Giacomo Cantelmo

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Giacomo Cantelmo
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Giacomo Cantelmo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato13 giugno 1640 a Napoli
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo27 settembre 1683 da Papa Innocenzo XI
Consacrato arcivescovo3 ottobre 1683 dal cardinale Carlo Pio di Savoia
Creato cardinale13 febbraio 1690 da Papa Alessandro VIII
Deceduto11 dicembre 1702 (62 anni) a Napoli
 

Giacomo Cantelmo, o Cantelmi, (Napoli, 13 giugno 1640[1]Napoli, 11 dicembre 1702), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Fabrizio Cantelmo, duca di Popoli e principe di Pettorano, e Beatrice Brancia, duchessa di Belvedere, Innocenzo XI nel 1678 lo mandò legato in Urbino e inquisitore di Malta e di Venezia; Clemente X nel 1685 lo delegò nunzio in Svizzera poi nel 1688 lo mandò pure in Polonia, e nel 1689 Alessandro VIII lo incaricò di compiere importanti missioni a Vienna e in Russia; al ritorno, il 13 febbraio 1690 fu creato cardinale e il 27 settembre dello stesso anno successe al cardinale Gasparo Cavalieri sulla cattedra dell'arcidiocesi di Capua. Mantenne questa carica però solo per un anno. Infatti, il 23 luglio dell'anno seguente, il cardinal Pignatelli, eletto pontefice con il nome di Innocenzo XII, lo trasferì a Napoli nominandolo arcivescovo di Napoli. Mantenne tale carica fino alla morte.

Fu un uomo di non ordinaria cultura, uno dei più illustri porporati del suo tempo, dotto di latino, di greco e di ebraico. Per promuovere lo studio delle antichità, formò a Popoli nel giardino di famiglia, un ricco museo in cui raccolse lapidi di Corfinio, statue, e monete antiche.[2]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Questa è la data riportata dal Dizionario Biografico degli Italiani, mentre sul sito di Miranda si riporta l'anno 1645
  2. ^ Alfonso Colarossi-Mancini, Memorie storiche di Popoli fino all'abolizione dei feudi - Seconda edizione, pg 161 e seg. Popoli 2007

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Inquisitore generale di Malta Successore
Ercole Visconti 4 giugno 1678 – 27 settembre 1683 Innico Caracciolo
Predecessore Arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia Successore
Savio Millini 27 settembre 1683 – 13 febbraio 1690 Lorenzo Casoni
Predecessore Nunzio apostolico nella Repubblica di Venezia Successore
Carlo Francesco Airoldi 27 settembre 1683 – 18 aprile 1685 Giuseppe Archinto
Predecessore Nunzio apostolico in Svizzera Successore
Odoardo Cybo 18 aprile 1685 – 10 dicembre 1687 Girolamo Zarini
(internunzio apostolico)
Predecessore Nunzio apostolico in Polonia Successore
Opizio Pallavicini 23 ottobre 1688 – 15 ottobre 1689 Andrea Santacroce
Predecessore Nunzio apostolico in Austria Successore
Francesco Bonvisi 15 ottobre – 15 dicembre 1689 Sebastiano Antonio Tanara
Predecessore Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari Successore
Bandino Panciatichi 15 dicembre 1689 – 13 febbraio 1690 Niccolò Radulovich
Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro Successore
Girolamo Boncompagni 10 aprile 1690 – 11 dicembre 1702 Francesco Pignatelli, C.R.
Predecessore Legato apostolico di Urbino Successore
Opizio Pallavicini 10 aprile – 27 settembre 1690 Giambattista Rubini
Predecessore Arcivescovo metropolita di Capua Successore
Gasparo Cavalieri 27 settembre 1690 – 23 luglio 1691 Giuseppe Bologna
Predecessore Arcivescovo metropolita di Napoli Successore
Antonio Pignatelli 23 luglio 1691 – 11 dicembre 1702 Francesco Pignatelli, C.R.
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Bandino Panciatichi 3 febbraio 1700 – 23 gennaio 1702 Toussaint de Forbin-Janson
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