Kickxia

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Cencio
Kickxia lanigera
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Sottofamiglia Antirrhinoideae
Tribù Antirrhineae
Genere Kickxia
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Scrophulariaceae
Tribù Antirrhineae
Genere Kickxia
Dumort., 1827
Specie
(Vedi testo)

Kickxia Dumort., 1827 è un genere di piante erbacee o arbustive della famiglia delle Plantaginaceae.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere è stato dato in ricordo del botanico e crittogamico belga Jean Kickx (1775-1831), autore di una "Flora Bruxellensis" (1812).[2][3]

Il nome scientifico è stato definito dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878) nella pubblicazione "Florula Belgica" del 1827.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Kickxia elatine
Le foglie
Kickxia spuria
Infiorescenza
Kickxia commutata
I fiori
Kickxia spartioides

Queste piante raramente raggiungono il metro di altezza (almeno nelle specie europee). La forma biologica tipica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Altre specie sono di tipo perenne (piccoli arbusti).[5][6][7][8]

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici normalmente sono del tipo a fittone.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

La parte aerea del fusto varia da prostata a ascendente. La superficie può essere ricoperta con peli patenti.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie, sessili o picciolate, lungo il fusto sono disposte in modo alterno (alla base possono essere opposte). La lamina ha una forma da lanceolata-lineare a ovata con apice arrotondato, bordi da interi a grossolanamente dentati (o lobati) e base astata o arrotondata.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Le infiorescenze sono formate da fiori peduncolati e solitari all'ascella delle foglie superiori.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[6]
  • Il calice, tuboloso-campanulato, più o meno attinomorfo e gamosepalo, è formato da cinque profonde lacinie con forme lanceolate.
  • La corolla, gamopetala e tubolare (da cilindrica a campanulata) è del tipo bilabiato, ed è completamente chiusa da un rigonfiamento del labbro superiore (corolla personata). Inoltre uno sperone (o un sacco) diritto o ricurvo è presente all'altezza delle fauci della gola della corolla in posizione abassiale. Il colore della corolla è giallastro o lillacino con il labbro superiore violetto.
  • L'androceo è formato da 4 stami didinami tutti fertili. I filamenti sono adnati alla base della corolla e sono inclusi o poco sporgenti. Le antere sono formate da due teche distinte e divaricate e formano una struttura simile ad un anello. La deiscenza è longitudinale attraverso due fessure. I granuli pollinici sono tricolpoporati. Il nettare si trova nello sperone e può essere raggiunto solamente dagli insetti che riescono a entrare nelle fauci chiuse dal rigonfiamento del labbro superiore.[9]
  • Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario è supero con placentazione assile e forma da ovoidi a subglobose. Gli ovuli per loculo sono numerosi, hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[10]. Lo stilo ha uno stigma da capitato a fortemente bilobo.

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è una capsula avvolta dal calice accrescente. Dimensioni della capsula 4 - 4,5 mm. I semi, numerosi con forme da reniformi a ellissoidi, hanno una superficie ricoperta da una rete di creste, delimitanti aree alveolate. Al momento della maturazione i semi fuoriescono da due fori (opercoli) che si aprono nella parte superiore del frutto (capsula porocida - sect. Kickxia).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo genere è relativa all'areale compreso dal Mediterraneo occidentale fino all'Asia sud-occidentale.[5]

Solamente due delle 5 specie presenti sul territorio italiano si trovano anche sulle Alpi. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione delle specie alpine[12].

Specie Comunità
vegetali
Piani
vegetazionali
Substrato pH Livello trofico H2O Ambiente Zona alpina
Kickxia elatine 2 collinare Ca-Si neutro medio secco B1 CN TO VC CO BG VI TN TV BL
Kickxia spuria 2 collinare Ca-Si neutro medio medio B1 CN TO BG VR VI TN
Legenda e note alla tabella.

Substrato: con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili).
Zona alpina: vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).
Comunità vegetali: 2 = comunità terofitiche pioniere nitrofile.
Ambienti: B1 = campi, colture e incolti.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo genere (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie[6] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie[7], o anche 117 generi e 1904 specie[13] o 90 generi e 1900 specie[14]) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Antirrhinoideae (tribù Antirrhineae) e si compone di una decina di specie.[5]

Il numero cromosomico delle specie del genere è: 2n = 18 e 36.[5]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente le specie di questo genere erano descritte da Linneo nella sua opera "Species Plantarum" all'interno del genere della "bocca di leone" (Antirrhinum).[9] Quindi sono state trasferite nel genere Linaria e solo più tardi (Dumortier, 1827) nel nuovo genere Kickxia che fino a poco tempo fa era circoscritto nella famiglia Veronicaceae o Scrophulariaceae a seconda dei vari Autori.[5] L'attuale posizione tassonomica è stata realizzata con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG).[14]

