Utente:Giovanni Bi/Sandbox

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Giovanni Leombianchi[modifica | modifica wikitesto]

(Milano 19 dicembre 1935) è un pittore italiano, può essere considerato un autorevole esponente del neofigurativo simbolico, nuova corrente che ha come base la poetica della biologia e il rispetto della natura.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Leombianchi è un pittore italiano nato a Milano il 19 dicembre 1935 da genitori trentini.

Nel 1954 frequenta a Milano l'Accademia di belle arti di Brera sotto la guida di Domenico Cantatore e Guido Ballo e successivamente la scuola d'arte dell'affresco con il maestro Virgilio Bertazzoni e infine la scuola di nudo con Aldo Salvadori.

Negli anni turbolenti della giovinezza viene influenzato da opere dai valori culturali e spirituali del suo tempo e, condensando molteplici influssi mediando tra tradizione classica e modernità, rende omaggio con dei propri ritratti a grandi maestri del passato e del presente, partendo dai padri dell'arte moderna come Klee e Kandinskij, ai simbolisti Arnold Böcklin e Giovanni Segantini.

Per Giovanni Leombianchi la pittura è espressione vitale e viene praticata parallelamente ad altre attività che lo portano a viaggiare in Italia e all'estero fin da giovane, con lo scopo di tuffarsi nel vivo dei fermenti innovativi di quei pittori che lo stimolano a trovare la via del futuro, invitandolo a scoprire e seguire il proprio talento personale.

Leombianchi viene folgorato dalla corrente futurista nel trentino e rimane in contatto, frequentando dal 1957 al 1959, la casa di Fortunato Depero e della moglie Rosetta a Rovereto, in via Val di Busa Piccola.

Nel 1959 sposa Maria Antonietta Ferrario da cui avrà tre figli maschi.

Carico di furore creativo, negli anni '60 milanesi frequenta pittori di varie correnti artistiche, fra cui Lucio Fontana, Carmelo Cappello, Gianni Dova, Pietro Gentili, Sergio Dangelo, Ho Kan e Ibrahim Kodra.

Arrivano gli anni '70 e Leombianchi lo troviamo assieme a stimati pittori con i quali stampa nel proprio studio (con il suo torchio calcografico) vari libri d'artista. Il primo dal titolo “Omaggio al bianco su bianco” nel 1974, con la collaborazione artistica di Nilde Carabba, Hsiao Chin, Salvador Presta, Franco Verdi, Franco Daleffe. L'editore è Humandesign di Adriano Foschi.

L'illuminazione.[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971 la svolta: Leombianchi comincia ad esprimersi attraverso l'arte evolutiva della natura e dell'uomo, proponendo valori etici primari del vivere quotidiano, come l'Acqua, l'Aria, la Terra, il Fuoco.

Metodologia.[modifica | modifica wikitesto]

Totalmente contrario alle scelte di correnti solo decorative, fini a se stesse, ripetitive per il mercato, Leombianchi sceglie di dare anima alle proprie opere infondendo contenuti espressivi, con al centro il concetto che l'uomo, visto come individuo o comunità, debba convivere in armonia con la Natura valorizzando le emozioni e i profondi sentimenti della coscienza, diventando quindi strumento di futura crescita e benessere spirituale.

Uno stile molto personale.[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione porta Leombianchi al Neofigurativo Simbolico che nel breve tempo si trasformerà in denuncia contro il pericoloso inquinamento emergente, così come dimostrato durante una mostra nella quale Aldo Caserini scrive che Leombianchi è stato fra i primi pittori precursori dai contenuti neofigurativi, quali espressioni in difesa della natura inquinata e contaminata da avidi interessi consumistici.

Da allora il rispetto della natura sarà una costante presenza lirico, pittorica, sociale, laica ed etica nella sua nuova espressione figurativa con cicli pittorici creativi testimoniati dalla rivista Bolaffi Arte del 19 marzo 1972 tramite il critico Riccardo Barletta (Milano, Civiltà di Pittori) che scrive: “Giovanni Leombianchi, milanese 36enne accentua nella nuova figurazione, la poetica della biologia, inserendo le immagini nell'infinità del divenire cosmico, trovando in tale continuità naturale un possibile messaggio di speranza e di pace.”[1]

A grandi passi verso la conoscenza.[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1973 frequenta a Milano il pittore-architetto-ecologista Hundertwasser durante il suo grande progetto “L'albero Inquilino” in via Manzoni e alla Triennale di Milano.

Dal 1973 a Milano con Pietro Gentili e Pino Manos frequenta il mistico indiano Baba Bedi XVI il quale, con la propria Filosofia Acquariana che emana un vento fresco di rinnovamento e con la propria nuova intuitiva Arte Psichica, asserisce che l'artista psichico può essere tale se consapevole di poter essere “umano e sociale” in modo da esprimere l'evoluzione etica della coscienza per sé e per il prossimo, completando così il proprio sentire espressivo propositivo.

Nel 1973 Giovanni Leombianchi trova nel greto del torrente Landwasser in Val Sesia un sasso perfettamente elissoidale. Immaginandone la misteriosa storia primordiale lo chiama NOCH, nome di fantasia, un acronimo che utilizza le iniziali in latino di Idrogeno, Azoto, Ossigeno e Carbonio.

