Prisciano di Lidia
Prisciano di Lidia (fl. VI secolo) è stato un filosofo bizantino, uno degli ultimi neoplatonici.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Contemporaneo di Simplicio, Prisciano nacque in Lidia, molto probabilmente sul finire del V secolo d.C. Fu uno degli ultimi neoplatonici a studiare all'Accademia di Atene quando questa era sotto lo scolarcato di Damascio. Quando Giustiniano I chiuse la scuola nel 529, Prisciano, Damascio, Simplicio e altri quattro filosofi furono costretti a chiedere asilo presso la corte del re di Persia Cosroe I[1].
Nel 533 ricevette, insieme agli altri, il permesso di tornare nei territori dell'Impero romano d'Oriente, a seguito del trattato di pace stipulato tra Giustiniano e Cosroe, nel quale veniva dichiarato che ai filosofi sarebbe stata salvaguardata l'incolumità.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Due opere di Prisciano sono sopravvissute:
- Μετάϕρασις τῶν Θεοϕράστου περί αἰσϑήσεως ("Commentario ai libri di Teofrasto sulla sensazione"), compendio dell'opera di Teofrasto La percezione dei sensi;[2]
- Solutiones eorum de quibus dubitavit Chosroes Persarum rex (solo in traduzione latina).[3]
La seconda opera contiene una serie di repliche a questioni filosofiche poste a Prisciano durante un dibattito alla corte persiana di Cosroe I, nel periodo dell'esilio del filosofo. Il testo ci è pervenuto soltanto in una tarda e corrotta traduzione latina.[4]
Si è inoltre affermato che il commento all'opera di Aristotele Sull'anima, attribuito a Simplicio, fosse in realtà di Prisciano; la qual cosa è, tuttavia, controversa.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b George Sarton, Introduction to the History of Science, Volume 1, 1927, Williams & Wilkins, pag. 423
- ^ Pamela Huby, On Theophrastus on Sense-Perception, in Priscian, On Theophrastus on Sense-perception, with Simplicius On Aristotle's On the soul 2. 5-12, Ithaca, Cornell University Press, 1997.
- ^ Jules Quicherat, "Solution des problèmes proposés par Chosroës: traité inédit de Priscien le philosophe", in: Bibliothèque de l'école des chartes, 1853 vol. 14, pp. 248-263.
- ^ The Classical Review, Volume 2; Posidonius: The translation of the fragments; Anecdota graeca et graeco-latina, Volume 1
- ^ Ilsetraut Hadot, Simplicius or Pricianus? On the Author of the Commentary on Aristotle's De Anima. Mnemosyne, Volume 55, Number 2, 2002, pp. 159-199.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Prisciano di Lidia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Prisciano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Guido Calogero, PRISCIANO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- Prisciano, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Prisciano di Lìdia, su sapere.it, De Agostini.
- (DE) Prisciano di Lidia, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
- (EN) Opere di Prisciano di Lidia, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 262066509 · ISNI (EN) 0000 0004 4890 8894 · SBN BVEV027689 · BAV 495/14383 · CERL cnp00282748 · LCCN (EN) n2007041361 · GND (DE) 102369720 · BNF (FR) cb13485777n (data) · J9U (EN, HE) 987007326443605171 |
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