Odoardo Farnese (cardinale): differenze tra le versioni
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Destinato alla carriera ecclesiastica, durante la sua gioventù, lo zio si occupò direttamente della sua educazione. All'età di sedici anni, nel [[1589]] era già [[abate commendatario]] di [[Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata|Grottaferrata]]. Due anni dopo, il 6 marzo [[1591]], fu creato cardinale diacono da [[papa Gregorio XIV]], ricevette la berretta rossa ed il titolo di [[Sant'Adriano al Foro (diaconia)|Sant'Adriano]] il 20 novembre 1591. |
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Odoardo Farnese (Roma, 8 dicembre 1573 – Parma, 21 febbraio 1626) è stato un cardinale italiano. BiografiaOdoardo era figlio di Alessandro Farnese, terzo duca di Parma, e della principessa Maria d'Aviz. Era anche conosciuto come Edoardo. Odoardo era discendente diretto di papa Paolo III e pronipote del cardinale Alessandro Farnese il giovane. Destinato alla carriera ecclesiastica, durante la sua gioventù, lo zio si occupò direttamente della sua educazione. All'età di sedici anni, nel 1589 era già abate commendatario di Grottaferrata. Due anni dopo, il 6 marzo 1591, fu creato cardinale diacono da papa Gregorio XIV, ricevette la berretta rossa ed il titolo di Sant'Adriano il 20 novembre 1591. L'11 gennaio 1621, in qualità di protodiacono, optò per l'ordine dei cardinali presbiteri, senza ricevere alcun titolo. Il 3 marzo successivo optò per l'ordine dei cardinali vescovi e per la sede suburbicaria di Sabina. Fu consacrato vescovo venerdì 2 luglio nella Chiesa del Gesù di Roma, dal cardinale Roberto Bellarmino, assistito da Diofebo Farnese, patriarca latino titolare di Gerusalemme e da Galeazzo Sanvitale, arcivescovo di Bari. Il 27 settembre 1623 optò per la sede suburbicaria di Frascati. Nel periodo in cui fu titolare di questa sede si adoperò per dare lustro alla cattedrale, portò il numero dei chierici da 4 a 10, scegliendoli tra i più indigenti, intelligenti e onesti, e la dotò delle reliquie di San Filippo Neri. Principe del ducato di Castro e Ronciglione, dal 1622 fu reggente del ducato di Parma fino alla morte, avvenuta il 21 febbraio 1626. La sua salma fu trasferita a Roma ed inumata davanti all'altare maggiore della Chiesa del Gesù. Per dotare questa chiesa di un alloggio per i gesuiti, il cardinale spese 100.000 scudi, facendo costruire accanto alla chiesa stessa, su disegno di Girolamo Rainaldi la cosiddetta "Casa Professa dei Gesuiti", all'interno della quale fu inclusa la piccola casa dove Sant'Ignazio di Loyola trascorse i suoi ultimi anni. Sulla sua tomba risalta questa epigrafe: ODOARDO. S.R.E. CARDINALI. FARNESIO. EPISCOPO. TUSCULANO. ALEXANDRI. PARMAE. ET PLACENTIAE. DUCIS. ET. PRINCIPIS. MARIAE. LUSITANAE FILIO. Seguendo la tradizione della sua famiglia anche Odoardo fu un rilevante mecenate: chiamò Annibale Carracci al suo servizio per fargli decorare alcuni ambienti di Palazzo Farnese - il Camerino Farnese e la celebre Galleria - e affidò al Domenichino la sua prima importante commissione pubblica, cioè gli affreschi dell'Abbazia di San Nilo a Grottaferrata. Incarichi ricoperti
Genealogia episcopale
Successione apostolica
Biografia
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