Utente:Chicercatrovasempre/Sandbox

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Chicercatrovasempre/Sandbox (Laveno Mombello, 7 luglio 1933 - 18 Agosto 2006) è stato pittore, ceramista e incisore italiano.

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Albino Reggiori nel suo studio, anni settanta (fotografia di Luigi Sangalli)

Un'evoluzione, quella dell'arte di Reggiori, che si sviluppa in campo assai vasto. All'attività pittorica, nella quale le cattedrali gotiche sono la cifra interpretativa della sua arte, affianca, da subito, quella ceramistica, grazie alla quale la materia plasmata diventa scultura che racchiude un corredo figurale che lo contraddistingue. Intenso l'itinerario espositivo e bibliografico dell'artista che tiene oltre cento mostre personali ed è invitato a molte rassegne di rilievo nazionale e internazionale e al quale vengono assegnati significativi premi e riconoscimenti.

Dal 1983 al 1995 è stato Presidente e Direttore della Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica di Cerro, oggi MIDeC. In questo periodo, è curatore d’importanti mostre di carattere prettamente ceramico dedicate a: Guido Andlovitz, Antonia Campi, Agenore Fabbri, Ico Parisi, Salvatore Cipolla, agli artisti della Bottega Gatti di Faenza e agli artisti della Keramika Leningrada. Oltre a curare le biennali di Terra & Terra, collabora con i più prestigiosi musei italiani della ceramica e con critici e storici del settore quali: Gian Carlo Bojani e Enzo Biffi Gentili, tanto per citarne alcuni.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

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Albino Reggiori nel suo studio (fotografia di Roberto Molinari

Giovanissimo, inizia a lavorare nella fabbrica Verbano della Società Ceramica Italiana come decoratore ceramista ed entra subito a stretto contatto con l’ingegner Federico Paglia, allora capo reparto della decorazione su porcellana, che gli insegna molti segreti del mestiere. Frequenta la scuola serale di disegno diretta dal professor Mario Aubel. Successivamente, si diploma decoratore ceramista presso l'Istituto Professionale di Stato di Laveno, diretto dal professor Ambrogio Nicolini, suo maestro spirituale e formativo, dove poi insegnerà disegno e tecnica pittorica su ceramica. Nella quotidianità della fabbrica, conosce l’incisore lavenese Marco Costantini, dal quale apprende le prime tecniche incisorie. Per un certo periodo di tempo frequenta lo studio del pittore varesino Leo Spaventa Filippi dove ha l’opportunità di conoscere molti artisti dell’epoca che operano in Varese e provincia (Giuseppe Montanari, Domenico De Bernardi, Innocente Salvini, Angelo Frattini e altri). Nel 1966 la grande Ceramica lavenese chiude. Reggiori, che dopo la morte di Angelo Ruffoni (1963) gli succede in qualità di capo reparto della decorazione porcellana da tavola, è invitato dalla Società Ceramica Richard Ginori a dirigere il reparto della nuova fabbrica di Chieti. Egli tuttavia non accetta e si dedica a tempo pieno alla professione di artista.

Già nel 1955 inizia ad esporre sue opere in ceramica a Faenza, Gubbio, Albissola, Castellamonte e Gualdo Tadino ed in altre numerose manifestazioni di rilievo internazionale. Di particolare interesse è la ricerca in ambito ceramistico, per la quale gli è assegnato il premio per opere a decorazione pittorica della Camera di Commercio di Ravenna al XIX Concorso Nazionale della Ceramica in Faenza, al 6° Concorso Internazionale della Ceramica di Gualdo Tadino, che vedeva in giuria Angelo Biancini, gli è assegnato un premio nella sezione Qualificazione Produttiva, il primo premio al 19° Concorso Internazionale della Ceramica di Gualdo Tadino ed al 43° Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte in Faenza gli è conferito il premio d’onore Targa del Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte per l’opera Tabernacolo chiuso.

