San Valentino (festa)

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Disambiguazione – "Giorno di San Valentino" rimanda qui. Se stai cercando il film del 1981, vedi Il giorno di San Valentino.
San Valentino
Biglietto d'auguri di san Valentino, circa 1910
Nome originaleSan Valentino
Tiporeligiosa, internazionale
Data14 febbraio
Celebrata inEuropa, America e Oriente
ReligioneCattolica Romana
Tradizioni profaneScambio di auguri e doni fra innamorati
Data d'istituzioneMedioevo
Altri nomi
  • Giorno di San Valentino
  • Festa di San Valentino
  • Festa degli innamorati
  • Festa dell'amore
  • Valentine's Day (nell'originale inglese)

Il giorno di San Valentino, chiamato anche festa degli innamorati o colloquialmente San Valentino, è un giorno dedicato all'amore romantico che si celebra il 14 febbraio di ogni anno.[1][2][3]

Il nome si rifà ad una festa cristiana in onore del martire cristiano Valentino di Terni[4][5], a sua volta sovrimposta alla precedente festività romana dei Lupercali, che, attraverso successive tradizioni popolari, è diventata una significativa celebrazione sociale e commerciale dell'amore romantico in molti paesi del mondo, anche estranei alle tradizioni precedenti.[6][7][8]

Popolarmente, in molti Paesi, le coppie si scambiano biglietti, fiori, cioccolatini o altre forme di doni per esprimere il loro amore o affetto reciproco. I simboli di San Valentino (cosiddetti -in inglese- valentines) usati oggi includono il cuore, il cioccolato, le colombe e la figura di Cupido. In Italia, in diversi comuni sono in uso le cosiddette "chiavi di San Valentino", che vengono date agli innamorati come simbolo romantico e invito a sbloccare il cuore del donatore: in origine, esse venivano date ai bambini per scongiurare l'epilessia, chiamata la "malattia di San Valentino".[9][10][11]

Il giorno di San Valentino non è un giorno festivo in nessun paese, sebbene sia un giorno di festa ufficiale nella Comunione anglicana[12] e nella Chiesa luterana.[13]

La festività religiosa[modifica | modifica wikitesto]

L'originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino di Terni[14] e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana dei Lupercalia, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività romana[15].

Alla sua diffusione, soprattutto in Francia e in Inghilterra, contribuirono i Benedettini, attraverso i loro numerosi monasteri, essendo stati affidatari della basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda metà del VII secolo.[16]

Il tono religioso della festività, ad esclusione del luoghi in prevalenza anglicani, è comunque molto dimesso e secondario rispetto a quello commerciale. Negli ultimi 40 anni ha preso piede la moda, tra gli innamorati, di far recapitare le proprie lettere presso la basilica di San Valentino della città di Terni. Che però si tratti di folklore più che di devozione cristiana è testimoniato dall'analisi delle lettere, provenienti per più di un quarto dal Giappone, ove delle cartoline precompilate sono in un popolare modello di scatola di cioccolatini.[17]

Storia della festa degli innamorati[modifica | modifica wikitesto]

Nei giorni intorno alla metà di febbraio, nell'Antica Roma era usanza celebrare i Lupercalia, feste di purificazione di radice arcaica legate al ciclo di morte e rinascita della natura, dall'interpretazione molto controversa. Queste feste erano accompagnate da vari rituali che potrebbero essere in qualche modo sopravvissuti, trasfigurati, nelle tradizioni di sovvertimento dell'ordine del Carnevale.

In particolar modo, alcune pratiche arcaiche della fertilità prevedevano che due giovani, dopo aver sacrificato capri e un cane, rivestissero il loro corpo nudo della pelle di questi e corressero attorno alla base del Palatino, percotendo con delle strisce della medesima pelle quelle donne che si offrivano al colpo onde propiziare la propria fecondità.[18] Attraverso le frustate di questi uomini, "regrediti" alla condizione ancestrale e divina della sessualità libera, impersonata dal dio agreste Fauno-Luperco[senza fonte] le donne ricevevano una benedizione che ne propiziava la fertilità.[19]

Questi riti, di natura ancestrale e legate alla sfera più antica e primordiale della sessualità umana, furono definite deplorevoli già nel tardo Impero Romano, e furono definitivamente bandite dai papi cristiani. In particolare, sembra che fu il papa Gelasio I a istituire, sul ceppo reciso dei Lupercali, una festività dedicata all'amore, associandola idealmente alla protezione del santo Valentino.[19]

È conosciuta, in ogni caso, la leggenda, secondo cui il santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo sposalizio, che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno, al rischio della perdizione. Il generoso dono - frutto di amore e finalizzato all'amore - avrebbe dunque creato la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati.

