Hr. Ms. Van Nes (1930)

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Hr. Ms. Van Nes
La nave fotografata nel 1931 circa
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere
Classeclasse Admiralen
In servizio con Koninklijke Marine
IdentificazioneVN
CostruttoriBurgerhout's Scheepswerf en Machinefabriek
CantiereRotterdam, Paesi Bassi
Impostazione15 agosto 1928
Varo20 marzo 1930
Entrata in servizio12 marzo 1931
Destino finaleaffondato in un attacco aereo il 17 febbraio 1942
Caratteristiche generali
Dislocamento
  • standard: 1316 t
  • a pieno carico: 1640 t
Lunghezza98,1 m
Larghezza9,5 m
Pescaggiom
Propulsione3 caldaie Yarrow per due turbine a vapore Parson; 31.000 shp
Velocità34 nodi (62,97 km/h)
Autonomia3 300 miglia a 15 nodi (6 112 km a 27,78 km/h)
Equipaggio149
Armamento
Artiglieria4 cannoni da 120 mm (torri singole)
1 cannone da 75 mm antiaereo
4 cannoni da 40 mm antiaerei
4 mitragliatrici Browning M2 da 12,7 mm
Siluri6 tubi lanciasiluri da 533 mm
Altro24 mine
4 mortai per bombe di profondità
Mezzi aereiun idrovolante
dati tratti da[1]
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Lo Hr. Ms. Van Nes fu un cacciatorpediniere della Koninklijke Marine olandese, entrato in servizio nel marzo 1930 come ultima unità della classe Admiralen.

Attivo durante la seconda guerra mondiale, il cacciatorpediniere prestò servizio sul fronte del Pacifico combattendo durante la campagna delle Indie orientali olandesi; il 17 febbraio 1942, mentre era in navigazione al largo dell'isola di Sumatra di scorta a una nave trasporto truppe, il Van Nes cadde vittima di un attacco dei velivoli decollati dalla portaerei giapponese Ryujo, finendo affondato con gravi perdite umane tra il suo equipaggio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Van Nes fotografato durante una manovra ad alta velocità

Impostata nei cantieri della Burgerhout's Scheepswerf en Machinefabriek di Rotterdam il 15 agosto 1928, la nave venne varata il 20 marzo 1930 con il nome di Hr. Ms. Van Nes in onore di Jan Jansse van Nes, ammiraglio olandese del XVII secolo; la nave entrò poi ufficialmente in servizio il 12 marzo 1931[1][2].

Come tutte le altre unità della sua classe, anche il Van Nes fu destinato al presidio dei possedimenti coloniali dei Paesi Bassi; al momento dell'invasione tedesca dei Paesi Bassi nel maggio 1940, fatto che trascinò il paese nella seconda guerra mondiale, il cacciatorpediniere era di stanza nelle Indie orientali olandesi. Il Van Nes non fu coinvolto in alcuna operazione bellica di rilievo fino al dicembre 1941, quando l'Impero giapponese dichiarò guerra a Stati Uniti d'America, Regno Unito e Paesi Bassi avviando contestualmente le prime mosse per invadere i possedimenti olandesi nel Sud-est asiatico; il cacciatorpediniere fu quindi assegnato alle forze navali del neo-costituito comando inter-alleato dell'American-British-Dutch-Australian Command (ABDA Command) per operare contro i giapponesi.

Il 21 dicembre 1941 il Van Nes si incontrò al largo di Singapore con il sommergibile olandese Hr. Ms. K-XIII, danneggiato da un'esplosione accidentale delle batterie e impossibilitato a procedere in immersione, e lo scortò fino ai cantieri navali di Surabaya dove le due navi arrivarono il 6 gennaio 1942[3]. Dal 18 gennaio invece il Van Nes scortò con altre unità il grosso transatlantico RMS Aquitania, carico di truppe, diretto a Singapore; visto che per quella data i giapponesi avevano acquisito il controllo dei cieli sopra Singapore, l'Aquitania fu fatto attraccare nella baia di Ratai a Sumatra e le truppe trasbordate su imbarcazioni più piccole, scortate poi dalle navi alleate fino a destinazione[4].

Due bombardieri B5N giapponesi sorvolano il luogo dell'affondamento del Van Nes, da cui si leva un'alta colonna di fumo

Il 16 febbraio 1942 il Van Nes fu inviato al largo dell'isola di Belitung per incontrarsi con la nave da trasporto olandese Sloet van der Beele, carica di truppe e civili evacuati da Tanjung Pandan, al fine di scortarla poi a Batavia. Le due navi furono avvistate la mattina del 17 febbraio da un idrovolante da ricognizione giapponese, e la portaerei Ryujo (impegnata a supportare la concomitante invasione di Sumatra da parte delle forze nipponiche) fece subito alzare in volo per attaccarle dieci bombardieri Nakajima B5N, a cui si unì una formazione di quindici bombardieri bimotori Mitsubishi G3M decollati dalla terraferma[5].

La Sloet van der Beele cadde ben presto vittima degli attacchi dei bimotori, colando a picco con gravi perdite umane; intorno alle 16:30 invece i B5N della Ryujo attaccarono il Van Nes. Pur riuscendo a schivare alcuni degli ordigni in arrivo, nel giro di pochi minuti la nave fu raggiunta da tre bombe e intorno alle 17:00 si spezzò in due e affondò nella posizione 03º 27' S, 106º 38' E; su un equipaggio di 143 uomini si contarono 68 morti nel disastro, tra cui il comandante luitenant ter zee 1ste klasse Charles Albertus Lagaay. I naufraghi del Van Nes furono poi soccorsi più tardi da un idrovolante Dornier Do 24 olandese e dalla corvetta australiana HMAS Burnie, venendo portati in salvo a Tanjung Priok su Giava[5][1][2].

Il Van Nes fu la prima nave da guerra alleata affondata in un attacco aereo in mare aperto dai velivoli delle portaerei giapponesi[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Admiralen-class, su netherlandsnavy.nl. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  2. ^ a b (EN) HNMS Van Nes (VN), su uboat.net. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  3. ^ (EN) K XIII, su dutchsubmarines.com. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  4. ^ (EN) The Singapore convoys, su netherlandsnavy.nl. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  5. ^ a b c (EN) IJN RYUJO: Tabular Record of Movement, su combinedfleet.com. URL consultato il 17 dicembre 2021.

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