Reggiori dà impulso alla calcografia, con particolare interesse all'acquaforte. Partecipa con assiduità a varie mostre provinciali e nazionali di pittura. Dopo l’assegnazione del primo premio alla 15ª Mostra Nazionale d’Arte dei Lavoratori dell’Industria a Roma, vince la Medaglia d'oro della Camera dei Deputati ed il premio Gaudenzio Ferrari a Santhià, la Pesca d'oro e la Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica a Borgo d’Ale, il Premio Città di Arona e il secondo premio per la grafica Città di Iglesias. Sono, anni, questi di grande fermento per la pittura e a tale periodo appartengono i dipinti dei Santi in piazza o Cardinali, le grandi tele delle Aggressioni, delle Nature morte, dei ritratti di soggetti riferiti alle problematiche sociali dell’epoca ed alle figure degli emarginati. Dopo la scomparsa del padre, avvenuta nel 1981, la sua ricerca si sviluppa prevalentemente nel campo ceramistico. È di questo periodo, infatti, un approfondimento particolare sui materiali ceramici legati alla propria terra, che lo porta a realizzare molte tra le opere più interessanti. Nascono in questi primi anni ottanta le urne cinerarie, che raccolgono simbolicamente le ceneri dei ceramisti lavenesi impegnati presso le grandi fabbriche della S.C.I. e morti di silicosi; tuttavia non abbandona l'impegno costante e continuo per la pittura.

Negli anni ottanta, Reggiori, realizza i quattordici pannelli in ceramica per le edicole della Via Crucis della chiesa romanica di San Pietro a Gemonio. A Modena, per la ceramica presepiale, gli è conferito il Premio Begarelli. Nel 2003 realizza la sua ultima opera pubblica in ceramica per il Battistero della chiesa di Santo Stefano a Mombello di Laveno.

All’estero ha esposto a Varsavia (Polonia), Wellington, Hamilton e Dunedin (Nuova Zelanda), Melbourne (Australia), Nagoya (Giappone), Boston e Cleveland (USA), Mosca, Kief e Leningrado (Russia) e Budapest (Ungheria). A seguito della sua scomparsa gli sono state dedicate alcune mostre, ultima tra queste la retrospettiva “Le guglie dello Spirito” allestita in sei differenti sedi tra cui il Museo Civico Floriano Bodini, il MIDeC, il Museo Innocente Salvini. Altre opere di Reggiori si trovano al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza Villa Reale di Monza, all’Hämeenlinnan Taidemuseo di Hämeenlinna (Finlandia), al Museo della Ceramica Palazzo dei Conti Botton di Castellamonte, a Palazzo Brunori “Raccolta Bojani Corinaldo” a Corinaldo, alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (oggi MAGA), al Civico Museo D’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago di Varese, al MIDeC Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro di Laveno Mombello e al MAM di Gazoldo degli Ippoliti e presso numerose collezioni pubbliche o private.

Produzione artistica[modifica | modifica wikitesto]

Pittura[modifica | modifica wikitesto]

"Reinvenzione del gotico? No. Reinventare il gotico costituirebbe una operazione culturalistica estranea all’indole di Reggiori. Queste cattedrali sono piuttosto i porti incantati ai quali approda per un momento chi ha navigato attraverso la durezza quotidiana: un ritorno alla felicità bambina che resiste nell’animo semplice, all’Eden desiderato da sempre, un contenuto inalienabile dell’io. Dirò dunque che proprio queste cattedrali, ove siano inglobate alle altre pagine grafiche, documentano la ricchezza della visione dell’artista, una complessità di motivi che trovano, volta a volta, il proprio puntuale ritmo espressivo."

Carlo Munari, Reggiori presentato da Munari, in “Valigia Diplomatica”, n.128, Anno XVI, Edizioni G. Hussar, Milano, novembre, 1971, pp.26-27


"[…] in ciascun suo dipinto cattedrali, nature morte come in trafori marmorei, lo si vedrebbe meglio collocato in un angolo particolarisismo del “neofloreale”, che oltretutto è stata ed è una inclinazione della nuova avanguardia propriamente figurativa. O in una specie… di fuga dalla pittura eseguita su temi tradizionali, per attuare un incontro con l’astraente finezza lineare fatta d’intrecci, d’attraversamenti, di linee saettanti o ondulate, convergenti fino all’angolazione, in un bel gioco di prospettive geometriche all’interno delle figurazioni e in un gioco ottico come di specchietti e gale in mezzo a una “ragnatela” di foglie e bacche."


