Jack Watson

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Jack Watson nel film La brigata del diavolo (1968)

Jack Watson, nato Hubert Watson (Thorney, 15 maggio 1915Bath, 4 luglio 1999), è stato un attore britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jack Watson nacque a Thorney, nella contea di Cambridgeshire in Inghilterra, figlio della chorus girl Barbara Hughes e del comico di music-hall Nosmo King. Dotato di un fisico possente e atletico, prestò servizio durante la seconda guerra mondiale nella Royal Navy in qualità di istruttore di educazione fisica[1].

Dopo la guerra, il suo talento di imitatore gli consentì di acquisire notorietà in programmi radiofonici della BBC come Take It From Here, Hancock Half Hour e The Kid Clitheroe, per passare successivamente al piccolo schermo. Tra i suoi primi ruoli televisivi di rilievo, da ricordare quello di Bill Gregory nella soap opera britannica Coronation Street, personaggio che avrebbe ripreso più volte nei decenni successivi. Il suo più noto ruolo televisivo è probabilmente quello di Llud, padre adottivo del protagonista, nella serie d'avventura Artù re dei Britanni, in onda nel corso di 2 stagioni dal 1972 al 1973. Tra le sue ultime apparizioni per il piccolo schermo, da ricordare quella nel ruolo di James Godbolt nella miniserie televisiva Edge of Darkness (1985).

Tra le sue numerose apparizioni cinematografiche, prevalentemente in ruoli di attore caratterista, da ricordare quelle nei film L'occhio che uccide (1960), Io sono un campione (1963), Grand Prix (1966), Tobruk (1967), Uomini e filo spinato (1970), La brigata del diavolo (1968) e I 4 dell'Oca selvaggia (1978). In totale è apparso in oltre 70 pellicole.

Apparso in circa 70 pellicole, Watson morì nel 1999, all'età di 84 anni.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ fantaclassici. com Jack Watson, su fantaclassici.com. URL consultato il 25 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • fantaclassici.com. URL consultato il 25 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN71594937 · ISNI (EN0000 0000 4483 3080 · LCCN (ENno2002067505 · GND (DE1210476266 · BNF (FRcb140478969 (data) · J9U (ENHE987011218798605171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002067505