Una delle tesi più note è che l'interpretazione del giorno di san Valentino come festa degli innamorati si debba ricondurre al circolo di Geoffrey Chaucer, che nel Parlamento degli Uccelli associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d'Inghilterra con Anna di Boemia;[20] tuttavia, studiosi come Henry Kelly e altri hanno messo in dubbio questa interpretazione. In particolare, il fidanzamento di Riccardo II sarebbe da collocare al 3 maggio, giorno dedicato a un altro santo, omonimo del martire, san Valentino di Genova.[21]

Pur rimanendo incerta l'evoluzione storica della ricorrenza, ci sono alcuni riferimenti storici, i quali fanno ritenere che la giornata di san Valentino fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli del II millennio. Fra questi, c'è la fondazione a Parigi, il 14 febbraio 1400, dell'"Alto Tribunale dell'Amore", un'istituzione ispirata ai princìpi dell'amor cortese. Il tribunale aveva lo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d'amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne. I giudici venivano selezionati in base alla loro familiarità con la poesia d'amore.[22][23]

La più antica "valentine" di cui sia rimasta traccia risale al XV secolo e fu scritta da Carlo d'Orléans, all'epoca detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge a sua moglie (la seconda, Bonne di Armagnac) con le parole: Je suis desja d'amour tanné, ma tres doulce Valentinée… (Sono già malato d'amore, mia dolcissima Valentina).[24]

Successivamente, nell'Amleto di Shakespeare (1601), durante la scena della pazzia di Ofelia (scena V dell'atto IV), la fanciulla canta vaneggiando: "Domani è san Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina".

Inoltre, alla metà di febbraio si riscontrano i primi segni di risveglio della natura; nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che in quella data cominciasse l'accoppiamento degli uccelli, quindi l'evento si prestava a essere considerato la festa degli innamorati.[16]

San Valentino oggi[modifica | modifica wikitesto]

Soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, e per imitazione anche altrove, il tratto più caratteristico della festa di san Valentino è lo scambio di valentine, bigliettini d'amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell'amore romantico (la colomba, l'immagine di Cupido con arco e frecce, e così via). A partire dal XIX secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e la commercializzazione su vasta scala di biglietti d'auguri dedicati a questa ricorrenza.[25] La Greeting Card Association ha stimato che ogni anno vengono spediti il 14 febbraio circa un miliardo di biglietti d'auguri, numero che colloca questa ricorrenza al secondo posto, come numero di biglietti acquistati e spediti, rispetto al Natale.[26]

Già alla metà del XIX secolo, negli Stati Uniti, alcuni imprenditori come Esther Howland (1828-1904) cominciarono a produrre biglietti di san Valentino su scala industriale; a sua volta, la Howland si ispirò a una tradizione antecedente, originaria del Regno Unito. Fu proprio la produzione su vasta scala di biglietti d'auguri a dare impulso alla commercializzazione della ricorrenza e, al contempo, alla sua penetrazione nella cultura popolare.[25][27] Il processo di commercializzazione della ricorrenza continuò nella seconda metà del XX secolo, soprattutto a partire dagli Stati Uniti. La tradizione dei biglietti amorosi cominciò a diventare secondaria rispetto allo scambio di regali, come scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.[26]

In Italia, nella Historia di Terni, compilata da Francesco Angeloni e stampata a Roma nel 1646, non si trova il minimo accenno al patronato del santo sugli innamorati. Solo nel 1969 tale patronato è ricordato e posto in relazione a una tradizione anglosassone.[28]

Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, a Monselice i bambini salgono in processione al santuario di San Giorgio e ricevono una chiavetta di protezione contro l'epilessia, nota in Veneto come "male di San Valentino". A Vico del Gargano la stessa data è festeggiata una festa delle arance, il cui succo è usato come filtro d'amore. A Terni, infine, una gran varietà di eventi popolari e folcloristici è indetta in occasione della festa.

