Ioan Dragomir

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Ioan Dragomir
vescovo della Chiesa greco-cattolica rumena
 
Incarichi ricoperti
 
Nato11 ottobre 1905 ad Ariniș
Nominato eparca1949
Consacrato eparca6 marzo 1949 dal vescovo Gerald Patrick Aloysius O'Hara (poi arcivescovo)
Deceduto25 aprile 1985 (79 anni) a Bucarest
 

Ioan Dragomir (Ariniș, 11 ottobre 1905Bucarest, 25 aprile 1985) è stato un vescovo cattolico rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Ioan Dragomir nacque ad Ariniș l'11 ottobre 1905 in una famiglia contadina.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Frequentò la scuola elementare nella sua città natale e il liceo a Zalău e Baia Mare. Conseguito il diploma, su incoraggiamento della madre entrò nel seminario dell'eparchia di Cluj-Gherla.

Tra il 1932 e il 1934 fu ordinato presbitero. Dopo la sua ordinazione operò per due anni nella cura pastorale parrocchiale. Nel 1934 si recò a Strasburgo per studiare teologia, ma dovette tornare a casa per motivi di salute. Dopo il recupero, completò gli studi a Roma dove conseguì il dottorato in teologia. Divenne poi arciprete di Satu Mare e vicario capitolare a Baia Mare. Già durante la seconda guerra mondiale fu osservato, minacciato e perseguitato per la sua attività pastorale.

Nel 1948, quando il nuovo regime comunista mise fuori legge la Chiesa greco-cattolica rumena, si nascose per qualche tempo in un fienile nella sua città natale. Una sera, vestito da contadino, prese il treno per Bucarest. Nelle sue memorie, il vescovo racconta di come venne riconosciuto da uno dei suoi compaesani, il quale, per rimanere in silenzio, si fece dare una notevole quantità di denaro. Poco dopo però egli si recò in una locanda a bere. Nella sua ubriachezza tradì padre Dragomir, vantandosi di averlo aiutato. Quest'ultimo riusci a evitare l'arresto rifugiandosi nella nunziatura apostolica a Bucarest.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1949 papa Pio XII lo nominò vescovo ausiliare di Maramureș e titolare di Paleopoli di Pamfilia. Ricevette l'ordinazione episcopale in segreto il 6 marzo dello stesso anno nella cappella della nunziatura apostolica di Bucarest dal vescovo di Savannah-Atlanta Gerald Patrick Aloysius O'Hara, reggente della nunziatura, coconsacrante il vescovo titolare di Trapezopoli Ioan Ploscaru.[1][2]

Con l'adozione della Costituzione della Repubblica popolare rumena il 13 aprile 1948, le relazioni diplomatiche con la Santa Sede furono interrotte e la nunziatura apostolica chiusa. Monsignor Dragomir venne quindi arrestato, condannato e imprigionato. Venne rilasciato nel 1964 dopo un'amnistia e si nascose nella sua città natale dove lo si credeva morto dopo i tanti anni di prigionia. Continuò a operare nella Chiesa clandestina e ordinò diversi sacerdoti, tra essi Lucian Mureșan e Alexandru Mesian.[3] Consacrò anche dei vescovi - tra cui Emil Riti (1926–2006), Iustin Stefan Paven (1925–1999) e Octavian Cristian (1920–1989) - che però non vennero riconosciuti dalla Santa Sede.[4]

Morì a Bucarest il 25 aprile 1985 dopo una lunga e dolorosa malattia. Fu sepolto nel cimitero della sua città natale, vicino alla tomba dei suoi genitori, con grande commozione dei fedeli, del clero e dei vescovi clandestini Ioan Cherteș, Ioan Ploscaru e Alexandru Todea.[5] Essi lo definirono "un pilastro che doveva sostenere, un pilastro della fede, un pilastro di pazienza, un pilastro della nostra nazione, dell'amore per tutte le nazioni, un pilastro del regno di Cristo che il Santo Padre desidera, il discendente di Pietro nella nostra epoca". Papa Giovanni Paolo II inviò tramite il cardinale Agostino Casaroli un telegramma di condoglianze ai sacerdoti e ai fedeli dell'eparchia di Maramureș. In esso si affermava anche che il papa aveva celebrato una messa in suffragio di monsignor Dragomir e si inviava una speciale benedizione a tutti i credenti della Romania.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le Petit Episcopologe, Issue, 121. Le Petit Episcopologe, 155: Ergänzungen / Korrekturen
  2. ^ Revue des Ordinations Épiscopales, Ausgabe 1949, Nr. 15
  3. ^ 50º anniversario di sacerdozio di monsignor Alexandru Mesian, bru.ro, 5 maggio 2015.
  4. ^ Dossier sulle ordinazioni episcopali segrete avvenute in Romania., su apostolische-nachfolge.de. URL consultato il 6 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2018).
  5. ^ Silvestru Augustin Prunduș, Clemente Plăianu: Katholizismus und rumänische Orthodoxie. Kurze Geschichte der rumänischen unierten Kirche. Christian Life Publishing House, Cluj 1994.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Paleopoli di Pamfilia Successore
- 6 marzo 1949 ordinato - 25 aprile 1985 sede vacante