Stefan Löfven
Stefan Löfven | |
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Löfven nel 2017 | |
Presidente del Partito del Socialismo Europeo | |
In carica | |
Inizio mandato | 14 ottobre 2022 |
Predecessore | Sergej Stanišev |
Ministro di Stato della Svezia | |
Durata mandato | 3 ottobre 2014 – 30 novembre 2021 |
Monarca | Carlo XVI Gustavo |
Predecessore | Fredrik Reinfeldt |
Successore | Magdalena Andersson |
Presidente del Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia | |
Durata mandato | 27 gennaio 2012 – 4 novembre 2021 |
Predecessore | Håkan Juholt |
Successore | Magdalena Andersson |
Leader dell'opposizione | |
Durata mandato | 27 gennaio 2012 – 3 ottobre 2014 |
Monarca | Carlo XVI Gustavo |
Capo del governo | Fredrik Reinfeldt |
Predecessore | Håkan Juholt |
Successore | Fredrik Reinfeldt |
Membro del Riksdag | |
Durata mandato | 29 settembre 2014 – 16 novembre 2021 |
Circoscrizione | Comune di Stoccolma (2014-2018) Contea di Västernorrland (2018-2021) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia |
Professione | Saldatore; sindacalista |
Firma |
Stefan Löfven | |
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Nascita | Stoccolma, 21 luglio 1957 |
Dati militari | |
Paese servito | Svezia |
Forza armata | Svenska flygvapnet |
Anni di servizio | 1976–1977 |
Grado | Soldato |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Kjell Stefan Löfven (Stoccolma, 21 luglio 1957) è un politico svedese, ministro di Stato della Svezia dal 3 ottobre 2014[1][2], a seguito della vittoria alle elezioni legislative, al 24 novembre 2021, quando ha dato le sue dimissioni. È stato il presidente del Partito Socialdemocratico Svedese per quasi dieci anni dal 27 gennaio 2012 al 4 novembre 2021. Dal 14 ottobre 2022, è il Presidente del Partito Socialista Europeo.
Dopo aver prestato servizio nella Svenska flygvapnet (Aeronautica militare svedese), Löfven si è qualificato come saldatore e ha anche iniziato una carriera come sindacalista attivo, diventando un difensore civico con l'Unione dei metalmeccanici svedesi e infine eletto come primo presidente di IF Metall nel gennaio 2006. Dopo le dimissioni di Håkan Juholt a seguito di uno scandalo delle spese nel gennaio 2012, Löfven è stato scelto all'unanimità dal consiglio esecutivo del Partito socialdemocratico svedese per diventare il loro nuovo leader.
Dopo le elezioni politiche del 2014,[3][4] è stato nominato il 33º Primo ministro della Svezia, a capo di un governo di coalizione di minoranza con il Partito dei Verdi.[5]
A seguito delle elezioni politiche del 2018, in cui il partito socialdemocratico ha perso consensi, dopo quattro mesi di transizione, ha formato, grazie al sostegno dei Verdi e all'astensione del Partito Liberale, del Partito di Centro e del Partito della Sinistra, un governo di minoranza.[6][7][8]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Stefan Löfven è nato a Stoccolma, ma è stato adottato a 10 mesi di età da una famiglia di umili lavoratori di Sollefteå. All'età di 13 anni fondò l'associazione locale dei Giovani Socialdemocratici Svedesi (SSU). Dopo aver frequentato un corso di due anni della scuola superiore, Löfven ha iniziato il corso di lavoro sociale all'Università di Umeå abbandonando però dopo un anno e mezzo. Nel 1978 ha iniziato la carriera di saldatore in un'azienda di Kramfors, in seguito ha lavorato presso un ufficio postale e in una segheria, per poi ritornare, tra il 1979 e il 1995, a fare il saldatore in una società che produceva attrezzature militari a Örnsköldsvik.[9] Da allora, è stato molto attivo nell'Unione dei lavoratori metalmeccanici (IF Metall),[10] uno dei più grandi sindacati del paese, e in un'importante organizzazione del Movimento operaio democratico in Svezia, diventando presidente nel periodo 2006-2012.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Membro e presidente del Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2006 è membro del Comitato esecutivo del Partito Socialdemocratico. Nel 2012, è stato eletto leader dei socialdemocratici, in una conferenza interna della direzione del partito. Nell'ottobre 2014 è diventato primo ministro del governo Löfven I.
