José María Gil Tamayo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
José María Gil Tamayo
arcivescovo della Chiesa cattolica
Non ministrari sed ministrare
 
TitoloGranada
Incarichi attualiArcivescovo metropolita di Granada (dal 2023)
Incarichi ricoperti
 
Nato5 giugno 1957 (66 anni) a Zalamea de la Serena
Ordinato presbitero7 settembre 1980
Nominato vescovo6 novembre 2018 da papa Francesco
Consacrato vescovo15 dicembre 2018 dal cardinale Ricardo Blázquez Pérez
Elevato arcivescovo16 luglio 2022 da papa Francesco
Firma
 

José María Gil Tamayo (Zalamea de la Serena, 5 giugno 1957) è un arcivescovo cattolico spagnolo, dal 1º febbraio 2023 arcivescovo metropolita di Granada.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

José María Gil Tamayo è nato a Zalamea de la Serena il 5 giugno 1957.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha compiuto gli studi per il sacerdozio nel seminario "Sant'Antonio". Ha conseguito la laurea in studi ecclesiastici nella Facoltà di teologia dell'Università di Navarra.

Il 7 settembre 1980 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Mérida-Badajoz. Per nove anni ha esercitato il ministero pastorale in diversi villaggi rurali come vicario parrocchiale, parroco e docente di religione nelle scuole. In seguito si è laureato in scienze dell'informazione all'Università di Navarra. Nel 1992 ha assunto la direzione dell'Ufficio per i mezzi di comunicazione sociale e dell'Ufficio informazioni della sua diocesi e poi è stato nominato canonico del capitolo della cattedrale di Badajoz.

Ha insegnato al corso per il diploma post laurea in esperto in comunicazione della Pontificia Università di Salamanca e per il diploma in comunicazione sociale promosso nelle diocesi cubane dal Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali e dalla Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba. È stato professore invitato all'Università Cattolica di El Salvador e ha tenuto lezioni anche a Porto Rico.

Dal 1998 al 2011 è stato direttore del segretariato della commissione per i mezzi di comunicazione sociale della Conferenza episcopale spagnola. Ha inoltre diretto il Servizio informazioni della Chiesa cattolica in Spagna (SIC).

In campo internazionale è stato esperto del Comitato episcopale europeo per i media (CEEM) dal 2001 al 2011; collaboratore della Rete informatica della Chiesa in America Latina (RIIAL) e ha fornito consulenza su questioni pastorali di comunicazione ai vescovi delle Conferenze episcopali di El Salvador e del Cile. È stato membro del Comitato preparatorio internazionale del Congresso mondiale della TV cattolica tenutosi a Madrid nell'ottobre del 2006, dirigendo anche l'ufficio stampa di quell'evento.

È stato portavoce di lingua spagnola alla XIII assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che ha avuto luogo nella Città del Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2018 sul tema "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana".

Durante il periodo di sede vacante successivo alle dimissioni di papa Benedetto XVI e nel successivo conclave ha avuto l'incarico di vice portavoce di lingua spagnola.

Dal 2006 al 2016 è stato consultore del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali.

Il 20 novembre 2013 è stato eletto segretario generale della Conferenza episcopale spagnola per un quinquennio.[1][2]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 novembre 2018 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Avila. Il 21 dello stesso mese ha terminato il mandato di segretario generale della Conferenza episcopale. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 15 dicembre successivo nella cattedrale di Avila dal cardinale Ricardo Blázquez Pérez, arcivescovo metropolita di Valladolid, co-consacranti il vescovo emerito di Avila Jesús García Burillo e l'arcivescovo Renzo Fratini, nunzio apostolico in Spagna e Andorra. Durante la stessa celebrazione ha preso possesso della diocesi.

In seno alla Conferenza episcopale spagnola è membro della commissione esecutiva dal 3 marzo 2020 e presidente della consiglio per gli studi e i progetti dall'aprile del 2022.[3] In precedenza è stato membro della commissione per i mezzi di comunicazione sociale dall'aprile del 2019 al 2020.

Il 16 luglio 2022 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo coadiutore di Granada.[4] Il 1º febbraio 2023 è succeduto nella medesima sede all'arcivescovo Francisco Javier Martínez Fernández.[5]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Juan G. Bedoya, Los obispos eligen secretario general y portavoz a Gil Tamayo por gran mayoría, in El País, Madrid, 20 novembre 2013. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  2. ^ El sacerdote José María Gil Tamayo, nuevo secretario general de los obispos españoles, in rtve, 20 novembre 2013. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  3. ^ (ES) Rueda y nota de prensa final de la Asamblea Plenaria, su conferenciaepiscopal.es, 29 aprile 2022. URL consultato il 30 aprile 2022.
  4. ^ Nomina dell'Arcivescovo Coadiutore di Granada (Spagna), su press.vatican.va, 16 luglio 2022. URL consultato il 16 luglio 2022.
  5. ^ Rinuncia e successione dell'Arcivescovo di Granada (Spagna), su press.vatican.va, 1º febbraio 2023. URL consultato il 1º febbraio 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario generale della Conferenza Episcopale Spagnola Successore
Juan Antonio Martínez Camino 20 novembre 2013 – 21 novembre 2018 Luis Javier Argüello García
Predecessore Vescovo di Avila Successore
Jesús García Burillo 6 novembre 2018 – 16 luglio 2022 Jesús Rico García
Predecessore Arcivescovo metropolita di Granada Successore
Francisco Javier Martínez Fernández dal 1º febbraio 2023 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN21158259230102300230 · LCCN (ENno2020024631 · BNE (ESXX1749799 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2020024631