Mario Portalupi, Reggiori linearista neogotico, in “Valigia Diplomatica”, n.131, Anno XVII, Edizioni G. Hussar, Milano, marzo, 1972, pp.24-25


"[…] ecco allora il dipinto comporsi in somiglianza di graffito, in cui il tracciato che definisce le forme e gli ambienti ha sicuramente prevalenza sul colore, che ha funzione accessoria non indispensabile, ma certamente qualificante di tutto l’insieme. […] Così, in una memoria antica, si consuma la voluttà di un segno che è quanto mai moderno, quanto mai nuovo. Reggiori, con queste sue composizioni, non torna mai nel passato, ma sviluppa un linguaggio che è pienamente al passo con i tempi [...]"

Luigi Cavadini, Albino Reggiori: tra terra e fuoco, presentazione della mostra, Villa Erba, [5 – 20 giugno], Cernobbio, 1988


"[…] la riflessione estetica di Albino Reggiori è stata davvero come un'avventura nelle rovinose terre dell'arte, in anni in cui il panorama italiano fu invaso dall'onda d'urto delle poetiche concettuali e, subito dopo, da un ritorno alla pittura nella sua gestualità violenta, imprecisa, tecnicamente instabile, che negava ogni rigore, ma esaltava solo la materia selvatica. Per questo Reggiori è rimasto un tenente colonnello inchiodato al suo avamposto, fermo a osservare l'orizzonte per preservare le sue mura dalle incursioni dei Tartari. Mura spesse di cattedrali gotiche, fiancheggiate di contrafforti eleganti. Quelle che ha disegnato, dipinto, scolpito e inciso nella terra cruda. Basiliche diventate emblemi della sua devozione verso il tratto esatto e la figura, verso iconografie radicate nella tradizione primitiva italiana, da Giotto in avanti, digerite e assimilate dalla memoria degli uomini e dagli studi degli storici. […] Non è un caso che le sue “cattedrali nere” degli anni Novanta, sembrino il frutto di una tecnica agemina. Una lega metallica, nera come lo zolfo, fluiva nei tratti a bulino sulle spade micenee; ora sembra colare sulle facciate di fango, mentre lui, artefice celliniano, opera rilievi come un orafo del Quattrocento. [...] La quarta dimensione, che proprio Fontana inseguiva oltre la materia, Reggiori sembra averla trovata negli ordini di John Ruskin, nelle sue sequenze di archi gotici dei palazzi veneziani, dove un ritmo alternato di vuoti e pieni fa respirare altre mura di pietra affacciate sui canali. Reggiori ha “traforato” le superfici, ritagliato vetrate, liberato sequenze di bifore che si rincorrono all'infinito, nastri colorati, cerchi nel vuoto, segni volanti guidati da un istinto libero del polso nell'etere, tracciato nel nulla e diventato materia impalpabile. [...]"

Chiara Gatti, Albino Reggiori. Viaggio alle origini della forma. Fra disciplina e magnifiche ossessioni, presentazione della mostra retrospettiva Le guglie dello spirito, MIDeC, Museo civico Floriano Bodini, Museo Innocente Salvini, Studio Almiarte, Sangalleria, Teatro SOMS, [5 giugno -31 luglio], Laveno Mombello, Gemonio, Cocquio Trevisago, Arcumeggia, 2016


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Ceramica[modifica | modifica wikitesto]

"Reggiori è stato di esemplare, rara coerenza negli anni. Una coerenza nel segno grafico che nella tessitura di trame e via via nelle loro diverse combinazioni e ricomposizioni, dal privilegiare il supporto ceramico come pittoricità, sovrapposizione e intarsio di colori si è via via trasferita senza tradire se stessa in indicazioni tattili, in textures, in imprimiture che in qualche modo ravvivassero i volumi. Intendo quelle masse più recenti le cui brutalità, o meglio dire il cui brutalismo presenta una singolare dialettica con la sottigliezza delle trame impresse, sovrapposte con tocco di cesellatore: mentre i colori hanno via via assunto connotazioni primarie, d’incidenza direi notturna, lunare. [...] Questa natura laboriosa e pertanto contemplativa di Reggiori ha trovato dunque una nuova possibilità d’innesto, ha acquisito un ulteriore riconoscimento. Si starà a vedere quali saranno, a questo punto, gli sviluppi delle varianti sul tema."

