Utente:Freddyballo/Chelsea F.C.

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La prima squadra del Chelsea nel settembre 1905

Il Chelsea fu fondato il 14 marzo 1905 nel pub The Rising Sun (odierno The Butcher's Hook), di fronte all'attuale ingresso principale dello stadio di Fulham Road, e poco dopo venne ammesso alla Football League. I primi anni di vita videro pochi successi, tanto che il miglior piazzamento fu il raggiungimento della finale di FA Cup nel 1915, vinta dallo Sheffield United. Il Chelsea si guadagnò una reputazione mettendo sotto contratto calciatori di grande nome[1] e per la capacità di esprimere un calcio divertente, ma negli anni tra le due guerre il suo impatto sul calcio inglese fu scarso.

Nel 1952 fu nominato allenatore l'ex centravanti della Nazionale inglese Ted Drake, che iniziò a modernizzare il club. Drake intraprese un'opera di modernizzazione del club sia dentro che fuori dal campo. Uno dei suoi primi provvedimenti fu la rimozione del logo storico raffigurante un pensionato di Chelsea dal programma della partita, in modo che il soprannome storico di Pensioners ("pensionati") non fosse più usato e fosse sostituito da un leone rampante (Lion Rampant Regardant). Da allora i giocatori del Chelsea sarebbero stati conosciuti come The Blues. Drake migliorò, inoltre, le modalità di allenamento introducendo sessioni di esercitazione con il pallone, pratica rara in Inghilterra a quell'epoca, e condusse il club alla prima vittoria di rilievo - il campionato nazionale - nel 1954-1955. Le stagioni seguenti videro la creazione della Coppa dei Campioni d'Europa per opera della UEFA, ma il Chelsea fu convinto dalla Football League e dalla FA a ritirarsi dalla competizione ancor prima del suo inizio.[2]

Gli anni Sessanta videro l'ascesa di un giovane e talentuoso Chelsea sotto la guida di Tommy Docherty. I londinesi si batterono per gli allori più importanti nel corso di tutto il decennio e conobbero numerose cadute sul traguardo. Nella stagione 1964-1965, infatti, erano in corsa per il treble League, FA Cup e League Cup e vinsero soltanto quest'ultimo trofeo.[3] In tre stagioni la squadra fu battuta in altrettante semifinali e furono finalisti perdenti di FA Cup. Nel 1970 il Chelsea vinse la FA Cup sconfiggendo per 2–1 Leeds United e l'anno dopo si aggiudicò il primo trofeo europeo, la Coppa delle Coppe, ad Atene, superando nella ripetizione della partita il blasonato Real Madrid.

I tardi anni Settanta e gli anni 1980 furono un periodo pieno di eventi per il Chelsea. Un ambizioso progetto di ristrutturazione di Stamford Bridge mise a repentaglio la stabilità finanziaria della società[4], costrinse a cedere le stelle e provocò, così, la retrocessione della squadra. Ulteriori problemi furono causati dalla piaga degli hooligan, la cui presenza nelle schiere dei tifosi avrebbe segnato tutto il decennio.[5] Il Chelsea, al nadir delle proprie fortune, fu acquistato da Ken Bates per la cifra nominale di 1£, anche se la proprietà fondiaria assoluta di Stamford Bridge era stata venduta agli sviluppatori immobiliari, con il rischio concreto per il club di dover lasciare il proprio stadio.[6] Sul campo la squadra si era comportata appena meglio, andando vicina per la prima volta alla retrocessione nella Third Division, ma nel 1983 l'allenatore John Neal fu in grado di assemblare una squadra di livello con un esborso minimo. Il Chelsea si aggiudicò la Second Division nel 1983-1984 e si collocò in pianta stabile in massima serie, prima di retrocedere nuovamente nel 1988. Tornò immediatamente in massima divisione vincendo il campionato di Second Division nel 1988-1989.

Dopo una lunga battaglia legale Bates fuse la proprietà fondiaria assoluta con il Club nel 1992, raggiungendo un accordo con gli sviluppatori finanziari, andati in bancarotta per via di un crollo del mercato.[7] Nella neonata Premier League l'andamento del Chelsea non fu convincente, sebbene la squadra raggiunse la finale della FA Cup del 1994. Cionostante fu necessario attendere il 1996, con la nomina del Pallone d'oro 1987 Ruud Gullit come allenatore-giocatore, perché le sorti del club mutassero. L'olandese aggiunse all'organico molti calciatori di prima grandezza, nazionali dei loro paesi, tra cui spicca il nome dell'italiano Gianfranco Zola. Il club fu in grado di vincere la FA Cup nel 1997 e di affermarsi nuovamente come una delle compagini di vertice del calcio inglese. Gullit fu rimpiazzato da Gianluca Vialli, che, sempre nelle vesti di allenatore-giocatore, guidò il team alla vittoria della League Cup e della Coppa delle Coppe nel 1998, della FA Cup nel 2000 e ai quarti di finale della UEFA Champions League 1999-2000. Al suo esonero gli subentrò un altro italiano, Claudio Ranieri, che condusse il Chelsea alla finale, poi persa, di FA Cup nel 2002 e alla qualificazione in Champions League nel 2002-2003.

