La Merced (goletta)

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La Merced
Descrizione generale
Tiposchooner
CostruttoriJames Robertson
CantiereCantiere Navale di Benicia, in California
Varo1917
Caratteristiche generali
Dislocamento1.938
Stazza lorda2.146,34 tsl
Propulsionevela
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La goletta La Merced e stata una nave mercantile a vela statunitense utilizzata dal 1917 al 1966.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il relitto della goletta La Merced ad Anacortes, Stato di Washington.

La goletta a quattro alberi La Merced fu costruita (official number 215.578) a Benicia, in California, nel 1917 sotto la supervisione di James Robertson, e venne varata nel corso di quell'anno.[1] La nave aveva scafo in legno, era lunga 232 piedi, larga 42,6 piedi e una profondità di stiva di 26,65 piedi.[2] La Merced stazzava 2.146,34 tonnellate lorde e 1.938 tonnellate nette disponeva di due motori diesel Atlas da 400 CV che azionavano due eliche.[3]

Prima ancora che la nave fosse completata per l'acquirente Andrew Mahoney, essa fu venduta alla Standard Oil Company.[1] La Standard Oil utilizzò La Merced per trasportare prodotti petroliferi, come benzina e cherosene, contenuti in contenitori metallici imballati in scatole di legno, con porti di scalo come San Pedro, San Francisco, Sydney, Newcastle, e Melbourne, in Australia.[1] Dopo due anni nella flotta della Standard Oil, nell'ottobre 1919 La Merced fu venduta a Walter S. Scammell di Port Townsend, Washington, continuando a trasportare petrolio.[1] Come riportato in International Marine Engineering nel 1919, La Merced andò Melbourne con un carico di casse di petrolio in quarantotto giorni e ritorno con un carico di grano in cinquantatré.[1] In una sera dell'ottobre 1921, La Merced aveva appena gettato l'ancora nelle vicinanze dell'isola di Alcatraz quando il piroscafo messicano Korrigan III la speronò.[1] Il capitano del La Merced stava emettendo il fischio da nebbia quando avvenne l'incidente, che comportò un danno significativo.[1] I rimorchiatori di salvataggio riuscirono, utilizzando le pompe, a salvare la goletta che affondava che venne rimorchiata al Moore Shipbuilding Plant per le riparazioni.[1] Nel maggio 1922, la nave si incagliò in un canale nel porto di Honolulu senza riportare danni.[1] Fu sottoposta a revisione generale in un bacino di carenaggio di Portland, Oregon, nel 1923 e poi a ulteriori lavori presso la Moore Dry Dock Company di Oakland nel 1924.[1]

La goletta fu utilizzata da Walter S. Scamell fino al 1926, con porti di scalo tra cui le Hawaii, le Isole Salomone e la Columbia Britannica.[2] Nel gennaio 1926 venne acquistata da un acquirente di Seattle, Nick Bez della P.E. Harris Company, nel gennaio 1926 e convertita in conservificio galleggiante per la pesca del salmone in Alaska.[1] Furono mantenuti i quattro alberi, insieme a boma e vele, ma il profilo del ponte cambiò con l'aggiunta di una grande tuga.[2] Fu aggiunta anche una timoneria sopraelevata, così come le cuccette per l'equipaggio nella stiva.[2] La Merced venne successivamente venduta alla Peter Pan Seafoods, Inc.[1]

Un notiziario del 31 maggio 1947 affermava che: La “La Merced”, una veterana del litorale di Seattle, viaggia verso nord da numerosi anni. I salmoni vengono catturati dai pescatori a bordo della nave, puliti, inscatolati e trasportati a riva. La nave ha un equipaggio di 50 filippini addetti alla pesca e all'industria dell'inscatolamento e un equipaggio di 20 persone, con altri otto uomini per compiti vari. L’anno scorso “La Merced” ha riportato indietro un totale di 61.000 casse di salmone in scatola.[2]

La goletta La Merced continuò la sua carriera come conservificio galleggiante fino al 1965, quando fu venduta alla Rainwater Terminal Company di Seattle.[2] Nell'agosto dello stesso la Rainwater ha iniziato a demolire la nave, rimuovendo le eliche, i motori e le attrezzature del ponte.[2] Gli alberi furono tagliati vicino al livello del ponte nell'agosto di quell'anno, così come il bompresso.[2]

Lo scafo fu quindi spostato nel cantiere navale di Anton e Florence Lovric dopo il 1966 e preparato per essere usato come frangiflutti.[2] La nave manteneva la sua forma e rimaneva a tenuta stagna, con lo scafo riempito di rocce, sabbia e fango dragati dal cantiere navale.[2] Lo scafo fu quindi posizionato sulla riva dell'isola di Fidalgo ad Anacortes, Stato di Washington, utilizzato come frangiflutti per il porto turistico di Lovric.[2]

Il relitto[modifica | modifica wikitesto]

Gli spazi interni, sebbene interrati, conservano gli arredi originali, comprese le cuccette e gli alloggi per i lavoratori dell'industria conserviera.[2] Anche i supporti e gli alberi del motore sono ancora al loro posto.[4] Lo specchio di poppa venne ricoperto con lamiera d'acciaio saldata per rinforzare lo scafo in quest'area durante la seconda guerra mondiale.[2]

Il relitto dello schooner La Merced e stato inserito nel National Register of Historic Places il 17 aprile 1990. Nel 1990 lo scafo era ancora in buone condizioni, senza distorsioni o deformazioni immediatamente evidenti.[2] La cabina dell'industria conserviera sul ponte fu demolita e incendiata nel 1987 dal signor Lovric a causa del pericolo di un crollo imminente.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Historic American Engineering Record.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n Anacortestoday.
  3. ^ Morris 1979, p. 32-33.
  4. ^ a b Interview with Anton "Tony" Lovric at his yard, Anacortes, Washington, April 28, 1988.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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