Sergej Viktorovič Lavrov: differenze tra le versioni

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A partire dall'agosto 2013, Lavrov si è speso particolarmente nella difesa del governo di [[Bashar al-Assad]] per quanto riguarda la [[guerra civile siriana]], rifiutando la proposta di intervento militare occidentale e firmando con il suo omologo statunitense [[John Kerry]] a [[Ginevra]] una risoluzione che poneva sotto controllo internazionale le armi chimiche del regime siriano, impegnato a combattere contro i ribelli [[islam]]isti. La mediazione di Lavrov e l'intervento militare russo in Siria (2015) vengono considerati un autentico successo internazionale per la Russia. Non ha invece dato seguito alla politica di ''reset'' nei rapporti tra Stati Uniti e Russia proposta da [[Barack Obama]].
A partire dall'agosto 2013, Lavrov si è speso particolarmente nella difesa del governo di [[Bashar al-Assad]] per quanto riguarda la [[guerra civile siriana]], rifiutando la proposta di intervento militare occidentale e firmando con il suo omologo statunitense [[John Kerry]] a [[Ginevra]] una risoluzione che poneva sotto controllo internazionale le armi chimiche del regime siriano, impegnato a combattere contro i ribelli [[islam]]isti. La mediazione di Lavrov e l'intervento militare russo in Siria (2015) vengono considerati un autentico successo internazionale per la Russia. Non ha invece dato seguito alla politica di ''reset'' nei rapporti tra Stati Uniti e Russia proposta da [[Barack Obama]].


===Crisi russo-ucraina del 2021-2022===
===Guerra russo-ucraina del 2021-2022===
Nel gennaio 2022 gli [[Stati Uniti]] hanno accusato la Russia di inviare sabotatori in [[Ucraina]] per mettere in scena "un'operazione sotto falsa bandiera" che creerebbe un pretesto per la Russia per invadere l'Ucraina. Lavrov ha respinto l'affermazione degli Stati Uniti come "disinformazione totale".<ref>{{cita news |titolo=Russia denies looking for pretext to invade Ukraine |url=https://apnews.com/article/russia-officials-ukraine-invasion-f58cbbd7eca51cccf74ebd4be68484e8 |pubblicazione=Associated Press |data=17 gennaio 2022|lingua=en}}</ref> Il 4 febbraio 2022 Lavrov ha respinto come "sciocchezze" e "follie" le accuse degli Stati Uniti secondo cui la Russia stava preparando un falso video delle forze ucraine che attaccavano il [[Donbass]] controllato dai separatisti come pretesto per iniziare una guerra in Ucraina.<ref>{{cita news |titolo=Russia slams US’ words about plans to justify alleged invasion of Ukraine as nonsense |url=https://tass.com/world/1398157 |pubblicazione=TASS |data=4 febbraio 2022|lingua=en}}</ref>
Nel gennaio 2022 gli [[Stati Uniti]] hanno accusato la Russia di inviare sabotatori in [[Ucraina]] per mettere in scena "un'operazione sotto falsa bandiera" che creerebbe un pretesto per la Russia per invadere l'Ucraina. Lavrov ha respinto l'affermazione degli Stati Uniti come "disinformazione totale".<ref>{{cita news |titolo=Russia denies looking for pretext to invade Ukraine |url=https://apnews.com/article/russia-officials-ukraine-invasion-f58cbbd7eca51cccf74ebd4be68484e8 |pubblicazione=Associated Press |data=17 gennaio 2022|lingua=en}}</ref> Il 4 febbraio 2022 Lavrov ha respinto come "sciocchezze" e "follie" le accuse degli Stati Uniti secondo cui la Russia stava preparando un falso video delle forze ucraine che attaccavano il [[Donbass]] controllato dai separatisti come pretesto per iniziare una guerra in Ucraina.<ref>{{cita news |titolo=Russia slams US’ words about plans to justify alleged invasion of Ukraine as nonsense |url=https://tass.com/world/1398157 |pubblicazione=TASS |data=4 febbraio 2022|lingua=en}}</ref>



