Palazzo Arcivescovile (L'Aquila)
Palazzo Arcivescovile | |
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Ingresso al palazzo Arcivescovile. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Località | L'Aquila |
Indirizzo | piazza del Duomo |
Coordinate | 42°20′56.09″N 13°23′49.65″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In restauro |
Costruzione | 1683 |
Ricostruzione | 1859 |
Uso | Sede dell'Arcidiocesi dell'Aquila |
Realizzazione | |
Architetto | Luigi Filippi |
Proprietario | Arcidiocesi dell'Aquila |
Committente | Arcidiocesi dell'Aquila |
Il palazzo Arcivescovile, anche palazzo dell'Arcivescovado è un palazzo storico dell'Aquila, sede dell'Arcidiocesi dell'Aquila.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'Arcidiocesi dell'Aquila fu istituita nel 1256 con la bolla pontificia di papa Alessandro IV, grazie al trasferimento della diocesi di Forcona nella nuova città e la sua elevazione ad arcidiocesi. A partire dal XIII secolo e per i primi secoli di vita, l'episcopio trovò sede negli edifici adiacenti al fronte meridionale della Cattedrale dove si consolidò, soprattutto nel Quattrocento un pregevole isolato a carattere misto, sia civico sia religioso.[1]
Nel 1683 il vescovo Ignacio de la Cerda decise di edificare un nuovo grande palazzo prospiciente la piazza del Duomo che chiuse lo spazio tra la Cattedrale e il palazzo de' Nardis, cosicché l'intero nucleo urbano dell'episcopio — compreso l'oratorio di Santa Maria della Pietà dell'omonima confraternita — si ritrovò oscurato alla vista pubblica.[2] L'edificio venne poi rinnovato nel XVIII secolo in seguito al terremoto del 1703.[3]
Le forme attuali dell'Arcivescovado sono da riferirsi alla ricostruzione effettuata a partire dal 1859 per mano del vescovo, nonché architetto, Luigi Filippi che rivoluzionò l'intero complesso; in questa fase, in sostituzione della precedente cappella, venne anche realizzato l'oratorio di San Luigi Gonzaga, situato nel cortile dell'episcopio e da quel momento dedicato esclusivamente ai seminaristi.[4]
Il terremoto dell'Aquila del 2009 ha causato consistenti crolli nel complesso,[3] che si trova oggi in corso di consolidamento e restauro.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo è situato in piazza del Duomo, adiacente al Duomo dell'Aquila, ed è ricompreso nel quarto di San Giovanni. Costituisce un vasto complesso, a sua volta ricompreso in un unico aggregato con gli adiacenti palazzo Arduini e palazzo de' Nardis, venendo circoscritto dalle vie dell'Arcivescovado, di San Marciano e del Seminario.[3]
La facciata principale, in stile neorinascimentale, si affaccia direttamente sulla piazza, stretta tra quella del palazzo de' Nardis, a sinistra, e della Cattedrale, a destra. Presenta uno schema classico con tre ordini: il basamentale è caratterizzato da cinque portali e un ingresso di rappresentanza mentre i due ordini sovrastanti sono caratterizzati da otto bucature di forma diversa tra un livello ed un altro.
Il portale, di forma quadrangolare, non è centrato sulla facciata ma localizzato in aderenza alla Cattedrale, in corrispondenza della via interna all'Arcivescovado e chiusa nel XVII secolo con l'edificazione del palazzo.[3]
All'interno vi è l'ingresso al palazzo e, frontalmente, l'oratorio di San Luigi Gonzaga con dipinti di Giulio Cesare Bedeschini, Pompeo Cesura e Bernardino Monaldi.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Orlando Antonini, p. 223.
- ^ Orlando Antonini, p. 227.
- ^ a b c d AA.VV., p. 80.
- ^ Orlando Antonini, p. 229.
- ^ Orlando Antonini, p. 231.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., L'Aquila. Una città d'arte da salvare - Saving an Art City, Pescara, Carsa, 2009.
- Alessandro Clementi e Elio Piroddi, L'Aquila, Bari, Laterza, 1986.
- Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, II, Todi, Tau Editrice, 2010.
- Raffaele Colapietra, L'Aquila: i palazzi, L'Aquila, Ediarte, 1997.
- Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.