Ministro di Stato
[modifica | modifica wikitesto]Il suo partito, i Socialdemocratici, è emerso vittorioso alle elezioni legislative del 2014 in Svezia, vincendo il 31% dei voti. Löfven ha poi annunciato che intendeva formare una coalizione di governo con il Partito dei Verdi e avere una stretta collaborazione con altri partiti, avendo indicato alla sinistra il Partito della Sinistra e alla destra il Partito di Centro e il Partito Liberale. Allo stesso modo, intendeva mantenere alcuni ampi accordi parlamentari, compresi i partiti conservatori come il Partito Moderato e Partito Democratico Cristiano.
Nell'ottobre 2014 ha promosso il riconoscimento ufficiale come Stato della Palestina, instaurando con il Paese rapporti diplomatici.[11] La decisione è stata fortemente contestata dal governo israeliano del primo ministro Benjamin Netanyahu.[12]
Sebbene il governo di Löfven fosse stato approvato dal Parlamento, la proposta per il bilancio dello Stato dello stesso governo fu sconfitta dalla proposta di opposizione, attuata dall'Alleanza di centro-destra e resa possibile dal Partito Democratico Svedese di estrema destra. Stefan Löfven invocò nuove elezioni per marzo dell'anno successivo.[13]
Presidente del Partito del Socialismo Europeo
[modifica | modifica wikitesto]Il 14 ottobre 2022, durante il Congresso del partito tenutosi a Berlino, viene eletto Presidente in sostituzione dell’uscente Sergej Stanišev con 255 voti a favore e 7 astenuti[14].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Löfven è sposato con Ulla Löfvén e senza figli. Ama lo sport e supporta il club di hockey su ghiaccio Modo di Örnsköldsvik[15] e le società calcistiche Tottenham Hotspur[16] e GIF Sundsvall.[17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Swedish parliament confirms Social Democrat's Lofven as new PM, in Reuters, 3 ottobre 2014. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
- ^ (SV) CV Stefan Löfven, su Socialdemokraterna. URL consultato il 13 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
- ^ In Svezia ha vinto il centrosinistra, su Il Post, 14 settembre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ (EN) Sweden victor vows no far-right pact, in BBC.com, 15 settembre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ (EN) Stefan Löfven voted in as new Prime Minister, su thelocal.se, 2 ottobre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ Forse domani la Svezia avrà un governo, su Il Post, 17 gennaio 2019. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ Svezia: fiducia al premier Lofven, arginata l'ultradestra, su ANSA.it, 18 gennaio 2019. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ Stefan Löfven è stato confermato come primo ministro della Svezia, su Il Post, 18 gennaio 2019. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ (SV) Viktor Adolfsson, "Stefan pluggade i det tysta och gillade schack", su Nyheter 24. URL consultato il 13 dicembre 2018.
- ^ (SV) Sidan kunde inte hittas (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2014).
- ^ Svezia riconosce lo Stato di Palestina. Israele: deplorevole. E ritira ambasciatore, su Il Fatto Quotidiano, 30 ottobre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ Palestina, scontro Israele-Svezia. E lo Stato ebraico richiama il suo ambasciatore, su Repubblica.it, 30 ottobre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2019.
- ^ (SV) Anette Holmqvist, Han hade inget val, su Aftonbladet. URL consultato il 13 dicembre 2018.
- ^ (EN) Stefan Löfven elected President of the Party of European Socialists, su PES.eu.
- ^ (SV) Anders Staffas, Exklusivt: Statsministern Stefan Löfven hyllar Leksands IF: "En fantastisk prestation", in Dalarnas Tidningar, 2 aprile 2016. URL consultato il 13 dicembre 2018.
- ^ (SV) Andreas Käck, Krismöte – sedan gick han på match, in Aftonbladet, 2 novembre 2015. URL consultato il 13 dicembre 2018.
- ^ (SV) Maria Nordström, "Hoppas verkligen att Giffarna går upp", in Sundsvalls Tidning, 9 agosto 2014. URL consultato il 13 dicembre 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Elezioni legislative in Svezia del 2014, 2018
- Governo Löfven I, II, III
- Ministri di Stato della Svezia
- Partito del Socialismo Europeo
- Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Stefan Löfven
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stefan Löfven
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Löfven, Stefan, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Jeff Wallenfeldt, Stefan Löfven, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Registrazioni di Stefan Löfven, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (NL) Stefan Löfven, su parlement.com, Parlement & Politiek.
- (EN) Stefan Löfven, su IMDb, IMDb.com.
- (SV) Enciclopedia Nazionale Svedese – Stefan Löfven.
- (SV) Stefan Löfven sul sito web del Riksdag
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305241293 · ISNI (EN) 0000 0004 1877 5605 · GND (DE) 1107885558 |
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