Supplente: differenze tra le versioni

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Il '''supplente''' è un [[docente]] che lavora temporaneamente in sostituzione di un docente assente. La denominazione di supplente si estende anche a coloro che non sostituiscono alcun insegnante, ma semplicemente sono assunti per un determinato periodo (in genere un anno) per coprire necessità contingenti della scuola.
Nell'ordinamento scolastico italiano l '''supplente''' è un [[docente]] che lavora temporaneamente in sostituzione di un docente assente. La denominazione di supplente si estende anche a coloro che non sostituiscono alcun insegnante, ma semplicemente sono assunti per un determinato periodo (in genere un anno) per coprire necessità contingenti della scuola.


Il supplente è nominato, nel caso di scuole statali, dall'[[Ufficio scolastico provinciale|USP]] (ex [[csa]] e ex [[provveditorato|provveditorato agli studi]]) o dal [[dirigente scolastico]] (ex [[preside]]); nel caso di scuole private le modalità di assunzione sono gestite dalla scuola stessa.
Il supplente è nominato, nel caso di scuole statali, dall'[[Ufficio scolastico provinciale|USP]] (ex [[csa]] e ex [[provveditorato|provveditorato agli studi]]) o dal [[dirigente scolastico]] (ex [[preside]]); nel caso di scuole private le modalità di assunzione sono gestite dalla scuola stessa.

Versione delle 18:29, 12 gen 2011

Nell'ordinamento scolastico italiano l supplente è un docente che lavora temporaneamente in sostituzione di un docente assente. La denominazione di supplente si estende anche a coloro che non sostituiscono alcun insegnante, ma semplicemente sono assunti per un determinato periodo (in genere un anno) per coprire necessità contingenti della scuola.

Il supplente è nominato, nel caso di scuole statali, dall'USP (ex csa e ex provveditorato agli studi) o dal dirigente scolastico (ex preside); nel caso di scuole private le modalità di assunzione sono gestite dalla scuola stessa.

Le nomine vengono effettuate in base a delle graduatorie che determinano il diritto alla precedenza della chiamata: agli aspiranti supplenti è assegnato un punteggio determinato in base ai titoli (lauree, dottorati, esami, concorsi...) e al servizio prestato fino a quel momento (supplenze precedenti), un punteggio più alto permette all'aspirante supplente di ottenere una proposta di contratto prima dei docenti con un punteggio più basso.

Le normative che regolano la costituzione delle graduatorie, le modalità delle assegnazioni delle supplenze e le tempistiche, sono regolate di anno in anno da appositi decreti ministeriali, regionali o comunali, e gestiti dagli uffici competenti. Esistono diverse tipi di graduatorie, attraverso le quali si accede a diversi tipi di supplenze: ad esempio supplenze annuali o supplenze brevi. Inoltre i docenti sono, ovviamente, suddivisi in graduatorie diverse per ciascun ordine di scuola (infanzia, primaria, primo grado, secondo grado) e per ciascun tipo di insegnamento (detto classe di concorso: ad esempio lettere, matematica, educazione artistica, etc.).

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