Studi filogenetici recenti hanno individuato due cladi ben separati all'interno del genere: (1) sect. Kickxia e (2) sect. Valvatae. Secondo gli Autori della ricerca le differenze tra le due sezioni sono della stessa entità di quelle usate per separare altri generi strettamente correlati nella tribù Antirrhineae. Pertanto la sect. Valvatae viene proposta come genere separato con il nome di Nanorrhinum.[15] Le due sezioni si distinguono per i seguenti caratteri: (1) sect. Kickxia: le antere sono cigliate e i frutti sono delle capsule deiscenti per opercoli; (2) sect. Valvatae: le antere sono glabre e i frutti sono delle capsule deiscenti per valve.[16] Sono inoltre diverse le aree di origine dei due gruppi: Arabia per il Nanorrhinum, mentre per la sect. Kickxia è la Macaronesia.[17]

Specie spontanee italiane[modifica | modifica wikitesto]

Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l’elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una specie dall'altra)[18].

  • Gruppo 1A: le foglie, almeno quelle superiori, sono del tipo astato o sagittato, mentre la base possiede due appendici divergenti;
  • Gruppo 2A: il colore della corolla è biancastro o giallo ed è lunga 7 - 15 mm; le capsule sono lunghe 2,5 - 4,5 mm;
  • Kickxia commutata (Rchb.) R. M. Fritsch, 1897 - Cencio perennante: lo sperone è ricurvo e i semi sono tubercolati. L'altezza varia da 20 a 50 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita reptante (H rept); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo; l'habitat tipico sono i pascoli e gli incolti aridi; sul territorio italiano è una specie rara e si trova al Centro e al Sud fino ad una altitudine di 1.000 m s.l.m..
  • Kickxia elatine (L.) Dumort., 1827 - Cencio minore: lo sperone è diritto e i semi sono alveolati. L'altezza varia da 10 a 30 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo; l'habitat tipico sono le vigne e gli incolti aridi (è una malerba); sul territorio italiano è una specie comune e si trova ovunque fino ad una altitudine di 1.100 m s.l.m..
  • Gruppo 2B: il colore della corolla è lilla ed è lunga 4 - 6 mm; le capsule sono lunghe 1,5 - 2 mm;
  • Kickxia cirrhosa (L.) R. M. Fritsch, 1897 - Cencio sottile: l'altezza varia da 20 a 55 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo; l'habitat tipico sono gli incolti aridi su terreni silicei e rupi vulcaniche; sul territorio italiano è una specie rarissima e si trova al Centro (Sardegna compresa) fino ad una altitudine di 600 m s.l.m..
  • Gruppo 1B: le foglie sono ovali o ellittiche con base arrotondata o cuoriforme;
  • Kickxia spuria (L.) Dumort., 1827 - Cencio molle: i lobi del calice alla fruttificazione misurano 2-4 x 4,5-8 mm. L'altezza varia da 20 a 40 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Eurasiatico; l'habitat tipico sono i campi e le vigne; sul territorio italiano è una specie comune e si trova ovunque fino ad una altitudine di 1.000 m s.l.m..
  • Kickxia lanigera (Desf.) Hand.-Mazz., 1913: i lobi del calice alla fruttificazione misurano 1 x 3 mm. L'altezza varia da 50 a 90 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Sud - Mediterraneo; l'habitat tipico sono le colture; sul territorio italiano è una specie molto rara della Sicilia (forse non più presente) fino ad una altitudine di 1.100 m s.l.m..

Elenco completo delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[5]

  • Elatinoides (Chav.) Wetts., 1891

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Kickxia, in The Plant List. URL consultato il 3 aprile 2018.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 224.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 20 marzo 2018.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 aprile 2018.
  5. ^ a b c d e f Kadereit 2004, pag. 379.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 493.
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  8. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 550.
  9. ^ a b Jagel et al. 2018, pag. 244.
  10. ^ Musmarra 1996.
  11. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 522.
  12. ^ AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 210.
  13. ^ Olmstead 2012.
  14. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  15. ^ Yousefi et al. 2016.
  16. ^ Kadereit 2004, pag. 377.
  17. ^ Ghebrehiwet 2008.
  18. ^ Pignatti, vol. X - pag. 550.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Kickxia The Plant List - Checklist Database
  • Kickxia EURO MED - PlantBase Checklist Database
  • Kickxia IPNI Database