Lodovico Pico della Mirandola

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Lodovico Pico della Mirandola
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Pico della Mirandola, opera di Pier Leone Ghezzi
 
Incarichi ricoperti
 
Nato9 dicembre 1668 a Mirandola
Nominato patriarca25 giugno 1706 da papa Clemente XI
Consacrato patriarca11 luglio 1706 dal cardinale Fabrizio Paolucci
Creato cardinale18 maggio 1712 da papa Clemente XI
Pubblicato cardinale26 settembre 1712 da papa Clemente XI
Deceduto10 agosto 1743 (74 anni) a Roma
 

Lodovico Pico della Mirandola (Mirandola, 9 dicembre 1668Roma, 10 agosto 1743) è stato un cardinale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lapide dedicata a Lodovico Pico della Mirandola (Basilica di Santa Prassede, Roma)

Lodovico nacque il 9 dicembre 1668, a Mirandola, nella diocesi di Reggio Emilia. Egli era discendente dalla famiglia dei duchi della Mirandola e precisamente era l'ottavo dei nove figli del duca Alessandro II Pico della Mirandola, marchese di Concordia nonché generale dell'esercito francese, e di Anna Beatrice d'Este, principessa di Modena e Reggio. Suoi fratelli furono Maria Isabella, Laura, Francesco Maria, Galeotto, Virginia, Fulvia, Giovanni e Alessandro. Egli era imparentato col cardinale Anton Maria Salviati.

Ottenuto il dottorato in utroque iure, ottenne le insigne clericali il 1º novembre 1683.

Dopo che i francesi attaccarono la sua città natale, egli fuggì a Bologna, poi a Roma ed infine a Vienna dove venne ricevuto dall'Imperatore che lo accolse nel suo esilio forzato. Tornato a Roma, venne nominato prelato domestico di Sua Santità e chierico della camera apostolica dal 21 maggio 1699. Prefetto della Camera di Sua Santità dal 7 giugno 1706, ricevette poco dopo il suddiaconato.

Eletto patriarca titolare di Costantinopoli dal 25 giugno 1706, dovette ottenere una dispensa per aver solo ricevuto il suddiaconato senza ancora aver preso gli ordini sacri. Consacrato vescovo, divenne assistente al trono pontificio dal 28 giugno 1706 e quindi Prefetto del Palazzo Apostolico dal 24 ottobre 1707. Venne nominato governatore di Castel Gandolfo in quello stesso 1707 per un triennio.

Creato cardinale in pectore nel concistoro del 18 maggio 1712, il suo nome venne pubblicato nel concistoro del 26 settembre di quell'anno, ricevendo il 21 novembre la berretta cardinalizia ed il titolo di San Silvestro in Capite. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 4 gennaio 1717, venne trasferito alla sede episcopale di Senigallia col titolo di arcivescovo dal 22 novembre di quell'anno. Prefetto della Sacra Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie, partecipò al conclave del 1721 che elesse a pontefice Innocenzo XIII e nuovamente a quello del 1724 che elesse papa Benedetto XIII. Dopo aver rinunciato al governo della propria arcidiocesi il 10 settembre 1724, fece ritorno a Roma, venne nominato arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore nel luglio 1730. Optò quindi per il titolo cardinalizio di Santa Prassede dal 24 aprile 1728 per poi prendere parte al conclave del 1730 che elesse papa Clemente XII, rinunciando poco dopo all'incarico di arciprete. Optando quindi per l'ordine dei vescovi, venne assegnato alla sede suburbicaria di Albano dal 9 aprile 1731 e con questo titolo partecipò al conclave del 1740 che elesse papa Benedetto XIV. Prescelse dunque il titolo di Porto-Santa Rufina il 29 agosto 1740 e venne nominato vice-decano del Sacro Collegio dei Cardinali.