Versione delle 08:26, 26 feb 2022

Sergej Viktorovič Lavrov
Сергей Викторович Лавров

Ministro degli Affari Esteri
della Federazione Russa
In carica
Inizio mandato9 marzo 2004
PresidenteVladimir Putin
Dmitrij Anatol'evič Medvedev
Vladimir Putin
Capo del governoMichail Efimovič Fradkov
Viktor Alekseevič Zubkov
Vladimir Putin
Dmitrij Anatol'evič Medvedev
Michail Vladimirovič Mišustin
PredecessoreIgor' Sergeevič Ivanov

Ambasciatore Russo alle Nazioni Unite
Durata mandato22 settembre 1994 –
12 luglio 2004
PredecessoreJulij Michajlovič Voroncov
SuccessoreAndrej Denisov

Dati generali
Partito politicoRussia Unita
UniversitàIstituto statale di Mosca per le relazioni internazionali
FirmaFirma di Sergej Viktorovič Lavrov Сергей Викторович Лавров

Sergej Viktorovič Lavrov (in russo Сергей Викторович Лавров?; Mosca, 21 marzo 1950) è un diplomatico e politico russo, attuale Ministro degli Affari Esteri della Russia.

Biografia

Origini e studi

Lavrov è nato a Mosca da una famiglia di origini armene e russe: infatti suo padre era un armeno che visse a Tbilisi[1] il cui cognome originario era Kalantaryan, mentre sua madre era una funzionaria russa del Ministero del Commercio Interno dell'URSS. Ha studiato presso la scuola secondaria di Noginsk e si è laureato in Relazioni internazionali presso l'Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali nel 1972.

Lavrov parla anche inglese, francese e singalese, che ha appreso quando era nello Sri Lanka[2].

Carriera diplomatica

Dopo essersi laureato, Lavrov fu inviato come diplomatico sovietico nello Sri Lanka, restandovi fino al 1976. In seguito ritornò a Mosca e lavorò nella sede principale del Ministero degli Affari Esteri del suo paese. Dal 1981 al 1988 Lavrov fu inviato come consigliere sovietico dell'ONU; successivamente lavorò di nuovo al Ministero degli Affari Esteri russo come Vice Capo del Dipartimento delle Relazioni economiche internazionali. Dal 1990 al 1992 è stato direttore del dipartimento delle organizzazioni internazionali e delle questioni globali del Ministero degli Affari Esteri.

Dal 1992 al 1994 è stato Vice Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa sotto la presidenza di Boris El'cin. Nel 1994 fu nominato ambasciatore della Russia presso l'ONU. Fu poi eletto diverse volte come presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, precisamente nel dicembre 1995, nel gennaio 1997, nel luglio 1998, nell'ottobre 1999[3], nel dicembre 2000, nell'aprile 2002 e nel gennaio 2003[4].

Ministro degli Affari Esteri

Lavrov con Vladimir Putin

Il 9 marzo 2004 il presidente russo Vladimir Putin lo ha nominato Ministro degli Affari Esteri al posto di Igor' Ivanov. Nel dicembre 2006 Lavrov fu nominato Persona dell'anno da Expert magazine, un'importante rivista settimanale russa di finanza.

Ha mantenuto rapporti burrascosi con il segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice e l'omologo britannico David Miliband, nel contesto del conflitto russo-georgiano in Ossezia del Sud nel mese di agosto 2008. Tra il 2008 e il 2012, sotto la presidenza di Dmitrij Medvedev, più liberale del suo predecessore e successore Putin, Lavrov ha adottato una linea più misurata, astenendosi dal criticare l'intervento militare franco-britannico in Libia del 2011 e contestando le leggi anti-statunitensi approvate dalla Duma.

