco, nel quale si spiega che l'attacco è in realtà una trappola architettata dalla polizia che sarebbe riuscita ad infiltrarsi nel canale IRC degli hacktivisti sotto il nome di "Hypotenuse". Il piano sarebbe stato progettato con lo scopo di minare la credibilità del movimento Occupy Wall Street e nel contempo individuare gli appartenenti al gruppo di hacktivisti.[15] Il giorno dopo l'attacco (cioè l'11 ottobre 2011), sempre attraverso il canale Twitter degli Anonymous, compare un messaggio di complimenti all'agente Hypotenuse per essere riuscito a scavalcare la sicurezza degli stessi cracker.[16]
Operazione Darknet
Il 14 ottobre 2011 prende vita l'operazione Darknet, volta a sfidare la pedopornografia online. Anonymous lavora circa 10 giorni per trovare una serie di siti nascosti, facenti parte di una lista segreta di siti web non indicizzati dai motori di ricerca e totalmente underground denominata "hard candy". Questi siti vengono attaccati e cancellati dagli Anonymous e i dati di accesso (cosi come i nomi) di circa 1500 pedofili vengono pubblicati e consegnati alle autorità per consentire loro di svolgere le dovute indagini e procedere agli arresti.[17] Non è la prima volta però che gli Anonymous si occupano di pedo-pornografia e difesa dei bambini.
#OpMegaupload
Il 19 gennaio 2012, in seguito alla chiusura di Megaupload da parte della FBI, i cracker di Anonymous, come segno di protesta, rendono impossibile l'accesso ai siti web delle seguenti organizzazioni[18]:
- Dipartimento dei Giustizia (Justice.gov)
- Motion Picture Association of America (MPAA.org)
- Universal Music (UniversalMusic.com)
- Belgian Anti-Piracy Federation (Anti-piracy.be/nl/)
- Recording Industry Association of America (RIAA.org)
- Federal Bureau of Investigation (FBI.gov)
- HADOPI law site (HADOPI.fr)
- U.S. Copyright Office (Copyright.gov)
- Universal Music France (UniversalMusic.fr)
- Senatore Christopher Dodd (ChrisDodd.com)
- Vivendi France (Vivendi.fr)
- Casa Bianca (Whitehouse.gov)
- BMI (BMI.com)
- Warner Music Group (WMG.com)
oltre a molti altri siti tra cui 147 siti brasiliani (tra cui alcuni governativi), il sito della Nasa,il sito della Sony, il sito di Hollywood e i siti di molti altri artisti musicali.
L'evento, diventato sempre più massiccio, in poche ore si è trasformato nell'attacco del gruppo Anonymous e cracker in generale più grande e importante mai realizzato sul web. C'è chi l'ha soprannominata la W W W W ovvero la World Wide Web War. Secondo un sito di informazione Anon russo ci sarebbero stati oltre 30.000 computer collegati da cui partivano gli attacchi DDoS ai più importanti siti internazionali governativi e federali.
Attacco al WallStreetJournal
L'Operazione è scattata dal sito tedesco del giornale statunitense per averli paragonati ad Al Quaida in quanto a potere distruttivo.
#OpFPF Attacchi ai politici italiani
L'operazione denominata FuckPoliticiansFebruary, in italiano: VaffanculoPoliticiFebbraio prende di mira i politici italiani.
Il messaggio che manda il gruppo è:
Mentre il paese va a rotoli a discapito delle classi più svantaggiate voi continuate a perdere ottime occasioni per tacere, per smetterla di rubare e per piantarla di farvi sempre e soltanto gli affari vostri;
e continuano:
Ci chiediamo veramente se non siete tutti uguali. Come potevano Rutelli/Bersani & Co non sapere nulla? Come fanno 13 milioni di soldi nostri a sparire senza che nessuno se ne accorga? Vogliamo delle risposte,e le vogliamo subito. Vogliamo che qualcuno paghi. Vogliamo che sia cambiata questa porcata di legge elettorale. Vogliamo che siano aboliti (come il popolo italiano aveva già deciso nel 1993) TUTTI i finanziamenti ai partiti". Ci sono degli accenni anche alla terminologia movimentista del web: "Vogliamo un Parlamento pulito. NO condannati. NO pregiudicati. NO puttane, nani,ballerini e mafiosi. Vogliamo che il popolo inizi a contare davvero. Perchè tutte le firme che raccogliamo vengono tirate nel cesso? I politici, nostri dipendenti non dovrebbero impegnarsi affinchè la nostra voce sia sentita? A quanto pare NO, anzi non perdete occasione per chiamarci "sfigati" , "mammoni" , "bamboccioni[19].
