Vincenzo Fardella di Torrearsa

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Vincenzo Fardella di Torrearsa
File:Fardella di Torrearsa.gif

Presidente del Senato del Regno
Durata mandato5 dicembre 1870 –
20 settembre 1874
PredecessoreGabrio Casati
SuccessoreLuigi des Ambrois de Nevache

Dati generali
Partito politicoDestra storica

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Vincenzo Fardella Marchese di Torrearsa (Trapani, 16 luglio 1808Palermo, 12 gennaio 1889) è stato un politico italiano.

Primogenito di una delle più antiche e prestigiose famiglie aristocratiche di Trapani, fu, nel 1871 il primo Presidente del Senato del Regno a Roma, nella sede di Palazzo Madama.

Biografia

I moti del 1848 e lo Stato di Sicilia

Il Marchese Fardella di Torre Arsa, non facendo mistero sia delle sue idee sociali sia delle sue idee contrarie alla politica antiautonomistica della Sicilia attuata dal Re Ferdinando II di Borbone, fu figura di primo piano nella Rivoluzione siciliana del 1848 e del susseguente Stato di Sicilia, insieme a Ruggero Settimo e Francesco Paolo Perez.

Quale Presidente della Camera del costituito Parlamento Siciliano, fu lui a dichiarare decaduta la dinastia borbonica e ad offrire, con voto del Parlamento, il trono vacante di Sicilia al Duca di Genova, figlio secondogenito di Carlo Alberto.

L'esilio

Con la restaurazione e la fine della "Rivoluzione Siciliana degli anni 1848 e 1849", fu esule a Torino, Genova e poi a Nizza, restando sempre sicuro riferimento di tutti gli esuli. Il carteggio di quel periodo del marchese di Torrearsa, conservato presso la Biblioteca Fardelliana di Trapani, mostra la grande opera diplomatica da lui svolta per mantenere consensi e simpatie sulla causa siciliana presso i più autorevoli rappresentanti del mondo politico inglese e francese.

L'attività parlamentare

Rientrato in Sicilia dopo lo sbarco dei Mille a Marsala, viene nominato Presidente del Consiglio di Luogotenenza e il 18 febbraio 1861 viene eletto, nei collegi di Palermo e Trapani, nel primo Parlamento Italiano, dove fu nominato vicepresidente della Camera dei Deputati.

Nel maggio del 1861, viene nominato da Cavour, di cui fu intimo e stimato amico, ambasciatore del nuovo regno d'Italia presso Svezia, Norvegia e Danimarca. La sua missione nei paesi Scandinavi diede ottimi risultati. Venne insignito dell'ordine della stella Polare di Svezia, e del Danebrog di Danimarca. Si dimise dalla Camera perché fu nominato Prefetto di Firenze da Ricasoli, che ne apprezzava il valore e le doti personali. Torrearsa non deluse le aspettative in questo incarico, dove rimase dal 17 novembre 1861 al settembre 1864,[1] delicato ed impegnativo in quanto legato al trasferimento della capitale a Firenze. Nel contempo viene nominato senatore.

Fu insignito nel 1864 da Vittorio Emanuele della Commenda dell'Ordine Mauriziano. Dall'8 novembre 1865 al 13 febbraio 1867 fu Vicepresidente del Senato.

Nel 1868, in occasione delle nozze del principe Umberto con Margherita di Savoia, riceve l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata. Viene chiamato, direttamente da Vittorio Emanuele II, ad assistere come testimone all'atto privato di elezione del principe Amedeo, Duca d'Aosta, al trono di Spagna. Dopo la presa di Roma del 1870, venne eletto presidente del Senato e, dal 28 novembre 1871, fu il primo nella sede di Palazzo Madama. Mantenne tale carica fino al 1874, anno in cui, quasi settantenne, si ritirò in Sicilia e pose fine alla sua carriera politica.

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni, vissuti tra Trapani e Palermo, ritornò a coltivare con impegno i suoi studi storici e socio-economici. Fu dal 1883 Presidente onorario della Banca mutua popolare di Trapani, che dal 1907 divenne Banca Sicula Curò lo sviluppo della Società Siciliana di Storia Patria, di cui fu presidente e nel 1881 iniziò la stesura di “Ricordi sulla Rivoluzione Siciliana degli anni 1848 e 1849”, che ultimò dopo quattro anni, così scrivendo: ... poso la penna e sento di farlo con la soddisfazione di non aver in nulla volontariamente mentito o nascosto il vero.

In suo onore a Trapani è stato intitolato un liceo scientifico.

Il cortile interno della magione di Torre Arsa

Onorificenze

Onorificenze italiane

Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

Cavaliere dell'Ordine della Stella Polare (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di II classe dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ Lista dei prefetti di Firenze su prefettura.it, su prefettura.it. URL consultato il 24-05-2011.

Voci correlate

Predecessore Presidente del Senato del Regno Successore
Gabrio Casati 5 dicembre 1870 - 20 settembre 1874 Luigi des Ambrois de Nevache
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