A partire dall'agosto 2013, Lavrov si è speso particolarmente nella difesa del governo di Bashar al-Assad per quanto riguarda la guerra civile siriana, rifiutando la proposta di intervento militare occidentale e firmando con il suo omologo statunitense John Kerry a Ginevra una risoluzione che poneva sotto controllo internazionale le armi chimiche del regime siriano, impegnato a combattere contro i ribelli islamisti. La mediazione di Lavrov e l'intervento militare russo in Siria (2015) vengono considerati un autentico successo internazionale per la Russia. Non ha invece dato seguito alla politica di reset nei rapporti tra Stati Uniti e Russia proposta da Barack Obama.

Guerra russo-ucraina del 2021-2022

Nel gennaio 2022 gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di inviare sabotatori in Ucraina per mettere in scena "un'operazione sotto falsa bandiera" che creerebbe un pretesto per la Russia per invadere l'Ucraina. Lavrov ha respinto l'affermazione degli Stati Uniti come "disinformazione totale".[5] Il 4 febbraio 2022 Lavrov ha respinto come "sciocchezze" e "follie" le accuse degli Stati Uniti secondo cui la Russia stava preparando un falso video delle forze ucraine che attaccavano il Donbass controllato dai separatisti come pretesto per iniziare una guerra in Ucraina.[6]

Il 10 febbraio 2022 Lavrov ha incontrato il ministro degli Esteri britannico Liz Truss. Nel contesto delle tensioni tra Russia e Occidente per un accumulo di truppe russe vicino al confine tra Russia e Ucraina, i colloqui tra i due ministri degli Esteri sono stati descritti come "difficili". Lavrov ha negato che la Russia abbia in programma di invadere l'Ucraina[7] e ha descritto le "richieste occidentali di rimuovere le truppe russe dal territorio russo" come "deplorevoli".[8] Lavrov chiese a Truss se riconosceva la sovranità della Russia sulle regioni di Voronež e Rostov sul Don, due oblast russi (province) in cui sono schierate le truppe russe,[9] pensando erroneamente che Lavrov si riferisse al Donbass e rispose che "il Regno Unito non riconoscerà mai la sovranità russa su queste regioni". [10]

Il 25 febbraio 2022 Lavrov dichiara che, a certe condizioni, "la Russia è pronta a intavolare negoziati".[11]

Dottrina politica

Lavrov ha preso a modello Aleksandr Michajlovič Gorčakov, Ministro degli Esteri di Alessandro II dal 1856 al 1882 e protagonista politico dell'espansione dell'Impero russo in Asia centrale.

Viene considerato uno degli uomini chiave del governo di Vladimir Putin e un fedelissimo del presidente. La sua opposizione quasi sistematica alle iniziative occidentali - come le sue ripetute condanne nei confronti dell'espansione della NATO verso est - gli è valsa nelle cancellerie l'epiteto di Mr. Nyet (signor no), analogamente al suo storico predecessore Andrej Andreevič Gromyko. Attivo nel ripristinare l'influenza internazionale che il suo paese esercitava nel periodo sovietico, Lavrov è comunque un sostenitore del principio della non-interferenza e dell'inviolabilità delle frontiere, pur contraddetto dalla crisi della Crimea del 2014.

Onorificenze

Onorificenze russe

Ordine al merito per la Patria di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine al merito per la Patria di II Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine al merito per la Patria di III Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Ordine d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente

Onorificenze straniere

Medaglia dell'Ordine di San Mashtots (Armenia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Ordine dell'Amicizia tra i Popoli (Bielorussia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine della libertà (Bosnia ed Erzegovina) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine dell'Amicizia (Kazakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Gran croce dell'Ordine del sole del Perù (Perù) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine equestre di Sant'Agata (San Marino) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine della bandiera serba (Serbia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Ordine dell'Amicizia (Vietnam) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Successore
Igor' Sergeevič Ivanov dal 9 marzo 2004 in carica
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