Tony DiCicco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tony DiCicco
DiCicco nel 2010
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Calcio
Ruolo Allenatore Portiere
Termine carriera 1977 - giocatore
2011 - allenatore
Carriera
Giovanili
1966-1970Springfield Pride
Squadre di club1
1973-1974Connecticut Wildcats? (-?)
1975-1977R.I. Oceaneers20+ (-?)
Carriera da allenatore
1991Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiPortieri, femminile
1993Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti U-20Portieri, maschile
1994-1999Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiFemminile
2007-2008 SoccerPlus ConnecticutFemminile
2008Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti U-20Femminile
2009-2011Boston BreakersFemminile
Palmarès
 Olimpiadi
Oro Atlanta 1996
 Mondiali di calcio femminile
Bronzo Svezia 1995
Oro Stati Uniti 1999
 Mondiali di calcio femminile Under-20
Oro Cile 2008
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 19 giugno 2017

Anthony D. DiCicco Jr., detto Tony (Wethersfield, 5 agosto 1948Wethersfield, 19 giugno 2017) è stato un allenatore di calcio e calciatore statunitense, di ruolo portiere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Wethersfield, nel Connecticut, aveva quattro figli con la moglie Diane: Anthony, Andrew, Alex e Nicholas.[1] È morto di cancro il 19 giugno 2017, a 68 anni, nella sua casa, sempre a Wethersfield.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Comincia a giocare a calcio alle scuole medie, proseguendo poi nell'high school e allo Springfield College, di Springfield, in Massachusetts, che frequenta dal 1966 al 1970.[1] Si laurea in Educazione fisica e dal 1971 al 1975 gioca come portiere nell'American Soccer League, prima ai Connecticut Wildcats e poi ai Rhode Island Oceaneers.[1]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera da allenatore nel 1991, facendo da preparatore dei portieri della Nazionale femminile statunitense nella prima edizione del mondiale femminile, in Cina, vinto dalle americane allenate da Anson Dorrance in finale sulla Norvegia.[1] Svolge lo stesso ruolo con la Nazionale Under-20 maschile al Mondiale 1993 in Australia, dove la nazionale a stelle e strisce viene sconfitta ai quarti dal Brasile poi vincitore del torneo.[1]

Il 22 agosto 1994 viene nominato CT della nazionale femminile degli USA, in sostituzione di Anson Dorrance. In 5 anni alla guida della nazionale ottiene un terzo posto al Mondiale 1995 in Svezia, dove le statunitensi vengono sconfitte in semifinale dalla Norvegia, e due successi: l'oro olimpico ad Atlanta 1996, grazie alla vittoria per 2-1 in finale sulla Cina e la vittoria del Mondiale 1999, giocato in casa, in finale ai rigori ancora una volta sulla Cina.[3]

Dal 2000 al 2003 è commissioner della Women's United Soccer Association.[3] Nel 2007 allena per la prima volta, un club, il SoccerPlus Connecticut, partecipante alla Women's Premier Soccer League, rimanendovi fino al 2008, anno nel quale guida la nazionale femminile Under-20 alla vittoria del mondiale di categoria in Cile, allenando, tra le altre, Alex Morgan. L'ultima esperienza in carriera la vive tra 2009 e 2011, quando è head coach dei Boston Breakers in Women's Professional Soccer.[4] Nel 2012 viene inserito nella National Soccer Hall of Fame.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Atlanta 1996
Stati Uniti d'America 1999
Cile 2008

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Tony DiCicco, su soccertimes.com, 8 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  2. ^ Tony DiCicco, Popular Coach of the U.S. Women’s Soccer Team, Dies at 68, su nytimes.com, 20 giugno 2017. URL consultato l'8 agosto 2017.
  3. ^ a b Tony DiCicco, su ussoccer.com, 8 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2017).
  4. ^ Boston Breakers: Moving on after Tony DiCicco, su metro.us, 15 settembre 2011. URL consultato l'8 agosto 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Tony DiCicco, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • (DE) Tony DiCicco, su soccerdonna.de, Soccerdonna.de. Modifica su Wikidata
  • (EN) Tony DiCicco, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Tony DeCicco, su nasljerseys.com. URL consultato l'8 novembre 2023.
  • Tony DiCicco, su ussoccer.com (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2017).
Controllo di autoritàVIAF (EN73218192 · ISNI (EN0000 0000 3441 0279 · LCCN (ENn2002096859 · WorldCat Identities (ENlccn-n2002096859