Avril Haines

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Avril Haines

Direttrice dell'Intelligence Nazionale
In carica
Inizio mandato21 gennaio 2021
PresidenteJoe Biden
PredecessoreJohn Ratcliffe

Dati generali
Partito politicoDemocratico[1]

Avril Danica Haines (New York, 27 agosto 1969) è un'avvocata e funzionaria statunitense, vicedirettrice della CIA dal 2013 al 2015 (prima donna a ricoprire questa posizione)[2] e viceconsigliera della sicurezza nazionale sotto il presidente Barack Obama[3] dal 2015 al 2017.

Il 23 novembre 2020 il presidente eletto Joe Biden ha annunciato la sua nomina a Direttrice dell'intelligence nazionale, prima donna a ricoprire questa posizione. È di fede ebraica ripresa dalla madre. Dopo l'approvazione della sua nomina da parte del Senato, giura il 21 gennaio 2021, entrando in carica.

Primi anni ed istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Haines è nata a Manhattan il 29 agosto 1969, da Adrian Rappin (nome alla nascita: Adrienne Rappaport) e Thomas Haines.[4][5] Sua madre era una pittrice.[6] Adrian sviluppò una broncopneumopatia cronica ostruttiva e contrasse la tubercolosi aviaria, che la condusse alla morte quando Haines aveva 15 anni.[4] Suo padre è un biochimico e professore emerito al City College, che concorse alla fondazione della CUNY School of Medicine, dove ha presieduto il dipartimento di biochimica.[7]

Dopo il diploma alla Hunter College High School, Haines si trasferì in Giappone per un anno iscrivendosi al Kōdōkan, il tempio del judo a Tokyo.[4] Nel 1988 Haines si iscrisse alla Università di Chicago, dove studiò fisica teorica. Finché frequentava l'Università di Chicago, Haines lavorò come riparatrice di motori d'auto in un'officina di Hyde Park.[4] Nel 1991 Haines prese lezioni di volo nel New Jersey, dove conobbe il suo futuro marito, David Davighi. In seguito conseguì il primo diploma Bachelor of Arts in fisica nel 1992.[8]

Nel 1992 Haines si trasferì a Baltimora (Maryland) nell'intento di conseguire un dottorato di ricerca presso la Johns Hopkins University. Però, qualche mese dopo, Haines abbandonò gli studi e con il futuro marito comprò ad un'asta un bar in Fell's Point (Baltimora) che era stato confiscato per reati di droga;[4] assieme trasformarono il locale in una libreria-caffè indipendente.[9] Chiamò il locale Adrian's Book Cafe, dal nome (inizialmente d'arte) di sua madre; i quadri realistici ad olio di Adrian arredavano il locale.[9] Nel 1997 il Baltimore City Paper nominò la libreria di Haines "Best Independent Bookstore"; il negozio era famoso per l'offerta letteraria inconsuetamente ampia, con scrittori locali, serate di lettura di arte erotica, e piccole pubblicazioni a stampa.[10] Adrian ospitò numerose letture letterarie, anche di contenuto erotico, il che attirò l'attenzione dei media quando Haines fu nominata dal presidente Obama Vice Direttore della CIA.[11][12] Fu presidente della Fell's Point Business Association fino al 1998.[13]

Nel 1998 si iscrisse al Georgetown University Law Center, dal quale ricevette lo Juris Doctor nel 2001.[14]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Servizio iniziale nel governo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001, Haines entrò nell'ufficio legale della Hague Conference on Private International Law.[15] Nel 2002 divenne assistente legale del giudice della United States Court of Appeals for the Sixth Circuit Danny Julian Boggs.[16] Dal 2003 al 2006 Haines lavorò nell'ufficio del Legal Adviser del Dipartimento di Stato, prima nell'Office of Treaty Affairs e poi nell'Office of Political Military Affairs.[17] Dal 2007 al 2008 Haines lavorò per lo United States Senate Committee on Foreign Relations come Deputy Chief Counsel for the Majority dei Democratici al Senato (al tempo retto da Joe Biden).[18]

