Classe Monton d'Oro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Classe Monton d'Oro
Descrizione generale
Tipovascello a di terzo rango
CantiereArsenale di Venezia
Entrata in servizio1688
Radiazione1694
Caratteristiche generali
Lunghezza24,34 m
Larghezza10,08 m
Pescaggio3,82 m
PropulsioneVela
Armamento
ArtiglieriaAlla costruzione:[1]
  • 4 cannoni da 20 libbre veneziane in corridoio
  • 16 cannoni da 12 libbre sul ponte
  • 4 cannoni da 6 libbre sul ponte
  • 10 petriere da 6 libbre sul cassero

Totale: 24+10

[1]
voci di navi e imbarcazioni a vela presenti su Wikipedia

La Classe Monton d'Oro fu una classe di vascelli di terzo rango da 24 cannoni che prestò servizio nella Armada tra il 1688 e il 1694. Ne furono costruiti 2 esemplari, destinati principalmente a servire come magazzini mobili al seguito dell'Armata Grossa.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del vascello di terzo rango da 24 cannoni Monton d'Oro fu ordinata dal Senato nel 1686,[2] e la nave fu impostata in quello stesso anno sotto la direzione del Proto dei Marangoni Iseppo Depieri.[2] La nuova nave fu varata presso l'Arsenale nel 1688 ed entrò subito a far parte dell'Armata Grossa, adibita a servire come magazzino mobile al seguito delle navi dell'Armata Grossa. Ad essa seguì una seconda unità, denominata Abbondanza e Ricchezza.[2] Entrambe la unità andarono perse in mare, la prima durante la battaglia di Capo Strada Bianca il 13 gennaio 1691, e la seconda per incaglio nel porto di Scio il 9 febbraio 1695.[2]

Navi della classe[modifica | modifica wikitesto]

Nome[1] Arsenale[1] Costruzione[1] Storia Fine
Monton d'Oro Venezia 1686-1686 Prima unità della classe, partecipò alla guerra di Morea. Persa in combattimento durante la battaglia di Capo Strada Bianca il 13 gennaio 1691
Abbondanza e Ricchezza Venezia 1679-1688 Seconda unità della classe, partecipò alla guerra di Morea. Persa per incaglio nel porto di Scio il 9 febbraio 1695, fu catturata dai turchi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guido Candiani, I vascelli della Serenissima: guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2009.
  • Guido Candiani, Dalla galea alla nave di linea: le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699), Novi Ligure, Città del Silenzio, 2012.
  • Guido Ercole, Duri i banchi. Le navi della Serenessima 421-1797, Gardolo, Gruppo Modellismo Trentino di studio e ricerca storica, 2006.
  • Cesare Augusto Levi, Navi da guerra costruite nell'Arsenale di Venezia dal 1664 al 1896, Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1896.
  • Mario Nani Mocenigo, L'Arsenale di Venezia, Roma, Ufficio Storico della Regia Marina, 1938.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]