Villa Porto (Molina)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Villa Porto
Portale d'ingresso della corte dei Porto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàMalo
IndirizzoVia Corte Grande 11, 36034 Molina di Malo (Vicenza)
Coordinate45°40′21.89″N 11°27′49.94″E / 45.672746°N 11.463871°E45.672746; 11.463871
Informazioni generali
Condizionirudere
Costruzione1572-1580
Realizzazione
ArchitettoAndrea Palladio
CommittenteIseppo da Porto

Villa Porto a Molina di Malo (Vicenza) è una villa veneta progettata dall'architetto Andrea Palladio nel 1570 e mai completata.[1]

Le grandi colonne superstiti di Villa Porto di Palladio

I dieci notevoli fusti di colonne in mattoni che dominano la grande corte quattrocentesca dei Porto a Molina testimoniano l'inizio di un grandioso progetto che Palladio realizza per Iseppo da Porto: il nome del committente è infatti inciso sui plinti delle basi in pietra delle colonne, accanto alla data 1572.[1]

Villa Porto
La base di una delle grandi colonne

Ricco esponente di una delle più importanti famiglie vicentine, cognato di Adriano e Marcantonio Thiene (committenti dell'omonimo palazzo palladiano), Iseppo da Porto già possedeva in città un grandioso palazzo realizzato da Palladio oltre vent'anni prima.[1]

Dai documenti d'archivio è possibile comprendere che le enormi colonne non sono il frammento di una barchessa monumentale, come quella per i Pisani a Bagnolo, ma piuttosto la fronte di un vero e proprio edificio residenziale in campagna. L'enorme colonnato corinzio, citazione diretta di quello del pronao del Pantheon a Roma, avrebbe raggiunto un'altezza complessiva di oltre tredici metri. Porticati più bassi a forma di quarto di cerchio, ancora visibili nell'Ottocento, avrebbero collegato il corpo padronale agli annessi agricoli a destra e sinistra.[1]

L'edificio richiama due altri progetti palladiani, villa Mocenigo alla Brenta e villa Thiene a Cicogna, mai realizzati ma documentati da diversi schizzi autografi e inseriti nei Quattro libri dell'architettura. Nel pubblicare il palazzo di città di Giuseppe Porto nei Quattro Libri, Palladio arricchisce il progetto originario con un cortile a ordine composito gigante, estremamente vicino a quello della villa alla Molina. La morte di Giuseppe, nel 1580, provoca l'arresto del cantiere, mai completato.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Villa Porto (Molina), in Mediateca, Palladio Museum. URL consultato il 27 maggio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]