Storia della masturbazione: differenze tra le versioni

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Un satiro che si masturba, vaso greco 550 ca. a.C.

Con storia della masturbazione s'intendono descrivere gli ampi cambiamenti avvenuti all'interno della società riguardanti l'etica, gli atteggiamenti sociali, lo studio scientifico e la rappresentazione artistica della masturbazione.

All'interno della sessualità umana la stimolazione dei propri organi genitali è stata variamente interpretata dalle differenti religioni, è stato oggetto di legislazione, di forte polemica sociale, ma anche di studio intellettuale in sessuologia. I punti di vista dell'opinione pubblica riguardanti il tabù della masturbazione hanno variato anche notevolmente nelle diverse culture e nei diversi periodi storici.

Storia antica

Vi sono raffigurazioni di masturbazione maschile nelle pitture rupestri preistoriche il tutto il mondo; molto più rara è invece la rappresentazione della masturbazione maschile, ma in una statuetta d'argilla risalente al IV millennio a.C. e ritrovata su un sito templare nell'isola di Malta vi è raffigurata una donna mentre si sta masturbando[1].

Pare che l'antica civiltà di Sumer avesse un atteggiamento piuttosto libero e rilassato nei riguardi della sessualità e che la masturbazione fosse una tecnica atta a migliorare la potenza sessuale[2].

La masturbazione maschile risulta essere ancora più importante per l'Antico Egitto, difatti quando viene eseguita da un dio può essere considerata come un atto creativo o magico: si credeva che Atum avesse creato l'intero universo visibile masturbandosi, mentre il flusso e riflusso del Nilo veniva attribuito alla frequenza della sua eiaculazione. Al Faraone, in risposta a questo mito di creazione, veniva richiesto di masturbarsi durante le cerimonie che si svolgevano sulle rive del grande fiume[3].

L'antico testo indiano Kāma Sūtra spiega in dettaglio la procedura migliore per masturbarsi[4].

Gli antichi Greci consideravano l'autoerotismo come un sostituto normale e sano di altre forme di rapporto sessuale, una valvola di sicurezza contro la frustrazione sessuale distruttiva ed il termine comunemente usato era anaphlan; trattano inoltre di masturbazione femminile sia nell'arte che nei loro scritti. Diogene di Sinope, considerato come uno dei fondatori del cinismo, ne accredita l'invenzione al dio Hermes: provando sincera compassione verso il figlio Pan che era preso da struggimento per la bella Eco (mitologia) la quale non voleva saperne di lui, gl'insegnò il trucco di "fare da sé" al fine d'alleviare la propria sofferenza[5].

Ancora nel XVII secolo in tutta Europa la pratica veniva comunemente usata dalle bambinaie e governanti per convincere i ragazzini ad andare a letto e mettersi a dormire tranquilli[6].

Prime preoccupazioni per la salute

Edizione italiana datata 1785 del trattato di Tissot.

Opuscolo del XVIII secolo

Ma la tolleranza a riguardo cominciò presto a venir meno; il primo uso del termine onanismo (dal personaggio biblico Onan) per fare riferimento esplicito alla masturbazione pare risalire al 1716 tramite un opuscolo anonimo distribuito a Londra ed intitolato Onania. Suo tema principale è per l'appunto il "peccato atroce di auto inquinamento" e dopo aver avvertito che chi vi si fosse lasciato indulgere avrebbe sofferto di impotenza, gonorrea ed epilessia, oltre che di un veloce deperimento delle facoltà psicofisiche (inclusi vi erano testimonianza di giovani moribondi ridotti in quello stato dagli affetti terribili della masturbazione compulsiva), l'opuscolo passa poi a raccomandare come rimedio efficace una speciale tintura e una polverina disponibili in un negozio locale.

Tissot

Uno di quelli che rimase inorridito dalle descrizioni della spaventosa malattia descritta in Onania fu il medico svizzero Samuel-Auguste Tissot: nel 1760 pubblicò L'Onanisme, il suo trattato di medicina globale sui presunti effetti negativi della masturbazione. Citando, come base del proprio ragionamento, i casi di suoi giovani pazienti maschi curati da lui a Losanna, il dottore sostiene che lo sperma è un "olio essenziale" e di stimolo e che pertanto, dopo sser stato perduto dal corpo in grandi quantità, potrebbe causare una "percettibile riduzione delle forze, della memoria e anche della stessa ragion; causando così visione offuscata, disturbi nervosi, gotta e reumatismi, indebolimento degli organi della generazione, sangue nelle urine (ematuria), disturbi dell'appetito e mal di testa."