L'operazione nasce con l'attacco al sito del senatore del PDL Maurizio Paniz per l'oscuramento del sito Vajont.info. Il 22 febbraio 2012 è stato defacciato il sito del politico Paola Binetti, e il sito di Miss Padania chiaramente in funzione anti-leghista[19]
Attacco a Miss Padania 2010
L'operazione attacca il sito di Miss Padania 2010 e contiene insulti verso la Lega Nord e la sua nascita. La notizia viaggia rapidamente nel web, diffondendosi come un viral-link, specialmente nei social-network come Facebook e Twitter.
Attacco al sito della corte costituzionale ungherese
Il 5 marzo 2011 viene attaccato il sito della corte costituzionale ungherese, aggiungendo il diritto alla ribellione nella carta costituzionale: Gli ideologi e i governanti della tirannia, o anche i dittatori, non rappresentano che brevi periodi della storia. Il popolo ha il diritto di eliminare la tirannia e ribellarsi[19].
Attacco al sito del Vaticano e Facebook down
Il 7 marzo 2012 alle ore 9.00 di mattina circa, il secondo sito più visitato al mondo, Facebook, non è accessibile dagli utenti di varie nazioni, tra cui Italia . Il sito è rimasto off-line per cira 2 ore per poi tornare nuovamente disponibile dopo un duro lavoro agli uffici di Facebook. Inizialmente attribuito ad un attacco da parte degli Anonymous, è stato successivamente smentito sui canali ufficiali di Anonymous su Twitter. Nello stesso giorno viene attaccato e reso inagibile il sito del Vaticano, il gruppo di cracker rilascia una comunicazione attraverso Pastebin[19] dove denuncia la chiesa per la sua attività di censura e di anti-progresso nei confronti della medicina: Anonymous ritiene che nel ventunesimo secolo non debbano esserci più discriminazioni religiose, sessuali o politiche, propinate tristemente dal Vaticano. Il sito della Santa Sede è rimasto off-line per circa 2 giorni a causa dell'attacco hacker compiuto dall'organizzazione. [20] Tra i tanti peccati della chiesa, vogliamo ricordare anche gli obblighi etici imposti (sic) dal Papa presente e da quelli passati, in particolare la negazione della terapia genica ai fini curativi e la sperimentazione su cellule staminali totipotenti, rallentando così di secoli la medicina. In un intervista del programma Le Iene ad un esponente di Anonymous trasmessa l'8 marzo e registrata il 1 marzo, viene preannunciato un attacco nei confronti del Vaticano.
La relazione di KTTV FOX 11
Il 26 luglio 2007, KTTV News della FOX 11 con sede a Los Angeles, in California, ha trasmesso un rapporto su Anonymous, definendoli un gruppo di "hacker on steroids",[21][22] "terroristi interni" e collettivamente una "macchina dell’odio di Internet". La relazione riguardava un attacco a un utente di MySpace che affermava di aver avuto il suo account MySpace compromesso per ben sette volte consecutive da Anonymous; l'account sarebbe stato popolato di immagini di pornografia gay. L'utente MySpace sosteneva anche che un virus scritto da cracker di “Anonymous” fosse stato inviato a lui e a novanta amici della sua lista contatti di MySpace, provocando il crash di 32 computer. La relazione ha anche intervistato un anonimo ex "cracker" che aveva litigato con Anonymous e ha spiegato la sua visione della cultura Anonymous. Inoltre, la relazione ha anche parlato dei "raid" su Habbo, una "campagna nazionale per rovinare il nuovo libro di Harry Potter" e le minacce alle "bombe da stadio". Il giorno dopo la relazione di KTTV, Wired News blog e il giornalista Ryan Singel hanno deriso la relazione, affermando che il "gruppo di cracker" consistesse di fatto in "ragazzi estremamente annoiati di 15 anni," e che la notizia fosse "di gran lunga il più divertente scherzo che chiunque abbia mai tirato fuori da una board". Nel febbraio 2008, la trasmissione “Today-Tonight” ha incluso un pezzo della relazione KTTV, preceduto dalla seguente frase:
«The Church of Scientology has ramped up the offensive against Anonymous, accusing the group of religious bigotry and claiming they are sick, twisted souls.[23]»
«La Chiesa di Scientology ha aumentato l'offensiva contro Anonymous, accusando il gruppo di fanatismo religioso e sostenendo che sono malati e hanno le anime contorte.»
