Arcidiocesi di Cuenca

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Arcidiocesi di Cuenca
Archidioecesis Conchensis in Aequatore
Chiesa latina
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Azogues, Loja, Machala
 
Arcivescovo metropolitaMarcos Aurelio Pérez Caicedo
AusiliariFernando Ortega Ortega[1]
Presbiteri117, di cui 71 secolari e 46 regolari
6.217 battezzati per presbitero
Religiosi60 uomini, 174 donne
Diaconi9 permanenti
 
Abitanti909.356
Battezzati727.484 (80,0% del totale)
StatoEcuador
Superficie8.010 km²
Parrocchie83
 
Erezione16 gennaio 1769
Ritoromano
CattedraleImmacolata Concezione
IndirizzoCarrera Bolívar 7-64 y Luís Cordero, Cuenca, Ecuador
Sito webwww.iglesiadecuenca.ec
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Ecuador
Il palazzo arcivescovile.
La Iglesia del Sagrario, ex cattedrale dell'arcidiocesi.

L'arcidiocesi di Cuenca (in latino Archidioecesis Conchensis in Aequatore) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Ecuador. Nel 2021 contava 727.484 battezzati su 909.356 abitanti. È retta dall'arcivescovo Marcos Aurelio Pérez Caicedo.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende la provincia ecuadoriana di Azuay.

Sede arcivescovile è la città di Cuenca, dove si trovano la cattedrale dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine e l'ex cattedrale nota con il nome di Iglesia del Sagrario. Nell'arcidiocesi sorgono due basiliche minori: la basilica della Santissima Trinità a Cuenca, e la basilica di Nostra Signora del perpetuo soccorso a Gualaceo.

Il territorio si estende su 8.010 km² ed è suddiviso in 83 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Cuenca, istituita nel 1957, comprende le seguenti suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Cuenca fu eretta il 16 gennaio 1769[2], ricavandone il territorio dalla diocesi di Quito (oggi arcidiocesi). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Lima.

Il 28 maggio 1803 e il 29 gennaio 1837 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente della diocesi di Maynas (oggi diocesi di Chachapoyas) e della diocesi di Guayaquil (oggi arcidiocesi).

Dal 1818 al 1848 la sede fu de facto vacante per la pretesa del governo repubblicano di esercitare il diritto di patronato. I vescovi eletti dalla Santa Sede non poterono esercitare il governo della diocesi. Dal 1838 il governo aveva imposto per la diocesi di Cuenca Pedro Antonio Torres, che fu eletto vescovo soltanto nel 1843, ma rinunciò l'anno successivo. Nel 1847 il governo propose José Manuel De Plaza, che fu eletto vescovo nel 1848.

Il 13 gennaio dello stesso 1848 la diocesi di Cuenca entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Quito.

Il 29 dicembre 1862 cedette altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Loja.

Nel 1890 il vescovo Miguel León Garrido fu sospeso canonicamente dal governo della diocesi, perché con un atteggiamento intransigente che era parso anacronistico aveva suscitato scandalo, giungendo a scomunicare il presidente della repubblica.

Il 9 aprile 1957 la sede di Cuenca è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Quasi mater di papa Pio XII.

Il 29 dicembre dello stesso anno in forza del decreto Maiori animarum della Congregazione Concistoriale ha ceduto alla diocesi di Riobamba il territorio corrispondente ai cantoni di Alausí e Chunchi.

