Neoclassicismo (musica)

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Il neoclassicismo musicale è un termine che fa riferimento a una corrente della musica colta che si è affermata fra gli anni venti e trenta del Novecento, in opposizione alle sperimentazioni atonali e dodecafoniche; i neoclassici rifiutavano anche le poetiche sentimentalistiche ed espressive proprie della musica romantica, rivolgendosi piuttosto ai grandi modelli sonori e tecnici rinascimentali (Monteverdi, Gesualdo ecc.), barocchi (Bach, Vivaldi ecc.), e classicisti (Mozart, Haydn ecc.).

Per quanto riguarda i soggetti e i libretti musicati, vi è una più ampia attenzione a fonti letterarie antiche, tratte dal mito greco-romano (Oedipus Rex di Igor' Stravinskij), medievale (Carmina Burana di Carl Orff) o rinascimentale (Diana de Poitiers di Jacques Ibert).

Caratteristiche

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Frontespizi

Il neoclassicismo si caratterizza per:

  • il recupero della tradizione e del rapporto col pubblico;
  • il superamento delle ingerenze extra-musicali per un ritorno a una forma più pura, autonoma, in cui la musica abbandoni le sue velleità filosofiche o morali per tornare alla sua dimensione autosufficiente e indipendente rispetto ad altre arti o conoscenze, a farsi "gioco", "intuizione", "stile" o Art pour l'Art;
  • un'esigenza di razionalità, oggettività, rigore espressivo, equilibrio della forma, tutte cose che la musica romantica aveva superato nella sua poetica fortemente soggettivizzante, nonché aperta a contaminazioni provenienti da altri campi artistici come la letteratura o la pittura.

In un importante documento del 1920, Ferruccio Busoni aveva definito così la sua idea di neoclassicismo:

«Per nuova classicità intendo il dominio il vaglio e lo sfruttamento di tutte le conquiste ed esperienze precedenti: il raccoglierle in forme solide e belle. [...] Intendo che musica è in sé e per sé musica, e null'altro. [...] Un terzo elemento, non meno importante, è il rinnegamento della sensualità e la rinuncia al soggettivismo (la via verso - il ritrovarsi dell'autore di fronte all'opera - una via di purificazione, un cammino duro, una prova dell'acqua e del fuoco), la riconquista della serenità: non la smorfia di Beethoven e neppure il 'riso liberatore' di Zarathustra, ma il sorriso del saggio, della divinità: musica assoluta. Non profondità e sentimento e metafisica; ma musica al cento per cento, distillata, non mai nascosta sotto la maschera di figure e concetti presi a prestito da altri campi.[1]»

Realizzazione

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Gianfranco Vinay distingue cinque modi in cui i propositi neoclassici vengono realizzati dai diversi compositori:[2]

  1. Rievocazione di una stagione "classica" intesa come mitica età di purezza e di trasparenza linguistica non contaminata da influssi romantico-tedeschi (ad es. Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel)
  2. Deformazione ironico-grottesca della tradizione (ad es. la Sonatine bureaucratique di Erik Satie)
  3. Restauro di un'opera del passato strumentata e riadattata al gusto moderno (ad es. la Suite française di Francis Poulenc)
  4. Parodia nel senso di ricalco di una tradizione classica (ad es. la Sinfonia Classica di Prokofiev)
  5. Pastiches collagistici di brani di uno o più autori del passato in suites sinfoniche (ad es. le Antiche danze per liuto di Ottorino Respighi).

Il neoclassicismo raggiunge piena affermazione negli anni Venti del Novecento, ma ha illustri precursori ottocenteschi, tra i quali può essere annoverato Johannes Brahms. Con il suo pressoché totale rifiuto della musica a programma, nonché con la sua aspirazione estetica di un ritorno alle scuole organistiche dell'antica tradizione tedesca, a modelli quindi di più posato e riflessivo contegno espressivo e formale, Brahms rappresenterà da un lato la controparte "classicista" o conservatrice della corrente romantica contrapposta alle istanze innovative di Liszt e Wagner, e dall'altro un'alternativa al cromatismo intenso dell'opera wagneriana. Tale distinzione non deve comunque assumere i toni di una netta scissione, in quanto molti studiosi hanno recentemente rilevato notevoli affinità nei trattamenti armonici delle opere di Brahms e Wagner.

Interessanti riscontri ottocenteschi di molte scelte estetiche neoclassiche, sono rilevabili nell'opera Il bello musicale (1859) di Eduard Hanslick, critico musicale che prenderà parte attiva nel dibattito tardo-ottocentesco schierandosi a fianco di Brahms, a sfavore di Bruckner e Wagner, rivendicando l'impossibilità della musica ad esprimere concetti, idee o sentimenti, ad esprimere cioè qualcosa di diverso da sé.

  1. ^ Lettera a Paul Bekker, cit. in Guido Salvetti, La nascita del Novecento, Torino, EdT, 1977, p. 141
  2. ^ Gianfranco Vinay, Stravinsky neoclassico. L'invenzione della memoria nel '900 musicale, Venezia, Marsilio, 1987, p. 21

In italiano:

  • Guido Salvetti, La nascita del Novecento, Torino, EdT, 1977
  • Gianfranco Vinay, Stravinsky neoclassico. L'invenzione della memoria nel '900 musicale, Venezia, Marsilio, 1987

In inglese:

  • Albright, Daniel (2004). Modernism and Music: An Anthology of Sources. Chicago: University of Chicago Press. ISBN 0-226-01267-0.
  • Busoni, Ferruccio (1957). The Essence of Music, and Other Papers, London: Rockliff.
  • Cowell, Henry (1933). "Towards Neo-Primitivism". Modern Music 10, no. 3 (Marzo–Aprile): 149–53. Ristampato in Essential Cowell: Selected Writings on Music by Henry Cowell 1921–1964, a cura di Richard Carter Higgins e Bruce McPherson, preface by Kyle Gann, 299–303. Kingston, NY: Documentext, 2002. ISBN 978-0-929701-63-9.
  • Keillor, John (2009). "Variations for Orchestra, Op. 31". Allmusic.com website.
  • Prokofiev, Sergey (1991). Short Autobiography, translated by Rose Prokofieva, revised e corrected by David Mather. In Soviet Diary 1927 and Other Writings. London: Faber and Faber. ISBN 0-571-16158-8
  • Rosen, Charles (1975). Arnold Schoenberg. Modern Masters. New York: Viking Press. ISBN 0-670-13316-7 (cloth) ISBN 0-670-01986-0
  • Samson, Jim (1977). Music in Transition: A Study of Tonal Expansion and Atonality, 1900–1920. New York: W. W. Norton & Company. ISBN 0-393-02193-9.
  • Stravinsky, Igor (1970). Poetics of Music in the Form of Six Lessons, Harvard College, 1942. Cambridge: Harvard University Press. ISBN 0-674-67855-9.
  • Walsh, Stephen (2001). "Stravinsky, Igor", The New Grove Dictionary of Music and Musicians, seconda edizione, a cura di Stanley Sadie e John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.
  • Whittall, Arnold (1980). "Neo-classicism", The New Grove Dictionary of Music and Musicians, a cura di Stanley Sadie. London: Macmillan Publishers.
  • Whittall, Arnold (2001). "Neo-classicism", The New Grove Dictionary of Music and Musicians, seconda edizione, a cura di Stanley Sadie and John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.

Voci correlate

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