Falco tinnunculus

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Gheppio comune
Falco tinnunculus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
OrdineFalconiformes
FamigliaFalconidae
SottofamigliaFalconinae
GenereFalco
SpecieF. tinnunculus
Nomenclatura binomiale
Falco tinnunculus
Linnaeus, 1758
Sottospecie
vedi testo
Areale

     Stanziale


     Aree di nidificazione


     Aree di svernamento

Il gheppio comune (Falco tinnunculus Linnaeus, 1758) è un rapace della famiglia Falconidae ampiamente diffuso in Europa, Africa e Asia[1][2]. Molti conoscono il gheppio poiché ha conquistato le città come proprio ambiente e si caratterizza per il suo originale volo oscillante.

L'epiteto specifico, tinnunculus, che tradotto letteralmente significa che risuona, che tintinna, rimanda probabilmente al suo verso, che assomiglia ad un ti ti ti ti.

Raffigurazione di due gheppi comuni da: Naumann, Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas: Volume V, Tavola 20 - Gera, 1899

I gheppi mostrano più che altre specie un acceso dimorfismo sessuale. La caratteristica più notevole è che i maschi hanno la testa di colore grigio chiaro, le femmine invece sono uniformemente di colore rosso mattone. I maschi hanno le ali di colore rossastro e sono caratterizzati da alcune macchie scure a volte dalla forma di asterisco.

Il fondoschiena e la coda - il cosiddetto fascio - è di colore completamente grigio chiaro con un trattino nero finale e una bordatura bianca. La parte inferiore è di color crema chiaro con strisce o macchie marroncine. La parte inferiore del ventre è invece totalmente bianca.

La femmina adulta è bordata di scuro nella schiena. A differenza del maschio anche il fascio è marrone e mostra inoltre diverse strisce laterali e una fascia terminale ben definita. Anche la parte inferiore è più scura che nel maschio e mostra una pezzatura più forte. I piccoli assomigliano nel piumaggio alle femmine. Tuttavia le loro ali sembrano più rotonde e più corte che nei gheppi adulti. Inoltre le punte delle loro penne remiganti primarie presentano margini più chiari.

La cera e gli anelli attorno agli occhi, che sono gialli negli uccelli adulti, negli esemplari giovani vanno dall'azzurro al verde giallastro.

In entrambi i sessi la coda è arrotondata poiché le penne esterne sono più corte di quelle centrali. Negli adulti le punte delle ali raggiungono la fine della coda. Le gambe sono giallo chiare e gli artigli sono neri.

Uovo di Falco tinnunculus
Gheppio comune

Come tutti i falconiformi, il gheppio è dotato di 15 vertebre nel collo che gli permettono di girare il capo di 180° e di osservare appollaiati su un albero una preda fino a 220 gradi senza doversi muovere.

La corporatura dei gheppi (lunghezza e apertura alare) varia a seconda della sottospecie e del sesso. Nella sottospecie presente in Europa (Falco tinnunculus tinnunculus) i maschi hanno un'apertura alare di 74 cm, le femmine di 78.

Il peso degli individui varia parecchio a seconda del sesso. Normalmente un gheppio maschio pesa sui 200 grammi, una femmina 20 grammi in più. Il peso delle femmine varia a seconda del periodo: nel periodo di deposizione delle uova arrivano a pesare anche 300 grammi. Le femmine più pesanti sono normalmente più fortunate nella cura dei piccoli nel nido.

Aspetto in volo

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Posizione di volo a "Spirito Santo"
Strategia di caccia con posizione di volo a "Spirito Santo"

Il gheppio è caratterizzato da un volo particolare: a differenza di altri rapaci, sbatte le ali frequentemente, ma la caratteristica più evidente è il cosiddetto volo a "Spirito Santo", durante il quale si mantiene totalmente fermo in aria, con piccoli battiti delle ali e tenendo la coda aperta a ventaglio, sfruttando il vento per mantenersi stabile e osservare il suolo in cerca di prede.

Movimenti e distribuzione

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Il gheppio è sia migratore regolare che stanziale. Le rotte migratorie interessano periodi di svernamento in Africa, in Asia centrale e occidentale, in India e nel Sud est asiatico mentre in primavera, si spostano verso l'Europa centrale e la Turchia. In Italia è forse il rapace più comune (primato conteso con la poiana) e in prevalenza stanziale. È maggiormente concentrato nell'Italia centrale e risulta essere anche molto diffuso nelle isole; inoltre negli ultimi decenni ha registrato un notevole aumento nel Nord Italia a fronte di sempre maggiori coppie nidificanti nella Pianura Padana, soprattutto nelle città, dove vi è una grande disponibilità di prede.[senza fonte]

Come già accennato, il gheppio è ben diffuso nelle città, ma il suo areale originario comprende una vasta gamma di ambienti: boschi, praterie e terreni agricoli; predilige molto le zone rocciose e alberate con grandi spazi aperti per cacciare. Lo si trova comunemente dalla costa alla montagna, non oltre i 2000 metri d'altitudine.[senza fonte]

Alimentazione

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Si nutre di piccoli mammiferi, uccelli, insetti e lucertole. Spesso localizza le sue prede mentre è in volo oppure li scruta dal suo posatoio, una struttura sopraelevata che può essere un pilone, un albero, un lampione o il tetto di una casa.[senza fonte]

Nidifica sulle torri e nelle fenditure delle rocce, oppure si appropria del nido di altri uccelli come quelli delle cornacchie e dei piccioni. La femmina depone 5-7 uova la cui incubazione richiede circa un mese. La cova è curata dalla sola femmina, anche se occasionalmente il maschio la sostituisce temporaneamente. Il maschio, comunque, provvede alla cattura delle prede per alimentare la sua famiglia.[3]

Sono note le seguenti sottospecie:[2]

  • Falco tinnunculus tinnunculus Linnaeus, 1758 - ampiamente diffusa in Europa, Nord Africa e Asia, sino alla Siberia
  • Falco tinnunculus perpallidus (Clark, AH, 1907) - diffusa dalla Siberia alla Corea e alla Cina
  • Falco tinnunculus interstinctus McClelland, 1840 - presente dall'Himalaya all'Indocina e al Giappone
  • Falco tinnunculus objurgatus (Baker, ECS, 1927) - diffusa in India e Sri Lanka
  • Falco tinnunculus canariensis (Koenig, AF, 1890) - endemica di Madeira e delle Canarie occidentali
  • Falco tinnunculus dacotiae Hartert, 1913 - endemica delle Canarie orientali.
  • Falco tinnunculus neglectus Schlegel, 1873 - endemica della parte settentrionale dell'arcipelago di Capo Verde.
  • Falco tinnunculus alexandri Bourne, 1955 - endemica della parte meridionale dell'arcipelago di Capo Verde.
  • Falco tinnunculus rupicolaeformis (Brehm, CL, 1855) - presente in Africa orientale e Arabia
  • Falco tinnunculus archeri Hartert & Neumann, 1932 - diffusa in Somalia, Kenya e Socotra
  • Falco tinnunculus rufescens Swainson, 1837 - diffusa dall'Africa occidentale all'Etiopia, all'Angola e alla Tanzania.
  1. ^ a b (EN) BirdLife International, 2016, Falco tinnunculus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Falconidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  3. ^ Alessandro Minelli, Il grande dizionario illustrato degli animali, Edizioni primavera, 1992, p. 187, ISBN 8809452445.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Falco tinnunculus, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
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