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Vetrina

La Union Films fu una casa di produzione cinematografica delle Indie orientali olandesi con sede a Batavia.

Fondata nel 1940 dagli imprenditori cinesi etnici Ang Hock Liem e Tjoa Ma Tjoen durante il rilancio dell'industria cinematografica delle Indie, produsse soltanto sette film in bianco e nero, diretti alternatamente da quattro registi (anch'essi di etnia cino-indonesiana) e fu chiusa nel 1942, in seguito all'occupazione giapponese delle Indie.

Molti dei lungometraggi della Union Films, sceneggiati da Saeroen, tentarono da una parte di andare incontro ai gusti dell'intelligencija indonesiana allora in ascesa, e dall'altra di distaccarsi dalle convenzioni teatrali tipici del cinema autoctono. Questo processo proseguì anche dopo l'abbandono di Saeroen, passato alla concorrente Star Film nel 1941, raggiungendo un completo realismo nelle ultime due produzioni, Soeara Berbisa e Mega Mendoeng. Tutte le sue pellicole, sebbene avessero contribuito a lanciare le carriere degli attori Rendra Karno e Djoewariah, sono oggi considerate perdute.

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Voci di qualità

Kedok Ketawa ([kəˈdɔʔ kəˈtawa]; lett. "La maschera che ride"; noto anche con i titoli alternativi Pendekar dari Preanger e Het Lachende Masker) è un film d'azione in bianco e nero del 1940 diretto da Jo An Djan.

Realizzato nelle Indie orientali olandesi, venne prodotto da Ang Hock Liem per la sua Union Films ed interpretato da Basoeki Resobowo, Fatimah e Oedjang. La storia ha per protagonista una coppia di amanti, Basuki e Minarish, che vedono la propria esistenza minacciata da un manipolo di criminali, assoldati da un ricco signore che vuole avere la fanciulla tutta per sé. I giovani tentano di respingerli con l'aiuto di un misterioso individuo mascherato.

La pellicola venne pubblicizzata come un «cocktail indonesiano di azioni violente […] e dolce romanticismo» e venne ben accolta dalla critica, che ne lodò soprattutto la fotografia. Il suo successo commerciale spinse Hock Liem a realizzare altri lungometraggi, completandone solo sei prima della chiusura forzata del suo studio cinematografico, avvenuta nel marzo 1942 a seguito dell'occupazione da parte del Giappone delle Indie orientali olandesi. Sono accertate delle proiezioni di Kedok Ketawa fino all'agosto 1944 e, come tutte le altre produzioni della Union, ora è considerata perduta.

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Lo sapevi che...

La rosa millenaria di Hildesheim (in tedesco: Tausendjähriger Rosenstock, letteralmente: rosaio millenario) o spesso solo rosa di Hildesheim, è una pianta di Rosa canina che cresce sull'abside della cattedrale di Hildesheim, in Germania. La cattedrale e l'adiacente chiesa di San Michele, compresa quindi la rosa, sono state inserite nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1985.

Si ritiene che la rosa che si arrampica sul muro dell'abside della cattedrale sia la rosa vivente più antica del mondo. La pianta è alta circa 10 metri e alcuni documenti ne confermano l'esistenza da almeno 700 anni (un documento del 1573 la descriveva come la rosa più vecchia del mondo già all'epoca), ma è probabilmente più antica. Con alcune variazioni, un cespuglio di rose è infatti legato alla leggenda della fondazione della diocesi da parte del re Ludovico il Pio a Hildesheim nell'815. La cattedrale fu distrutta dai bombardamenti alleati nel 1945 durante la seconda guerra mondiale, ma le radici del roseto sopravvissero e la pianta, seppur rovinata, ricrebbe tra le rovine. Secondo la leggenda, fintanto che il cespuglio di rose fiorisce, Hildesheim prospererà.

La rosa millenaria fu fonte di ispirazione per artisti e scrittori romantici tra l'Ottocento e i primi del Novecento. All'inizio del XX secolo, la visita alla cattedrale e la vista della rosa ispirarono l'autrice Mabel Wagnalls a scrivere il libro The Rose-bush of a Thousand, dal quale vennero in seguito tratti due film muti.

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Ricorrenze dell'8 giugno

Natalija Polons'ka-Vasylenko

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Medardo di Noyon, Guglielmo di York e Severino di Settempeda.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Guillermo Larrazábal)

L'ottimista afferma che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.
James Branch Cabell

Questa vetrata di Oskar Berbig (1884-1930) rappresenta il Cuore Immacolato di Maria. Si trova nella cappella di Sant'Antonio da Padova, ad Andiast, Svizzera. Oggi è la festa cattolica del Cuore Immacolato di Maria.

Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Hildesheim

È una città della Bassa Sassonia, in Germania. È il capoluogo e il centro maggiore del circondario (Landkreis) omonimo. Hildesheim si fregia del titolo di "Grande città indipendente" (Große selbständige Stadt) e si trova circa 30 km a sud-est di Hannover, sulle rive del fiume Innerste, che è un piccolo affluente del Leine.