Arresti in Spagna
Il 10 giugno 2011, la polizia spagnola ha catturato tre membri di Anonymous nelle città di Gijon, Barcellona e Valencia. L'operazione disattivava il server principale da cui i tre uomini coordinavano attacchi DDoS. Questo gruppo, in particolare, aveva fatto attacchi sui server web del PlayStation Store, BBVA, Bankia, e sui siti web dei governi di Egitto, Algeria, Libia, Iran, Cile, Colombia e Nuova Zelanda. L'operazione ha rivelato che la loro struttura consisteva in "celle" che in un dato momento avrebbe coordinato attacchi attraverso il download di un software. Hanno coordinato questi attacchi via chat room. La polizia nazionale spagnola ha dichiarato che questa operazione corrisponde al fatto che il governo spagnolo e la NATO ritengono che questo gruppo di cracker sia una minaccia alla sicurezza nazionale.
Arresti e perquisizioni in Italia
Il 5 luglio 2011 la Polizia informatica italiana, dopo lunghe indagini del CNAIPIC, ha compiuto all'alba 36 perquisizioni in Italia e in Svizzera, disposte dal pubblico ministero Perla Lori della procura di Roma, con l'ausilio della Polizia Cantonale Ticinese, denunciando una quindicina di persone e sequestrando materiale informatico di vario genere (hard disk, memorie USB, smartphone, laptop ecc.), tra i denunciati anche cinque minorenni.[24]
I reati contestati sono di accesso abusivo in sistema informatico, danneggiamento a sistema informatico e interruzione di pubblico servizio. La Polizia affermò di aver individuato il "capo" del gruppo italiano di Anonymous (anche se per definizione il movimento non ha "capi"), riconoscendolo in "Phre": un italiano di 26 anni che vive nel Canton Ticino. A seguito di queste perquisizioni il movimento ha prontamente risposto con comunicati che invitavano i lettori ad unirsi al gruppo e che non sarebbe finita qui.
Infatti il 25 luglio 2011 gli Anonymous hanno dichiarato di essere riusciti ad attaccare con successo i server del CNAIPIC, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, noto proprio per aver scovato e portato alla denuncia ai cracker italiani collegati ad Anonymous, trafugando una grande mole di dati e documenti sensibili, che verranno presumibilmente resi pubblici successivamente.[25][26]
Arresti negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda
Il 20 luglio 2011, sono almeno 20 le persone arrestate negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Olanda, nell'ambito delle indagini sui pesanti attacchi di pirateria informatica ai danni di grandi aziende (tra cui PayPal) ed istituzioni pubbliche. L'FBI, nei soli Stati Uniti, ha fermato 16 persone, in Florida, nella zona di San Francisco a nord della California e nel New Jersey[27][28].
Nuovi arresti in Spagna e America Latina nel 2012
Il 29 febbraio 2012, 25 presunti cracker di Anonymous sono state arrestati in Argentina, Cile, Colombia e Spagna per aver commesso attacchi informatici contro siti istituzionali[29]
Voci correlate
Note
- ^ (EN) Gabriella Coleman on Anonymous, in Brian Lehrer Live, Vimeo, 9 febbraio 2011. URL consultato il 24 marzo, 2011.
