Michele Abruzzo

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Michele Abruzzo

Michele Abruzzo (Sciacca, 29 dicembre 1904Catania, 17 novembre 1996[1]) è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato alla fine del 1904, venne dichiarato all'anagrafe soltanto il 2 gennaio del 1905[2]. Attore poliedrico, minorenne fuggì da casa sua, debuttando a soli 14 anni nella compagnia dell'attore-mattatore siciliano Giovanni Grasso. Il suo primo maestro fu pero' un puparo dell'Opera dei pupi, prima che lui formasse adolescente con amici un gruppo parrocchiale di teatro a Sciacca[2].

Passò nella compagnia folkloristica del catanese Attilio Rapisarda, denominata Scene e canti siciliani[3][4]. Dopo la morte di Grasso e di Angelo Musco (1937), per la stagione teatrale 1938-'39, forma con Rosina Anselmi una grande Compagnia siciliana Anselmi-Abruzzo[5], girando i teatri più prestigiosi della penisola. Circolò pure la notizia che dovevano essere supportati da lì a breve anche da attori come Turi Pandolfini, una volta liberatosi da impegni cinematografici[6]. Per l'Illustrazione italiana doveva trattarsi dell'epoca di "una brillante resurrezione del teatro siciliano" per via dell'iniziativa capocomicale di Tommaso Marcellini, parallela a quella del duo Anselmi-Abruzzo[7].

Erede naturale dello stesso Musco, Abruzzo riprende il repertorio del maestro – ne è prova il Liolà di Luigi Pirandello, regia di Santi Savarino, nel '39[8] – e lo arricchisce con nuovi lavori scritti da altri autori che scrivono apposta per lui. Fra gli interpreti principali della compagnia figurano nomi di Franzi Carra, Pietro Anselmi, Giuseppe Pistone, Armando Ferrara, Enzo Colombo, Giuseppe Lelio[9]. È apprezzato dalla migliore critica nazionale – uno su tutti, il critico Renato Simoni – per le sue interpretazioni sia brillanti che drammatiche che lo pongono tra gli attori più bravi ed espressivi del panorama italiano di quegli anni.

Nel 1945 costituisce la Compagnia dei Grandi Spettacoli del Comm. Michele Abruzzo con Margherita Nicosia e Umberto Spadaro. Dagli anni '50 si interrompe il lungo sodalizio con Rosina Anselmi e Abruzzo forma una propria compagnia.

Nel 1958 è tra i fondatori – assieme a Turi Ferro, che è stato suo allievo, Umberto Spadaro, Rosolino Bua, l'Anselmi, Mario Giusti e tanti altri – dell'Ente Teatro di Sicilia, poi Teatro Stabile di Catania.

Dopo aver debuttato giovanissimo nel film muto 'A legge diretto da Elvira Notari (1920), esordisce nel cinema sonoro come protagonista del film di Mario Mattoli L'ha fatto una signora (1938), accanto a Rosina Anselmi. Successivamente, fino agli anni Settanta, ricopre al cinema quasi sempre ruoli di fianco o di carattere. In televisione nel 1984 interpreta il ruolo del Procuratore della Repubblica Scardona nello sceneggiato La piovra, diretto da Damiano Damiani.

Diventa Cavaliere di Gran Croce dei Santi Maurizio e Lazzaro per i suoi meriti artistici, ritira numerosi premi come il Telamone di Agrigento (1986) e il "Pirandello".

Teatro (elenco parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Compagnia del Teatro Stabile di Catania[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1987: "Re D'Argento" Dagala del Re Santa Venerina CT.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michele Abruzzo, su siciliafilm.wordpress.com.
  2. ^ a b Giuliano Consoli, Dopo Musco (...), "La Sicilia", Ct, 19.11.1996.
  3. ^ Giuseppe Ganci Battaglia, Storia di Sicilia: dalle origini all'autonomia, Palermo, G. Denaro 1965, p.239.
  4. ^ Teatro Siciliano, "Enciclopedia dello spettacolo", vol. 10, Roma, UNEDI, 1975, p. 1965.
  5. ^ -, Boccascena, "La Stampa", domenica 17 Luglio 1938, p.5.
  6. ^ -, Cronache del Teatro e della Radio, "La Stampa", domenica 25 settembre 1938, p.5.
  7. ^ "L'Illustrazione italiana", 1938, XI. Citazione: Anche grazie all'ingresso dell'"importante Compagnia drammatica siciliana guidata da Tommaso Marcellini, con l'ausilio di due noti scrittori di Sicilia: Rosso di San Secondo e Santi Savarino. La Compagnia riesumerà commedie di Verga, Capuana, Pirandello e Nino Martoglio e (...) una larga messe di novità, fra le quali: 'L'altro figlio', 'Bellavita' e 'Cecè' di Pirandello; 'Annata ricca' di Martoglio; 'Calura' di Rosso di San Secondo; 'Roccaverdina' di Capuana; 'La congiura delle mogli gelose' di Savarino".
  8. ^ -, Teatri e concerti: « Liolà » nella regia di Savarino, "La Stampa", sabato 10 Giugno 1939, p.4.
  9. ^ -, Compagnia dialettale Anselmi Rosina - Michele Abruzzo,"Il dramma", a. XV, n. 293, 1º novembre 1938, p. 26. Legale rappresentante: Lindoro Colombo; Direttore artistico: Rosina Anselmi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Teatro Stabile di Catania. 30 anni: un palcoscenico dal cuore Siciliano, a cura di Filippo Arriva, Catania, G. Maimone Editore, 1989.
  • Luciano Mirone, Michele Abruzzo racconta... Il Teatro Siciliano, Catania, Edizioni Greco, 1992.
  • Giuliano Consoli, Dopo Musco uno degli ultimi fra i grandi attori siciliani, La Sicilia, Catania, 19 novembre 1996, p. 38.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN175914936 · ISNI (EN0000 0003 8182 0109 · SBN PALV044689 · BNF (FRcb165302319 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-175914936