Tonio Selwart

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Tonio Selwart nel 1933. Fotografia di Carl Van Vechten.

Tonio Selwart, nome completo Antonio Franz Theus Selmair-Selwart (Wartenberg, 9 giugno 1896New York, 2 novembre 2002), è stato un attore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di nonno austriaco e nonna italiana, il padre era chirurgo e intraprese studi di medicina. Durante la prima guerra mondiale combatte come tenente di cavalleria sul fronte austro-ungarico. Scelto il nome di Tonio dal Tonio Kröger di Thomas Mann inizia la carriera di attore sui palcoscenici tedeschi; ottiene subito successo interpretando il ruolo principale di Il principe di Homburg di Heinrich von Kleist. Trasferitosi negli Stati Uniti d'America, approda a New York recitando con successo dal 1930 in Pursuit of Happiness prodotta dal Theatre Guild. Diventato cittadino statunitense, si sposa con la pittrice e scultrice Claire Volkhart, della quale rimane vedovo nel 1935. Più avanti sarà il compagno di vita di Ilse Jennings fino al 1967, anno della morte di lei.

Al cinema appare in una ventina di pellicole tra il 1943 e il 1972. Parlava correntemente tre lingue (italiano, inglese e francese) oltre al tedesco e lavora con registi come Fritz Lang, Cecil B. DeMille, Joseph L. Mankiewicz e Orson Welles. In Italia compare in cinque film e viene diretto, tra gli altri, da Luchino Visconti e Alberto Lattuada. Non è mai apparso in un film tedesco.

Dal 1949 inizia ad apparire nelle televisioni statunitensi e canadesi in diversi telefilm e programmi. Ottiene un certo successo nel 1960 nell'originale The Fifth Column, tratto da Ernest Hemingway e diretto da John Frankenheimer, dove interpreta un ufficiale nazista quasi sordo che opera durante la guerra civile spagnola negli anni '30.

A teatro apparve sui palcoscenici di Broadway e anche in Canada, in spettacoli come la ripresa di Pursuit of Happiness, Candle in the Wind di Maxwell Anderson, Seeds in the wind, Liliom di Ferenc Molnár (dove è il protagonista), The hidden river nel 1957, e molti altri. Le ultime apparizioni a teatro avvengono nella stagione 1964-65, quando insieme a Lotte Lenya recita in L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht alla Carnegie Hall.

Nel 1995 viene colto dalla cecità. William F. Powers lo intervista per il suo libro Alive and well: The Emergence of Active Nonagenarian (Rutledge Books, 1996). L'attore afferma:

«Se fossi morto oggi, potrei dire solo che ho vissuto una vita molto bella e incantata; anche se a volte sembrava che fosse successo qualcosa di brutto, presto si trasforma in qualcosa di positivo. La perdita della vista, anche se di difficile accettazione, non ha suscitato odio; ho pensato che alla mia età devo aspettarmi qualcosa e ho ricordato tutte quelle persone povere che soffrono di cancro,e soffrono terribilmente, mentre io ho il problema della vista,ma non soffro alcun dolore fisico, mentale o emotivo.»

È deceduto a New York nel 2002 all'età di 106 anni.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Tonio Selwart nel film Tradita (1954)

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni italiane dei suoi film, Tonio Selwart è stato doppiato da:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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