Rosellina Archinto
Rosellina Archinto, nata Rosellina Marconi (Genova, 29 giugno 1933), è un'editrice italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata da Mario Marconi e Maria Brunelli, si laurea a Milano, all'Università Cattolica del Sacro Cuore, in Economia e commercio ("Ma non mi piaceva"[1]); va quindi a New York, dove frequenta la Columbia University. Nel 1963, al ritorno in Italia, fonda, con i consigli di Giangiacomo Feltrinelli e poi di Giovanni Enriques,[1] la Emme Edizioni (dove "emme" sta per il suo cognome da ragazza), casa editrice che segna un'importante svolta per la storia dell'editoria per l'infanzia e che si avvale di grandi illustratori, come Maurice Sendak, Leo Lionni, Eric Carle, Tomi Ungerer e Guillermo Mordillo.[2] Lancia anche in campo internazionale disegnatori italiani, come Bruno Munari, Emanuele Luzzati, Enzo e Iela Mari. Poi, nei primi anni ottanta, vende la casa editrice.[3]. Dirà: "Avevo avuto un periodo difficile, era morto mio marito, la Emme era cresciuta troppo. Decisi di svoltare".[1]
Nel 1985 ne fonda un'altra, la Rosellina Archinto Editore, specializzata in epistolari letterari (con autori come Céline, Rilke, Mann, Proust, Wittgenstein, Malerba, Quasimodo ecc.).[2] Pubblica anche per dieci anni, sino al 1996, la rivista Leggere, mensile di letteratura, recensioni e novità librarie. In totale novanta numeri. Come direttori Maurizio Ciampa, Franco Marcoaldi e Antonio D'Orrico.[4].
La sua casa a Milano diventa punto di incontro di un certo mondo intellettuale di sinistra (quello che Indro Montanelli definirà "radical chic"), da Marcuse a McCarthy, da Camilla Cederna a Inge Feltrinelli, da Arbasino a Pollini e Abbado.[5] Progressivamente estende il proprio impegno civile anche alla politica e nel 1990 è eletta come indipendente nelle liste del PRI nel consiglio comunale di Milano, che nel 1992 la candida alla carica di sindaco[6] durante una crisi della giunta Borghini. La candidatura poi decade per un veto imposto dal PDS[7].
Nel 1999 fonda con la figlia Francesca BabaLibri in co-edizione con la casa editrice francese L'école des loisirs, specializzata in letteratura infantile.[2] Nel 2003 cede la sua casa editrice, la Rosellina Archinto Editore, a RCS MediaGroup. Per poi ricomprarla nel 2015.[8]. Lo fa a 82 anni. Spiegherà: "Qualcuno dirà che sono una vecchia pazza ma l'ho fatto solo perché voglio continuare a fare libri a modo mio. Voglio pubblicare epistolari e saggi".[9].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1958 ha sposato Alberico Archinto, assumendone il cognome[10]. Cinque figli e dieci nipoti, è poi per quasi 40 anni la compagna di Leopoldo Pirelli.[11].
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- È stata presidente della Commissione Cultura del Comune di Milano (1990-1993) e vicepresidente della Fondazione del Teatro Carlo Felice a Genova (2003-2006).
- Presidente onorario della Associazione degli Amici dei Musei Liguri e di Palazzo Ducale a Genova, fa parte del Comitato Scientifico del Collegio di Milano e presidente dell’Associazione “Amici di Lalla Romano”.
- È nella giuria del Premio Strega e del Premio Bagutta.
- Nell’ottobre del 2015 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Archinto Rosellina, su cinquantamila.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
- ^ a b c Rosellina Marconi Archinto, su enciclopediadelledonne.it. URL consultato il 27 marzo 2018.
- ^ Emme Edizioni, su treccani.it. URL consultato il 27 marzo 2018.
- ^ Quei dieci anni della nostra vita passati a "leggere", su ricerca.repubblica.it, 20 settembre 2017. URL consultato il 27 marzo 2018.
- ^ a b All'Archinto la Legione d'Onore, su ricerca.repubblica.it, 13 ottobre 2015. URL consultato il 27 marzo 2018.
- ^ Elisabetta Rosaspina, L'uomo nuovo è una donna cinque volte mamma. E Rosellina Archinto si scopre candidata sindaco, in Corriere della Sera, 18 giugno 1992, p. 42. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Ugo Savoia, Archinto bocciata, riprova Borghini, in Corriere della Sera, 2 luglio 1992, p. 38. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Rosellina Archinto ricompra la sua casa editrice da Rcs Libri, su primaonline.it, 8 luglio 2015. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ Rosellina Archinto, milanese di Genova, a 82 anni editore, su imilanesi.nanopress.it. URL consultato il 27 marzo 2018.
- ^ (EN) Who's who in the world, 1991-1992, Who's who in the world, vol. 10, Marquis Who's Who, 1990, p. 35, ISBN 0-8379-1110-9.
- ^ Rosellina Archinto, su ricerca.repubblica.it, 30 agosto 2011. URL consultato il 27 marzo 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Rosellina Archinto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Archinto, Rosellina, su sapere.it, De Agostini.
- Rosellina Archinto, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- Opere di Rosellina Archinto, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54955233 · ISNI (EN) 0000 0000 1027 556X · SBN CFIV034904 · LCCN (EN) n96036136 · GND (DE) 119315793 · BNF (FR) cb128062929 (data) |
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