Amministrazione Obama[modifica | modifica wikitesto]

Haines tornò al Dipartimento di Stato durante l'amministrazione Obama in qualità di assistente consigliere legale per questioni di trattati dal 2008 al 2010.[19]

Nel 2010 Haines ebbe l'incarico di operare nello staff della Casa Bianca come Deputy Assistant del Presidente e Deputy Counsel del Presidente per le questioni di sicurezza nazionale.[20]

Il 18 aprile 2013 Obama candidò Haines come Legal Adviser del Dipartimento di Stato, per colmare la vacanza creatasi quando Harold Hongju Koh si era dimesso per tornare ad insegnare alla Yale Law School.[21]

Vice direttore della CIA[modifica | modifica wikitesto]

Ma il 13 giugno 2013 Obama cambiò programma, scegliendola invece come vice direttore della CIA.[19][22], per sostituire Michael Morell, vice direttore della CIA e già direttore facente funzioni. La posizione di deputy director non è soggetta a conferma del Senato, perciò Haines entrò in carica il 9 agosto 2013, giorno finale del mandato di Morell.[23] Peraltro Haines fu la prima donna a ricoprire l'incarico di vice direttore CIA, mentre Gina Haspel nel 2018 fu la prima donna ad essere nominata direttore.[24][25][26][27][28][29][30][31]

Rapporto sulla tortura[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 Haines, allora vice direttore della CIA,[32] fu incaricata di determinare se personale CIA dovesse essere sanzionato disciplinarmente per aver violato i computer di collaboratori del Senato che redigevano il Senate Intelligence Committee report on CIA torture (rapporto della commissione intelligence del Senato sulla tortura praticata dalla CIA). Haines scelse di non sanzionarli, in disaccordo con il CIA Inspector General.[33] Durante la fuga di notizie sulle e-mail del Democratic National Committee nel mezzo della campagna presidenziale del 2016, Haines in qualità di DNSA convocò una serie di incontri per discutere le modalità di reazione agli attacchi hacker e alle fughe di notizie.[34] In seguito, fu implicata nel progetto CIA per censurare il rapporto del Senato[34] prima della pubblicazione. Alla fine, furono pubblicate solo 525 pagine delle 6 700 che costituivano il rapporto sulle torture della CIA.[35]

Susan Rice (sinistra), Avril Haines, e Lisa Monaco (destra) (2015).

Vice Consigliere per la sicurezza nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver lavorato come vice direttore della CIA, Haines fu scelta nel gennaio 2015 come Vice Consigliere per la sicurezza nazionale, prima donna a ricoprire tale posizione[36][37][38], sotto Susan Rice.

Omicidi mirati mediante droni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Omicidio mirato.

Nei suoi anni alla Casa Bianca, Haines lavorò a stretto contatto con John Brennan nel determinare la linea dell'amministrazione in fatto di "omicidi mirati" con i droni.[4] Newsweek riferì che Haines talora veniva chiamata nel cuore della notte per valutare se un sospetto terrorista potesse essere "incenerito legalmente" da un attacco di drone.[39]

L'ACLU criticò la politica Obama sugli omicidi mirati, in quanto non rispettosa delle norme internazionali sui diritti umani.[40] Haines fu essenziale per stabilire la cornice legale e le linee guida degli attacchi dei droni, che puntavano sospetti terroristi in Somalia, Yemen e Pakistan, ma finirono, stando a gruppi di difesa dei diritti umani, per uccidere anche civili innocenti.[41][42] Un giornalista di In These Times disse che le linee guida "facevano degli omicidi mirati in tutto il mondo una parte della politica USA".[43]

