Rodoaldo: differenze tra le versioni
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Figlio del re [[Rotari]], come lui [[arianesimo|ariano]] della stirpe degli [[Arodingi]], e della regina [[Gundeperga]], salì al trono alla morte del padre ma lo conservò appena per pochi mesi, senza lasciare tracce significative del suo governo. Pare che, circa sei mesi dopo la sua elezione,<ref>5 mesi e 7 giorni</ref> sia stato ucciso da un longobardo, del quale aveva violentato la moglie.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Paolo Diacono]]|curatore=Antonio Zanella|titolo=[[Historia Langobardorum|Storia dei Longobardi]]|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR Rizzoli]]|città=[[Vignate]] (MI)|p=401|capitolo=Libro IV, 48|ISBN=978-88-17-16824-3}}</ref> |
Figlio del re [[Rotari]], come lui [[arianesimo|ariano]] della stirpe degli [[Arodingi]], e della regina [[Gundeperga]], salì al trono alla morte del padre ma lo conservò appena per pochi mesi, senza lasciare tracce significative del suo governo. Pare che, circa sei mesi dopo la sua elezione,<ref>5 mesi e 7 giorni</ref> sia stato ucciso da un longobardo, del quale aveva violentato la moglie.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Paolo Diacono]]|curatore=Antonio Zanella|titolo=[[Historia Langobardorum|Storia dei Longobardi]]|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR Rizzoli]]|città=[[Vignate]] (MI)|p=401|capitolo=Libro IV, 48|ISBN=978-88-17-16824-3}}</ref> Fondò la chiesa del tempio del Salvatore a Pavia, all'epoca situato fuori della porta Marenca.<ref name=":0" /> |
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Al suo posto i [[Duca (Longobardi)|duchi longobardi]] elessero [[Ariperto I]], riportando così al trono un [[chiesa cattolica|cattolico]] della [[Bavarese (dinastia)|dinastia bavarese]]. |
Versione delle 11:48, 2 mar 2019
Rodoaldo | |
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Re dei Longobardi | |
In carica | 652 – 653 |
Predecessore | Rotari |
Successore | Ariperto I |
Morte | 653 |
Dinastia | Arodingi |
Padre | Rotari |
Madre | Gundeperga |
Religione | Ariana |
Rodoaldo (... – 653) fu re dei Longobardi in Italia dal 652 al 653.
Biografia
Figlio del re Rotari, come lui ariano della stirpe degli Arodingi, e della regina Gundeperga, salì al trono alla morte del padre ma lo conservò appena per pochi mesi, senza lasciare tracce significative del suo governo. Pare che, circa sei mesi dopo la sua elezione,[1] sia stato ucciso da un longobardo, del quale aveva violentato la moglie.[2] Fondò la chiesa del tempio del Salvatore a Pavia, all'epoca situato fuori della porta Marenca.[2]
Al suo posto i duchi longobardi elessero Ariperto I, riportando così al trono un cattolico della dinastia bavarese.
Bibliografia
- Paolo Diacono, Historia Langobardorum (Storia dei Longobardi, Lorenzo Valla/Mondadori, Milano 1992)
- Jörg Jarnut, Storia dei Longobardi, Torino, Einaudi, 2002. ISBN 8846440854
- Sergio Rovagnati, I Longobardi, Milano, Xenia, 2003. ISBN 8872734843
Collegamenti esterni
- Marco Stoffella, RODOALDO, re dei Longobardi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 88, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.