Kellogg

Molti rimedi sono stati concepiti, tra cui avere una dieta vegetariana priva del tutto di grassi animali; questo approccio è stato promosso dal dottor John Harvey Kellogg il quale gestiva un manicomio con metodologia olistico alternativa (fu l'inventore dei Corn flakes) e dal reverendo Sylvester Graham (produttore di un particolare tipo di cracker). La circoncisione è stata ampiamente adottata nel mondo anglosassone in parte anche a causa del presunto effetto preventivo che si credeva avesse contro la masturbazione[7]

Preoccupazioni morali

Il trattato di Tissot viene presentato come lavoro scientifico di un accademico in un momento in cui la fisiologia sperimentale era praticamente inesistente; gli argomenti del medico svizzero furono ripresi anche da filosofi quali Immanuel Kant e Voltaire, spostando in tal maniera sempre più l'opinione della medicina occidentale dei successivi due secoli nei riguardi della masturbazione verso l'idea che fosse una malattia debilitante.

Questo punto di vista resiste bene per tutta l'epoca vittoriana, quando la forte censura medica nei confronti dell'autoerotismo col comune atteggiamento conservatore all'interno della società civile[8][9]. Si raccomandava tra l'altro che i pantaloni dei maschi adolescenti non avessero tasche profonde sul davanti, così da impedir loro di toccarsi i genitali con le mani; agli scolari a scuola veniva impedito d'incrociare o accavallare le gambe, mentre alle ragazze era proibito di andare a cavallo o usare la bicicletta, perché le sensazioni che tali attività producevano erano considerate troppo simili alla masturbazione. I ragazzi e i giovani uomini che, tuttavia, continuavano ad indulgere nella pratica, venivano velocemente bollati come deboli di mente destinati alla follia[10].

Proseguono le preoccupazioni mediche

Nel frattempo la scienza medica, fermamente convinta che la masturbazione conducesse infallibilmente al'epilessia, alla catalessi catatonica e alla pazzia furiosa[11][12] prescriveva per curarla l'infibulazione, l'uso di cinture di castità e la cauterizzazione, fino a giungere all'eletrochoc. Nei decenni successivi le più drastiche tra queste misure vengono sempre più sostituite con tecniche psicologiche, come gli avvisi che la masturbazione conduca alla cecità, faccia crescere i peli sul dorso delle mani ed impedisca una crescita fisica sana e robusta: alcuni di questi miti persistono ancor oggi.

Allo stesso tempo la condizione di isteria caratteristica delle donne (dal greco hyster-utero) veniva curata prescrivendo la somministrazione della masturbazione per le pazienti: la tecnica includeva l'uso del primo vibratore e strofinando i genitali con creme-placebo[13]. L'atteggiamento medico verso la masturbazione cominciò a cambiare agi inizi del XX secolo quando il sessuologo Havelock Ellis nel suo lavoro del 1897 intitolato "Studies in the Psychology of Sex" smonta una ad una le teorie di Tissot: "Arriviamo alla conclusione che la masturbazione moderata in individui sani non sia necessariamente perniciosa".

Come tabù

Robert Baden-Powell, il fondatore della The Scout Association, in un passaggio dell'edizione del 1914 del suo libro Scautismo per ragazzi mette in guardia contro i pericoli della masturbazione: si doveva pertanto fuggire dalla tentazione eseguendo della buona attività fisica che avrebbe dovuto stancare il corpo.

Lo psicoanalista austriaco Wilhelm Reich nel suo saggio del 1922 Über Spezifität des Onanieformen (Per quanto riguarda le forme specifiche di masturbazione) ha cercato di individuare le forme sane e malsane di masturbazione, affermando che il modo in cui le persone si masturbano è indicativo della potenza sessuale e del grado d'inclinazione verso il sesso opposto. Si credeva all'epoca anche che la masturbazione provocasse l'omosessualità[14].

