Nicola Coco

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Nicola Coco

Presidente della prima sezione civile della
Corte Suprema di Cassazione[1][2]
Durata mandato1938 –
1948

Presidente aggiunto del
Tribunale Supremo delle Acque[2]
Durata mandato1937 –
1938

Consigliere della Corte di Cassazione
Durata mandato1930 –
1937

Segretario generale dell'Associazione Generale fra i Magistrati d'Italia[3]
Durata mandato? –
?

Nicola Coco (Umbriatico, 2 ottobre 1882Roma, 3 maggio 1948) è stato un magistrato e giurista italiano[4].

Dal punto di vista sistematico fu molto vicino alla visione del grundnorm, teoria elaborata in passato dal filosofo e giurista austriaco Hans Kelsen.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Luigi, di professione farmacista, e di Teresina Morelli, napoletana e insegnante di pianoforte diplomatasi al conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, si laureò in Giurisprudenza ed iniziò la carriera giudiziaria nel 1906, a soli 24 anni, con la nomina a Pretore di Lagonegro.

Nel 1910 fu Pretore di Moliterno[5], per poi essere nominato Sostituto procuratore del Re a Cassino.

Nel 1917 venne trasferito alla Regia Procura di Roma[6], ove rimarrà fino al 1923, anno della sua nomina a sostituto Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Roma[7]. In quello stesso anno sarà, insieme a Gaetano Azzariti, tra i principali fondatori e promotori dell'Ufficio del Massimario.

Nel 1924 ottenne la cattedra di Filosofia del diritto penale all'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.

Consigliere della Corte di Cassazione dal 1930 al 1937, venne poi nominato Procuratore generale del Re presso la Corte d'appello di Cagliari[2], senza però esercitare mai quella funzione; fu invece presidente aggiunto del Tribunale Supremo delle Acque[2] fino al 1938, quando ricevette la nomina a Presidente della prima sezione civile della Corte Suprema di Cassazione[2].

Fu noto soprattutto per aver partecipato ai lavori di stesura del nuovo codice civile italiano nonché del codice di procedura civile, entrambi entrati in vigore nel 1942. Si occupò prevalentemente della stesura di leggi in materia di contratti, obbligazioni, diritto del lavoro, ecc.

Nicola Coco si spense a Roma il 3 maggio 1948.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]