Bandiera dell'Artsakh

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Արցախի դրոշ
Artsakhi drosh
Արցախի դրոշ Artsakhi drosh
Proporzioni1:2
Simbolo FIAVBandiera nazionale
ColoriGenerici

     (R:217 G:0 B:18)

     (R:0 G:51 B:160)

     (R:242 G:168 B:0)

     Bianco

UsoBandiera civile e di Stato
Tipologianazionale
Adozione2 giugno 1992
Cessazione31 dicembre 2023[1]
NazioneBandiera dell'Artsakh Artsakh
Altre bandiere ufficiali
Bandiera del Consiglio dei Commissari del Popolo dell'ArtsakhBandiera del Consiglio dei Commissari del Popolo dell'Artsakh 1:2
Fotografia
Posto di frontiera tra Armenia e Artsakh sulla strada Vardenis-Mardakert

La bandiera dell'Artsakh è stata adottata il 2 giugno 1992[2] dal Consiglio Supremo dell'autoproclamata repubblica, allora chiamata Repubblica del Nagorno Karabakh. Essa è evidentemente basata sulla bandiera dell'Armenia, con l'aggiunta di un disegno bianco che vuole sia richiamare i tipici disegni dei tappeti locali, sia per rappresentare la separazione dall'Armenia, considerata come Stato madre.[3]

La Repubblica del Nagorno Karabakh è stata rinominata Repubblica dell'Artsakh nel 2017, in seguito a un referendum che ha mantenuto, con piccole modifiche alla sua descrizione, la bandiera. In seguito all'offensiva azera nella regione del 2023, l'Artsakh ha accettato di sciogliersi entro il 1º gennaio 2024.

Simbologia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto riportato dalla Costituzione del 2006,[4] la bandiera si compone di tre fasce orizzontali di eguale misura: il colore rosso simboleggia la continua lotta del popolo armeno per l'esistenza, il cristianesimo, l'indipendenza e la libertà; il colore blu rappresenta la volontà del popolo armeno a vivere in pace mentre il colore arancione simboleggia il potere creativo e l'impegno del popolo armeno.[5] A partire dall'angolo superiore destro si sviluppa un disegno bianco dentato con nove gradini (quattro superiori, quattro inferiori e uno centrale di unione) che raccorda l'ultimo terzo della bandiera e termina nell'angolo inferiore destro.[6]

Il motivo bianco, oltre che i tappeti locali, rappresenta le montagne dell'Artsakh e forma anche una freccia che punta verso ovest per simboleggiare l'aspirazione a un'eventuale unione con l'Armenia.[7] Questo simboleggia il patrimonio, la cultura e la popolazione armena dell'area, mentre la forma triangolare e il taglio a zig-zag rappresentano l'Artsakh come regione separata dell'Armenia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bandiera dell'Armenia.

L'idea della separazione dei colori e dell'abbozzo è stata del primo capo del Consiglio Supremo della Repubblica del Nagorno-Karabakh, Artur Mkrtchyan.[8] Con il decreto del Consiglio supremo della Repubblica del Nagorno-Karabakh del 26 gennaio 1993, sono stati approvati lo stemma, la bandiera e l'inno della Repubblica. La bandiera è sancita dalla Costituzione della Repubblica dell'Artsakh, ed è stata adottata con un referendum nazionale tenutosi il 10 dicembre 2006. La legge "Sulla bandiera, lo stemma e l'inno della Repubblica del Nagorno Karabakh" è stata adottata il 27 novembre 2008. La descrizione della bandiera ha subito lievi cambiamenti nella Costituzione della Repubblica dell'Artsakh del 2017.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nagorno-Karabakh Republic will cease to exist from Jan 1 2024 - Nagorno-Karabakh authorities, su reuters.com. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2023).
  2. ^ Azerbaijan, su worldstatesmen.org. URL consultato il 25 maggio 2021.
  3. ^ The Significance of the Armenian Rug • MassisPost, su web.archive.org, 1º dicembre 2022. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2022).
  4. ^ Official website of the President of the Nagorno Karabagh Republic, su president.nkr.am. URL consultato il 25 maggio 2021.
  5. ^ Official website of the President of the Nagorno Karabagh Republic, su president.nkr.am. URL consultato il 25 maggio 2021.
  6. ^ ATTRIBUTES OF STATEHOOD, su web.archive.org, 16 dicembre 2006. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2006).
  7. ^ Republic of Artsakh, su web.archive.org, 4 settembre 2018. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).
  8. ^ Հայաստանի Հանրապետություն – Օրաթերթ, su web.archive.org, 25 agosto 2022. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2022).
  9. ^ флаги Карабаха, su web.archive.org, 22 giugno 2021. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2021).

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