Clifford Gray

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Clifford Gray, all'anagrafe Percival Davis (Birmingham, 5 gennaio 1887Ipswich, 25 settembre 1941), è stato uno scrittore e attore britannico.

Noto con vari nomi fra cui Percival Davis, Clifford Gray, Tippi Gray, Tippi Grey, Tippy Gray e Tippy Grey. Figlio di George ed Emma Davis, studiò al King Edward VI school. Collaborò con P. G. Wodehouse[1]

Paroliere, attore, librettista, Gray (o Grey): come scrittore, contribuì alla produzione teatrale del West End di Londra e quella statunitense di Broadway, collaborando con personalità dello spettacolo quali Ivor Novello, Jerome Kern, Howard Talbot, George Gershwin. Lavorò inoltre per Hollywood e, negli ultimi anni della sua vita, scrisse per il cinema anche nel Regno Unito.

Per 35 anni si è creduto che Grey avesse partecipato segretamente come bobbista con il nome Clifford "Tippy" Gray a due Olimpiadi Invernali, nel 1928 e nel 1932, vincendo la medaglia d'oro, ma alla fine fu dimostrato che lo sportivo era una persona differente dal Gray uomo di spettacolo[2].

Inizi di carriera

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Gray nacque a Birmingham (Inghilterra) da George Davis ed Emma Lowe. Fu educato alla King Edward VI School. Quando, nel 1903, lasciò gli studi, trovò lavoro da impiegato ma con scarsa soddisfazione. Cominciò a frequentare il mondo teatrale, lavorando nello spettacolo e adottando il nome di Clifford Grey. Nel 1912, si sposò con Dorothy Maud Mary Gould (1891-1940): adottò la figlia che la moglie aveva avuto da una precedente unione e, insieme, ebbero altre due figlie. Il loro matrimonio durò fino alla morte di lei, nel 1940, un anno prima della morte di Gray.

Negli anni dieci, Gray cominciò a farsi un nome come paroliere, scrivendo i testi di molte musiche per gli spettacoli del West End. Nel 1916, collaborò con il compositore statunitense Nat Ayer per il musical The Bing Boys Are Here, per il quale Gray scrisse due tra le sue canzoni più celebri, If You Were The Only Girl In The World e Another Little Drink Wouldn't Do Us Any Harm. La collaborazione con Ayer continuò con altri spettacoli. Gray, all'epoca, lavorò pure con Herman Finck, Ivor Novello e Jerome Kern. Nel suo ultimo spettacolo, collaborò con P.G. Wodehouse.

1920 - Broadway e Hollywood

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Nel 1920, Gray venne invitato a New York da Kern: insieme, rinnovarono la loro collaborazione partecipando come autori al musical Sally di Florenz Ziegfeld. Gray rimase a Broadway per la maggior parte dei dieci anni seguenti, con occasionali sortite a Londra per altri lavori, tra cui, nel 1923, The Rainbow di George Gershwin. Per Broadway, scrisse numerosi testi collaborando nel 1927 con Sigmund Romberg, Melville Gideon, Vincent Youmans e nel 1928 con Rudolph Friml e Wodehouse.

Con l'avvento del sonoro, Gray fu chiamato a Hollywood. Lavorò, collaborando con il compositore Victor Schertzinger, per Il principe consorte, un film musicale interpretato da Jeanette MacDonald e Maurice Chevalier. Insieme a Oscar Straus, lavorò a The Smiling Lieutenant (1931), contribuendo pure a film in cui i protagonisti erano Ramón Novarro, Lawrence Tibbett e Marion Davies. Tra il 1929 e il 1931, scrisse per Hollywood sceneggiature e liriche per quattordici film. Nel 1929, tornò temporaneamente a Londra, dove collaborò con Vivian Ellis per Mr. Cinders per cui scrisse una delle sue canzoni più conosciute, Spread a Little Happiness.

Il West End e gli ultimi anni

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Ritornò definitivamente in Gran Bretagna nel 1932, dedicandosi soprattutto alla sceneggiatura cinematografica: scrisse in quel periodo più di una ventina di film, tra cui La Bohème con Douglas Fairbanks e Gertrude Lawrence.

Oscar Levant, Johnny Green e Noel Gay furono le nuove firme con cui collaborò in quegli anni. All'inizio della seconda guerra mondiale, Gray prese parte a numerosi spettacoli per le forze armate in giro per il paese. Mentre si trovava a Ipswich, nel Suffolk, la cittadina fu pesantemente bombardata. Gray ebbe un attacco di cuore e moriva due giorni dopo a causa delle complicazioni dovute all'aggravarsi della sua asma.

Sceneggiatore

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Spettacoli teatrali (parziale)

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  1. ^ Jason, David. (1975) P. G. Wodehouse: A Portrait of a Master, pag 82. London, Garnstone Press. ISBN 0-85511-190-9
  2. ^ Sports reference, su sports-reference.com. URL consultato il 4 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2015).

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