Afghanite

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Afghanite
Classificazione StrunzVIII/J.09-50[1]
Formula chimica(Na,Ca,K)8(Si,Al)12O24(SO4,Cl,CO3)3·(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinoesagonale
Parametri di cellaa=12,77, c=21,35, Z=3[2]
Gruppo spazialeP 63/mmc, P 63mc, o P 62c
Proprietà fisiche
Densità2,55 (misurata) 2,65 (calcolata), mediamente 2,59[2] g/cm³
Durezza (Mohs)5,5-6[2]
Sfaldaturaperfetta secondo {1010}
Fratturaconcoide
Coloreda blu chiaro a blu scuro, incolore in sezione sottile
Lucentezzavitrea
Opacitàtrasparente
Strisciobianco
Diffusioneraro
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'afghanite è un minerale della classe dei tettosilicati, appartenente al gruppo della cancrinite-sodalite e descritto, per la prima volta, nel 1968 presso le miniere di lazurite di Sar-i Sang in Afghanistan (da cui il nome).

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

L'afghanite è un tettosilicato ad elevato contenuto di alluminio, senza H2O zeolitica e con anioni addizionali, che cristallizza nel sistema esagonale. Il minerale è un feldspatoide del gruppo della cancrinite e si presenta, in natura, sotto forma di masse lamellari, granuli arrotondati o venule sottili in cristalli di lazurite (come in Afghanistan; nella foto: masse lamellari di afghanite, in associazione con pirite, su calcite) o all'interno di xenoliti di calcare selcifero in pomice (come nelle cave di Pitigliano, in Italia).

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Generalmente associato ai minerali del gruppo della sodalite, si rinviene in paragenesi con lazurite, nefelina, sodalite, vesuvianite, pirite, flogopite, olivina, diopside e calcite.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IX.FB.05 secondo Nickel-Strunz, decima edizione.
  2. ^ a b c Handbook of Mineralogy, op. cit.; scheda su Mindat.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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