I critici delle linee guida sui droni di Haines dissero che sebbene esse stabilissero che "l'azione diretta dev'essere condotta legittimamente ed esercitata contro obiettivi legittimi", le linee stesse non facevano riferimento ad alcuna legge, internazionale o nazionale, che potesse permettere omicidi extragiudiziali al di fuori di una zona di combattimenti in corso. Gli oppositori della tattica USA coi droni hanno notato che Haines aveva censurato i criteri minimi per un soggetto che venga "proposto" per l'azione letale, e che il termine "proposto" è un ingannevole eufemismo per designare quando si prende di mira gente per assassinarla, e che le linee guida permettono l'assassinio di cittadini USA senza un giusto processo.[44]

Nel settore privato[modifica | modifica wikitesto]

Lasciata la Casa Bianca nel gennaio 2017, Haines ricoprì svariati incarichi alla Columbia University. È ricercatrice senior e vice direttrice dei Columbia World Projects, un programma concepito per portare la ricerca accademica su alcune delle sfide più basilari e fondamentali che il mondo sta affrontando, e nel maggio 2020 fu scelta per succedere all'allora direttore del programma Nicholas Lemann.[45][46] Haines è membro dello Human Rights Institute e del National Security Law Program presso la Columbia Law School.[47]

Haines è stata membro della National Commission on Military, National, and Public Service.[48] È inoltre distinguished fellow dell'Institute for Security Policy and Law, Syracuse University.[49]

Palantir e WestExec[modifica | modifica wikitesto]

Haines è stata consulente di Palantir Technologies,[50] un'impresa di data mining accusata di aiutare l'amministrazione Trump con i programmi di incarcerazione dei migranti,[51] ed è stata dipendente di WestExec Advisors,[52] un'azienda di consulenza con una lista segreta di clienti che comprende start-up di alta tecnologia a caccia di appalti del Pentagono.[53] È una ditta fondata da Antony Blinken, Segretario di Stato con il presidente Biden, e Michèle Flournoy, ex consigliera del Pentagono.[53]

A fine giugno 2020, dopo aver assunto il ruolo di coordinare le considerazioni di politica estera e di sicurezza nazionale per la squadra di transizione della campagna presidenziale di Joe Biden 2020, i riferimenti a Palantir e ad altre società per le quali aveva lavorato Haines furono improvvisamente rimossi dal suo curriculum, pubblicato sul sito della Brookings Institution.[51]

Director of National Intelligence[modifica | modifica wikitesto]

Haines presta giuramento come Director of National Intelligence nelle mani della vice presidente Kamala Harris, 21 gennaio 2021.

Nomina e conferma[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 novembre 2020, il President-elect Joe Biden annunciò di aver indicato Haines quale Director of National Intelligence, rendendola la prima donna a ricoprire tale incarico.[54][55]

Il critico di Haines, Daniel J. Jones, che tra il 2009 e il 2012 era stato l'investigatore principale e l'autore del rapporto del Select Committee on Intelligence sulle torture della CIA, disse alla fine di novembre che il ruolo di Haines nel 2015 quando era vice direttrice CIA nel decidere, contro le conclusioni del General Inspector della CIA, di non sanzionare alcuni dipendenti CIA per aver violato i computer di collaboratori del Senato che stavano scrivendo il rapporto, andava chiarito.[56]

Wyden chiese pure se Haines concordasse con le conclusioni dell'Inspector General della CIA, per cui era sbagliato per gli agenti CIA violare i computer dei collaboratori del Senato che stavano indagando sull'uso della tortura da parte della CIA da parte dell'amministrazione Bush. Haines si dichiarò d'accordo con le scuse espresse dall'Inspector General per la violazione.[57]

I senatori Marco Rubio (R-FL) e Mark Warner (D-VA) interrogarono Haines sulle relazioni USA-Cina e, specificamente, se condividesse l'opinione bipartisan che la Cina fosse un avversario. Haines disse che "la Cina è ostile e un avversario su alcune questioni e su altre questioni, noi tentiamo di cooperare con loro". Haines promise una "reazione aggressiva" verso la Cina e di contrastare le sue "pratiche illegali e ingiuste", ma disse anche che gli USA avrebbero cercato la cooperazione della Cina per affrontare la crisi climatica.[57][58]