Gian Carlo Bojani, Le varianti sul tema di Albino Reggiori, presentazione della mostra, a cura di Silvano Colombo, Musei Civici di Villa Mirabello, [16 marzo – 14 aprile], Varese, 1985


"Ma il momento più arcano Reggiori lo raggiunge reinventando le mappe della sua terra, sognata e deteriorata: tracce di una esistenza che fila sulla terra come iridescente scia di una umile chiocciola; tenue margine di polvere alitata sinuosamente sulla terra, cotta indurita, ma sempre polvere nella quale tutto si convertirà. E più ancora in quei pani di scritture illeggibili tavole della legge o delle leggi, che non hanno più senso per gli uomini, che altri sapranno decodificare se sapranno inventarsi nuovi di dentro, recuperando un rapporto di crescita dalle tradizioni, dagli uomini che ci hanno preceduto, che ci hanno dato la vita, che dobbiamo trasmettere agli altri con lo stimolo di interrogare il passato, perché i frutti non crescono su piante senza radici."


Silvano Colombo, Reggiori e Mombello, presentazione della mostra, Musei Civici di Villa Mirabello, [16 marzo – 14 aprile], Varese, 1985


"Effettivamente, tra lustri neri e viola, Reggiori propone una versione “neogotica” di questa tecnica, enfatizzata da una iconografia ossessionata della figura della Cattedrale e sorretta da forme tra l’archeologico e il cimiteriale come la stele e l’urna... […]

Enzo Biffi Gentili, Lucori latini, in “Artigianato tra arte e design”, n.20, Anno sesto, Amilcare Pizzi Editore, Milano, gennaio-marzo, 1996, pp.10-11


"La ceramica è un’arte antica e Reggiori la trasfigura con il suo ingegno e il fuoco. Conosce tecniche magiche, da perfetto alchimista, e le applica alle sue Cattedrali che diventano vive e pulsanti. Ceramista, pittore, disegnatore, ma anche scultore, sempre coerente, sempre impegnato nel lavoro [...]"


Milena Milani, Il Magico pulsare delle Cattedrali, presentazione della mostra, Saletta d’Arte dell’Hotel Montana, [1 – 15 aprile], Cortina d’Ampezzo, 2002


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Grafica[modifica | modifica wikitesto]

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Esposizioni principali[modifica | modifica wikitesto]

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Mostre personali[modifica | modifica wikitesto]

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1958

  • Albino Reggiori ceramista pittore lombardo, Galleria d’Arte La Navicella, Viareggio 

1971

  • Albino Reggiori, Galleria Cadario, Caravate

1974

  • Albino Reggiori, Galleria dell’incisione Venezia Viva, Venezia

1980

1981

  • Albino Reggiori. Opere grafiche, Biblioteca Comunale Palazzo Sormani, Milano 

1985 

  1987 

1988 

  • Albino Reggiori: tra terra e fuoco, Villa Erba, Cernobbio 

1992

  • Dipinti e ceramiche di Albino Reggiori, Rifugio Gualdo, Sesto Fiorentino 
  • Albino Reggiori céramiques, Chapelle des Visitandines, Musée de Romans, Romans (F) 

1993

  • L’Immaginario Ceramico nella Rotonda Antonelliana XXXIII Mostra della Ceramica, Rotonda Antonelliana, Castellamonte 

1997

  • Cattedrali… una voce verso il cielo, Chiostro di Voltorre, Gavirate

1999

  • Albino Reggiori, Galleria d’Arte Ceramica, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Cerro di Laveno Mombello 

2007

  • Omaggio ad Albino Reggiori, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Cerro di Laveno Mombello

  2016

  • Albino Reggiori. Le guglie dello spirito. Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Cerro di Laveno Mombello - Museo civico Floriano Bodini, Gemonio - Museo Innocente Salvini, Cocquio Trevisago - Studio Almiarte, Gemonio - Sangalleria, Arcumeggia - Teatro Soms, Cocquio Trevisago


Mostre collettive e premi[modifica | modifica wikitesto]

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1954-1955-1956-1960-1961-1962-1966-1967-

  • partecipazioni alla Mostra Nazionale d’Arte dei Lavoratori dell’Industria, Palazzo della Confindustria, Roma

1954-1955-1956-1957-1958-1959-1961-1962-1963-1964-1965-1966-1969-1970-1977-1978-1979-1983-1984-1985-1986-1989-

  • partecipazioni al Concorso Nazionale e Internazionale della Ceramica in Faenza

1960-1968-1969-1976-1977-1978-1979-1985-1987-1991-1992-1995-1999-2000-2002

  • partecipazioni alla Mostra Nazionale e Internazionale della Ceramica a Castellamonte

