XVI Jeux des îles

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XVI Jeux des îles
Bandiera della Sardegna Sardegna 2012
Periododal 23 maggio
al 27 maggio
Città principaleCagliari
Paesi partecipanti12
Sport10
Cronologia

I XVI Giochi delle Isole (in francese XVI Jeux des îles e in italiano XVI Giochi delle Isole) si sono svolti in Sardegna (Italia) dal 23 al 27 maggio 2012.

È la seconda edizione in Sardegna dopo quella del 2002, la quinta in terra italiana se si considerano anche le tre edizioni svolte in Sicilia.

Isole partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

In elenco in ordine alfabetico le isole partecipanti:

Sedi di gara[modifica | modifica wikitesto]

Le gare si svolgono in 10 impianti diversi:

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Le discipline inserite nel calendario di questa edizione della manifestazione sono le seguenti.

Rispetto all'edizione precedente non sono presenti alcuni sport dimostrativi, né sport per disabili.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia CONI Sardegna

Comitato organizzativo[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Italia Antonio Pinna (Presidente)
  • Bandiera dell'Italia Marco Fresi (Responsabile del coordinamento)
  • Bandiera dell'Italia Stefania Soro (FGDI - Vice Presidente)
  • Bandiera dell'Italia Bruno Perra (FIP)
  • Bandiera dell'Italia Sergio Lai (FIDAL - Tesoriere COJI)
  • Bandiera dell'Italia Raffaele Curcio (FITET)
  • Bandiera dell'Italia Gavino Piredda (FJILKAM)
  • Bandiera dell'Italia Piergiorgio Poddighe (FIGH)
  • Bandiera dell'Italia Antonello Montaldo (FIT)
  • Bandiera dell'Italia Pietro Sanna (FIV)
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Ammendola (FIPAV)
  • Bandiera dell'Italia Paolo Pettinau (FIN)
  • Bandiera dell'Italia Bruno Aresu (FICR)
  • Bandiera dell'Italia Carlo Lai (Coordinamento Medici)

Comitato tecnico del COJI[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera della Francia Pierre Santoni (Presidente)
  • Bandiera dell'Italia Aldo Di Pietro (Vice Presidente)
  • Bandiera della Francia Pierre Serafini (Segretario)
  • Bandiera dell'Italia Sergio Lai (Tesoriere)
  • Bandiera della Spagna Marcel Li Got (Direttore tecnico)

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Il logo di Sardegna 2012 è composto da un veliero in rosso e blu a simboleggiare l'antica tradizione marinara dell'isola sarda. Il veliero comunque con una sorta di "doppio senso" si trasforma in un ragazzo che spunta dal mare. Sotto appunto il mare stilizzato la scritta "Sardegna 2012 - XVI Jeux des iles".

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

La mascotte scelta per Sardegna 2012 è stata chiamata "Pramino". Si tratta di una stilizzazione dei Giganti di monte Prama, sculture monolitiche in pietra rinvenute casualmente nell'Oristanese e risalenti presumibilmente a un periodo compreso tra il X e l'VIII secolo a.C. Pramino si ispira in particolare alle figure del pugile e dell'arciere dei quali riprende rispettivamente il doppio cerchio concentrico degli occhi e l'elmo cornuto.[1]

Cerimonia d'apertura[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 maggio 2012 allo Stadio Comunale di Atletica leggera “Riccardo Santoru” di Cagliari si è svolta la cerimonia d'apertura. Il tema principale era la fusione tra la tradizione dei Giochi a quella del folklore sardo. Presente il corpo dei Bersaglieri "Città di Iglesias", che ha eseguito l'inno d'ordinanza e l'inno della Brigata Sassari “Dimonios”, utilizzato come inno della manifestazione. Le delegazioni hanno sfilato con relative bandiere e membri al seguito, ognuna accompagnata da coppie vestite con i costumi sardi di varie zone della Sardegna, la mascotte Pramino ha acceso il braciere e il presidente del COJI Pierre Santoni ha aperto ufficialmente i Giochi. Successivamente lo show è continuato con esibizioni di diversi gruppi folkloristici sardi provenienti dai paesi di Norbello e Settimo San Pietro e infine ha cantato il gruppo sardo dei Tazenda.

Copertura televisiva[modifica | modifica wikitesto]

I giochi sono stati trasmessi da Videolina Sport in diretta con una fascia pomeridiana dalle ore 14.30 alle ore 19.00. Inoltre filmati e sintesi di tutto l'evento sono stati trasmessi nel canale ufficiale su YouTube.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Mascotte Pramino Archiviato il 30 maggio 2012 in Internet Archive., (dal sito ufficiale)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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