Quando le fu chiesto dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, Haines disse che era responsabilità primaria dell'FBI, non della comunità dell'intelligence, indagare sulle minacce interne, sebbene anche lei si impegnasse a collaborare con FBI e Dipartimento della sicurezza interna nel valutare la minaccia per la collettività rappresentata da QAnon, una teoria del complotto alimentata da alcuni sostenitori del presidente Trump.[59]

Il 20 gennaio 2021 Haines fu confermata dal Senato con 84 voti favorevoli e 10 contrari.[60] Fu la prima designata ad essere confermata dal Senato, e il giorno successivo prestò giuramento nelle mani della vice presidente Kamala Harris.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Biden’s Foreign Policy Advisor accused of being Rabidly Anti-Israel" (israel365news.com)
  2. ^ telegraph.co.uk
  3. ^ whitehouse.gov
  4. ^ a b c d e f Daniel Klaidman, The Least Likely Spy, in Newsweek, 26 giugno 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2016).
  5. ^ Google Books, su books.google.ca.
  6. ^ The biography of Adrian RAPPIN: information and auctions (art price.com)
  7. ^ Dana Rubinstein, Serious Chemistry, in The New York Observer, 15 luglio 2008 (archiviato il 14 ottobre 2016).
  8. ^ Katherine Muhlenkamp, The University of Chicago Magazine, su mag.uchicago.edu, Chicago, Illinois, University of Chicago Press, 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2017).
  9. ^ a b Mary Corey, Food and coffee, with books, billiards and student chefs, in The Baltimore Sun, 9 gennaio 1994 (archiviato il 20 dicembre 2016).
  10. ^ Evan Serpick, New CIA number two was once a Fells Point fixture, in City Paper, 13 giugno 2013. URL consultato il 9 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  11. ^ Eric Boehlert, Erotica, High Heels, and Handbags: Is This How The Beltway Press Should Cover Powerful Women?, Media Matters, 14 giugno 2013. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato il 20 dicembre 2016).
  12. ^ Mary Corey, Between The Covers Erotica Nights A Hot Item At Fells Point Bookstore, in The Baltimore Sun, 22 maggio 1995 (archiviato il 18 gennaio 2017).
  13. ^ Brenda J. Buote, Fells Point debates tax to add desired services Benefits: Homeowners and merchants want a safer, cleaner neighborhood. But some residents don't think they can afford a community district levy., in The Baltimore Sun, 4 gennaio 1998 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ Roxanne Roberts e Emily Yahr, Avril Haines, new CIA #2, ran indie bookstore remembered for '90s 'erotica nights', in The Washington Post, 13 giugno 2013 (archiviato il 5 marzo 2016).
  15. ^ Naomi Burke, International Law: A Man's World?, in Cambridge Journal of International and Comparative Law, Cambridge, England, Cambridge University, 23 aprile 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato il 27 marzo 2016).
  16. ^ Lesley Clark, Changes at the CIA, su mcclatchydc.com, McClatchy News Service, 12 giugno 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato il 3 dicembre 2013).
  17. ^ White House Office of the Press Secretary, President Obama Announces More Key Administration Posts, su whitehouse.gov, 17 aprile 2013. URL consultato il 22 giugno 2013 (archiviato il 16 giugno 2013).
  18. ^ Eyder Peralta, CIA Deputy Director Michael Morell Retires, su NPR, 12 giugno 2013. URL consultato il 3 aprile 2018 (archiviato il 15 aprile 2015).
  19. ^ a b AFP, Avril Haines appointed first female CIA deputy director, in The Daily Telegraph, 12 giugno 2013, ISSN 0307-1235 (WC · ACNP). URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato il 27 settembre 2018).
  20. ^ Kimberly Dozier, CIA deputy director retires, in The Philadelphia Inquirer, 13 giugno 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato il 19 marzo 2016).