1964-19658-1979-1983-1987

  • partecipazioni al Concorso Internazionale della Ceramica a Gualdo Tadino

1956

  • III Mostra Nazionale di Pittura “Premio Città di Monza”, Villa Reale, Monza

1958

  • Premio Primavera, Firenze

1961

  • VII Premio Gubbio “Mastro Giorgio”, Palazzo Ducale, Gubbio
  • XVI Mostra Internazionale dell’Arredamento “La ceramica per la casa”, Villa Reale, Monza

1962

  • Saltamartino D’oro mostra Provinciale di Pittura e Scultura, Borsano

1963

1964

  • Mostra collettiva, Galleria Teatro, Varese

1967

  • IV Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Santhià vecchia e nuova”, Santhià
  • XVI Mostra Nazionale d’Arte Sacra e del paesaggio mistico, Palazzo dei Priori, Sala dei Notari, Perugia
  • 5° Premio Nazionale “Città d’Iglesias”, Iglesias

1968

  • V Biennale d’Arte della Ceramica, Convento di S. Francesco, Gubbio

1970

  • XXIII Festival dell’Arte, Sopot, Varsavia (Polonia)
  • Premio Nazionale di Pittura Amedeo Modigliani, Società per le Belle Arti, Firenze

1971

  • Mostra di disegni, Galleria Cadario, Milano
  • VIII Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Santhià vecchia e nuova” - Premio Nazionale “Gaudenzio Ferrari”, Santhià
  • Pittori e scultori operanti nella provincia di Varese, Galleria Cadario, Caravate
  • I Concorso Nazionale di Pittura Premio Comune di Massino, Massino Visconti

1972

  • 7a Mostra Nazionale Arte e sport, Palazzo dei Congressi, Firenze
  • Pittura Scultura Grafica, Galleria Cadario, Caravate

1973

  • Prima mostra d’Arte Contemporanea Italiana, mostra itinerante, Auckland, Wellington, Christchurch, Hamilton, Dunedin (Nuova Zelanda), Sidney, Melbourne, (Australia)
  • Trentacinque Artisti Varesini, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate
  • Club dell’incisione Venezia Viva, Galleria dell’Incisione Venezia Viva, Venezia
  • 6° Concorso Nazionale di Pittura “La Pesca d’Oro”, Borgo d’Ale

1974

  • 8a Mostra Nazionale Arte e Sport, Palazzo dei Congressi, Firenze
  • Premio di Pittura Città di Marsala, Museo Fici, Marsala

1975

1976

  • 9° Concorso Nazionale di Pittura “La Pesca d’Oro”, Borgo d’Ale
  • Disegno e piccola scultura, Palazzo della Permanente, Milano

1977

  • Mostra dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Prima mostra sociale, Galleria della Piazza, Varese

1978

  • The 6TH Chunichi International Exhibition of Ceramic Arts, Nagoya, (Giappone)
  • Mostra dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate
  • Contemporary Italian Artists, Auditorium The Highbee Company, Cleveland, Ohio (USA)
  • Contemporary Italian Artists, Auditorium Jordan Marzish, Boston (USA)

1979

  • 1° Concorso Nazionale della Ceramica D’Arte, Istituto Statale D’arte “A. Frangipane”, Reggio Calabria

1980

1981

  • L’Arte contro la Violenza, mostra itinerante, Bologna, Roma, Pomposa
  • Pittura 81, Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, Venezia
  • Ceramica a Laveno. Mito e Realtà, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello
  • Contributo della Provincia di Varese all’Arte Italiana, Musei Civici di Villa Mirabello, Varese

1982

  • L’Acquaforte: una tecnica, tre epoche, quindici artisti, Galleria Ghiggini, Varese
  • Premio Pittura “Mario Frontini”, Hotel Regina Olga, Cernobbio

1983

  • VII Biennale di Milano Mostra Omaggio dell’Arte Italiana al dolore innocente, Galleria del Sagrato, Milano

1984

  • 24° Concorso Internazionale della ceramica, Pinacoteca Comunale, Gualdo Tadino

1985

  • Venezia incisa dagli artisti del nostro tempo, Galleria Segno Grafico, Venezia
  • Terracotta per un murales d’artista, Palazzo dell’Anguillara, Firenze