- ^ a b (EN) Serious Business - Anonymous Takes On Scientology (and Doesn't Afraid of Anything)
- ^ ATTACCANO IN MASSA IL SITO DI SCIENTOLOGY MA COLPISCONO UNA SCUOLA - Agenda della Comunicazione
- ^ Il fair game La politica che Scientology riserva ai critici
- ^ Nuova tattica degli attivisti di Anonymous per Wikileaks | euronews, mondo
- ^ Sito del governo tunisino
- ^ C'è Anonymous dietro la rivolta in Egitto?
- ^ Mubarak si è dimesso, la piazza in festa - Corriere della Sera
- ^ a b #OperationGreenRights - Target : Enel.com
- ^ (EN) Operation Green Rights su Facebook
- ^ Link alla notizia su La Repubblica
- ^ (IT) #OpBancheAlSicuro - Webnews.it
- ^ Anonymous minaccia Wall Street
- ^ Gli Anonymous minacciano il NYSE
- ^ Il giallo dell'attacco al NYSE
- ^ hypotenuse congrats - Pastebin.com
- ^ Gli Anonymous sfidano la pedo-pornografia
- ^ http://anonops.blogspot.com/2012/01/internet-strikes-back-opmegaupload.html
- ^ a b c d http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/22/news/anonymous_contro_i_politici_italiani_attaccati_i_siti_di_binetti_e_ria-30320344/?ref=HREC1-64 Attacco hacker al sito della Binetti i pirati lanciano l'operazione "Fpf" Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "anonrep" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ http://www.dirittopenale.eu/2012/03/anonymous-attacco-sito-vaticano/ Attacco hacker al sito del Vaticano - Ipotesi di reato.
- ^ «They call themselves anonymous, they are hackers on steroids, treating the web like a real life video game...»
- ^ (EN) Anonymous on FOX11 – YouTube
- ^ (EN) Anonymous takes Scientology war to streets - Today Tonight
- ^ Anonymous, svelata la rete in Italia, in Corriere della Sera, 5 Luglio 2011. URL consultato il 12 Agosto 2011.
- ^ Anonymous attacca l'anti-cybercrime italiana, in Tom's Hardware, 25 Luglio 2011. URL consultato il 12 Agosto 2011.
- ^ Anche file genovesi tra le rivelazioni di Anonymous, in Il Secolo XIX, 25 luglio 2011. URL consultato il 25 Luglio 2011.
- ^ Arrestati 20 hacker di Anonymous, in La Stampa, 20 Luglio 2011. URL consultato il 12 Agosto 2011.
- ^ Anonymous, arrestati sedici hacker, in Corriere della Sera, 20 Luglio 2011. URL consultato il 12 Agosto 2011.
- ^ Blitz anti-Anonymous, arrestati 25 hacker, in Corriere.it, 1º Marzo 2012. URL consultato il 1º Marzo 2012.
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Anonymous
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anonymous
- Wikinotizie contiene l'articolo Anonymous attacca la CIA, 12 febbraio 2012
Collegamenti esterni
Siti web utilizzati da alcuni di Anonymous
- AnonSource Technology Anonymous su AnonSource
- Blog ufficiale Anonymous su Blogspot
- (IT) Anonymous su Twitter
- (IT) Anonymous su Tumblr
- (EN) Anonymous su Twitter
- (EN) Blog internazionale
- (EN) Anon News Net Notizie analisi e cronaca da un'organizzazione indipendente, sbocco alternativo delle notizie dei mass-media.
- (EN) AnonNews.org Portatore di notizie su Anonymous.
- (EN) Why We Protest Sito web appoggiato da Anonymous che incentra la sua protesta contro Scientology.
- (EN) Anonleaks.ch Sito web appoggiato da Anonymous dedito a ospitare informazioni provenienti da fonti trapelate.
Copertura dei Media
- (EN) (Organizzazione Anonymous) notizie e cronaca raccolte su Al Jazeera English insieme con un'interessante Cronologia Interattiva
- (EN) (Tecnica Anonymous) notizie e cronaca raccolte sul Guardian
- (EN) (Gruppo in Internet) notizie e cronaca raccolte sul New York Times