Rivoluzione sessuale

Le opere del sessuologo Alfred Kinsey nel corso degli anni '40 e '50 hanno portato alla conclusione che la masturbazione è un comportamento istintivo del tutto naturale sia per i maschi che per le femmine.

Il dottor Thomas Szasz, autore tra l'altro de Il mito della malattia mentale riconosce o spostamento di consenso scientifico[15][16][17][18][19] nei riguardi della masturbazione: "L'attività sessuale primaria dell'umanità nel XIX secolo era una malattia. Alla fine del XX secolo è divenuta una cura"[20]

Note

  1. ^ Taylor, Timothy, Uncovering the prehistory of sex, in British Archaeology, n. 15, June 1996.
  2. ^ Dening, Sarah, Chapter 3, in The Mythology of Sex, Macmillian, 1996, ISBN 9780028612072. URL consultato l'8 novembre 2013.
  3. ^ Margolis, Johnathan, O: The intimate history of the orgasm, 2003, p. 134.
  4. ^ Thicke, Alan, How to Raise Kids Who Won't Hate You, iUniverse, April 2006, p. 125, ISBN 9781583488409.
  5. ^ Dione Crisostomo, Discorsi',' iv.20
  6. ^ The tyranny of pleasure, Jean Claude Guillebaud, Keith Torjoc; p.22
  7. ^ Paige KE, The Ritual of Circumcision, in Human Nature, May 1978, pp. 40–8.
  8. ^ The Ritual of Circumcision, su noharmm.org, 6 settembre 2005. URL consultato l'8 novembre 2013.
  9. ^ Stengers, Jean; van Neck, Anne, Masturbation: the history of a great terror, New York, Palgrave, 2001, ISBN 0-312-22443-5.
  10. ^ Surgical Appliance
  11. ^ Susan Kingsley Kent, Gender and power in Britain, 1640–1990, Routledge, 1999, p. 189, ISBN 0-415-14742-5.
  12. ^ Phil Fennell, Treatment without consent: law, psychiatry and the treatment of mentally disordered people since 1845, Routledge, 1999, pp. 66-69, ISBN 0-415-07787-7.
  13. ^ Rachel P. Maines, The Technology of Orgasm: "Hysteria", the Vibrator, and Women's Sexual Satisfaction, Baltimore, The Johns Hopkins University Press, 1999, ISBN 0-8018-6646-4.
  14. ^ The Life Cycle Library for Young People, Book 3, Chicago, Parent and Child Institute, 1969, p. 322.
  15. ^ Michael S. Patton, Masturbation from Judaism to Victorianism, in Journal of Religion and Health, vol. 24, n. 2, Springer Netherlands, June 1985, pp. 133–146, DOI:10.1007/BF01532257. URL consultato il 12 November 2011.
  16. ^ Jack Boulware, apud Sex educator says most people masturbate, su salon.com.
  17. ^ Masturbation: Current medical opinions - Ontario Consultants on Religious Tolerance
  18. ^ http://www.salon.com/health/sex/urge/world/2000/05/09/masturbate/index.html
  19. ^ Ornella Moscucci, "Male masturbation and the offending prepuce," at: http://www.cirp.org/library/history/moscucci/ (It is an excerpt from "Sexualities in Victorian Britain.") apud Masturbation: Current medical opinions Ontario Consultants on Religious Tolerance. New URL: http://sites.google.com/site/completebaby/repression
  20. ^ Sex, in The Second Sin, London, Routledge & Kegan Paul Ltd, 1974, p. 10, ISBN 0-7100-7757-2. URL consultato il June 30, 2011.
    «Masturbation: the primary sexual activity of mankind. In the nineteenth century it was a disease; in the twentieth, it's a cure.»

Bibliografia

  • Solitary Sex: A Cultural History of Masturbation, by Thomas W. Laqueur [1]
  • Masturbation: The History of a Great Terror by Jean Stengers [2]
  • The Big Book of Masturbation: From Angst to Zeal by Martha Cornog [3]
  • Solitary Pleasures: The Historical, Literary and Artistic Discourses of Autoeroticism by Paula Bennett and Vernon Rosario [4]