Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano

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Parco naturale regionale
Porto Selvaggio e Palude del Capitano
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA390476
Codice EUAPEUAP1167
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Puglia
Province  Lecce
ComuniNardò
Superficie a terra1121,74 ha
Provvedimenti istitutiviLegge regionale numero 6 del 15.3.2006
GestoreComune di Nardò
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Coordinate: 40°10′19.92″N 17°57′11.52″E / 40.1722°N 17.9532°E40.1722; 17.9532
Pineta del parco
Torre dell'Alto vista dalla baia di Porto Selvaggio

Il parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano è un'area naturale protetta della Puglia sito in provincia di Lecce istituito con la legge regionale del 15 marzo 2006, n. 6.[1]

Nel 2007 è stato inserito dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) nell'elenco dei "100 luoghi da salvare".

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il parco ricade interamente nel territorio del comune di Nardò. Comprende la zona del parco naturale regionale attrezzato di "Porto Selvaggio - Torre Uluzzo" (istituito nel 1980) e la palude del Capitano (classificata come area naturale nel 1997). La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Lungo il litorale sono dislocate la Torre dell'Alto, la Torre Uluzzo e la Torre Inserraglio. Nel territorio del parco si trova anche la grotta del Cavallo, una grotta naturale costiera calcarea, parte di un sistema più ampio di caverne naturali ubicate nella baia di Uluzzo.

Palude del Capitano

Flora[modifica | modifica wikitesto]

Tra le specie presenti si annoverano:

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Porto Selvaggio insenatura principale Estate 2019 | Veduta


La baia di Porto Selvaggio

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il parco è stato istituito ufficialmente con la legge regionale n°21 del 1980[2] e inizialmente comprendeva 420 ettari. Una parte del parco, circa 250 ettari, è stata realizzata con il terreno ceduto al comune dal barone Angelo Fumarola. Il rimboschimento di Portoselvaggio fu effettuato dal Corpo Forestale dello Stato a partire dagli anni 1952-54 su un'estensione di 102 ettari nell'ambito di un progetto che aveva come scopo il recupero di 1.500 ettari di terreni denudati e pietrosi situati lungo la costa in provincia di Lecce. Il valore ambientale e la bellezza paesaggistica dell'area vengono riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione con un decreto del 20/02/1968. Portoselvaggio apparteneva (per la parte non ricadente nel demanio marittimo) al barone Angelo Fumarola). Nel 1975 Fumarola presentò al Comune di Nardò 2 progetti di lottizzazione per la realizzazione di residenze turistiche e di attrezzature sportive ed altri servizi che si concentravano a ridosso dell'insenatura denominata Portoselvaggio. Fu per prima la Prof.ssa Cecilia Santoro Lezzi, docente all'Università di Lecce, ad allertare l'opinione pubblica sul pericolo che stava correndo Portoselvaggio con i progetti di lottizzazione denominati "Portoselvaggio Alto" e "Portoselvaggio Mare" che avrebbero stravolto l'area con la costruzione di centinaia di immobili destinati ad uso turistico-residenziale. Con questi progetti il proprietario dell'epoca Angelo Fumarola aggirava l'impegno preso con il Corpo Forestale, sottoscritto in data 5 marzo 1972, di "non effettuare insediamenti turistici nei terreni rimboschiti". Negli anni 1975-79 matura la consapevolezza che i progetti di lottizzazione deturpavano la costa di Portoselvaggio privando la collettività di un luogo che era stato valorizzato con denaro pubblico dal Corpo Forestale dello Stato. Nonostante le proteste nel 1978 la Giunta Comunale di Nardò approva i progetti di lottizzazione di Portoselvaggio. Ma ormai il movimento di protesta aveva coinvolto l'opinione pubblica di Nardò e del Salento arrivando fino al Consiglio regionale. Per un intero anno, dal 14/02/1979 al 13/02/1980, il Consiglio Regionale discusse, rinviò, ridiscusse e alla fine approvò la Legge Regionale n°21 del 24 marzo 1980 che istituiva il "Parco naturale attrezzato Porto Selvaggio - Torre Uluzzi".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  2. ^ U.R.P., Porto Selvaggio, su comune.nardo.le.it. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2016).

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