Estorre Visconti: differenze tra le versioni
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Nel [[1407]] Estorre venne proclamato signore di Monza e fece coniare in una zecca cittadina una propria moneta, il ''grosso monzese'', recante la dicitura ''Hestor Vicecomes Modoetie''. |
Nel [[1407]] Estorre venne proclamato signore di Monza e fece coniare in una zecca cittadina una propria moneta, il ''grosso monzese'', recante la dicitura ''Hestor Vicecomes Modoetie''. |
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All'uccisione di Giovanni Maria (16 maggio [[1412]]), Estorre fu acclamato duca dal popolo milanese e rimase tale fino al giugno dello stesso anno. |
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Qui, nel cortile del [[Castello di Monza|castello]], mentre era intento ad abbeverare il suo cavallo, una pietra scagliata a caso da una catapulta degli assedianti gli fratturò il collo del piede sinistro provocandone la morte per infezione dopo pochi giorni. |
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Versione delle 19:45, 12 ago 2019
Estorre Visconti, Astorre secondo altre fonti (Milano, 2 aprile 1346 – Monza, 7 gennaio 1413), fu uno dei numerosi figli illegittimi di Bernabò Visconti, già signore di Milano e poi spodestato dal nipote Gian Galeazzo nel 1385.
Biografia
Figlio di Bernabò e di Beltramola de' Grassi, Estorre nel 1404 aveva ricevuto come suo dominio la signoria di Martinengo e di Morengo. Era membro della Compagnia della Treccia, ordine cavalleresco fondato dall'Arciduca Alberto III d'Austria.
Giovanni Maria, figlio di Gian Galeazzo e Duca di Milano lo accusò di congiura e lo fece chiudere nella terribile prigione dei Forni del Castello di Monza, dalla quale fu poi liberato da Ottobon Terzi e dai suoi seguaci di parte ghibellina.
Nel 1407 Estorre venne proclamato signore di Monza e fece coniare in una zecca cittadina una propria moneta, il grosso monzese, recante la dicitura Hestor Vicecomes Modoetie.
All'uccisione di Giovanni Maria (16 maggio 1412), Estorre fu acclamato duca dal popolo milanese e rimase tale fino al giugno dello stesso anno.
Sconfitto infatti da Filippo Maria, fratello di Giovanni Maria, insieme alla sorella Valentina si rifugiò a Monza, dove l'8 agosto fu assediato dal Carmagnola. Qui, nel cortile del castello, mentre era intento ad abbeverare il suo cavallo, una pietra scagliata a caso da una catapulta degli assedianti gli fratturò il collo del piede sinistro provocandone la morte per infezione dopo pochi giorni.
La sorella Valentina, figlia legittimata di Bernabò, con il marito Gentile assunse allora la difesa del castello e degli interessi dei superstiti figli di Bernabò; con esequie solenni fece tumulare Estorre nel duomo di Monza.
Nel 1711, a seguito di lavori nel duomo, il suo corpo fu ritrovato mummificato e oggi è custodito nel museo. La sua spada, pregevole opera di un armaiolo milanese, è esposta nel Museo del Tesoro del Duomo di Monza.[1]
Note
- ^ V.Maspero, Storia di Monza, pag.105
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Estorre Visconti
Collegamenti esterni
- [1] Bandiera di Estorre Visconti
- [2] Storia di Milano dal 1401 al 1425
- Monete monzesi di Estorre Visconti, su monzacuriosa.it. URL consultato il 23 aprile 2009 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2011).