1986

  • 25 Presepi in Ceramica, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello
  • Mostra Nazionale Presepi d’Arte in Ceramica, Napoli

1987

  • Ceramica d’Arte secondo concorso Nazionale, Fortezza del Priamar, Albissola Marina
  • MIA Mostra Internazionale dell’Arredamento, Villa Reale, Monza
  • Mostra dei Presepi in Ceramica, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello

1988

  • Artisti varesini contemporanei a Mosca, Musei Civici di Villa Mirabello, Varese
  • Artisti varesini contemporanei, mostra itinerante, Mosca, Kiev, Leningrado (URSS)
  • Mostra dei Presepi in Ceramica, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello

1989

  • IV Mostra di Arte Presepiale, Castel Nuovo Antisale dei baroni, Napoli

1990

  • Dieci Ceramisti Lombardi, Pad.32 stand 54 -56-58, Arte Fiera, Bologna
  • Presepi in ceramica, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello

1991

  • Presepi in ceramica, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello

1992

  • “Cavaliere nel tempo – Cento artisti e un poeta”, Galleria Nazionale, Budapest (Ungheria)
  • Il Bianco Inciso Acqueforti a Gualdo, Rifugio Gualdo, Sesto Fiorentino

1993

  • Il Bianco Inciso Acqueforti, Palazzo Pretorio, Prato
  • Gualdo “93 liturgia e arte ceramica nelle opere di 11 maestri contemporanei, Rifugio Gualdo, Sesto Fiorentino
  • 18a Mostra dei 100 presepi, Sala del Bramante, Roma
  • Mostra dei presepi, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello

1994

  • Terre Liberate, Arte Fiera, Galleria Gagliardi, Bologna
  • Presepe in ceramica, immagine e figure, Museo della Ceramica Civica Raccolta di Terra Rossa, Castellamonte
  • IX Mostra Presepi in Ceramica, Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica, Cerro di Laveno Mombello

1997

  • Premio Begarelli. Il presepe nella città, Chiesa di S. Maria degli Angeli, Modena
  • Migrazioni spirituali mediterranee. L’uomo nomade. Spiritualità nella storia, mostra itinerante a Bettona, Firenze, San Gimignano, Sartinara
  • Il mito di Athena, Sala delle Arti, Collegno
  • Accademia aperta, Accademia di Belle Arti ‘Aldo Galli’, Chiesa di S. Francesco, Como

1999

  • II Biennale della Ceramica Contemporanea “L’immaginario religioso”, Chiostro Palazzo S. Antonio, Cerreto Sannita

2000

2001

  • Viva la Ceramica, Saletta del Bar Testa, Albissola Marina

2002

  • Omaggio alla montagna, Rifugio Gualdo, Sesto Fiorentino

2008

  • Omaggio a Salvatore Cipolla a dieci anni dalla Biennale, ITCG “M. Carafa”, Cerreto Sannita

2018

  • Il palpito del colore. Un secolo di pittura a Varese, I maestri del secondo dopoguerra, Museo Civico Floriano o Bodini, Gemonio

2019

  • Sguardi sulla ceramica. Tempi e materia, Museo Civico Floriano o Bodini, Gemonio