Morì il 10 agosto 1743 nel suo palazzo di Roma nei pressi della Basilica dei Santi XII Apostoli. Il giorno successivo la sua salma venne trasferita nella stessa basilica dove il 12 agosto ebbero luogo i funerali. Il corpo venne quindi trasportato nella nuova chiesa dell'arciconfraterita del Santissimo Nome di Maria alla Colonna Traiana a Roma, della quale era stato un copioso benefattore e ivi sepolto secondo la sua volontà. Qui ancora oggi si trova una placca nei pressi dell'altar maggiore con le sue armi. Il suo cuore, invece, venne sepolto nella chiesa di Santa Prassede a Roma dove il cardinale Angelo Maria Querini ebbe modo di comporre in suo nome un elogio funebre. Nel suo testamento specificò il legato per trecento messe da celebrarsi per la redenzione della sua anima di cui duecento nelle chiese di Roma e cento nella diocesi di Albano ove era stato anche vescovo.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alessandro I Pico della Mirandola Ludovico II Pico della Mirandola  
 
Fulvia da Correggio  
Galeotto IV Pico della Mirandola  
Eleonora Segni ?  
 
?  
Alessandro II Pico della Mirandola  
Carlo I Cybo-Malaspina Alderano Cybo-Malaspina  
 
Marfisa d'Este  
Maria Cybo-Malaspina  
Brigida Spinola, patrizia genovese Giannettino Spinola, patrizio genovese  
 
Diana De Mari, patrizia genovese  
Lodovico Pico della Mirandola  
Cesare d'Este Alfonso d'Este  
 
Giulia Della Rovere  
Alfonso III d'Este  
Virginia de' Medici Cosimo I de' Medici  
 
Camilla Martelli  
Anna Beatrice d'Este  
Carlo Emanuele I di Savoia Emanuele Filiberto di Savoia  
 
Margherita di Valois  
Isabella di Savoia  
Caterina Michela d'Asburgo Filippo II di Spagna  
 
Elisabetta di Valois  
 

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Maestro di Camera della Corte Pontificia Successore
Tommaso Ruffo 7 giugno 1706 - 24 ottobre 1707 Antonio Francesco Sanvitale
Predecessore Patriarca titolare di Costantinopoli Successore
Odoardo Cybo 25 giugno 1706 - 26 settembre 1712 Andrea Riggio
Predecessore Prefetto del Palazzo Apostolico Successore
Giuseppe Vallemani 24 ottobre 1707 - 26 settembre 1712 Fabio degli Abati Olivieri
(pro-prefetto)
Predecessore Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite Successore
Johann Philipp von Lamberg 21 novembre 1712 - 24 aprile 1728 Prospero Marefoschi
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Michelangelo Conti 4 gennaio 1717 - 10 gennaio 1718 Antonio Felice Zondadari senior
Predecessore Vescovo di Senigallia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Giandomenico Paracciani 22 novembre 1717 - 10 settembre 1724 Bartolomeo Castelli
Predecessore Prefetto della Congregazione sopra la Correzione dei Libri della Chiesa Orientale Successore
- 1º gennaio 1722 - 10 agosto 1743 Fortunato Tamburini, O.S.B.Cas.
Predecessore Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie Successore
? 1º gennaio 1724 - 10 agosto 1743 Raffaele Cosimo de' Girolami
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Prassede Successore
Filippo Antonio Gualterio 24 aprile 1728 - 9 aprile 1731 Antonio Felice Zondadari senior
Predecessore Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore Successore
Pietro Ottoboni 1º luglio 1730 - 10 agosto 1743 Girolamo Colonna di Sciarra
Predecessore Cardinale vescovo di Albano Successore
Giacomo Boncompagni 9 aprile 1731 - 29 agosto 1740 Pier Luigi Carafa
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Tommaso Ruffo 29 agosto 1740 - 10 agosto 1743 Annibale Albani
Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Tommaso Ruffo 29 agosto 1740 - 10 agosto 1743 Annibale Albani
Controllo di autoritàVIAF (EN30280843 · ISNI (EN0000 0000 1366 6662 · SBN RMLV060885 · BAV 495/83186 · CERL cnp01425887 · GND (DE116179015 · WorldCat Identities (ENviaf-30280843