Linea 6 (metropolitana di Parigi)

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Linea 6
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ReteMetropolitana di Parigi
StatoBandiera della Francia Francia
CittàParigi
Apertura1909
Ultima estensione1942
GestoreRATP
Caratteristiche
Stazioni28
Lunghezza13,6 km
Distanza media
tra stazioni
504 m
Trazionemetropolitana su gomma
Materiale rotabileMP 73 e MP 89CC
Statistiche
Passeggeri giornalieri-
Passeggeri annuali100,7 milioni (2004)
Mappa della linea
pianta
pianta

La linea 6 della metropolitana di Parigi è una delle 16 linee di metropolitana che servono Parigi, in Francia. Tale linea costituisce la parte meridionale di un percorso ferroviario circolare (con la linea 2 che ne forma la parte settentrionale). È la sesta linea più frequentata del sistema e si sviluppa su di un viadotto sopraelevato per più di metà del percorso.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 ottobre 1900: apertura della tratta da Etoile a Trocadéro come estensione della linea 1
  • 6 novembre 1903: estensione da Trocadéro a Passy; la linea diventa conosciuta come linea 2 Sud.
  • 24 aprile 1906: la linea 2 Sud viene estesa da Passy a Place d'Italie.
  • 14 ottobre 1907: la linea 2 Sud da Etoile a Place d'Italie viene incorporata dalla linea 5.
  • 1º marzo 1909: viene aperta la linea 6 da Place d'Italie a Nation.
  • 12 ottobre 1942: la tratta Etoile-Place d'Italie viene trasferita dalla linea 5 alla 6 (Place d'Italie-Nation) per separare le sezioni sotterranee e sopraelevate della metropolitana (perché le ultime erano più vulnerabili agli attacchi aerei).
  • 1974: per ridurre la rumorosità della linea, i binari vengono convertiti per accogliere i treni su gomma.
  • 10 gennaio 2023: viene introdotto il primo convoglio MP 89CC ristrutturato, proveniente dalla Linea 4 per sostituire i vetusti MP 73.

Stazioni che hanno cambiato nome[modifica | modifica wikitesto]

Parte del tracciato della linea 6
Fermata al Trocadéro, della linea 6
  • 15 ottobre 1907: la stazione Avenue de Suffren (allora sulla linea 5) diventa Rue de Sèvres.
  • 11 marzo 1910: la stazione Montparnasse (allora sulla linea 5) diventa Avenue du Maine.
  • 1º novembre 1913: la stazione Rue de Sèvres (allora sulla linea 5) diventa Sèvres-Lecourbe.
  • 30 giugno 1933: la stazione Avenue du Maine (allora sulla linea 5) diventa Bienvenüe.
  • 1º marzo 1937: Saint-Mandé diventa Picpus.
  • 12 luglio 1939: Charenton diventa Dugommier.
  • 6 ottobre 1942: la stazione Bienvenüe (allora sulla linea 5) diventa Montparnasse - Bienvenüe.
  • 18 giugno 1949: Grenelle diventa Bir-Hakeim.
  • 1970: Étoile diventa Charles de Gaulle - Étoile.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Essendo stata una buona parte delle stazioni della linea 6 costruita su viadotti, il percorso offre delle belle vedute di Parigi, come quella da Pont de Bir-Hakeim tra Passy e Bir-Hakeim che dà sulla Torre Eiffel.
La linea 6 passa, inoltre, vicino a numerosi luoghi d'interesse:

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Sulla linea 6 è stata girata una famosa scena del film Il poliziotto della brigata criminale (1975), nella quale il commissario Letellier (Jean-Paul Belmondo) sale in maniera rocambolesca a bordo del convoglio MP 73 nº 6527 in corsa, strisciando e camminano a lungo sul tetto per inseguire un criminale, col quale ingaggia un conflitto a fuoco a bordo di un vagone, avendo infine la meglio[1][2]. In seguito, diverse persone tentarono imprudentemente di emularlo, spesso rimettendoci la vita.[senza fonte]

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Nel racconto di Julio Cortazár Manoscritto trovato in una tasca del 1974, ambientato nella metropolitana di Parigi e contenuto nella raccolta Ottaedro, vengono citate le stazioni della linea 6: Denfert-Rocherau, Pasteur, Raspail, Montparnasse-Bienvenüe, La Motte-Picquet, Corvisart e Daumesnil. Il racconto si fonda su un gioco di "coincidenze" che l'io-narrante si impone. Nel testo il gioco è così spiegato: "La regola del gioco era questa, un sorriso nel vetro del finestrino e il diritto di seguire una donna e sperare disperatamente che la sua linea coincidesse con quella che avevo deciso io prima di ogni viaggio; e allora – sempre, finora –, vederla prendere una diversa direzione e non poterla seguire, obbligato a tornare al mondo di sopra e entrare in un caffè e continuare a vivere finché poco a poco, ore o giorni o settimane, la sete reclamando di nuovo la possibilità che tutto coincidesse finalmente, donna e vetro di finestrino, sorriso accettato o rifiutato, coincidenze di treni e allora finalmente sì, allora il diritto di avvicinarmi e di pronunciare la prima parola, spessa di tempo ristagnante, di interminabile vagare nel fondo del pozzo fra i ragni del crampo".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Sito dedicato al film, su chgilles.free.fr.
  2. ^ (FR) Erreurs de films – Peur sur la ville (1975), su erreursdefilms.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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