Giuseppe Di Donna

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Giuseppe Di Donna, O.SS.T.
vescovo della Chiesa cattolica
Gloria tibi Trinitas ed captivis libertas
 
Incarichi ricopertiVescovo di Andria (1940-1952)
 
Nato23 agosto 1901 a Rutigliano
Ordinato presbitero18 maggio 1924 dal cardinale Basilio Pompilj
Nominato vescovo2 febbraio 1940 da papa Pio XII
Consacrato vescovo31 marzo 1940 dal cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
Deceduto2 gennaio 1952 (50 anni) ad Andria
 

Giuseppe Di Donna, Venerabile (Rutigliano, 23 agosto 1901Andria, 2 gennaio 1952) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

All'età di undici anni entrò nell'ordine dei Trinitari. Fu missionario in Madagascar nella città di Miarinarivo, dove contribuì allo sviluppo di quel paese.

Per i suoi meriti fu richiamato nel 1939 dall'Africa da papa Pio XII per elevarlo nell'anno seguente alla dignità vescovile affidandogli la diocesi di Andria. Iniziò il ministero episcopale il 5 maggio 1940. Qui, durante i difficili anni del dopoguerra, si prodigò a mediare e mitigare le cruente e violente lotte tra i contadini e i proprietari terrieri, lotte che fecero parecchie vittime. Nel 1950 celebrò il sinodo diocesano. Resse la diocesi di Andria fino alla morte, avvenuta a 50 anni, il 2 gennaio 1952, dopo una lunga malattia.

Nel 1956 iniziò il processo di beatificazione. Nel 1998 la Conferenza episcopale pugliese ha inviato a papa Giovanni Paolo II la richiesta del riconoscimento delle virtù eroiche di Giuseppe Di Donna, le quali sono state riconosciute da papa Benedetto XVI, nel concistoro del 3 luglio 2008, con il decretum super virtutibus allorché è stato dichiarato venerabile[1].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Andria Successore
Paolo Rostagno 2 febbraio 1940 - 2 gennaio 1952 Luigi Pirelli
Controllo di autoritàVIAF (EN317274457 · ISNI (EN0000 0004 5282 7237 · SBN LO1V143239 · GND (DE1147215308 · WorldCat Identities (ENviaf-317274457