Fattore campo: differenze tra le versioni
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{{E | motivo = Ricerca originale: serie di fantasiose asserzioni non sostenute da qualsiasi evidenza né empirica né scientifica. Fosse valido il fattore campo, qualsiasi squadra avrebbe zero sconfitte interne. Voce basata su osservazioni circostanziali. Non esiste alcun fenomeno misurabile chiamato «fattore campo»| argomento = sport | data = maggio 2017 |
{{E | motivo = Ricerca originale: serie di fantasiose asserzioni non sostenute da qualsiasi evidenza né empirica né scientifica. Fosse valido il fattore campo, qualsiasi squadra avrebbe zero sconfitte interne. Voce basata su osservazioni circostanziali. Non esiste alcun fenomeno misurabile chiamato «fattore campo»| argomento = sport | data = maggio 2017}} |
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{{C | a parte la palese non enciclopedicità del tema, si fa notare la trascuratezza con cui sono trattati i temi misti all'elevare una sub specie quale il calcio a paradigma sportivo; il fattore campo, posto sia un fattore dirimente, non esiste fuori dal calcio dove non esistono meccanismi che tengano conto di fattori territoriali|sport|maggio 2017}} |
{{C | a parte la palese non enciclopedicità del tema, si fa notare la trascuratezza con cui sono trattati i temi misti all'elevare una sub specie quale il calcio a paradigma sportivo; il fattore campo, posto sia un fattore dirimente, non esiste fuori dal calcio dove non esistono meccanismi che tengano conto di fattori territoriali|sport|maggio 2017}} |
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Versione delle 11:43, 18 mag 2017
Nello sport l'espressione fattore campo indica il vantaggio di cui gode un atleta oppure una squadra che gioca su un campo favorevole.[1]
Esempi di dati quantitativi
- Riguardo al calcio, uno studio condotto dalla Harvard University giunge alla conclusione che ad un aumento di 10 000 tifosi favorevoli tra il pubblico, corrisponderebbero, in media 0,1 gol in più a partita.[2]
- In Germania, la Fußball-Bundesliga 2007-2008 registrò in 306 partite: 143 vittorie casalinghe (46,7 %), 85 vittorie esterne (27,8 %) e 78 pareggi (25,5%).[3] A partire dal 2000, si è tuttavia registrata una chiara tendenza al declino dell'importanza del fattore campo nel calcio tedesco.[4]
- Il campionato di Serie A 2015-16 ha fatto registrare, in 380 incontri: 175 vittorie casalinghe (46 %), 110 vittorie esterne (29 %) e 95 pareggi (25 %).[5]
- Le 20 edizioni dei campionati mondiali, dal 1930 al 2014, hanno visto per 6 volte il trionfo della Nazionale ospitante: l'Uruguay nel 1930, l'Italia nel 1934, l'Inghilterra nel 1966, la Germania Ovest nel 1974, l'Argentina nel 1978 e la Francia nel 1998.[6] In quattro occasioni, la nazionale laureatasi campione proveniva da un continente diverso rispetto a quello che ha ospitato il torneo: il Brasile ha vinto in Svezia (nel 1958) e in Giappone-Corea del Sud (nel 2002), la Spagna in Sudafrica (nel 2010) e la Germania in Brasile (nel 2014).
- Per quanto riguarda invece i campionati europei, le 15 edizioni (dal 1960 al 2016) hanno visto in 3 occasioni la vittoria finale della nazione di casa: la Spagna nel 1964, l'Italia nel 1968 e la Francia nel 1984.
Cause
Fattori palesi[secondo chi?]
In situazioni particolari[quali?], il vantaggio di un impianto sportivo può essere decisamente palese[Asserzione RO e non dimostrata]. Per esempio, l'Estadio Hernando Siles di La Paz è situato a 3600 metri sul livello del mare e favorisce quindi i giocatori che, come i boliviani, sono abituati a giocare a tali altitudini; di conseguenza, il suo riconoscimento come stadio per eventi internazionali risulta controverso;[7] effetti analoghi possono essere inoltre prodotti da altri fattori climatici di una zona. Gioca un ruolo palese anche la conoscenza del terreno di gara: un atleta di uno sport individuale (come uno sciatore o un tennista) che conosca il campo di gara risulta avvantaggiato nei confronti dei suoi avversari. Nel caso del baseball, è addirittura il regolamento ad avvantaggiare la squadra di casa, dato che le conferisce il diritto all'ultima battuta.
Altri fattori
Il fenomeno del fattore campo è comunque osservabile anche in contesti dove non interferiscono i palesi fattori appena menzionati, e sulla natura del fenomeno il dibattito è tutt'altro che concluso. Per quanto riguarda fattori di natura puramente emotiva come i fischi, l'incitamento o il rincuoramento di un pubblico amico oppure ostile, i loro effetti sui risultati concreti della competizione non sono direttamente osservabili e sono quindi complicati da analizzare secondo il metodo scientifico.
- Il sommenzionato studio dell'Università di Harvard attribuisce comunque grande importanza all'influsso del pubblico sul rendimento degli atleti.[2]
- Stando alle teorie dello psicologo Nick Neave, giocherebbe un ruolo decisivo il legame emotivo tra i giocatori ed il proprio territorio di competenza: in atleti maschi, il livello di testosterone aumenterebbe, prima di una gara in casa, in misura maggiore che prima di una trasferta.[8]
- Secondo la rivista Sports Illustrated ad avvantaggiare la squadra di casa sarebbero invece fattori più semplici: prendendo in considerazione diversi possibili aspetti, il recente articolo della rivista giunge alla conclusione che non lo stress del viaggio, non l'incoraggiamento dei tifosi, non le sole caratteristiche di un impianto sportivo, ma l'influsso del pubblico su arbitri e giudici (anche solo inconsciamente influenzati nelle loro scelte) sarebbe il fattore cruciale.[9]
Nel calcio, il sistema della media inglese cerca di correggere l'influsso del fattore campo sulla classifica di una squadra e di migliorarne così la significatività[la media inglese non si usa più da un secolo perché il fattore campo non è più considerato dirimente]. La regola dei gol in trasferta attribuisce invece un valore maggiore alle reti realizzate in campo avverso in caso di doppio confronto a eliminazione diretta.[Si usa solo per scopi di spareggio, nel resto degli sport non si parla di fattore campo]
Note
- ^ Filippo Conticello, Juventus 30 e lode: Stadium da record, meglio solo il Barcellona 1958-60, su gazzetta.it, 27 febbraio 2017.
- ^ a b news.bbc
- ^ bundesliga.de
- ^ n-tv.de
- ^ Almanacco Illustrato del Calcio 2017, Modena, Panini Editore, 2016, p. 407, ISBN 9771129338008.
- ^ rsssf
- ^ fussballportal
- ^ Die Zeit
- ^ Moskowitz, Tobias J., and L. Jon Wertheim, "What's Really Behind Home Field Advantage", Sports Illustrated, 17 January 2011, pp. 65–72.