...[1]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliano Nicastro Regista RTV, Albino Reggiori, (appunti e riflessioni per il documentario Profilo di Albino Reggiori), presentazione della mostra, Galleria Internazionale, [6 - 13 marzo], Varese, 1965
  • Luciano Nicastro, I tre fuochi di Reggiori, in “Corriere di Napoli”, Napoli, 10-11 giugno, 1965
  • Luciano Nicastro, Differenti aspetti dell’arte di Reggiori, in “L’Italia”, Milano, 25 agosto, 1965
  • Mario Portalupi, Neogotico e lineare l’ordito lirico di questa moderna grafica, Cartella di acqueforti, Editore il Cappello, Verona, 1969
  • Giuliano Nicastro, Albino Reggiori e le sue voci pure di universali sentimenti, in “Italia Artistica”, n.2, Anno I, Magalini Editrice, Brescia, dicembre, 1970
  • Mario Portalupi, Reggiori Linearista Neogotico, in “Arterama”, n.8-9, Anno III, Editrice MIMAR, Milano, agosto-settembre, 1971, pp.32-33
  • Carlo Munari, Reggiori presentato da Munari, in “Valigia Diplomatica”, n.128, Anno XVI, Edizioni G. Hussar, Milano, novembre, 1971, pp.26-27
  • Carlo Munari, Albino Reggiori, presentazione della mostra, Galleria d’Arte Italo Brasiliana, [13 - 31 dicembre], Milano, 1971
  • Mario Portalupi, Albino Reggiori, in “Italia Artistica”, Magalini Editrice, Brescia, gennaio, 1972
  • Mario Portalupi, Reggiori linearista neogotico, presentazione della mostra, Galleria d’Arte l’Incontro, [10 - 22 febbraio], Verona, 1972
  • Carlo Munari, Albino Reggiori, presentazione della mostra, esposizione Olivetti, [25 settembre -28 ottobre], Magenta, 1972
  • Massimo Infante, Reggiori, presentazione della mostra, a cura del Centro Internazionale della Grafica di Venezia, Centro Studi d’Arte Il Cavalletto, [9 - 19 novembre], Lecce, 1974
  • Licinio Boarini, Lo splendore dell’acquaforte di Albino Reggiori, in “Il Giornale”, Varese, 9 marzo, 1976, p.5
  • Mario Portalupi, Albino Reggiori, presentazione della mostra, Galleria d’Arte Delfino, [23 novembre - 8 dicembre], Rovereto, 1978
  • Luigi Serravalli, Albino Reggiori artista polimorfo, in “L’Adige”, Verona, 29 novembre, 1978, p.3
  • Aldo Moretto, Presenza della Ceramica, presentazione della 19a Mostra della Ceramica, a cura di Nicola Mileti, Scuola Media G. Cresto, [12 agosto - 23 settembre], Castellamonte, 1979
  • Carlo Munari, La grafica Albino Reggiori, presentazione della mostra, Galleria d’Arte Contemporanea Selearte1, [26 gennaio - 14 febbraio], Edizioni Galleria Selearte1, Padova, 1980
  • Carlo Munari, Tre Immagini Venete di Albino Reggiori, presentazione della cartella di Grafica edita dalla Galleria Selearte1, Padova, 1980
  • Mario Portalupi, Un ceramista “diabolico”, in “La Notte”, Milano, 21 aprile, 1980, p.8
  • A. D., Albino Reggiori alla Biblioteca Civica di Milano, in “Corriere della Sera”, Milano, 25 maggio, 1980
  • Flaminio Gualdoni, Terra & Terra, presentazione della mostra, Museo della Ceramica, Palazzo Perabò, [27 settembre - 26 ottobre], Cerro di Laveno Mombello, 1980
  • Carlo Munari, A. Reggiori, presentazione della mostra, Saletta della Galleria Volturno, [17 gennaio - 1 febbraio], Mirandola, 1981
  • Silvano Colombo, Reggiori e Mombello, presentazione della mostra, Musei Civici di Villa Mirabello, [16 marzo - 14 aprile], Varese, 1985
  • Gian Carlo Bojani, Le varianti sul tema di Albino Reggiori, presentazione della mostra, a cura di Silvano Colombo, Musei Civici di Villa Mirabello, [16 marzo - 14 aprile], Varese, 1985
  • Angelo Dragone, Ceramica oggi: cultura e mestiere, presentazione della XXV Mostra della Ceramica, a cura di Nicola Mileti, Rotonda Antonelliana, [7 - 22 settembre], Castellamonte, 1985
  • Edoardo Ballone, presentazione della XXVII Mostra della Ceramica, a cura di Nicola Mileti, Rotonda Antonelliana, [6 giugno - 12 luglio], Castellamonte, 1987
  • Luigi Cavadini, Albino Reggiori: tra terra e fuoco, presentazione della mostra, Villa Erba, [5 - 20 giugno], Cernobbio, 1988
  • Elena Di Raddo, Ceramica come bassorilievi, in “Gazzetta di Como”, n.23, Anno 3, Como, 16 giugno, 1988