Nel 1974 in montagna, successivamente ad una meditazione sulla natura, crea un nuovo ciclo con i propri simboli originali “Terra, Acqua, Aria e Fuoco”, ovvero la foglia del ciclamino selvatico per il simbolo della terra, l'insetto di maggio che vive nell'acqua tutto l'anno o la pinna di un pesce per il simbolo dell'acqua, l'ala della pernice bianca che vive nelle alte vette alpine per il simbolo dell'aria ed infine un riflesso del sole sull'acqua per quello del fuoco. Negli anni successivi, grazie a questo ciclo, quale fonte di ispirazione, le immagini dei simboli evolvono in metamorfosi fantastiche ed autonome.

Nel 1976 presenta il libro d'arte “IL N 7” alla galleria Rizzardi in via Brera a Milano.

Nel 1977 si ispira ai propri simboli Terra-Acqua-Aria-Fuoco e crea il nuovo rivoluzionario “Ecoalfabeto”, un'opera vibrante di unicità indipendente da qualsiasi religione e vincolata al solo concetto di spazio libero. Uno spazio d'amore quale casa dell'evoluzione ecologica e psichica interiore.

Nel 1979 conosce e frequenta in Islanda il poliedrico importante pittore ecologista Haukur Halldórsson.

Nel 1979 segue con l'amico pittore mistico Philip Martin i convegni del filosofo Jiddu Krishnamurti in Italia a Milano e in Svizzera a Gstaad.

Nel 2004 mostra personale Studio D’Ars - “Casa dell’evoluzione ecologica interiore” presentata da Silvia Venuti.

Nel 2016 Arte nella Natura – Visual Art per la conoscenza del territorio – La Scala di Pace. Installazione di un’opera in ceramica sulla Scala di Pace con altre 19 opere di artisti internazionali. Presentazione e ideazione di Franco Di Pede, Studio Arti visive - Matera.

Mostre ed Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1974 Il primo Libro d'Artista dal titolo “Omaggio al bianco su bianco”, con la collaborazione artistica di Nilde Carabba, Hsiao Chin, Salvador Presta, Franco Verdi, Franco Daleffe. L'editore è Humandesign di Adriano Foschi.

Nel 1976 alla Galleria Rizzardi in via Brera a Milano presenta il libro d’arte “il N 7”. Ideato e creato da Giovanni Leombianchi, Sergio Dangelo, Nino Di Salvatore, Pietro Gentili, Franco Grignani, Maurice Henry, Ho Kan, Marco Magrini, Phillip Martin, Galliano Mazzon, Carlo Nangeroni, Vanni Viviani con la poesia di Cesare Vivaldi. Stampato da Leombianchi.

Nel 1982 Rifrazioni Anomale editrice I Dispari-Coop-srl. Poesie di Consiglia Recchia. Disegni di Giovanni Leombianchi. Prefazione di Vittoria Palazzo.

Nel 2008 Piloti al Mart di Rovereto esperienze e arte per valorizzare l’identità. Articolo Ricordi di Fortunato Depero con Giovanni Leombianchi di Luigi Alberton.

Nel 2012 Presentazione il Libro d’artista “Archetipi” presso libreria Bocca In Galleria a Milano. Ideato e creato da Leombianchi assieme a Leonilde Carabba, Sergio Dangelo, Rebecca Forster, Ho Kan, Haukur Halldorson, Marco Magrini, Pino Manos, Vanna Nicolotti, Roberta Rocca e Silvia Venuti, partecipa con una poesia di Arturo Schwarz. Stampato da Leombianchi.

Nel 2012 Presentazione libro d’artista. “Fenicottero-Fenice” (simbologia nuova della resurrezione) il 22 ottobre presso la Galleria 9 Colonne. Bologna. Stampato da Leombianchi.

Nel 2013 Libro d’artista comprendente 9 opere simboliche psichiche: “Dalla cellula marina all’albero della vita. Milano. Stampato da Digigrahie by Epson, Autenticazione Cilab.

Nel 2013 compare nel libro d'arte dal titolo ESPRIMERE LA LUCE con delle proprie opere. Edizioni istituto pedagogia Acquariana - Cittadella. Arte Psichica BabaBedi XVI. Riflessioni di Marilisa Marchiorello e di Claudio Cerritelli.

Nel 2014 Libro d’artista comprendente 4 opere simboliche psichiche: “Luce celeste dei numeri 1 2 3 4”. Milano. Presentata da Leonilde Carabba. Digigrahie by Epson, autenticazione Cilab

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Sito personale, leombianchi.it

Nel Web dal 2009 immmaginariosonoro.org Editoriale mosaico di ricerca psichica dedicato a Leombianchi e ad altri artisti. Commento di Maria Cristina Leardini. Progetto grafico di Monica Alberton.

  1. ^ Riccardo Barletta, Milano: civiltà di pittori, in Bolaffi Arte, Milano, Bolaffi Arte, 19 marzo 1972.
  2. ^ Fortunato Depero, Un Ricordo di Fortunato Depero, in Piloti.