Il 26 giugno 1968 ha ceduto un'ulteriore porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Azogues.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • José Carrión y Marfil † (18 dicembre 1786 - 3 luglio 1798 nominato vescovo di Trujillo)
  • José Cuero y Caicedo † (3 luglio 1798 - 23 dicembre 1801 nominato arcivescovo di Quito)
  • Francisco Javier Fita y Carrión (y Lafita) † (28 marzo 1803 - 24 maggio 1804 deceduto)
  • Andrés Quintián Ponte de Andrade † (9 settembre 1805 - 24 giugno 1813 deceduto)
  • José Ignacio Cortázar y Labayen † (15 marzo 1815 - 16 luglio 1818 deceduto)
    • Sede vacante (1818-1827)
  • Félix Calixto Miranda y Suárez de Figueroa † (21 maggio 1827 - 1829 deceduto)
    • Sede vacante (1829-1848)
    • Pedro Antonio Torres † (27 gennaio 1843 - 15 aprile 1844 dimesso[3]) (vescovo eletto)
  • José Manuel Plaza de la Tejera, O.F.M. † (3 luglio 1848 - 18 settembre 1853 deceduto)
    • Sede vacante (1853-1861)
    • Liberato Fernández García † (21 dicembre 1857 - 1858 dimesso) (vescovo eletto)
  • Remigio Estévez de Toral † (22 luglio 1861 - 9 maggio 1883 deceduto)
  • Miguel León Garrido † (13 novembre 1884 - 31 marzo 1900 deceduto)
    • Sede vacante (1900-1907)
  • Manuel María Pólit † (11 gennaio 1907 - 7 giugno 1918 nominato arcivescovo di Quito)
  • Daniel Hermida Ortega † (12 maggio 1918 - 30 settembre 1956 deceduto)
  • Manuel de Jesús Serrano Abad † (16 novembre 1956 - 21 aprile 1971 deceduto)
  • Ernesto Álvarez Álvarez, S.D.B. † (21 aprile 1971 succeduto - 21 luglio 1980 dimesso)
  • Luis Alberto Luna Tobar, O.C.D. † (7 marzo 1981 - 15 febbraio 2000 ritirato)
  • Vicente Rodrigo Cisneros Durán † (15 febbraio 2000 - 20 aprile 2009 ritirato)
  • Luis Gerardo Cabrera Herrera, O.F.M. (20 aprile 2009 - 24 settembre 2015 nominato arcivescovo di Guayaquil)
  • Marcos Aurelio Pérez Caicedo, dal 20 giugno 2016

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 909.356 persone contava 727.484 battezzati, corrispondenti all'80,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 498.000 500.000 99,6 156 104 52 3.192 47 200 64
1966 370.000 381.602 97,0 156 91 65 2.371 134 352 58
1970 450.750 450.758 100,0 121 70 51 3.725 72 293 48
1976 364.952 365.704 99,8 102 54 48 3.577 56 307 57
1980 368.239 369.895 99,6 102 52 50 3.610 59 219 58
1990 600.000 645.000 93,0 111 52 59 5.405 101 344 64
1999 608.000 653.000 93,1 105 64 41 5.790 100 366 71
2000 619.000 665.000 93,1 118 65 53 5.245 5 86 366 71
2001 590.900 635.400 93,0 125 73 52 4.727 8 94 324 70
2002 627.000 660.000 95,0 112 72 40 5.598 8 63 277 70
2003 570.000 599.546 95,1 114 75 39 5.000 6 63 271 74
2004 595.388 626.250 95,1 120 78 42 4.961 6 59 319 75
2006 604.000 635.000 95,1 118 79 39 5.118 6 53 245 78
2013 670.000 705.000 95,0 104 75 29 6.442 11 63 269 81
2016 587.250 753.500 77,9 83 77 6 7.075 11 33 250 81
2019 606.800 778.600 77,9 120 75 45 5.056 10 54 159 82
2021 727.484 909.356 80,0 117 71 46 6.217 9 60 174 83

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Tizica.
  2. ^ Annuario pontificio, 2023, p. 198. Altre fonti hanno la data del 1º luglio 1786 (cf. Catholic Hierarchy e Gcatholic).
  3. ^ Il 20 maggio 1850 fu nominato vescovo di Popayán; la data di rinuncia corretta si trova in S. Castillo Illingworth, op. cit., p. 103, nota 127

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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