  • Aldo Moretto, Incontri, presentazione della XXX Mostra della Ceramica Città di Castellamonte Prima rassegna Internazionale, a cura di Nicola Mileti, Rotonda Antonelliana, [10 agosto - 8 settembre], Castellamonte, 1991
  • Dino Pasquali, Dipinti e ceramiche di Albino Reggiori, presentazione della mostra, Rifugio Gualdo, [1 - 24 maggio], Sesto Fiorentino, 1992
  • Aldo Moretto, L’Immaginario Ceramico nella Rotonda Antonelliana, presentazione della XXXIII Mostra della Ceramica, a cura di Nicola Mileti, Rotonda Antonelliana, [30 luglio - 29 agosto], Castellamonte, 1993
  • Luigi Cavadini, Dal Museo di Romans a Villa Tanzi. Ceramiche di Albino Reggiori, presentazione della mostra, Villa Tanzi, [2 aprile - 8 maggio], Inveruno, 1994
  • Aldo Moretto, Ceramisti Italiani, presentazione della XXXV Mostra della Ceramica, a cura di Nicola Mileti, Rotonda Antonelliana, [4 agosto - 3 settembre], Castellamonte, 1995, pp.35-59
  • Luigi Cavadini, Albino Reggiori, presentazione della mostra, Galleria Ada, [2 - 22 settembre], Bergamo, 1995
  • Enzo Biffi Gentili, Lucori latini, in “Artigianato tra arte e design”, n.20, Anno sesto, Amilcare Pizzi Editore, Milano, gennaio-marzo, 1966, pp.10-11
  • Gottardo Ortelli, Albino Reggiori, il padrone del fuoco, in “Lombardia Oggi”, n.159, Anno IX, Editore SEPRE, Busto Arsizio, 13 ottobre, 1996, pp. 6-7 foto in copertina
  • Gian Carlo Bojani, Le varianti sul tema di Albino Reggiori, in Albino Reggiori, Galleria d’Arte Ceramica, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Palazzo Perabò, [22 maggio - 22 giugno], Cerro di Laveno Mombello, 1999
  • Marcello Morandini, in Albino Reggiori, a cura di Gian Carlo Bojani, Galleria d’Arte Ceramica, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Palazzo Perabò, [22 maggio - 22 giugno], Cerro di Laveno Mombello, 1999
  • Milena Milani, Il Magico pulsare delle Cattedrali, presentazione della mostra, Saletta d’Arte dell’Hotel Montana, [1 - 15 aprile], Cortina D’Ampezzo, 2002
  • Aldo Moretto, Fratello Fuoco, in 42a Mostra della Ceramica, a cura di Roberto Favero, Rotonda Antonelliana, [24 agosto - 15 settembre], Castellamonte, 2002, pp.9-27
  • Chiara Gatti, Albino Reggiori, in “Menta e Rosmarino”, n.4, Edita dall’Associazione Culturale Menta e Rosmarino, Cocquio Trevisago, aprile 2003, p.6
  • Silvano Colombo, Le formelle del battistero di Albino Reggiori (2003), in AA.VV., La Chiesa dell’invenzione di S. Stefano protomartire in Mombello Lago Maggiore, Edizione Lativa, Varese, 9 dicembre, 2006, pp.182-183
  • Angela Reggiori, Mio papà Albino, in “Terra e gente. Appunti di storia di lago e di montagna”, rivista culturale edita dalla Comunità Montana della Valcuvia, Cuveglio, n.14, dicembre, 2006, foto in copertina, pp. 7-17
  • Gian Carlo Bojani, Albino Reggiori, stare al museo con arte, presentazione della mostra Omaggio ad Albino Reggiori, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Palazzo Perabò, [15 aprile – 20 maggio], Cerro di Laveno Mombello, 2007, pp.6-24
  • Debora Ferrari, In Luce Albino Reggiori, grafie di terra. Un centro di raccolta e rinascita della vita e dell’arte nel Battistero di Santo Stefano, in “Storia e Storie dalla sponda magra. Studi e fonti per la storia di Laveno Mombello e paesi limitrofi”, a cura del Gruppo di Ricerca Storica di Laveno Mombello, n.6, Edizioni Marwan, Mesenzana, novembre, 2015, pp.149-163
  • Chiara Gatti, Albino Reggiori. Viaggio alle origini della forma. Fra disciplina e magnifiche ossessioni, presentazione della mostra retrospettiva Le guglie dello spirito, MIDeC Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, Museo civico Floriano Bodini, Museo Innocente Salvini, Studio Almiarte, Sangalleria, Teatro SOMS, [5 giugno -31 luglio], Laveno Mombello, Gemonio, Cocquio Trevisago, Arcumeggia, 2016
  • Altro libro o pubblicazione attinente alla voce

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  1. ^ Nota