Ernst Herman van Rappard

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Ernst Herman van Rappard (Reggenza di Banyumas, 30 ottobre 1899Vught, 11 gennaio 1953) è stato un politico e militare olandese leader e fondatore del Partito Nazionalsocialista Olandese dei Lavoratori, dal 16 dicembre 1931 al 14 dicembre 1941.

Ernst Herman van Rappard
Ernst Herman van Rappard nel 1944-1945
NascitaReggenza di Banyumas, 30 ottobre 1899
MorteVught, 11 gennaio 1953 (53 anni)
Cause della morteemorragia cerebrale
Dati militari
Paese servito Germania nazista
Forza armata Schutzstaffel
Anni di servizio1941-1945
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Proveniente da un'importante famiglia olandese, van Rappard era nato nelle Indie orientali olandesi, precisamente nella Reggenza di Banyumas dall'ingegnere capo Oscar Emile Ridder van Rappard e da sua moglie Dina Thal Larsenhe,[1] fratello minore del calciatore di ruolo attaccante Oscar van Rappard e dell’atleta Harry van Rappard. Studiò nei Paesi Bassi a L'Aia e quindi all'Università di Leida.[1] Successivamente studiò economia a Berlino e a Monaco di Baviera dove entrò nelle file del Nazismo.[2]

Il 16 dicembre 1931 fondò, insieme a Bertus Smit, il Partito Nazionalsocialista Olandese dei Lavoratori (NSNAP) , che poi si divise in tre partitini, cioè lo NSNAP-Van Rappard, lo NSNAP-Smit e e lo NSNAP-Maggiore Kruyt.[2] Il suo gruppo, il NSNAP-Van Rappard sostenne l'incorporazione dei Paesi Bassi nel Terzo Reich, sostenendo che il gruppo etnico olandese aveva una forte parentela con i tedeschi.[2] Il suo gruppo gareggiò anche con il Movimento Nazional-Socialista (NSB) in termini di virulento antisemitismo, traendo gran parte del suo sostegno dal confine olandese-tedesco. Il suo gruppo venne successivamente ribattezzato NSNAP-Hitlerbeweging, sebbene Adolf Hitler avesse ordinato la rimozione del suo nome da quello che era un movimento minore.[2]

Il suo movimento si era già quasi estinto al tempo dell'invasione tedesca del 1940 quando si riprese, sebbene fu poi sciolto nel 1941 insieme a tutti i partiti politici a parte l'NSB.[2] Gli occupanti nazisti ordinarono infatti a van Rappard di incorporare il suo gruppo nell'NSB. Il Partito Nazionalsocialista Olandese dei Lavoratori venne disciolto il 14 dicembre 1941 per mano di Arthur Seyß-Inquart, perché venne accusato di essere troppo moderato dalla Lega Generale Fascista Olandese e dal Movimento Nazional-Socialista. [3]

Subito dopo van Rappard entrò a far parte delle Waffen-SS.[2] Prestò servizio in Jugoslavia e Grecia nel 1. SS-Panzer-Division "Leibstandarte SS Adolf Hitler", anche se senza alcun coinvolgimento nei combattimenti reali.[1] Tornò nei Paesi Bassi ma dopo aver rifiutato di unirsi all'NSB si arruolò nuovamente nella 5. SS-Panzer-Division "Wiking". Questa volta partecipò ad alcune azioni di guerra e fu ferito durante la campagna nel Caucaso.[1] Combatté la guerra come ufficiale in varie unità delle Waffen SS, venendo ferito in Estonia nell'agosto 1944 e ricevendo la Croce di Ferro di seconda classe.[1]

Venne catturato dai soldati canadesi, nel maggio 1945 mese in cui i Alfred Jodl e Wilhelm Keitel avevano firmato la resa incondizionata della Germania, e preso in custodia, inizialmente a Utrecht e poi a Scheveningen.[1] Il suo servizio a favore della Germania nazista lo portò a essere condannato a morte nel 1949, anche se questa sentenza fu poi cambiata in ergastolo.[2] Fu imprigionato a Leeuwarden e Breda prima di morire di emorragia cerebrale nell'ospedale della prigione centrale di Vught l’11 gennaio 1953, all’età di 53 anni e mezzo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Biografia da Biografisch Woordenboek van Nederland
  2. ^ a b c d e f g Philip Rees, Biographical Dictionary of the Extreme Right Since 1890, 1990
  3. ^ Bernhard R. Kroener, Rolf-Dieter Muller, Hans Umbrei, Germany and the Second World War:Volume 5: Organization and Mobilization of the German Sphere of Power. Part I: Wartime Administration, Economy, and Manpower Resources, 1939-1941, Oxford University Press, 2000, p. 391

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