Piero Colaprico

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Piero Colaprico nel 2014.

Piero Colaprico (Putignano, 8 dicembre 1957) è un giornalista, scrittore e storico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in Giurisprudenza alla Statale di Milano, vive nella metropoli lombarda, dove come giornalista si occupa di giustizia e cronaca nera. Ha coniato il termine Tangentopoli[1][2], riferendolo a un sistema di bustarelle e corruzione nel comune di Milano, alcuni mesi prima che lo scandalo del Pio Albergo Trivulzio desse origine al fenomeno noto come Mani pulite.

Come scrittore ha pubblicato alcuni saggi con taglio giornalistico (Duomo Connection, Manager Calibro 9 dedicato alla malavita milanese o Capire tangentopoli - pubblicato nel 1996) e romanzi e racconti gialli.

Ha scritto con Pietro Valpreda i primi tre libri della serie con il maresciallo Binda quale protagonista: Quattro gocce di acqua piovana, La nevicata dell'85 e La primavera dei maimorti. La saga proseguirà con L'estate del Mundial e La quinta stagione, scritti dal solo Colaprico dopo la morte di Valpreda.

Nel 2004 esce La Trilogia della città di M, un romanzo di tre lunghi racconti ambientati a Milano (come i libri della quadrilogia di Binda) con protagonista l'ispettore Bagni. Il libro si aggiudica il Premio Scerbanenco, ex aequo con Sorelle di Barbara Garlaschelli.

È caporedattore di Milano per La Repubblica.

Dal 2015 cura la rubrica "Il taglio" sul mensile Scarp de' tenis.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Sequestro alla milanese, Milano, Baldini & Castoldi, 1992. ISBN 88-85988-18-0.
  • Kriminalbar, Milano, Garzanti, 1999. ISBN 88-11-66324-5.
  • La donna del campione, Milano, Rizzoli, 2007. ISBN 978-88-17-01575-2.
  • L'uomo cannone, Milano, Edizioni Ambiente, 2007.
  • Scala C, Milano, Corriere della Sera, 2008.
  • Arrivano i NAM, Milano, Corriere della Sera, 2011.
  • La strategia del gambero, Milano, Feltrinelli, 2017 ISBN 978-88-07-03263-9.

Serie con il maresciallo Pietro Binda[modifica | modifica wikitesto]

  1. Quattro gocce di acqua piovana, con Pietro Valpreda, Milano, Tropea, 2001. ISBN 88-438-0253-4.
  2. La nevicata dell'85, con Pietro Valpreda, Milano, Tropea, 2001. ISBN 88-438-0309-3.
  3. La primavera dei maimorti, con Pietro Valpreda, Milano, Tropea, 2002. ISBN 88-438-0385-9.
  4. L'estate del mundial, Milano, Tropea, 2003. ISBN 88-438-0447-2.
  5. La quinta stagione, Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 88-17-01167-3.
  6. Il fantasma del ponte di ferro, Milano, Rizzoli, 2018 ISBN 978-88-17-10482-1

Serie Ispettore Bagni[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Duomo connection, con Luca Fazzo, Siena, Sisifo, 1991.
  • Piero Colaprico, Luca Fazzo, Manager calibro 9. Vent'anni di malavita a Milano nel racconto del pentito Saverio Morabito, Garzanti, 1995, p.186, ISBN 88-11-73854-7.
  • Capire Tangentopoli. Un manuale per capire, un saggio per riflettere, Milano, Il saggiatore, 1996. ISBN 88-428-0312-X.
  • La rivoluzione di Exodus. Idee, fatti e persone delle comunità di don Mazzi, Saronno, Monti, 2003. ISBN 88-8477-089-0.
  • Manuale di sopravvivenza per immigrati clandestini. [L'avventura italiana di Joan, immigrato rumeno], Milano, Rizzoli, 2007. ISBN 978-88-17-01975-0.
  • Mala storie. Il giallo e il nero della vita metropolitana, Milano, Il saggiatore, 2010. ISBN 978-88-428-1615-7.
  • Le cene eleganti, Milano, Feltrinelli, 2011. ISBN 978-88-07-17215-1.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 gli viene assegnato l'Ambrogino d'oro[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/09/restano-in-carcere-della-tangente.html?ref=search La Repubblica, 9 ottobre 1991
  2. ^ Italiano: i linguisti catturano 5.000 parole nuove, su explora.rai.it. URL consultato il 13 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2007).
  3. ^ Ambrogini, su milano.corriere.it, 12 dicembre 2006. URL consultato il 29 gennaio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN34760907 · ISNI (EN0000 0000 8371 6047 · SBN CFIV026370 · LCCN (ENn93059710 · GND (DE141324325 · BNF (FRcb15512827n (data) · J9U (ENHE987007337760005171 · CONOR.SI (SL102281315 · WorldCat Identities (ENlccn-n93059710