Martin Edwards (scrittore)

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Martin Kenneth Edwards (Knutsford, 7 luglio 1955) è uno scrittore britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1955 a Knutsford[1], ha frequentato il Balliol College di Oxford laureandosi nel 1977 e nel 1980 si è trasferito a Liverpool dove ha svolto la professione di solicitor[2].

Specializzatosi in diritto del lavoro presso la Mace & Jones Grundy Kershaw, dopo aver pubblicato 5 opere sull'argomento, nel 1991 ha esordito nella narrativa gialla con Coraggio, Devlin!, primo capitolo di una serie di 8 romanzi aventi per protagonista l'avvocato di Liverpool Harry Devlin[3].

Autore di numerosi romanzi polizieschi, è anche un apprezzato critico del genere al quale ha dedicato una serie di approfondimenti tra cui The Golden Age of Murder[4] e The Story of Classic Crime in 100 Books, premiati entrambi con il Macavity Award per il miglior saggio[5].

A coronamento della sua carriera, è stato insignito del Cartier Diamond Dagger nel 2020[6].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Serie Harry Devlin[modifica | modifica wikitesto]

  • Coraggio, Devlin! (All the Lonely People, 1991), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2772, 2002 traduzione di Marilena Caselli
  • Le rose sulla faccia (Suspicious Minds, 1992), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2580, 1998 traduzione di Marilena Caselli
  • Mi ricordo di te (I Remember You, 1993), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2607, 1999 traduzione di Marilena Caselli
  • L'archivio (Yesterday’s Papers, 1994), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2478, 1996 traduzione di Marilena Caselli
  • Le regole del tradimento (Eve of Destruction, 1996), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2511, 1997 traduzione di Marilena Caselli
  • Il sorriso del diavolo (The Devil in Disguise, 1998), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2667, 2000 traduzione di Marilena Caselli
  • Primo taglio (First Cut is the Deepest, 1999), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2710, 2001 traduzione di Marilena Caselli
  • Waterloo Sunset (2008)

Serie Lake District[modifica | modifica wikitesto]

  • Il sentiero delle tombe (The Coffin Trail, 2004), Milano, Il Giallo Mondadori N. 3147, 2016 traduzione di Mauro Boncompagni
  • The Cipher Garden (2006)
  • The Arsenic Labyrinth (2007)
  • The Serpent Pool (2010)
  • The Hanging Wood (2011)
  • The Frozen Shroud (2013)
  • The Dungeon House (2015)

Serie Rachel Savernake[modifica | modifica wikitesto]

  • Gallows Court (2018), prima edizione italiana: La figlia del giudice, Polillo Editore, 2022, traduzione di Francesco Vitellini
  • Mortmain Hall (2020)

Altri romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Take My Breath Away (2002)
  • Dancing for the Hangman (2008)

Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Where Do You Find Your Ideas? and Other Stories (2001)
  • The New Mysteries of Sherlock Holmes (2014)
  • Acknowledgments and Other Stories (2014)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Understanding Computer Contracts (1983)
  • Understanding Dismissal Law (1984)
  • Managing Redundancies (1986)
  • Executive Survival (1988)
  • Careers in the Law (1988)
  • Know-How for Employment Lawyers (1995)
  • Tolley's Equal Opportunities Handbook (2000)
  • Urge to Kill (2002)
  • The Golden Age of Murder (2015)
  • Taking Detective Fiction Seriously (2017)
  • The Story of Classic Crime in 100 Books (2017)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Vita e opere, su fantasticfiction.com. URL consultato il 2 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Biografia e bibliografia, su bookseriesinorder.com. URL consultato il 2 maggio 2020.
  3. ^ Murder on Deck!: Shipboard & Shoreline Mystery Stories, p. 292, p. 292.
  4. ^ (EN) Mark Lawson, The Golden Age of Murder by Martin Edwards review – an excellent work of detection, su theguardian.com, 28 maggio 2015. URL consultato il 2 maggio 2020.
  5. ^ (EN) Albo d'oro, su mysteryreaders.org. URL consultato il 2 maggio 2020.
  6. ^ (EN) Florence Leslie, Martin Edwards wins 2020 Diamond Dagger award for crime writing, su thebookseller.com, 24 febbraio 2020. URL consultato il 2 maggio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN162301183 · ISNI (EN0000 0001 1978 3007 · Europeana agent/base/101288 · LCCN (ENno96018207 · GND (DE133063194 · J9U (ENHE987012091163705171 · WorldCat Identities (ENlccn-no96018207