GNOME Activity Journal

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GNOME Activity Journal
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Screenshot di GNOME Activity Journali
Screenshot di GNOME Activity Journali
Screenshot di GNOME Activity Journali
GenereFile manager semantico (non in lista)
Ultima versione1.0.0 (4 novembre 2020)
Sistema operativoUnix-like
LinguaggioPython
ToolkitGTK
LicenzaGNU General Public License
(licenza libera)
LinguaMultilingua
Sito weblaunchpad.net/gnome-activity-journal

GNOME Activity Journal, in passato conosciuto come Gnome Zeitgeist, è un file manager semantico per l'ambiente GNOME.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La particolarità GNOME Activity Journal, rispetto ad un file manager classico in cui i file sono organizzati in modo gerarchico, è quella di classificare i file semanticamente (tramite il servizio Zeitgeist) con metadati, includendo così ora e data degli accessi precedenti, luogo in cui è stato usato (con il posizionamento GPS se disponibile), tipo di file, etichettazione e altro. Oltre ai file memorizzati in locale, Zeitgeist può organizzare la cronologia della ricerca web, la posta elettronica e altre risorse.

L'inclusione di GNOME Activity Journal in GNOME 3.0 è stata inizialmente rifiutata con la ragione è che non si integrava bene nell'intero desktop e sarebbe più un'applicazione standalone,[1] successivamente quella decisione è stata rivisitata al GNOME Summit 2010 di Boston e l'integrazione con GNOME è ancora una volta pianificata.[2]

Ubuntu ha distribuito Zeitgeist come parte standard del loro nuovo ambiente desktop, Unity,[3] in Ubuntu 11.04. GNOME Activity Journal non viene fornito per impostazione predefinita, ma la dash di Unity utilizza il servizio Zeitgeist per la ricerca di file.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ New module decisions for 3.0, su permalink.gmane.org, 2 giugno 2010. URL consultato il 3 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2014).
  2. ^ Federico Mena Quintero - November 2010 Activity Log, su people.gnome.org. URL consultato il 3 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2019).
  3. ^ (EN) Ryan Paul, Shuttleworth: Unity shell will be default desktop in Ubuntu 11.04, su Ars Technica, 25 ottobre 2010. URL consultato il 3 dicembre 2020.

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