Raffaele Carlo Rossi
Raffaele Carlo Rossi, O.C.D. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Fotografia del cardinale Rossi. | |
Justitia in carmelo | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 28 ottobre 1876 a Pisa |
Ordinato presbitero | 21 dicembre 1901 |
Nominato vescovo | 22 aprile 1920 da papa Benedetto XV |
Consacrato vescovo | 25 maggio 1920 dal cardinale Gaetano De Lai |
Elevato arcivescovo | 20 dicembre 1923 da papa Pio XI |
Creato cardinale | 30 giugno 1930 da papa Pio XI |
Deceduto | 17 settembre 1948 (71 anni) a Crespano del Grappa |
Raffaele Carlo Rossi (Pisa, 28 ottobre 1876 – Crespano del Grappa, 17 settembre 1948) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Raffaele Carlo Rossi nacque a Pisa il 28 ottobre 1876. Ben presto i genitori si separarono lasciando in lui una profonda nostalgia che si rifletté su tutta la vita. Mantenne comunque i contatti con entrambi i genitori e riuscì a farli riconciliare alla vigilia della loro morte.
Frequentò gli studi superiori a Pisa, dove conobbe lo studioso cattolico Giuseppe Toniolo.
Anche se ostacolato da suo padre, nel 1898 entrò tra i carmelitani scalzi ed emise i voti con la professione religiosa nel dicembre 1899. Nel 1901 fu ordinato sacerdote.
Fu nominato consultore dell'allora "S. Ufficio" in qualità di coadiutore e successore del vescovo carmelitano Mons. Steiaert. Seguirono la nomina di visitatore di alcune diocesi e seminari. Il 25 maggio 1920 venne consacrato vescovo. Fu il Papa Benedetto XV che lo scelse personalmente quale vescovo di Volterra. Egli fece di tutto per deviare la nomina ricorrendo allo stesso Pontefice, adducendo come difficoltà la sua condizione di religioso impreparato ad un compito così alto. A nulla però valsero le sue ragioni e dinanzi alla volontà risoluta del papa. Nella città toscana l'attività del Rossi si diresse primariamente alla cura del seminario e dei novelli sacerdoti, convinto, com'era, della necessità di sacerdoti preparati per il nuovo secolo.
Trasferito a Roma in qualità di assessore della Concistoriale, così si chiamava la odierna Congregazione dei Vescovi, e nominato arcivescovo titolare di Tessalonica, gli furono conferiti altri delicati incarichi: consultore dei seminari degli studi, della segreteria di stato, dei religiosi, dei riti. Papa Pio XI, dopo la positiva conclusione del concordato tra la S. Sede e l'Italia, lo volle premiare, nel 1930, con il conferimento della porpora cardinalizia.
Dopo qualche mese fu nominato segretario della Concistoriale. Nonostante gli incarichi di curia il Rossi cercò il più possibile di conservare la vita ascetica propria dei carmelitani scalzi. Gli incarichi dei Pontefici Pio X, Benedetto XV, Pio XI e Pio XII, furono molteplici e numerosi, in particolare la Congregazione per le cause dei santi. In questi anni si dedicò anche alla cura degli emigranti. Tale interesse nacque, in particolare, quando fu nominato assessore della Concistoriale ed ebbe l'incarico di seguire la congregazione religiosa degli Scalabriniani fondati da san Giovanni Battista Scalabrini. Questa era nata in seno alla Chiesa per la formazione dei missionari preposti all'assistenza spirituale degli emigranti nelle diverse parti del mondo. La neonata congregazione Scalabriniana soffriva una certa crisi ed egli cercò di adoperandosi per rilanciarla. Il suo intervento fu talmente efficace che egli fu considerato quasi un secondo fondatore della congregazione. Tale attività socio-caritativa si sviluppò durante il periodo bellico, quando, tramite gli organismi pontifici della POA e dell'ONARMO, dovette occuparsi dell'assistenza agli sfollati. Questa intensa attività caritativa sembrò riconciliare agli occhi dei più questo ascetico uomo di curia con l'insegnamento del suo maestro, il sociologo Giuseppe Toniolo. Nel mese di agosto del 1948, a causa dell'aggravarsi di alcune malattie, si recò a Crespano del Grappa presso i religiosi Scalabriniani sperando in una ripresa generale favorita dal clima e dal contatto con la natura.
Morì la notte del 16 e 17 settembre 1948 all'età di 71 anni. Fu trovato composto nel suo letto con accanto il Vangelo, l'Imitazione di Cristo, e "L'arte di ben morire" del gesuita Petazzi.
Causa di beatificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il processo di beatificazione ebbe inizio a Roma il 23 aprile 1976 a livello diocesano e si concluse nel 1979: da quel momento ricevette il titolo di Servo di Dio.
Il 29 marzo 1985 la Congregazione per le Cause dei Santi confermò la validità del processo.
Nel 1989 la Positio è stata sottoposta ad un'ulteriore valutazione della Congregazione e ricevette l'approvazione della Commissione teologica il 23 febbraio 1996.
Un presunto miracolo a lui attribuito, che sarebbe avvenuto a Capannori, è stato esaminato dalla diocesi di Lucca dal 1983 al 1984 e ha ricevuto la convalida da parte della Congregazione per le Cause dei santi il 6 maggio 1988.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
La successione apostolica è:
- Vescovo Giuseppe Marcozzi (1926)
- Arcivescovo Giuseppe Rossino (1931)
- Arcivescovo Francesco de Filippis (1931)
- Cardinale Amleto Giovanni Cicognani (1933)
- Arcivescovo Antonio Giordani (1933)
- Arcivescovo Moses Elias Kiley (1934)
- Arcivescovo Carlo De Ferrari, C.S.S. (1936)
- Cardinale Teodósio Clemente de Gouveia (1936)
- Vescovo Michal Buzalka (1938)
- Cardinale William Godfrey (1938)
- Arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio, O.C.S.O. (1939)
- Vescovo Giuseppe Di Donna, O.SS.T. (1940)
- Arcivescovo Marco Giovanni Della Pietra, O.F.M. (1940)
- Vescovo Francesco Pieri (1941)
- Vescovo Carlo Baldini, O.M.D. (1941)
- Vescovo Emilio Baroncelli (1943)
- Arcivescovo Antonio Lanza (1943)
- Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone (1944)
- Arcivescovo Gilla Vincenzo Gremigni, M.S.C. (1945)
- Arcivescovo Giuseppe D'Avack (1946)
- Arcivescovo Martin-Marie-Stanislas Gillet, O.P. (1946)
- Vescovo Gabriel Paulino Bueno Couto, O.Carm. (1946)
- Vescovo John Anthony Kyne (1947)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffaele Carlo Rossi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Raffaele Carlo Rossi, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) David M. Cheney, Raffaele Carlo Rossi, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, ROSSI, O.C.D., Raffaele Carlo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 75106767 · ISNI (EN) 0000 0000 6144 4220 · SBN CAGV744528 · BAV 495/253837 · LCCN (EN) n78032553 · GND (DE) 1127888161 · BNF (FR) cb127493056 (data) |
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