Villa Lubin
Villa Lubin | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | Roma |
Indirizzo | Viale Davide Lubin, 2 00196 Roma |
Coordinate | 41°54′48.97″N 12°28′41.54″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1906-1908 |
Inaugurazione | 23 maggio 1908 |
Stile | neobarocco, liberty |
Uso | Sede di organo di rango costituzionale |
Piani | 2 |
Realizzazione | |
Architetto | Pompeo Passerini, Raffaele De Vico |
Proprietario | Stato Italiano |
Villa Lubin, conosciuta in passato anche come Villa Italia o Palazzina Internazionale dell'Agricoltura, è un edificio storico di Roma situato a Roma all'interno del parco di Villa Borghese[1], in viale David Lubin.
Attualmente ospita la sede del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL).
Storia
Fu disegnata dall'architetto Pompeo Passerini, in collaborazione con l'architetto Raffaele De Vico[2], ed edificata tra il 1906-1908[3] per ospitare inizialmente l'Istituto internazionale di agricoltura (IIA), precursore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), voluta da David Lubin. La costruzione della villa causò numerose polemiche poiché dovettero essere abbattuti alcuni pini secolari[4].
Nel 1934 l'architetto Paolo Rossi fu incaricato di edificare nel vicino piazzale il villino Ruffo (ristrutturato nel 1981), che oggi ospita gli oltre 75.000 libri della biblioteca del CNEL e una sala per convegni. Dal 1952 al 1960 il piccolo padiglione fu sede dell'Istituto per l'Oriente e del Centro Italo-Arabo[5].
Dopo il trasferimento dell'IIA presso la FAO, l'edificio ridivenne di proprietà del Governo Italiano, il quale lo designò quale sede del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), che fu insediato il 20 febbraio 1958.
Nel 1959 la villa fu restaurata ed ampliata dall'architetto Clemente Busiri Vici e nel 1960 fu anche sede del Comitato dei ministri per il mezzogiorno[6].
Successivamente all'approvazione delle riforme costituzionali del 2016, che in particolare prevedono l'abolizione del CNEL, è stata ipotizzata la riassegnazione dell'edificio al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)[7].
Nella via sottostante di accesso si trova un grottone con una statua acefala sdraiata raffigurante un fiume.
Descrizione
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/ee/200_lire_fao_villa.jpg/300px-200_lire_fao_villa.jpg)
L'edificio possiede una facciata centrale annessa al corpo centrale con due ali aggettanti laterali. La scalinata d'ingresso permette l'accesso ad un ampio atrio circondato da portici. Il palazzo è riccamente decorato sia all'interno sia all'esterno in stile neobarocco e liberty, con opere artistiche di Adolfo Cozza[8], Adolfo Apolloni, Giuseppe Mazzoni e Lemmo Rossi-Scotti[9].
Le sale interne ospitano quadri allegorici tra cui "L'agricoltura dalle epoche barbariche fino ai tempi della Roma Imperiale" e "I grandi navigatori, gli astronomi e i naturalisti dal secolo XIII al XVIII" di Adolfo Cozza nella sala del Parlamentino e "Il trionfo di Cerere seguita dal corteggio delle nazioni" di Lemmo Rossi-Scotti nella sala di rappresentanza denominata "Sala Gialla". In passato era presente anche una "Allegoria della semplice vita nei campi" (1932-1934) di Giuseppe Rivaroli (non più presente).
Nel giardino d'ingresso è posta la "Fontana della Spigolatrice" in bronzo di Luigi De Luca[10].
Note
- ^ Il Cnel costa 20 milioni restauraa in 60 anni ha fatto 14 disegni di legge, in Libero Quotidiano, 2014-04-1.
- ^ Vittorio Sgarbi, Le meraviglie di Roma: dal Rinascimento ai giorni nostri, Bompiani, 2011, ISBN 978-88-587-0607-7.
- ^ Sovraintendenza di Roma, Villa Borghese Edifici, paragrafo Villa Lubin, su sovraintendenzaroma.it, 2 febbraio 2011.
- ^ Il CNEL apre agli agrotecnici (PDF), in L'Agrotecnico Oggi, XXII, Forlì, novembre 2005, pp. 4-8.
- ^ Brochure di presentazione del Cnel (PDF). URL consultato il 14 aprile 2016.
- ^ Sergio Zoppi, Massimo Annesi, un ricordo, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005, p. 72, ISBN 88-498-1471-2.
- ^ Ilaria Proietti, Sedi storiche: dopo la riforma costituzionale il Csm si prende il Cnel, in Il Fatto Quotidiano, 22 ottobre 2015. URL consultato il 14 aprile 2016.
- ^ Pietro Tamburini, Carla Benocci e Lucos Cozza Luzi, Adolfo Cozza, Quattroemme, 2002.
- ^ Villa Lubin, su 060608.it, 13 maggio 2013. URL consultato il 14 aprile 2016.
- ^ Claudio Rendina, La grande bellezza di Roma attraverso i suoi monnumenti, Roma, Newton Compton, 2014, ISBN 978-88-541-6733-9.
Bibliografia
- Angela Cipriani, Memmo Caporilli e Valentino Valentino, Villa Lubin, Roma, Editalia, 1992, ISBN 8870602656.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Galleria fotografica - Villa Lubin, su cnel.it, Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. URL consultato il 14 aprile 2016.
Controllo di autorità | GND (DE) 7681229-7 |
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