  21. ^ White House Office of the Press Secretary, Presidential Nominations Sent to the Senate, su whitehouse.gov, 18 aprile 2013. URL consultato il 22 giugno 2013 (archiviato il 21 aprile 2013).
  22. ^ Scott Shane, C.I.A. to Get First Woman in No. 2 Job, in The New York Times, 12 giugno 2013. URL consultato il 26 febbraio 2017 (archiviato il 21 agosto 2018).
  23. ^ Karen DeYoung e Greg Miller, CIA's deputy director to be replaced with White House lawyer, in The Washington Post, 12 giugno 2013. URL consultato il 24 agosto 2017 (archiviato il 5 dicembre 2013).
  24. ^ Suman Varandani, Who Is Gina Haspel? 5 Facts About Trump's CIA Deputy Director Pick, in International Business Times, 3 febbraio 2017. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato il 3 febbraio 2017).
    «Haspel joined the Central Intelligence Agency in 1985, and spent most of her career undercover. She has been part of several controversies, including her involvement in several torture programs conducted by the U.S. She also ran waterboarding and other interrogation techniques at some of CIA's "black sites" or secret prisons.»
  25. ^ Gina Haspel Selected to be Deputy Director of CIA, CIA (archiviato il 3 febbraio 2017).
    «Ms. Haspel is the first female career CIA officer to be named Deputy Director.»
  26. ^ Paul Handley, Woman tied to secret interrogations to be CIA No. 2, in Yahoo! News, Washington DC, Yahoo!, 2 febbraio 2017. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2017).
    «A longtime CIA clandestine operations official reportedly involved in its much-criticized "black site" interrogations after the 9/11 attacks was named number two at the US spy agency Thursday.»
  27. ^ Oliver Holmes, CIA deputy director linked to torture at Thailand black site, in The Guardian, 3 febbraio 2017. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato il 3 febbraio 2017).
    «Kellyanne Conway, a senior White House aide and Trump’s former campaign manager, congratulated Haspel in a tweet, saying she was the first female to be second in command at the CIA. However, Avril Haines was the first woman to hold the position, from 2013-15.»
  28. ^ Glenn Greenwald, The CIA's New Deputy Director Ran a Black Site for Torture, su The Intercept, 2 febbraio 2017. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato il 2 febbraio 2017).
    «That CIA official’s name whose torture activities the Post described is Gina Haspel. Today, as BuzzFeed’s Jason Leopold noted, CIA Director Mike Pompeo announced that Haspel was selected by Trump to be Deputy Director of the CIA.»
  29. ^ Deb Riechmann, Gina Haspel becomes first female CIA deputy director, WDSU, 2 febbraio 2017. URL consultato il 3 febbraio 2017 (archiviato il 2 febbraio 2017).
  30. ^ Jennifer Skalka Tulumello, Why Obama chose woman with no CIA experience for No. 2 CIA job, in The Christian Science Monitor, 13 giugno 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato il 29 novembre 2013).
  31. ^ Adam Edelman, New CIA deputy Avril Haines hosted erotica readings in the '90s, in New York Daily News, 13 giugno 2013. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato il 3 dicembre 2013).
  32. ^ Ben Leonard, Who is Avril Haines, Biden’s director of national intelligence pick? The ex-CIA deputy director once owned a Baltimore book cafe., su baltimoresun.com. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 2 dicembre 2020).
  33. ^ Charlie Savage, Power Wars, 3 novembre 2015, ISBN 978-0-316-28660-2. URL consultato il 3 ottobre 2020 (archiviato il 23 novembre 2020).
  34. ^ a b Eric Lipton, David E. Sanger e Scott Shane, The Perfect Weapon: How Russian Cyberpower Invaded the U.S., in The New York Times, Washington DC, Nash Holdings, 23 dicembre 2016, p. A1. URL consultato il 13 dicembre 2016 (archiviato il 27 maggio 2017).