Nel giugno 2003 Bates vendette il club per la cifra di 60 milioni di sterline al milardario russo Roman Abramovič, completando la vendita di un club inglese più costosa di tutti i tempi.[8][9] Il nuovo proprietario i accollò il debito di 80 milioni di sterline, pagandone la maggior parte in tempi rapidi. Poi mise mano ad una campagna acquisti faraonica, per una spesa totale di 100 milioni di sterline prima dell'inizio della stagione. La squadra di Ranieri mancò gli obiettivi sperati, raggiungendo la semifinale della UEFA Champions League 2003-2004 e piazzandosi seconda in campionato, così nell'estate 2004 il tecnico fu sostituito dal portoghese José Mourinho, reduce dalla vittoria della Champions League con il Porto.

Nel 2005, anno del centenario della società, i Blues riconquistarono la Premiership a cinquant'anni di distanza dall'ultimo titolo nazionale, in forza di una stagione da record (primato di partite senza reti subite, minimo assoluto di reti subite, primato di vittorie e di punti fatti)[10]. Al successo in campionato unirono la vittoria della League Cup (3–2 contro il Liverpool al Millennium Stadium di Cardiff) e la semifinale di Champions League, dove a prevalere fu il Liverpool. Nel 2005-2006 il Chelsea si confermò Campione d'Inghilterra, eguagliando il primato di 29 vittorie stabilito nella stagione precedente. Divennero anche la quinta squadra a vincere due titoli consecutivi dalla seconda guerra mondiale e il primo club di Londra a riuscire nell'impresa dopo ll'Arsenal nel 1933-1934.[11] L'anno seguente il Chelsea vinse la FA Cup e la League Cup[12][13] ma finì secondo alle spalle del [↓↑ fuori crono] in Premier League.

Il 20 settembre 2007, all'inizio della stagione 2007-2008, José Mourinho ha rescisso consensualmente il contratto con il Chelsea ed è stato sostituito dal Director of Football Avraham Grant.[14][15] Grant ha condotto la squadra alla finale della League Cup, persa contro il [↓↑ fuori crono], e alla finale della UEFA Champions League, in programma il 21 maggio a Mosca contro il Manchester United.

  1. ^ (EN) Brian Glanville, Little sign of change for Chelsea and their impossible dreams, su timesonline.co.uk. URL consultato il 2 maggio 2008.
  2. ^ (EN) Brian Glanville, The great Chelsea surrende, su timesonline.co.uk. URL consultato il 5 maggio 2008.
  3. ^ Glanvill, Rick, Chelsea FC: The Official Biography - The Definitive Story of the First 100 Years, Headline Book Publishing Ltd, 2006, p. 196, ISBN 0-7553-1466-2.
  4. ^ Glanvill, Chelsea FC: The Official Biography, 2006, pp. 84–87.
  5. ^ Glanvill, Chelsea FC: The Official Biography, 2006, pp. 143–157.
  6. ^ Glanvill, Chelsea FC: The Official Biography, 2006, pp. 89–90.
  7. ^ Glanvill, Chelsea FC: The Official Biography, 2006, pp. 90–91.
  8. ^ I media britannici soprannominarono "Chelski" il Chelsea di Abramovič.
  9. ^ Steve Rosenberg, Chasing 'Mr Chelski', BBC, 24 agosto 2003. URL consultato il 5 maggio 2008.
  10. ^ Mourinho proud of battling finish, BBC, 13 maggio 2005. URL consultato il 5 maggio 2008.
  11. ^ Matt Barlow, Terry Eyes Back-to-Back Titles, Sporting Life. URL consultato il 5 maggio 2008.
  12. ^ Mitchell, Kevin, Something old, new and Blue, The Observer, 20 maggio 2007. URL consultato il 5 maggio 2007.
  13. ^ Chelsea 2-1 Arsenal, BBC, 25 febbraio 2007. URL consultato il 5 maggio 2007.
  14. ^ Mourinho makes shock Chelsea exit, BBC Sport, 20 settembre 2007. URL consultato il 5 maggio 2008.
  15. ^ Chelsea name Grant as new manager, BBC Sport, 20 settembre 2007. URL consultato il 21 settembre 2007.