Nella società dei consumi il culto del santo ha subito un’ulteriore variazione. Il sociologo Roberto Segatori ha parlato a proposito di “uso sociale di San Valentino” riconducendo il successo del santo alla straordinaria operazione di marketing promossa a livello mondiale da tutte quelle imprese che legano il loro successo economico alla commercializzazione di prodotti materiali di oggettificazione delle emozioni.[17]

Motti e proverbi[modifica | modifica wikitesto]

  • Per San Valentino fiorisce lo spino[29]
  • Per San Valentino la primavera sta vicino[30]
  • A San Valentino ogni "Valentino" sceglie la sua "Valentina" (detto piuttosto antico)[16]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Valentine XIX secolo e inizio XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Cartoline e biglietti tridimensionali 1900-1930[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chambers 21st Century Dictionary, Reved ed., Allied Publishers, 2005 ISBN 9780550142108
  2. ^ Perché San Valentino è la festa degli innamorati, su Il Post, 13 febbraio 2023. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  3. ^ Perché san Valentino è la festa dell'amore, e non solo, su Famiglia Cristiana, 14 febbraio 2023. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  4. ^ Storia San Valentino festa degli innamorati: perché?, su Focus.
  5. ^ San Valentino, Il Patrono Degli Innamorati: Tra Storia E Tradizione, su Dreavel. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  6. ^ San Valentino, da devozione a culto globale, su Treccani. URL consultato il 26 gennaio 2024.
  7. ^ (EN) Valentine's Day Definition, History, & Traditions, su Enciclopedia Britannica.
  8. ^ (EN) Kithcart, David, St. Valentine, the Real Story, su Christian Broadcasting Network, 25 settembre 2013.
  9. ^ (EN) St Valentine Key, Italy, su Pitt Rivers Museum.
  10. ^ San Valentino e la chiave, su Il Friuli, 11 lug 2006.
  11. ^ Le chiavi di San Valentino, su unusual FVG, 13 feb 2022.
  12. ^ (EN) Holy Days, su Chiesa anglicana.
  13. ^ (EN) Pfatteicher, Philip H., New Book of Festivals and Commemorations: A Proposed Common Calendar of Saints, su Fortress Press, 1º agosto 2008.
  14. ^ San Valentino, festa di origine pagana, in Televideo, 14 febbraio 2009. URL consultato il 14 febbraio 2009.
  15. ^ Nicola Antonio Imperiale, San Valentino: l’origine del giorno più romantico dell’anno, su bari-e.it, 14 febbraio 2024. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  16. ^ a b c Alfredo Cattabiani, Santi d'Italia, Milano, Ed. Rizzoli, 1993, ISBN 88-17-84233-8. p. 910
  17. ^ a b San Valentino, da devozione a culto globale - Treccani, su Treccani. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  18. ^ LUPERCALI - Treccani, su Treccani. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  19. ^ a b Perché festeggiamo San Valentino? - Focus.it, su focus.it. URL consultato il 12 gennaio 2020.
  20. ^ Jack B. Oruch, St. Valentine, Chaucer, and Spring in February, Speculum, pp. 534-65.
  21. ^ Henry Ansgar Kelly, Chaucer and the Cult of Saint Valentine, Brill Academic Publishers, 1997, ISBN 90-04-07849-5.
  22. ^ Domestic Violence, Discourses of Romantic Love, and Complex Personhood in the Law - [1999] MULR 8; (1999) 23 Melbourne University Law Review 211
  23. ^ Court of Love: Valentine's Day, 1400 Archiviato il 2 gennaio 2009 in Internet Archive.
  24. ^ (EN) Valentine's Day, su history.com, History Channel. URL consultato il 14 febbraio 2015.
  25. ^ a b Leigh Eric Schmidt, The Fashioning of a Modern Holiday: St. Valentine's Day, 1840-1870, Winterthur Portfolio, pp. 209-245.
  26. ^ a b American Greeting Card Association website Archiviato l'11 ottobre 2008 in Internet Archive..
  27. ^ Leigh Eric Schmidt, The Commercialization of the calendar: American holidays and the culture of consumption, 1870-1930, in Journal of American History, 78. 3, 1991. pp 890-98.
  28. ^ San Valentino, da devozione a culto globale - Treccani, su Treccani. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  29. ^ Per san Valentino primavera non è, ma è vicino – Nella terra dei fiori, su nellaterradeifiori.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  30. ^ Fabio Gervasi, Proverbi e detti popolari del mese di Febbraio, su www.centrometeo.com. URL consultato il 10 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Leigh Eric Schmidt, The Fashioning of a Modern Holiday: St. Valentine's Day, 1840-1870, Winterthur Portfolio, 28.4 (Winter 1993).
  • Leigh Eric Schmidt, The Commercialization of the calendar: American holidays and the culture of consumption, 1870-1930, in Journal of American History, 78.3, 1991.
  • Jack B. Oruch, St. Valentine, Chaucer, and Spring in February, Speculum, 56 (1981).
  • Henry Ansgar Kelly, Chaucer and the Cult of Saint Valentine, Brill Academic Publishers, 1997, ISBN 90-04-07849-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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