    «In a series of “deputies meetings” run by Avril Haines, the deputy national security adviser and a former deputy director of the C.I.A., several officials warned that an overreaction by the administration would play into Mr. Putin’s hands.»
  35. ^ Matt Shuham, Former Senate CIA Investigator Warns Biden Against Picks Tainted By Torture, ‘Cover-Up’, su Talking Points Memo, 24 novembre 2020. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 1º dicembre 2020).
  36. ^ Dustin Jones, Avril Haines Nominated As First Female Director Of National Intelligence, su NPR, 23 novembre 2020. URL consultato il 26 novembre 2020 (archiviato il 2 dicembre 2020).
  37. ^ A Top Intelligence Officer Joins the Law School, su Columbia Law School, 14 novembre 2017. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato il 22 giugno 2018).
  38. ^ Statement by the President on the Selection of Avril Haines as Deputy National Security Advisor, White House, 18 dicembre 2014. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato il 10 novembre 2016).
  39. ^ Daniel Klaidman On 06/26/13 at 4:45 AM EDT, Avril Haines, The Least Likely Spy, su Newsweek, 26 giugno 2013. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 24 novembre 2020).
  40. ^ Brett Max Kaufman, President Obama's New, Long-Promised Drone 'Transparency' Is Not Nearly Enough, su ACLU, 1º luglio 2016. URL consultato il 16 luglio 2020 (archiviato il 26 luglio 2020).
  41. ^ John Haltiwanger, Biden's pick for US spy chief played a central role in Obama's secretive drone war that resulted in hundreds of civilian deaths, su Business Insider, 24 novembre 2020. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato l'8 dicembre 2020).
  42. ^ Spencer Ackerman, The Proxy War Over a Top Biden Adviser, in The Daily Beast, 6 luglio 2020. URL consultato il 26 dicembre 2020.
  43. ^ Farrah Tomazin, Who is Avril Haines, Joe Biden's new spy chief?, su The Sydney Morning Herald, 27 novembre 2020. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 6 dicembre 2020).
  44. ^ Biden's pick for intelligence chief, Avril Haines, is tainted by drones and torture, su Salon, 30 dicembre 2020. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  45. ^ Statement on Columbia World Projects deputy director Avril Haines' nomination by President-elect Biden as director of national intelligence, su Columbia World Projects, 23 novembre 2020. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 6 dicembre 2020).
  46. ^ Avril Haines to Serve as Next Director of Columbia World Projects, su Columbia World Projects, 26 maggio 2020. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato il 6 dicembre 2020).
  47. ^ Avril Haines, su Inspire2Serve. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato il 4 maggio 2019).
  48. ^ Chris Williams, Who is Avril Haines, Joe Biden's director of national intelligence nominee?, su WAGA-TV, 23 novembre 2020. URL consultato il 26 novembre 2020 (archiviato il 30 novembre 2020).
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  50. ^ Spencer Ackerman, The Proxy War Over a Top Biden Adviser, su The Daily Beast, 7 luglio 2020. URL consultato il 16 luglio 2020 (archiviato il 26 luglio 2020).
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  57. ^ a b Biden Pick For Intel Chief: 'Biggest Challenge Is Building Trust And Confidence', su NPR.org. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  58. ^ Shane Harris e Ellen Nakashima, Avril Haines, Biden’s nominee for DNI, faces questions on China, domestic extremism, in Washington Post, ISSN 0190-8286 (WC · ACNP). URL consultato il 24 gennaio 2021.
  59. ^ Martin Matishak, Haines pledges to ‘speak truth to power’ if confirmed as Biden’s intel chief, su POLITICO. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  60. ^ Barbara Sprunt, Senate Confirms Avril Haines As Director Of National Intelligence, in National Public Radio, 20 gennaio 2021. URL consultato il 20 gennaio 2021.

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