Johann Evangelist Müller

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Johann Evangelist Müller
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato14 novembre 1877 a Gründholm
Ordinato presbitero29 giugno 1903
Nominato vescovo10 ottobre 1922 da papa Pio XI
Consacrato vescovo7 gennaio 1923 dall'arcivescovo Eugenio Pacelli (poi papa Pio XII)
Elevato arcivescovo1º agosto 1957 da papa Pio XII
Deceduto5 aprile 1965 (87 anni) a Markt Indersdorf
 

Johann Evangelist Müller (Gründholm, 14 novembre 1877Markt Indersdorf, 5 aprile 1965) è stato un arcivescovo cattolico tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Johann Evangelist Müller nacque a Gründholm, in Baviera, il 14 novembre 1877.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1890 al 1894 studiò al seminario minore di Scheyern. Iniziò poi a studiare filosofia e teologia a Frisinga.

Il 29 giugno 1903 fu ordinato presbitero. Dall'ottobre di quell'anno fu prefetto del seminario di Frisinga. Dal 1908 al 1911 studiò per il dottorato presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. In quegli anni fu temporaneamente vice-rettore Collegio teutonico di Santa Maria dell'Anima. Dal 1911 tornò a operare nell'arcidiocesi di Monaco e Frisinga e nell'Associazione cattolica per il benessere giovanile. Nel 1919 il cardinale Michael von Faulhaber lo nominò canonico della cattedrale dell'Immacolata Concezione di Monaco di Baviera.[1]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 ottobre 1922 papa Pio XI lo nominò vicario apostolico di Svezia e vescovo titolare di Lorea. Ricevette l'ordinazione episcopale il 7 gennaio successivo dall'arcivescovo Eugenio Pacelli, nunzio apostolico in Baviera, in rappresentanza del cardinale Michael von Faulhaber impossibilitato per malattia, coconsacranti il vescovo ausiliare di Monaco e Frisinga Alois Hartl (Harthl) e il vescovo ausiliare di Ratisbona Johann Baptist Hierl.[2] All'ordinazione episcopale assunse il nome aggiuntivo di Erik in onore di Sant'Erik, patrono della Svezia.[3]

Monsignor Müller fu l'iniziatore della Conferenza episcopale della Scandinavia. Nel maggio del 1923 si tenne infatti la prima Conferenza episcopale nordica che, oltre a monsignor Müller, vide la partecipazione dei vicari apostolici di Danimarca e Norvegia.[4]

Nel 1943 papa Pio XII lo nominò assistente al Soglio Pontificio.

Monsignor Müller introdusse profonde riforme strutturali nel vicariato apostolico. Il numero di parrocchie cattoliche aumentò da 5 a 19. Per risolvere le difficoltà finanziarie del suo vicariato, dal 1925 intraprese numerosi viaggi in Baviera, nei Paesi Bassi e in Svizzera per trovare finanziamenti.[5]

Il 29 giugno 1953 papa Pio XII elevò il vicariato apostolico in diocesi e lo nominò suo primo vescovo.

Il 1º agosto 1957 papa Pio XII accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi. All'inizio della sua attività pastorale in Svezia vi erano 4000 cattolici assistiti da dieci sacerdoti. L'anno del suo ritiro la diocesi era cresciuta fino a 26 000 cattolici e 60 sacerdoti.

Nell'arcidiocesi di Monaco e Frisinga diede l'impulso decisivo alla fondazione dell'organizzazione "Sant'Ansgar" dedita alla ricerca di finanziamenti e sostegno della Chiesa cattolica in Scandinavia. Trascorse la sua vecchiaia nel Marienheim di Markt Indersdorf, in Baviera.

Morì a Markt Indersdorf il 5 aprile 1965 all'età di 87 anni.[6] Nel 1967 la sua salma fu traslata in Svezia per essere sepolta nella cattedrale di Sant'Erik a Stoccolma.[7]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Johannes Erik Müller: Von Gründholm nach Stockholm. Lebenserinnerungen des Erzbischofs Johannes Erik Müller, Bischof von Schweden (1923–1957). Scheyern 1973.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Johannes Erik Müller: Von Gründholm nach Stockholm. Lebenserinnerungen des Erzbischofs Johannes Erik Müller, Bischof von Schweden (1923–1957), Scheyern 1973, S. 11–24.
  2. ^ Papst Benedikt XVI. in München – Erinnerung an die Bischofsweihe von Johann Evangelist Müller in der Frauenkirche, su kath.net. URL consultato il 2 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2006).
  3. ^ Klaus-Peter Vosen: Kardinal Karl Joseph Schulte und die Anfänge des Ansgariuswerkes in der Erzdiözese Köln. In: Heinz Finger, Reimund Haas, Hermann-Josef Scheidgen (Hrsg.): Ortskirche und Weltkirche in der Geschichte. Kölnische Kirchengeschichte zwischen Mittelalter und Zweitem Vatikanum. Festgabe für Norbert Trippen zum 75. Geburtstag. Böhlau, Köln 2011, ISBN 978-3-412-20801-1, S. 233–268, hier S. 233.
  4. ^ Storia della Conferenza episcopale della Scandinavia.
  5. ^ Johannes Erik Müller: Von Gründholm nach Stockholm. Lebenserinnerungen des Erzbischofs Johannes Erik Müller, Bischof von Schweden (1923–1957). Scheyern 1973, S. 74.
  6. ^ Alte Zeitungsberichte aus dem Pfarrleben von Indersdorf
  7. ^ Johannes Erik Müller: Von Gründholm nach Stockholm. Lebenserinnerungen des Erzbischofs Johannes Erik Müller, Bischof von Schweden (1923–1957), Scheyern 1973.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Georg Schwaiger: Johannes Erik Müller. Bischof von Schweden (1877–1965). In: Ders. (Hrsg.): Christenleben im Wandel der Zeit. Lebensbilder aus der Geschichte des Bistums Freising und des Erzbistums München und Freising. Bd. 2: Lebensbilder aus der Geschichte des Erzbistums München und Freising. Wewel, München 1987, ISBN 3-87904-154-7, S. 422–436.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Lorea Successore
Thomas Edmund Molloy 10 ottobre 1922 - 29 giugno 1953 -
Predecessore Vicario apostolico di Svezia Successore
Albert Bitter 9 ottobre 1922 - 29 giugno 1953 -
Predecessore Vescovo di Stoccolma Successore
- 29 giugno 1953 - 1º agosto 1957 Knut Ansgar Nelson, O.S.B.
Predecessore Arcivescovo titolare di Pompeopoli di Cilicia Successore
Rafael Afanador y Cadena 1º agosto 1957 - 5 aprile 1965 sede vacante
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